Premessa Affrontare la scomparsa di una persona cara è certamente una delle cose più difficili della nostra vita e non è bello ritrovarsi, dopo poche ore, a dover affrontare anche le questioni burocratiche che emergono. Eppure è indispensabile pensare sin da subito alla dichiarazione di successione, un documento che permette agli eredi del defunto di disporre, in maniera legale, di quanto posseduto da lui stesso in vita. Compreso il denaro sul conto corrente bancario e gli immobili posseduti. Quello della successione è però un argomento poco chiaro a tutti dunque con questo ebook gratuito, realizzato dallo studio Prestigiacomo Associati di Palermo, cercheremo di farti capire, il più chiaramente possibile, cosa dovrai fare quando una persona a te cara scompare, le tempistiche per sbloccare il conto corrente per la successione, le altre proprietà immobiliari e i costi necessari ad affrontare il tutto.
Che cos'è la dichiarazione di successione e quando va presentata per legge La dichiarazione di successione della persona defunta è un documento legale che gli eredi e/o legatari sono obbligati a presentare entro 12 mesi dalla scomparsa della persona cara all'agenzia delle Entrate competente. Per legge è obbligatoria, infatti chi non la fa sarà soggetto a pesanti sanzioni e diverse problematiche, tra cui l'impossibilità ad esempio di vendere le proprietà ereditate. In presenza di immobili, gli eredi dovranno presentare anche la richiesta di voltura al Catasto entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione.
Chi può presentare la dichiarazione di successione Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione: I chiamati all'eredità (per legge o per testamento, anche se non hanno ancora accettato l'eredità, purché non vi abbiano espressamente rinunciato) e i legatari, ovvero i loro rappresentanti legali Gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta Gli amministratori dell'eredità I curatori delle eredità giacenti Gli esecutori testamentari I trust. Se più persone sono obbligate alla presentazione della dichiarazione di successione è sufficiente presentarne una.
Che documenti servono per la successione Ecco l'elenco dei documenti necessari per predisporre la denuncia di successione di morte: Certificato di morte del defunto (certificato per uso successione) Fotocopia documento di identità del defunto e di tutti gli eredi aventi diritto. Se la residenza non corrisponde al documento di identità, indicare quella nuova Fotocopia numero codice fiscale del defunto e di tutti gli eredi aventi diritto Fotocopia della documentazione catastale (se in possesso degli eredi) dei beni immobiliari intestati al defunto. Se la documentazione catastale non è corretta produrre un atto o atti di proprietà o di provenienza (donazione, usucapione e via dicendo) dei beni intestati al defunto Eventuali libretti di posta, di banca o buoni postali di cui necessita la voltura o l'incasso di quanto depositato avente per intestatario il defunto.
A chi va l'eredità? La legge stabilisce che l'eredità va: al coniuge ai figli, tenendo conto che a quelli legittimi sono equiparati quelli naturali, legittimati e adottivi (discendenti legittimi o naturali) agli ascendenti legittimi (padre, madre, nonno, nonna) ai collaterali agli altri parenti entro il sesto grado infine allo Stato, quando nessuno dei parenti è vivente e non esiste un testamento. Genero, nuora, suoceri, cognati e via dicendo sono sempre esclusi dall'eredità. Al coniuge è riservata la metà del patrimonio, il diritto di abitare nella casa di residenza, l'uso dei mobili che la corredano. Al coniuge è devoluta l'intera eredità solo in mancanza di figli, ascendenti, fratelli e sorelle; in caso contrario, concorre con gli altri eredi legittimi secondo quote stabilite dalla legge. Il coniuge separato senza addebito gode dei medesimi diritti del coniuge non separato
se il genitore è scomparso e ha avuto solo un figlio, a questo andrà la metà del patrimonio se i figli sono due o più, gli andranno due terzi del patrimonio agli ascendenti legittimi è riservato un terzo del patrimonio se con il coniuge concorrono gli ascendenti legittimi, a questi spetta un quarto ed al coniuge la metà del patrimonio.
Queste di seguito le quote ereditarie: Eredi che succedono per legge senza Testamento Se chi muore lascia quota Art. Un figlio solo Intero 566 Più figli da soli Intero diviso in parti uguali 566 Un figlio col coniuge Più figli col coniuge Metà al figlio metà al coniuge Un terzo al coniuge due terzi ai figli diviso in parti uguali Il coniuge da solo Intero 583 Il coniuge con ascendenti Il coniuge con fratelli Il coniuge con ascendenti e fratelli Due terzi al coniuge un terzo agli ascendenti Due terzi al coniuge un terzo ai fratelli Due terzi al coniuge un terzo agli ascedenti e fratelli (minimo un quarto per ascendenti) 581 581 582 582 582 I fratelli da soli L'intero diviso in parti uguali 570 Gli ascendenti da soli L'intero 568 Gli ascendenti con fratelli Parenti fino al 6 grado (se non vi è rappresentazione a favore dei discendenti dei figli e dei fratelli ex art 468 Cod. Civ.) Metà agli ascendenti metà ai fratelli in parti uguali tra loro L'intero così diviso: - nello stesso grado, diviso per capi (il più prossimo esclude il successivo) Parenti oltre il 6 grado L'intero allo stato 586 571 572
Eredi che succedono per Testamento (quote di riserva degli eredi necessari e quote disponibili) Gli eredi necessari (ossia le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità ex art. 536 Cod. Civ.) sono: 1. Il coniuge 2. I figli (legittimi, legittimati, naturali e adottivi) 3. Gli ascendenti legittimi ( i figli naturali hanno gli stessi diritti dei figli legittimi) Se chi muore lascia Quota di riserva Disponibile Art. Un solo figlio La metà al figlio La metà 537 Più figli Due terzi diviso tra i figli Un terzo 537 Il coniuge solo La metà al coniuge La metà 540 Il coniuge con un figlio Il coniuge con più figli Il coniuge con ascendenti (senza figli) Un terzo al coniuge un terzo al figlio Un quarto al coniuge due quarti ai figli in parti uguali Due quarti al coniuge un quarto agli ascendenti Un terzo 542 Un quarto 542 Un quarto 544 Solo ascendenti Un terzo in parti uguali Due terzi 538
Come sbloccare il conto corrente per successione Questa è una questione di fondamentale importanza: forse non saprai che, ricevuta la notizia della scomparsa di una persona, le banche e in generale gli istituti di credito bloccano automaticamente il suo conto corrente. È una normale prassi che tutela la banca e gli eredi da eventuali occultamenti fraudolenti del denaro e dei beni del parente defunto. Per sbloccare il conto corrente dovrai necessariamente consegnare alla banca una copia della dichiarazione di successione già registrata all'agenzia delle Entrate. Prima tu (o un altro erede) dovrai sollecitare la banca a fare i conteggi di tutti i titoli, fondi, depositi e via dicendo intestati direttamente al defunto e consegnare agli eredi un documento riepilogativo di tutti questi calcoli. È una questione delicata a cui dovresti pensare il prima possibile: solo quando consegnerai all'istituto bancario la dichiarazione di successione potrai accedere ai risparmi del tuo caro scomparso, svincolare conti depositi ed eventuali titoli come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento ecc.
Spesso gli eredi incontrano grandi difficoltà nello svincolare somme depositate a nome del defunto, presso banche o istituti di credito, probabilmente perché non si conoscono le leggi.
Cosa fare al momento dell'apertura della successione Il dolore per la persona appena scomparsa purtroppo non è sufficiente a rimandare tutti gli obblighi che sei tenuto a rispettare per legge, quindi al più presto possibile dovrai verificare se il tuo caro ha lasciato un testamento. Può essere di due tipi, ovvero ereditario o testamentario. Nella stragrande maggioranza dei casi si è in presenza di testamento olografo, ovvero che la persona ora defunta aveva scritto di proprio pugno e che non ha mai pubblicato dal notaio. In questo caso sarai costretto ad andare dal notaio e solo dopo potrai fare la dichiarazione di successione. Successivamente dovrai ricostruire l'asse ereditario, ovvero stabilire se tra gli eredi citati nel testamento e quelli legittimi ci siano cambiamenti rispetto alla situazione reale. L'accettazione è il momento finale dell'iter, che trasforma il chiamato all'eredità in un erede vero e proprio. Potrai anche rinunciare all'eredità stessa, ma certamente dovrai capire prima se ti conviene farlo o no.
In cosa possiamo aiutarti per risparmiare tempo e denaro Certamente presentare la dichiarazione di successione non è cosa semplice, ma è qualcosa a cui dovresti pensare al più presto: ad esempio hai pensato a come pagare le tasse se non puoi accedere al conto corrente della persona scomparsa? Possiamo aiutarti sbloccando il conto corrente in brevissimo tempo. Dopo che avrai ottenuto il denaro per pagare le spese per la scomparsa della persona cara, penseremo noi a tutto il resto. Dovrai solo portarci la documentazione richiesta e agiremo il più presto possibile per individuare l'asse ereditario (i beni mobili e immobili della persona scomparsa), per individuare gli eredi legittimi e per redarre la dichiarazione di successione, garantendo dunque a te e agli altri eredi il deposito della documentazione legale necessaria senza alcun problema o intoppo.
Ti ringraziamo per l'attenzione che hai deciso di dedicarci e speriamo che questo ebook sulle dichiarazioni di successione abbia saputo rispondere alle tue domande. Lo studio Prestigiacomo Associati di Palermo è specializzato sulle dichiarazioni di successione: abbiamo studiato la questione a fondo e capiamo che pensare a cosa fare in questi casi è molto difficile. È per questo motivo che abbiamo preparato questo PDF gratuito, e siamo a tua completa disposizione per una consulenza sulle dichiarazioni di successione: puoi chiamarci in ogni momento al numero 3487127911 e sapremo certamente aiutarti. Prestigiacomo Associati Telefono: +39 348 7127911 Piazza Amendola, 31 90141 Palermo (PA)