IMPRESE PAVESI IN CALO

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Transcript:

I dati demografici relativi al primo trimestre 2013 fanno segnare un arretramento della struttura imprenditoriale della nostra Provincia IMPRESE PAVESI IN CALO Il primo trimestre dell anno ha fatto registrato un deciso calo del numero di imprese della nostra provincia. Un saldo negativo di 453 che risulta il peggiore degli ultimi dieci anni. Era andata meglio persino nel primo trimestre dell'annus horribilis della crisi, il 2009, quando il bilancio tra aperture e chiusure di imprese era stato negativo per poco più di 42 unità e anche nel 2004, un anno particolarmente difficile per la demografia imprenditoriale. Nel primo trimestre 2013 si è registrata un'ulteriore diminuzione delle iscrizioni rispetto allo stesso periodo del 2012 (1.015 contro 1.136) e un ancor più sensibile balzo in avanti delle cessazioni (1.468 contro 1.340). La negatività dei numeri attesta come la nostra provincia spiega il Presidente della Camera di Commercio Giacomo de Ghislanzoni Cardoli sia ancora in piena crisi e che i segnali di ripresa non riescano a manifestarsi. A preoccupare è poi la natalità di imprese costituita da ditte individuali, mentre le cessazioni riguardano aziende con parecchie dipendenti e, in diversi casi, realtà che hanno fatto la storia recente della nostra provincia. E indubbio che il tessuto produttivo del nostro territorio stia diminuendo, così come peraltro avviene in tutta Italia. Come Camera stiamo mettendo mano a tutte le risorse possibili per aiutare le imprese sia sul fronte del credito che accompagnandole nel processo di internazionalizzazione e, soprattutto, convincendole della necessità di dar vita a reti d impresa. Sotto il profilo territoriale, il trend pavese è più simile a quello italiano ( 0,51%) che non a quello Lombardo dove il tasso di, determinato da un tasso di natalità del 2% e di mortalità del 2,3%, è solo leggermente negativo ( 0,3%). Report demografia imprenditoriale 1^ trimestre 2013 Pag. 1

TOTALE Registrate Saldo IMPRESE 1/2013 1/2012 PAVIA 49.300 453 0,91% 0,41% LOMBARDIA 946.448 2.702 0,28 0,18 ITALIA 6.050.239 31.351 0,51% 0,43% A livello lombardo solo la provincia di Milano presenta un tasso di positivo (+0,2%), mentre tutte le altre province sono in calo con una misura che va dal 1,2% di Sondrio e il 1% di Cremona al 0,3 0,4% di Monza e Brescia. Lodi e Monza registrano la natalità più alta (> 2%) mentre la mortalità imprenditoriale è massima a Pavia e Lecco, molto prossime al 3%. Natalità e mortalità aziendale - 1 trimestre 2013 Cessazioni al netto dei provvedimenti d ufficio - Tassi % Provincia Attive Iscritte Cessate Saldo natalità mortalità Cremona 27.542 505 823-318 -1 1,6 2,7 Bergamo 85.911 1.817 2.379-562 -0,6 1,9 2,5 Brescia 110.046 2.327 2.831-504 -0,4 1,9 2,3 Como 44.725 1.002 1.302-300 -0,6 2 2,6 Lecco 24.142 525 783-258 -0,9 1,9 2,9 Lodi 15.584 372 474-102 -0,6 2,1 2,7 Mantova 38.550 721 967-246 -0,6 1,7 2,3 Milano 283.826 7.242 6.375 867 0,2 2 1,8 Monza Brianza 63.701 1.633 1.834-201 -0,3 2,2 2,5 Pavia 44.057 1.015 1.468-453 -0,9 2 2,9 Sondrio 14.599 239 425-186 -1,2 1,5 2,7 Varese 63.262 1.438 1.877-439 -0,6 2 2,6 Lombardia 815.945 18.836 21.538 2.702-0,3 2 2,3 Report demografia imprenditoriale 1^ trimestre 2013 Pag. 2

A pagare il prezzo più caro sono stati, ancora una volta, gli artigiani: le 303 imprese artigiane che tra gennaio e marzo sono mancate all'appello rappresentano, infatti, oltre due terzi (il 66,8%) del saldo negativo complessivo del trimestre. Rispetto al primo trimestre del 2012 quando il bilancio del comparto ( 152 imprese) aveva quasi eguagliato in negativo quello pessimo del 2009 il saldo dei primi tre mesi del 2013 segnala dunque un peggioramento di quasi il 49%. In termini percentuali, la riduzione della base imprenditoriale artigiana è stata pari all'1,95% con una forte accelerazione rispetto al già negativo risultato del 2012 ( 0,96%). ARTIGIANATO Registrate Saldo 1/2013 1/2012 PAVIA 15.225 303 1,95% 0,96% LOMBARDIA 260.064 3.771 1,43% 0,70% ITALIA 1.416.847 21.185 1,47% 1,04% Tra i settori spiccano, in termini relativi, i bilanci negativi delle costruzioni ( 2,05% corrispondente a 188 imprese in meno, quasi tutte artigiane), del commercio ( 1,48% che in valore assoluto corrisponde ad un saldo di 164 unità) e dell agricoltura ( 1,88% pari a 137 imprese). Anche le attività manifatturiere perdono 50 aziende pari a 0,91%. Report demografia imprenditoriale 1^ trimestre 2013 Pag. 3

Andamento demografico imprese pavesi 1^ trimestre 2013 Settore Iscrizioni Cessazioni Cessazioni non d'ufficio Cessazioni d'ufficio Saldo al Netto delle cess. d'uff Variaz. 31/3/20 13 Registra te 31/3/20 13 rispetto IV TRIM 2012 A Agricoltura, silvicoltura pesca 57 194 194 0 137 4 7153 1,88% B Estrazione di minerali da cave e miniere 0 0 0 0 0 1 37 0,00% C Attività manifatturiere 66 116 116 0 50 3 5442 0,91% D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore.. 2 2 2 0 0 1 49 0,00% E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di.. 1 1 1 0 0 1 99 0,00% F Costruzioni 161 349 349 0 188 12 9017 2,05% G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; rip. auto.. 201 365 365 0 164 39 10937 1,48% H Trasporto e magazzinaggio 13 28 28 0 15 2 1327 1,12% I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 76 98 98 0 22 40 3407 0,65% J Servizi di informazione e comunicazione 24 20 20 0 4 7 937 0,43% K Attività finanziarie e assicurative 19 35 35 0 16 1 1032 1,53% L Attività immobiliari 17 47 47 0 30 17 2388 1,25% M Attività professionali, scientifiche e tecniche 37 54 54 0 17 4 1287 1,31% N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp. 31 40 40 0 9 4 1199 0,75% P Istruzione 2 0 0 0 2 3 183 1,12% Q Sanità e assistenza sociale 2 4 4 0 2 4 345 0,58% R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 5 11 11 0 6 7 531 1,13% S Altre attività di servizi 42 66 66 0 24 13 2187 1,09% X Imprese non classificate 259 38 38 0 221 197 1743 12,86% Totale 1.015 1.468 1.468 0 453 40 49.300 0,91% Fonte: Elaborazione Ufficio Studi Statistica su dati Stockview Infocamere Considerando le imprese registrate in base alla loro natura giuridica, nei primi tre mesi 2013, si nota come l attuale crisi abbia i maggiori effetti sulle ditte individuali che presentano una mortalità dell 1,6%. In diminuzione anche, ma in misura minima, le società di persone ( 0,16%), mentre si mantengono pressochè inalterate le società di capitali. Continua invece la numerica della categoria residuale delle altre forme che, pur con numeri ancora molto bassi, è in continua e progressiva, spuntando tra gennaio e marzo un incremento dell 1,25%. Un andamento simile sia a quello lombardo sia a quello nazionale. Forme giuridiche SOCIETA' DI SOCIETA' DI DITTE ALTRE TOTALE CAPITALE PERSONE INDIVIDUALI FORME VARESE 0,21% 0,16% 1,34% 0,56% 0,61% COMO 0,14% 0,02% 1,31% 0,95% 0,60% SONDRIO 0,08% 0,17% 2,06% 1,23% 1,19% MILANO 0,90% 0,16% 0,50% 1,13% 0,24% BERGAMO 0,07% 0,16% 1,31% 1,05% 0,59% BRESCIA 0,14% 0,04% 0,93% 0,90% 0,41% PAVIA 0,24% 0,16% 1,56% 1,25% 0,91% CREMONA 0,00% 0,09% 1,91% 2,21% 1,03% MANTOVA 0,45% 0,18% 1,11% 1,69% 0,58% Report demografia imprenditoriale 1^ trimestre 2013 Pag. 4

LECCO 0,26% 0,65% 1,48% 0,17% 0,95% LODI 0,03% 0,34% 0,88% 0,89% 0,58% MONZA 0,29% 0,53% 0,54% 0,57% 0,27% LOMBARDIA 0,54% 0,13% 1,01% 0,99% 0,28% ITALIA 0,64% 0,29% 1,15% 0,59% 0,51% Report demografia imprenditoriale 1^ trimestre 2013 Pag. 5