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4 marzo 2016 IV trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel quarto trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell 1,0% nei confronti del quarto trimestre del 2014. Nel corso dell anno la crescita congiunturale ha mostrato un progressivo indebolimento. FIGURA 1. PRODOTTO INTERNO LORDO Variazioni tendenziali su dati concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). La stima odierna conferma quella preliminare diffusa lo scorso 12 febbraio. Il quarto trimestre del 2015 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al quarto trimestre del 2014. Nel 2015 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,6%. Si fa notare che il 2015 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al 2014. La variazione acquisita per il 2016 è pari a 0,2%. Rispetto al trimestre precendente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono aumentati in maniera significativa, con incrementi dello 0,3% per i consumi finali nazionali e dello 0,8% per gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dell 1,0% e dell 1,3%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,4 punti percentuali alla crescita del PIL, con apporti di 0,2 punti decimali dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) e di 0,1 punti decimali sia della spesa della Pubblica Amministrazione (PA), sia degli investimenti fissi lordi. La variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla variazione del PIL (-0,4 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,1 punti percentuali. FIGURA 2. PRODOTTO INTERNO LORDO Variazioni congiunturali su dati concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). 1.0 0.5 0.0-0.5-1.0 4 T 09 4 T 10 4 T 11 4 T 12 4 T 13 4 T 14 4 T 15 Si registra un andamento congiunturale positivo per il valore aggiunto dell industria e dei servizi (+0,1% per entrambi i comparti), mentre il valore aggiunto dell agricoltura è diminuito dello 0,1%. In termini tendenziali, il valore aggiunto dell agricoltura è aumentato dell 8,4%, quello dell industria dell 1% e quello dei servizi dello 0,5%. Prossima diffusione: 31 maggio 2016

Il PIL e le componenti della domanda In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi hanno registrato un aumento dell 1,0% e il totale delle risorse (PIL e importazioni di beni e servizi) dello 0,3%. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate dell 1,3%, gli investimenti fissi lordi dello 0,8% e i consumi finali nazionali dello 0,3%. La crescita congiunturale degli investimenti è stata determinata da un aumento significativo dei mezzi di trasporto (+8,7%) e degli investimenti in costruzioni (+0,9%), in piccola parte controbilanciato da una lievissima flessione della spesa per macchine, attrezzature e prodotti vari (-0,1%). Nell ambito dei consumi finali, entrambe le componenti sono cresciute, con aumenti dello 0,6% della spesa della PA e dello 0,3% di quella delle famiglie residenti e delle ISP. FIGURA 3. PRODOTTO INTERNO LORDO. Indici concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). 108 10 4 100 96 92 1 T 05 1 T 06 1 T 07 1 T 08 1 T 09 1 T 10 1 T 11 1 T 12 1 T 13 1 T 14 1 T 15 PROSPETTO 1. CONTO ECONOMICO DELLE RISORSE E DEGLI IMPIEGHI. IV trimestre 2015. Valori concatenati in milioni di euro, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). AGGREGATI SEC95 VALORI Prodotto interno lordo 387.533 0,1 1,0 Importazioni di beni e servizi fob 108.432 1,0 5,4 Consumi finali nazionali 312.115 0,3 0,9 - Spesa delle famiglie residenti e delle ISP 234.022 0,3 1,3 - Spesa della PA 78.082 0,6-0,2 Investimenti fissi lordi 65.135 0,8 1,6 - Macchinari, attrezzature e prodotti vari 29.325-0,1 0,0 - Mezzi di trasporto 3.428 8,7 29,0 - Costruzioni 32.427 0,9 0,9 Variazione delle scorte e oggetti di valore - - - Esportazioni di beni e servizi fob 118.269 1,3 2,6 2

PROSPETTO 2. CONTRIBUTI ALLA VARIAZIONE CONGIUNTURALE DEL PIL * (I trim. 2015 - ). Elaborazioni su dati concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). AGGREGATI I/2015 II/2015 III/2015 IV/2015 Domanda nazionale al netto delle scorte 0,1 0,2 0,4 0,4 - Consumi finali nazionali -0,1 0,2 0,3 0,3 - spesa delle famiglie residenti e delle ISP 0,1 0,2 0,3 0,2 - spesa della P.A. -0,1-0,1 0,0 0,1 - Investimenti fissi lordi 0,1 0,0 0,0 0,1 Variazione delle scorte e oggetti di valore 0,8 0,1 0,2-0,4 Domanda estera netta -0,4 0,0-0,3 0,1 Prodotto interno lordo 0,4 0,3 0,2 0,1 *I totali possono non corrispondere alla somma delle componenti per gli arrotondamenti effettuati. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato un incremento, in termini congiunturali, dello 0,2%, determinato da un incremento gli acquisti di servizi dello 0,6%, parzialmente controbilanciato da una riduzione dello 0,1% degli acquisti sia di beni durevoli, sia di beni non durevoli e dello 0,3% degli acquisti di beni semidurevoli (si veda la tabella 14 allegata). L andamento del PIL negli altri paesi Nel quarto trimestre, il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,5% nel Regno Unito e dello 0,3% negli Stati Uniti, in Francia e in Germania. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,1% in Germania, dell 1,9% nel Regno Unito e negli Stati Uniti e dell 1,4% in Francia. Il PIL dei paesi dell area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell 1,5% nel confronto con lo stesso trimestre del 2014. Il valore aggiunto per settore Nel quarto trimestre il valore aggiunto registra una diminuzione congiunturale dello 0,1% sia nell agricoltura, sia nell industria in senso stretto, mentre aumenta dello 0,8% nelle costruzioni e dello 0,1% nei servizi. Quest ultima variazione congiunturale è il risultato di incrementi nel comparto relativo agli altri servizi (+0,2%) e in quello del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,1%); il valore aggiunto del settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni ha segnato una variazione nulla. In termini tendenziali, il valore aggiunto dell agricoltura è aumentato dell 8,4%, quello dell industria in senso stretto dell 1,1%, quello delle costruzioni dello 0,7% e quello dei servizi dello 0,5%. Quest ultimo risultato deriva da andamenti positivi in tutti i comparti: un incremento dello 0,9% per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali e dello 0,3% sia per il settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni, sia per quello relativo agli altri servizi. 3

PROSPETTO 3. VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE PER BRANCA. IV trimestre 2015. Valori concatenati in milioni di euro, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). BRANCHE VALORI - Agricoltura, silvicoltura e pesca 7.277-0,1 8,4 - Industria 81.472 0,1 1,0 In senso stretto 65.379-0,1 1,1 Costruzioni 16.206 0,8 0,7 - Servizi 261.810 0,1 0,5 Commercio, alberghi, trasporti e comunicazioni 85.745 0,0 0,3 Credito, attività immobiliari e servizi professionali 99.477 0,1 0,9 Altre attività dei servizi 76.581 0,2 0,3 Valore aggiunto ai prezzi base 350.557 0,1 0,8 Iva, imp. ind. nette sui prodotti e importazioni 37.013 0,4 2,6 PIL ai prezzi di mercato 387.533 0,1 1,0 I prezzi impliciti Rispetto al trimestre precedente, il deflatore del PIL è aumentato dello 0,4%. Il deflatore della spesa delle famiglie residenti e delle ISP è cresciuto dello 0,1% e quello degli investimenti dello 0,2%. Il deflatore delle importazioni è diminuito dell 1,3%, mentre quello delle esportazioni dello 0,3%. In termini tendenziali, il deflatore del PIL è aumentato dello 0,8%, quello della spesa delle famiglie residenti e delle ISP dello 0,3%, mentre è rimasto invariato quello degli investimenti. I deflatori delle componenti della domanda estera hanno registrato variazioni negative: -0,6% per le esportazioni e -3.3% per le importazioni. PROSPETTO 4. CONTO ECONOMICO DELLE RISORSE E DEGLI IMPIEGHI: DEFLATORI IMPLICITI. IV trimestre 2015. Indici calcolati su valori a prezzi correnti e concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). AGGREGATI INDICI Prodotto interno lordo 106,3 0,4 0,8 Importazioni di beni e servizi 101,2-1,3-3,3 Consumi finali nazionali 105,6 0,1 0,2 - Spesa delle famiglie residenti e delle ISP 107,5 0,1 0,3 - Spesa della PA 99,8 0,0-0,2 Investimenti fissi lordi 104,7 0,2 0,0 - Macchinari, attrezzature e prodotti vari 103,6 0,1 0,0 - Mezzi di trasporto 105,0 1,3 3,6 - Costruzioni 105,5 0,1-0,3 Variazione delle scorte e oggetti di valore - - - Esportazioni di beni e servizi 104,8-0,3-0,6 4

PROSPETTO 5. VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE PER BRANCA: DEFLATORI IMPLICITI. IV trimestre 2015. Indici calcolati su valori a prezzi correnti e concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). BRANCHE INDICI - Agricoltura, silvicoltura e pesca 115,0 0,8 0,5 - Industria 108,3 1,3 1,7 In senso stretto 107,1 1,5 2,0 Costruzioni 112,3 0,3 0,4 - Servizi 104,4 0,3 1,0 Commercio, alberghi, trasporti e comunicazioni 104,4 0,8 2,8 Credito, attività immobiliari e servizi professionali 106,6-0,2-0,1 Altre attività dei servizi 101,6 0,3 0,4 Valore aggiunto ai prezzi base 105,5 0,5 1,1 Iva, imp. ind. nette sui prodotti e importazioni 113,0-1,3-2,7 PIL ai prezzi di mercato 106,3 0,4 0,8 Revisioni I tassi di crescita riportati nel prospetto seguente, per quanto riguarda la stima odierna, sono coerenti con i conti economici annuali pubblicati il 1 marzo 2016. In via eccezionale, al fine di recepire le revisioni straordinarie apportate ad alcune componenti della contabilità annuale, i dati ai prezzi correnti sono stati rivisti dal primo trimestre 1995, quelli concatenati e quelli ai prezzi dell anno precedente dal primo trimestre 1996. PROSPETTO 6. REVISIONI DEI TASSI DI CRESCITA CONGIUNTURALI DEL PIL NEGLI ULTIMI COMUNICATI STAMPA. Elaborazioni su dati concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2010). TRIMESTRI Stima odierna Stima preliminare del PIL del 12 febbraio 2016 Conti economici trimestrali del 1 dicembre 2015 Stima preliminare del PIL del 13 novembre 2015 2011 - I 0,3 0,3 0,3 0,3 2011 - II 0,2 0,2 0,2 0,2 2011 - III -0,5-0,5-0,5-0,5 2011 - IV -1,1-1,0-1,0-1,0 2012 - I -0,9-1,0-1,0-1,0 2012 - II -0,7-0,7-0,7-0,7 2012 - III -0,5-0,5-0,5-0,5 2012 - IV -0,6-0,5-0,5-0,5 2013 - I -0,8-0,8-0,8-0,8 2013 - II -0,1-0,2-0,2-0,2 2013 - III 0,2 0,0 0,0 0,1 2013 - IV -0,1-0,1 0,0 0,0 2014 - I -0,1-0,1-0,1-0,1 2014 - II -0,1-0,2-0,2-0,2 2014 - III 0,0-0,1-0,1-0,1 2014 - IV -0,1-0,1-0,1 0,0 2015 - I 0,4 0,4 0,4 0,4 2015 - II 0,3 0,3 0,3 0,3 2015 - III 0,2 0,2 0,2 0,2 2015 - IV 0,1 0,1 5

Glossario Variazione congiunturale: variazione percentuale rispetto al trimestre precedente. Variazione tendenziale: variazione percentuale rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL): risultato finale dell'attività produttiva delle unità residenti. E' pari alla somma dei valori aggiunti ai prezzi del produttore delle branche, aumentata dell'iva e delle imposte indirette sulle importazioni. Valore aggiunto ai prezzi al produttore: differenza tra produzione totale e consumi intermedi di beni e servizi utilizzati nel processo produttivo. Crescita acquisita: crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell anno. Dati corretti per gli effetti di calendario: dati depurati dagli effetti dei giorni lavorativi, delle festività pasquali e dell anno bisestile. Dati destagionalizzati: dati depurati delle fluttuazioni stagionali dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi, ecc. Deflatori (Prezzi impliciti): si definisce deflatore o prezzo implicito il rapporto tra l aggregato espresso in termini nominali e lo stesso espresso in termini reali; indica quanta parte della crescita dell aggregato, espresso in termini nominali, sia da attribuire a variazioni di prezzo. Link utili Sul sito http://dati.istat.it/ sono disponibili le serie storiche complete dei conti trimestrali Eurostat raccoglie i dati, i prodotti e i Regolamenti comunitari dei Quarterly National Accounts all indirizzo http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/national_accounts/introduction Nota metodologica I conti economici trimestrali adottano principi, definizioni e struttura della contabilità annuale, con alcune particolarità proprie dell'intervallo trimestrale cui è riferita l'analisi. In Italia, come in quasi tutti i paesi che elaborano conti nazionali trimestrali, la ridotta disponibilità di osservazioni dirette a cadenza infrannuale rispetto a quelle utilizzate per la valutazione degli aggregati annuali impone l'uso di metodi di stima basati su indicatori, tratti da fonti Istat e, in misura minore, da altre fonti amministrative. Tali metodi consistono nel ripartire per trimestre i dati della contabilità annuale, in relazione all andamento degli indicatori di riferimento trimestrali (grezzi, corretti per tenere conto degli effetti di calendario e destagionalizzati), nel rispetto del vincolo di coerenza annuale (dato annuale corretto per gli effetti di calendario e dato annuale non corretto). La tecnica attualmente utilizzata dall'istituto stima i valori trimestrali non disponibili sulla base della stessa relazione econometrica individuata relativamente ai dati annuali di contabilità nazionale e ai valori annuali di opportuni indicatori di riferimento. Il metodo viene utilizzato per la determinazione dei dati trimestrali, sia allorché è noto il valore annuale, sia quando l'informazione annuale non è ancora disponibile. Esso è applicato separatamente per ciascun aggregato significativo. La procedura di correzione degli aggregati per gli effetti di calendario è basata sul metodo della regressione e tiene conto del diverso numero dei giorni lavorativi, delle festività pasquali e dell anno bisestile. Per la destagionalizzazione e la correzione per gli effetti di calendario è 6

utilizzata la procedura Tramo-Seats (per una sintetica presentazione di questo metodo si veda Istat (1999), La nuova strategia di destagionalizzazione degli indicatori congiunturali, Note rapide, Anno 4, n.3). Approfondimenti sulle metodologie di calcolo nei conti trimestrali sono riportate nei contributi presentati al seminario La revisione generale dei conti nazionali del 2005, disponibili all indirizzo http://www3.istat.it/istat/eventi/2006/continazionali/. Le serie dei conti economici trimestrali sono elaborate e diffuse dall'istituto in forma grezza, corrette per gli effetti di calendario e destagionalizzate in milioni di euro, ai prezzi dell anno precedente e a valori concatenati con anno di riferimento 2010. Le serie storiche dei conti economici trimestrali sono disponibili a partire dal primo trimestre del 1995 per i valori a prezzi correnti, dal primo trimestre del 1996 con riferimento ai valori ai prezzi dell anno precedente e ai valori concatenati. I deflatori impliciti utilizzati per le stime in base mobile sono di tipo Paasche. Ulteriori dettagli sono disponibili nella nota metodologica I Conti Economici Trimestrali: principali elementi informativi. Le stime presentate in questo comunicato sono coerenti con le stime dei conti nazionali pubblicate il 1 marzo 2016 (PIL e indebitamento delle AP Anni 2013-2015) e pertanto incorporano la revisione straordinaria di alcuni aggregati, introdotta a seguito dell analisi condotta dall Ufficio statistico della Commissione Europea (Eurostat) sulle stime degli aggregati in Sec 95. Ciò ha comportato una revisione dei conti economici trimestrali a partire dal 1995 per le stime espresse ai prezzi correnti e dal 1996 per le stime concatenate ed espresse ai prezzi dell anno precedente. Con l occasione sono state introdotte alcune modifiche di carattere metodologico: il passaggio alla stima diretta per le componenti dei servizi esportati ed importati (fonte bilancia dei pagamenti, Banca d Italia) e l introduzione di una diversa procedura di stima del valore aggiunto ai prezzi correnti per il settore relativo alla fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati. Inoltre, è stato operato l aggiornamento delle specifiche di destagionalizzazione e di trimestralizzazione. 7