LAVORATORI TRA LE NUVOLE: ASPETTI TECNICI E PREVENZIONALI DEI LAVORI IN ALTA MONTAGNA

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LAVORATORI TRA LE NUVOLE: ASPETTI TECNICI E PREVENZIONALI DEI LAVORI IN ALTA MONTAGNA Courmayeur, 11 dicembre 2018 - Sala Congressi Funivie Monte Bianco SkyWay I sistemi fissi per il distacco artificiale delle valanghe: predisposizione ed attuazione del piano di verifiche in Valle d Aosta, secondo la normativa vigente. Paola Castellano INAIL Unità Operativa Territoriale (U.O.T.) Aosta

18 gennaio 2017 Rigopiano (Gran Sasso) (2912 m s.l.m.) 39 morti ed 11 feriti. 2

LE TEMATICHE CHE VERRANNO TRATTATE Il distacco artificiale di valanghe. Metodi utilizzati per il distacco artificiale di valanghe: tecniche di esplosione di miscele gassose: sistemi fissi per il distacco artificiale delle valanghe - GAZEX. Obiettivo: definizione di un piano ottimale di verifiche per assicurare la maggiore affidabilità dei sistemi per il controllo di distacco artificiale delle valanghe. Studio della UOT di Aosta, in collaborazione al personale tecnico della UOT di Alessandria e all AVIF, per l ottimizzazione del coordinamento nello svolgimento del piano di verifiche. 3

IL DISTACCO ARTIFICIALE DI VALANGHE Intervento preventivo volontario controllato, atto a provocare il distacco di piccole masse nevose con anticipo sul fenomeno spontaneo, per evitare la formazione di valanghe di dimensioni tali da provocare danni a cose o a persone. L attuazione del distacco artificiale è preceduto da uno studio che si concretizza nella redazione del Piano di Intervento di Distacco Artificiale Valanghe (PIDAV) che garantisce l effettuazione in sicurezza dell intero iter procedurale Gli uffici neve e valanghe delle Regioni e Province afferenti all AINEVA (Ass. Interregionale di Coordinamento e Documentazione per i problemi inerenti alla Neve e alle Valanghe) hanno partecipato e partecipano a diversi progetti di ricerca tecnico-scientifica: Progetto strategico RiskNat - Gestione in sicurezza dei territori di montagna transfrontalieri (nell ambito del Programma Operativo di Cooperazione territoriale europea transfrontaliera, Italia/Francia Alpi 2007/2013, Misura 2.2 Prevenzione dei rischi) Obiettivi B.3-C.3 Valanghe: questa attività affronta la problematica del rischio valanghivo in un'ottica di gestione territoriale. Infatti, le attività da sviluppare si prefiggono di fornire strumenti operativi e procedurali per la gestione e pianificazione territoriale. 4

PIDAV ELEMENTI CARTOGRAFICI DIRETTIVE COMPORTAMENTALI RELAZIONE TECNICO ILUSTRATIVA PIDAV PIANO DI MONITORAGGIO (finalizzato all analisi ed alla valutazione delle condizioni nivometeorologiche) DESCRIZIONE DELLE PROCEDURE PER L APPLICAZIONE DEL PIDAV 5

LE METODOLOGIE Scelta in funzione delle caratteristiche del sito valanghivo, dei contesti economici e normativi in cui si intende operare e delle condizioni meteorologiche. Cariche esplosive: limitazioni normative per il trasporto, l uso e lo stoccaggio, difficoltà di manipolazione e di innesco, aspetti connessi alla sicurezza degli operatori. Ricorso a soluzioni tecniche alternative: metodi che innescano il distacco di masse nevose mediante reazione chimica di combustione, attraverso detonazione, di miscele di gas (ossigeno/propano o ossigeno/idrogeno) all interno di un esploditore nella zona di distacco della valanga Il deposito costituente l insieme rappresenta la riserva di gas necessaria al funzionamento dell impianto per tutta la stagione invernale. Un sistema di accensione a depressione, non direttamente collegato al deposito stesso, assicura la detonazione della miscela di gas, garantendo nel contempo la sicurezza del deposito stesso. 6

METODI DI DISTACCO ARTIFICIALE DI VALANGHE A detonazione di miscele di gas Metodo di Detonante distacco Gazex / O 2 /C 3 H 8 Gazflex (Ossigeno/ Propano) 2016 Caratteristiche Sistema fisso di distacco di valanghe. Gli esploditori (tubi) sono posti nelle zone di stacco delle valanghe e collegati mediante canalizzazioni ad una centrale di deposito dei gas (contenitori in resina poliestere armata con fibra di vetro, senza armature metalliche, con isolamento termico fra i due strati o mini-contenitori in pannelli stratificati fissati su strutture in acciaio metallizzato, che possono alimentare fino a 10 tubi esploditori indipendenti fra di loro). Sistema comandato da remoto. O Bellx O 2 /H 2 Modulo attivo e amovibile in cui avviene l esplosione posizionato, prima della stagione invernale, su un sostegno inerte e fisso ubicato in zone soggette allo stacco di valanghe. L esplosione avviene all interno di un cono aperto. Sistema comandato da remoto. Daisybell O 2 /H 2 Sistema mobile di distacco delle valanghe elitrasportato (con cavo da 15 a 30 m) per trattare zone con rischio di distacco valanghe inaccessibili, specifiche o particolarmente pericolose a seconda delle condizioni. L esplosione avviene all interno di un cono aperto. Sistema comandato dalla cabina di pilotaggio dell elicottero. Avalhex O 2 /H 2 Sistema amovibile di distacco valanghe. Ogni apparecchiatura completa è trasportabile in un'unica rotazione di elicottero. Detonazione aerea della miscela gassosa esplosiva prodotta all'interno di un pallone di lattice sospeso ad un'altezza fissa sul manto nevoso. E costituito dall'esploditore (che genera onda d urto sferica), installato nella zona interessata dalla valanga, e dal sistema elettronico di controllo e di attivazione, gestibile in loco, oppure da remoto. Tutte le parti della struttura sono realizzate in alluminio o acciaio inossidabile, per prevenire gli effetti della corrosione. L'esploditore viene installato nella zona di distacco della valanga, oppure nelle sue immediate vicinanze. Heli- Avalhex O 2 /H 2 Sistema mobile di distacco delle valanghe elitrasportato, comandato da un operatore a bordo dell'elicottero, prevede il gonfiaggio e la successiva esplosione di un pallone di lattice riempito di O 2 /H 2. Particolarmente sensibile a condizioni climatiche più severe e ridotta autonomia. 6

Aspetti di sicurezza Le procedure di verifica sono peculiari in quanto le attrezzature: - sono posizionate in aree montane caratterizzate da particolari condizioni nivometeorologiche e da escursioni termiche giornaliere e stagionali di rilevanza garantiscono la tutela del territorio (comprensori per gli sport invernali, strade, centri abitati) da rischi derivanti da possibili anomalie nel funzionamento delle attrezzature, con conseguenze dirette (ad es. su addetti alle manutenzioni e su persone presenti in zona) o indirette (ad es. per inneschi accidentali che possono causare distacchi non controllati di masse valanghive). 8

Piano di verifiche 1. Analisi del rischio: Studio dettagliato sistemi fissi per distacco artificiale valanghe (ricorso a metodi classici di affidabilità che tengono conto degli effetti avversi dell ambiente). 2.Verifica dell ottemperanza agli aspetti normativi D.M 329/04 (Regolamento recante norme per la messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature a pressione e degli insiemi di cui all'art. 19 del D.Lgs 25 febbraio 2000, n. 93.) D.M. 11.04.2011 (Disciplina delle modalita' di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all'all. VII del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81, nonche' i criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'art. 71, c.13, del medesimo decreto legislativo) 3.Pianificazione attività di verifica: i. cosa misurare ii. perché misurare iii. come misurare CONTENUTI TECNICI DEL PIANO iv. quando misurare v. dove misurare. ASPETTI LOGISTICI MISURAZIONE (UBICAZIONE ATTREZZATURE) 9

Caratteristiche tecniche di un sistema fisso a gas Bombole C 3 H 8 7/8 bar Recipiente stoccaggio C 3 H 8 3.9 bar Recipiente stoccaggio O 2 10.0 bar Bombole O 2 200 bar 2018 Affidabilità dei sistemi fissi per il distacco artificiale delle valanghe: attuazione del piano di controllo condotto sulle attrezzature a pressione della Valle d Aostala 10

Foto per gentile concessione della MND Group ABRI (resina poliestere, armata con fibra di vetro, con isolamento termico fra i 2 strati) Bombole O 2 GAZEX Unità centrale dei gas con stazione meteorologica integrata Sistema fisso. Esploditore Gazflex Altezze 2550 3500 m s.l.m., T inferiori a 30 C 11

Condizioni ambientali: stazione meteorologica Plateau Rosa (3488 m s.l.m.): T medie invernali -11,5 C, T medie estive + 1 C, con minime di 34 C 12

Aspetti normativi: piano di controllo Obblighi - Costruttore (immissione sul mercato di attrezzature a P in accordo ai Requisiti Essenziali di Sicurezza -RES); - Downstream user (manutenzioni ordinarie e straordinarie per garantire ottemperanza ai disposti degli artt. 4 e 6 del D.M. 329/04 e, per controllare periodicamente i requisiti di sicurezza ai sensi del D.Lgs 81/08 e s.m.i., in accordo all art. 2 del D.M. 11.04.2011, verifiche periodiche condotte da INAIL, ASL o S.A.) Costruzione e commercializzazione - Assemblaggio rispondente alla Direttiva Europea PED (Pressure Equipment Directive) ed ai RES 13

PIANO DI VERIFICHE EFFETTUATO DALLA UOT IN VALLE D AOSTA: LE FASI II FASE INAIL ASL UOT AO UOT AL AVIF 14

PIANO DI VERIFICHE EFFETTUATO DALLA UOT IN VALLE D AOSTA: LE FASI I FASE Mappatura dei GAZEX della Regione, in relazione alle informazioni fornite dall A.V.I.F. 66 esploditori; attraverso la compilazione di questionari, somministrati all Associazione dalla UOT di Aosta, inerenti - quote alle(m caratteristiche 66 s.l.m.): esploditori; geomorfologiche delle aree inda cui un sono min di ubicati 2061 i sistemi fissi di distacco - artificiale dellead quote valanghe un max (m s.l.m.): di e 3406 alla descrizione tecnica delle da un min di 2061 attrezzature ad a un pressione max di 3406 (età, documentazione disponibile e stato dell arte delle verifiche). 15

Mappa geomorfologica di localizzazione dei sistemi fissi (GAZEX ) nella Regione Valle d Aosta 16

MODALITA SVOLGIMENTO VERIFICHE (1/3) Monte Rosa Pila 17

Modalità di svolgimento delle verifiche (2/3) Aziende afferenti all AVIF (aggiornamento al 01/10/2016) Affidabilità dei sistemi fissi per il distacco artificiale delle valanghe: attuazione del piano di controllo condotto sulle attrezzature a pressione della Valle d Aosta 18

MODALITA SVOLGIMENTO VERIFICHE (3/3) - Test e controlli richiesti dal manuale d uso e manutenzione (es. batterie, sensori); - studio sull analisi di rischio e di affidabilità delle attrezzature, in cui sono stati considerati i principali incidenti (e la loro credibilità) e le eventuali problematiche tecniche (usando i database OREDA e FRED)* - verifiche di messa in servizio delle attrezzature a P ai sensi del D.M. 329/04 e s.m.i.; - Prime Verifiche Periodiche ai sensi del D.M. 11.04.2011 (valutazione conformità di quanto riportato nel registro di manutenzione delle attrezzature, al manuale di uso e manutenzione fornito dal produttore); - verifiche tecniche su: valvole e dispositivi di sicurezza (ogni 2 anni); - spessimetrie (ogni 10 anni) - bombole di C 3 H 8 (propano) e O 2 verificate ed approvate prima di essere trasportate sul sito, in accordo al Regolamento ADR (Accord européen relatif au transport international des merchandises Dangereuses par Route). *Castellano P., Gorrino G., Bragatto P.A.. Reliability of fixed and mobile systems for artificial avalanche detachment. Safety and Reliability Theory and Applications Čepin & Briš (Eds) Taylor & Francis Group. London, 2017, pp 1585-1592. 19

Conclusioni Peculiarità nell utilizzo delle attrezzature a pressione ad esplosione di miscele di gas per il distacco artificiale di valanghe (condizioni nivometeorologiche, escursioni termiche giornaliere e stagionali di rilevanza). Sistemi fissi caratterizzati da maggiore affidabilità rispetto a metodi tradizionali (es. ricorso ad esplosivi solidi) Definire un piano di verifiche ottimale e standardizzato nella stagione primaverile/autunnale per garantire nella stagione invernale la massima affidabilità di questi sistemi. Importanza degli aspetti di sensibilizzazione nello svolgimento di verifiche di legge e manutenzioni, rivolta ai gestori dei comprensori sciistici e a tutti gli attori coinvolti nel sistema prevenzionistico (implementazione del PIDAV), per quanto attiene ai disposti normativi al fine di garantire: - sicurezza per gli operatori coinvolti nelle manutenzioni e nella gestione della attrezzature e per il territorio, attraverso - gestione dei rischi derivanti da eventuali anomalie nel funzionamento della attrezzature con possibili conseguenze dirette o indirette (distacchi non controllati di masse valanghive), in considerazione anche delle problematiche di ageing dei materiali (escursioni termiche giornaliere e stagionali) 20

p.castellano@inail.it 21

LE VERIFICHE NELLA REALTA 22