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INTERREG Verbale di riunione (V.R.) n. 003 del 19 marzo 2012 Il giorno 19 marzo 2012, alle ore 11.30, presso gli Uffici della Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia della Regione Piemonte (Corso Bolzano, 44 Torino), nella sala riunioni del sesto piano, si è tenuto un incontro tecnico-operativo di avvio delle attività inerenti il progetto INTERREG Italia-Svizzera 2007-2013, dal titolo Valorizzazione dell Architettura Tradizionale, Tutela del paesaggio antropico e del costruito. All incontro risultavano presenti i seguenti soggetti: arch. Annalisa Savio, Settore Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia della Regione Piemonte dott. Claudio Cottini, Assessore all Istruzione e all Università, alla Cultura, alle Attività Estrattive, alla Pianificazione Territoriale della Provincia del V.C.O.; Sindaco del Comune di Santa Maria Maggiore (VB) dott. Marco Cerutti, Amministratore Delegato del Centro Servizi Lapideo del V.C.O. di Crevoladossola arch. Marco Zerbinatti, Ricercatore presso il DISEG del Politecnico di Torino dott.ssa Noemi Giordano, Settore Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia della Regione Piemonte dott. Guido Baschenis, Settore Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia della Regione Piemonte ing. arch. Elisa Genna, coordinatore del progetto e tecnico di laboratorio incaricato dal Centro Servizi Lapideo del V.C.O. di Crevoladossola. L incontro ha preso avvio con la presentazione, da parte dell assessore dott. Cottini, dello stato delle attività relative al progetto Interreg 2007-2013. Riferisce che finalmente le attività hanno preso avvio da parte di tutti i partners (parte italiana) coinvolti nel progetto. Non si è riusciti a partire il 02 gennaio u.s., data effettiva di avvio del progetto. Ma nelle scorse settimane sono stati organizzati degli incontri specifici tecnico-operativi e di definizione degli steps per la rendicontazione contabile ed amministrativa previsti dalle Linee Guida Interreg. Dal punto di vista della rendicontazione, la Provincia (capofila del progetto) si sta scontrando con alcune difficoltà, in quanto l ente non riesce a fare il bilancio e a definire una voce di spesa. Pertanto, non è possibile, al momento attuale, uno sblocco dal punto di vista amministrativo. L obiettivo dell incontro di oggi è quello di coordinare i contenuti del progetto al fine di comprendere le possibili interrelazioni e sinergie con altri progetti già realizzati e/o in fase di realizzazione, in modo che i singoli non operino su binari paralleli ma si muovano in modo tale che gli obiettivi delle differenti attività possano convergere verso una direzione comune e condivisa. È in fase di attuazione il Piano Borgate. Sarà necessario muoversi al fine di orientarsi tutti verso i medesimi obiettivi di definizione di regole e di linee di indirizzo da applicare. Successivamente, prende la parola il dott. Cerutti del Centro Servizi Lapideo del V.C.O., il quale riferisce che il Centro Servizi Lapideo ha già provveduto all assunzione di una persona ad hoc e full time per il progetto Interreg. Essa è stata selezionata mediante procedura concorsuale. Si tratta di un ingegnere-architetto, dottore di ricerca e con esperienza nel campo della ricerca per aver collaborato per alcuni anni con il Politecnico di Torino. È Elisa Genna, presente all incontro odierno. Il dott. Cerutti auspica di impostare il lavoro fin da subito in modo da indirizzarlo nella direzione a cui tendono gli obiettivi finali previsti dal progetto stesso. 1

Sono già stati organizzati due incontri presso la sede della Provincia del Verbano Cusio Ossola con i singoli partners coinvolti nel progetto al fine di coordinare le attività di ciascuno e per presentare in maniera più dettagliata le regole di rendicontazione stabilite dalle Linee Guida del progetto. È stato organizzato un successivo incontro presso il G.A.L. Laghi e Monti di Domodossola, durante il quale sono stati acquisiti alcuni Manuali (Manuale del Comune di Cesara, Manuale del Comune di Premia, Manuale del GAL con integrazioni Leader+) ed alcuni studi/censimenti effettuati nell ambito di altri progetti finanziati (censimento dell arch. Garanzini, recupero della borgata Canova a cura dell Associazione Canova, censimento di manufatti ed elementi tecnici tradizionali pubblicato sul sito http://www.pietredelvco.it). Si stanno organizzando, altresì, incontri tecnici con esperti del territorio e del recupero, incontri informativi con l Associazione Canova, incontri specialistici con tecnici conoscitori del territorio, in modo da raccogliere le informazioni già presenti e da avviare una successiva fase di censimento sul territorio, a valle della fase di acquisizione di tutte le informazioni utili su quanto è stato realizzato e schedato fino a questo momento. Si è proceduto, inoltre, a redigere una prima raccolta delle fonti bibliografiche/webgrafiche relative ai temi dell architettura tradizionale alpina e del recupero del patrimonio edilizio storico, documentazione in continua implementazione. Si sta procedendo alla realizzazione di un database che raccoglie informazioni relative agli strumenti di pianificazione resi disponibili sui siti web dei 77 Comuni del Verbano Cusio Ossola, in modo da comprendere anche l entità della documentazione specifica pubblicata e a disposizione e giungere, laddove possibile, ad un confronto sui contenuti. A questo punto, prende la parola l arch. Zerbinatti del Politecnico di Torino. Riferisce che anche il Politecnico ha avviato una procedura per l assunzione di un assegnista di ricerca. Per motivi burocratici e ritardi amministrativi, la persona è stata selezionata soltanto alla fine del mese di febbraio ed ha preso servizio il 16 marzo u.s. Si è trattato di disguidi a livello di pubblicazione del bando di concorso. La persona selezionata è Sara Fasana, ingegnere ed architetto, con esperienza nel campo dei manti di copertura in pietra e con anni alle spalle di attività di ricerca svolta intorno a queste tematiche. Nel corso del primo giorno di lavoro, con l assegnista sono già state pianificate alcune prove prestazionali da eseguire sulle mensole dei balconi e sulle lastre di copertura. Inoltre, presso i laboratori del Politecnico, saranno eseguite anche prove sui sistemi di copertura che utilizzano materiali locali in ottica di miglioramento delle prestazioni. A qualche giorno fa risale il contatto ricevuto dal Politecnico di Torino da parte di uno dei professionisti incaricati dell intervento di recupero previsto nell ambito del progetto Interreg sulla torre-casaforte di Beura Cardezza. Si tratta dell arch. Gianni Bretto. Questi si è rivolto al Politecnico richiedendo un incontro per un confronto di natura tecnica sull intervento che sarà eseguito sulla torre, anche per condividere conoscenze con un esperto di strutture antisismiche. L incontro si svolgerà nel pomeriggio di oggi. Il Politecnico sta anche lavorando intorno al reperimento di risorse bibliografiche specifiche sui temi affrontati dall Interreg. Il dott. Cerutti e l assessore Cottini hanno dato comunicazione all arch. Zerbinatti relativamente ad un incontro fissato con l arch. Simonis presso il G.A.L. Laghi e Monti per martedì 27 marzo alle ore 14.30. A questo proposito, l arch. Savio interviene chiedendo se il Manuale del G.A.L., della redazione del quale è stato incaricato l arch. Simonis, costituisca un approfondimento di quanto è stato prodotto finora con la redazione dei precedenti Manuali, spesso generici e generali nei contenuti, senza addentrarsi nello specifico delle problematiche e nei dettagli. 2

Il dott. Cerutti interviene riferendo che nell ambito delle tematiche affrontate dal Piano di Sviluppo Locale era previsto un approfondimento del primo Manuale. L integrazione era stata richiesta in quanto si trattava di una misura legata all adeguamento di edifici di carattere ricettivo. Era nata, quindi, la necessità di rivedere il vecchio Manuale. Allora, con il direttore del G.A.L. Laghi e Monti, si è deciso di proporre l integrazione delle vecchie schede e di redigere un nuovo Manuale che potesse essere di indirizzo per l intervento degli Enti locali sul territorio. Le schede integrative sono state redatte dallo stesso professionista incaricato della redazione del primo Manuale. Il progetto Interreg sicuramente partirà da quanto è stato fatto ed utilizzerà, approfondendoli e specificandoli, anche i contenuti dei Manuali già redatti e di quello che l arch. Simonis si appresta a redigere e a produrre nei prossimi tre mesi. L arch. Zerbinatti riprende la parola riferendo che il Politecnico di Torino si occuperà anche di svolgere prove e ragionamenti intorno alla rugosità superficiale dei litotipi locali, al fine di capire quanto incide la rugosità sulla sovrapposizione degli elementi lapidei in copertura. L obiettivo è quello di giungere a comprendere come è possibile/com è corretto porre in opera le lastre, come non si deve operare, dare indicazioni su possibili miglioramenti e su errori commessi. Il lavoro del Politecnico si pone come integrazione e con l obiettivo di dare soluzioni/indicazioni di posa in opera alternative. Il dott. Cerutti riferisce dell importanza di definire regole precise, specifiche e non generali per la corretta progettazione delle lastre di copertura, in relazione agli spessori, alle dimensioni minime delle stesse, facendo tesoro degli studi effettuati ed in corso di svolgimento a cura dell arch. Simonis, ma anche delle prove di laboratorio che si stanno approntando sia in ambito Politecnico di Torino che in ambito Centro Servizi Lapideo del V.C.O. Oggi, ci si scontra con casi in cui le lastre di copertura, rispetto al passato, hanno spessori irrisori, caratteristiche che portano a seri problemi legati all assorbimento dell acqua da parte delle stesse ed alla manifestazione di fratturazioni a seguito di fenomeni di gelo/disgelo. Questo studio (mirante alla definizione di linee di indirizzo e di indicazioni di dettaglio nell ottica di realizzare interventi di recupero nel rispetto della tradizione locale) dovrà certamente anche tener conto di alcuni limiti, che costringeranno a svolgere valutazioni necessarie: in primis, il reperimento dei materiali e l analisi dei costi. L arch. Zerbinatti interviene nuovamente affermando che presso i laboratori del Politecnico di Torino si è grado di eseguire anche prove di invecchiamento accelerato, realizzando al contorno condizioni climatiche estreme, sottoponendo ai test lastre di spessore sottile che, nel corso delle prove, a seguito degli stress subiti, manifestano fratturazioni. Sarà fondamentale avvalorare le scelte tecniche, di definizione dei dettagli costruttivi e delle corrette pratiche di posa in opera, con prove di laboratorio a supporto dei ragionamenti teorici che saranno via via svolti. Sarà altresì importante che l Osservatorio Permanente della Provincia del V.C.O. utilizzi questi studi in modo che gli strumenti in corso di definizione siano accolti nell ambito della regolamentazione locale come norme condivise e cogenti. L assessore Cottini porta l esempio di alcuni tipi di lastre ( sbarbate sulla superficie inferiore, spaccate su quella superiore, con uno spessore intorno ai 3-3,5 cm), oggi prodotte per l utilizzo in copertura. Esse mostrano un buon comportamento in opera, ma necessiterebbero della sottoposizione a prove di laboratorio specifiche per la verifica del loro comportamento nel tempo. Relativamente a questo tipo di lastre, l arch. Zerbinatti sottolinea l importanza di valutare eventuali possibili problemi connessi allo slittamento delle lastre. 3

L obiettivo di questa ricerca è quello di giungere a definire una casistica di esempi corretti, di esempi non corretti, di buone pratiche per l intervento sul patrimonio costruito. L arch. Savio chiede ai presenti quali possano essere le connessioni tra il progetto Interreg ed il progetto CAPACities. Il dott. Cerutti riferisce di eventuali proposte di utilizzo delle vecchie canne fumarie per il passaggio di impianti. Ribadisce la necessità di giungere a svolgere approfondimenti con indicazioni di dettaglio su come intervenire. Il dott. Baschenis sottolinea che l obiettivo è quello di giungere a comporre saperi allo scopo di dare alle comunità norme certe e indicazioni strutturali-tipologiche certe. Il dott. Cerutti definisce come elementi importanti da sottoporre ad analisi sia le coperture sia le pavimentazioni carrabili. Porta l esempio di piazza Chavez a Domodossola, sulla quale è prevista la posa di pavimentazione disposta a coltello, realizzata con le croste delle lastre di pietra, considerati scarti. Si pensava di realizzare un mini-cantiere al fine di acquisire informazioni sul tema delle pavimentazioni in pietra in ottica di comprendere le tecniche di lavorazione e di posa in opera. Il dott. Cerutti, insieme con l assessore Cottini, presenta all arch. Savio la proposta di un accordo formativo, a cura della Provincia del V.C.O., dell ENAIP, dell ARS.UNI., del C.S.L. e di altri enti, sull utilizzo della pietra, nell ottica di creare un incubatore insieme con l Ente Scuola Edile, per sensibilizzare e formare sul sapere e sul saper fare per il recupero del patrimonio costruito storico tradizionale. L assessore Cottini, avendo chiesto conferma all arch. Savio sulla tempistica relativa alla partenza del Progetto Borgate, chiede se con il progetto Interreg e con l eventuale definizione di alcune linee di indirizzo di intervento che possano essere di guida per il Progetto Borgate, si è ancora in tempo o si è già in ritardo. L arch. Savio riferisce che, sulla base dell analisi condotta per la redazione dei Manuali delle Borgate (pervenuti in Regione), è emerso che i contenuti non sono così dettagliati e specifici. Ci sono soltanto indicazioni di massima ed ormai non si può più intervenire sugli stessi. L assessore Cottini informa di essere a conoscenza di alcune varianti di Piani Regolatori Generali che stravolgono interventi nati come rigorosi. Si tratta anche di varianti di P.R.G. che consentono interventi sui centri storici senza l osservanza di alcuna regola. Se il Progetto Borgate non sarà regolato anche grazie alle indicazioni che potranno scaturire dallo studio Interreg sottolinea l assessore sarà un dispiacere per tutti. È importante, però, sapere che la Regione Piemonte sostiene gli obiettivi del progetto Interreg e cerchi di lavorare affinchè i diversi progetti attivi possano fare rete. Il dott. Cottini presenta un progetto di ricerca pilotato dal Politecnico di Torino, che porterà al recupero di un edificio scolastico, con annessi capannoni, ed alla riqualificazione di un area urbana sita in Domodossola. Si deve lavorare al fine di eseguire interventi su più fronti, ma in modo che gli stessi possano dialogare utilizzando un linguaggio coerente ed omogeneo. L arch. Savio risponde che, per quanto concerne il Progetto Borgate, nella seconda fase già avviata, la Regione Piemonte non può più intervenire. Sono in possesso degli Uffici della Regione i Manuali dei Comuni, anche se sono state segnalate alcune criticità, soprattutto intorno al Comune di Druogno (a memoria dell arch. Savio), il quale ha 4

previsto interventi di demolizione e ricostruzione con modifica delle volumetrie e dello skyline del centro storico. Si tratta di un vero e proprio intervento non coerente. Riferisce che i colleghi del Settore Opere Pubbliche hanno espresso pareri non conclusivi (di coerenza o meno) in merito ai Manuali presentati. L assessore Cottini ribadisce l esigenza di porsi degli obiettivi per convergere tutti verso la medesima direzione. Il dott. Baschenis afferma che, per premiare il coinvolgimento di più soggetti ed iniziative, sarebbe importante favorire un incontro con l arch. Malosso (del Settore Urbanistico-Territoriale del V.C.O.), che si occupa della valutazione degli strumenti urbanistici che regolano gli interventi sul territorio del Verbano Cusio Ossola, al fine di bloccare eventuali fughe in avanti di alcuni Comuni. L assessore Cottini risponde che, nel caso di varianti parziali, l arch. Malosso non ha conoscenza diretta. Di ciò si occupa la Provincia del V.C.O., ma senza svolgere valutazioni di merito. Si tratta certamente di impegnarsi in un operazione culturale importante. E sicuramente non può essere sottovalutata la questione relativa ai costi. L arch. Savio sottolinea la necessità di un alfabetizzazione anche in coerenza con le richieste della Comunità Europea. L arch. Zerbinatti rimarca l importanza dell intervento formativo, insieme con l Ente Scuola Edile, della Provincia del V.C.O. e di altre realtà territoriali del Verbano Cusio Ossola per la formazione di operatori. Però, ritiene altrettanto importante puntare ad una sensibilizzazione di tecnici/amministrativi comunali attraverso l organizzazione di incontri di approfondimento. Sarebbe anche importante l organizzazione di un convegno. Tutto ciò è comunque previsto nell ambito delle attività del progetto Interreg. L arch. Zerbinatti esprime una critica nei confronti dei Manuali che vengono redatti, in quanto i loro contenuti sono sempre generali e mai di dettaglio. Ciò fa sì che gli interventi di recupero eseguiti possano essere lasciati alla libertà di scelta di chi interviene sui singoli manufatti, senza il rispetto di regole comuni nell ottica di preservare il contesto, il paesaggio, la tradizione e la cultura locali. Il dott. Cerutti afferma che esistono borgate censite come storiche che contemplano varietà di edifici costruiti anche in anni recenti (sui quali si possono prevedere interventi di recupero totale/parziale o si potrebbe prevedere anche la demolizione nel caso si tratti di episodi non coerenti con i livelli di qualità del contesto storico-ambientale nel quale si inseriscono). Negli anni in cui si è proceduto a un edificazione senza il rispetto di precise regole, mancava una cultura ed è stato consentito qualunque tipo di intervento. Oggi si pone la necessità di definire delle regole precise e di fare valutazioni anche di tipo economico (con analisi costi/benefici). Si tratta di una sfida importante. È necessario agire costruendo pietra su pietra. L arch. Zerbinatti riferisce che i ricercatori del Politecnico di Torino che stanno lavorando al progetto hanno idee generali sui costi. Comunque, per giungere ad una parametrizzazione degli stessi, sarà necessario lavorare e definirli attraverso considerazioni che saranno svolte nel corso dello sviluppo del progetto. Il dott. Cerutti afferma che ogni edificio ha una sua peculiarità, una sua storia. Sarà necessario anche comprendere come agire nei confronti di quegli edifici che si pongono come casi studio particolari. Il dott. Cerutti, quindi, chiede all arch. Savio se in questi casi le decisioni siano completamente demandate alle commissioni comunali. 5

L arch. Savio sintetizza che la Provincia del V.C.O. propone la messa a punto di uno strumento e la definizione di criteri costruttivi che, ad oggi, non hanno un riferimento puntuale preciso. La Provincia però potrebbe prevedere l utilizzo di tale strumento quale strumento di Piano. Bisognerà comprendere se esso potrà essere allegato al Piano in elaborazione da parte della Regione. Sarebbe necessario giungere a dare indicazioni il più possibile puntuali. L arch. Zerbinatti riferisce che nel Comune di Cesara, nelle varie frazioni, esistevano costruzioni con coperture in paglia e segale. Queste sono state completamente stravolte nell impostazione strutturale e nell immagine ed il manto di copertura sostituito con tegole marsigliesi in laterizio. Si sarebbe potuto semplicemente intervenire recuperando, ponendo in opera delle semplici lamiere, in attesa di periodi più prosperi in grado di consentire interventi di recupero secondo regole rispettose del contesto e della tradizione locale. Nella borgata di Ferrere, i vecchi tetti in paglia sono stati sostituiti con lamiere, ma si evidenzia il grave problema del crollo strutturale di molti di essi. Esistono costruzioni con coperture in paglia anche nelle Valli di Lanzo, alla quota di mezza montagna. Esistono esempi anche a Vinadio ed in Val Piana. L assessore Cottini afferma che si corre il rischio di andare incontro a casi di interventi di recupero eccezionali e ad altri totalmente incoerenti con i centri storici nei quali si collocano i manufatti. L assessore ribadisce che ancora si è in tempo per mettere un freno a comportamenti progettuali e realizzativi inconsulti, rispetto ad altre aree del Piemonte nelle quali ormai qualunque regolamentazione sarebbe inutile o comunque insufficiente per arginare gli scempi che sono stati compiuti. Riguardo a questioni di rendicontazione sul progetto Interreg, la dott.ssa Giordano è stata nominata referente in ambito Regione Piemonte. Essa chiede alla Provincia capofila, oltre alla rendicontazione finanziaria da inoltrare ogni 6 mesi, anche una sintetica relazione (due pagine) con la descrizione dell avanzamento lavori del progetto. A questo proposito il dott. Cerutti presenta all arch. Savio ed alla dott.ssa Giordano il prospetto attività con il piano delle scadenze previste per i singoli partners coinvolti nel progetto, per il primo periodo di valutazione (02 gennaio-02 maggio 2012), redatto dal Centro Servizi Lapideo del V.C.O., che in questo primo periodo sta sostenendo la Provincia del V.C.O. nella sua attività di coordinamento. Si può anche pensare di inoltrare alla Regione Piemonte i documenti ufficiali via via redatti (verbali di incontri, piani delle attività con scadenze, attività svolte, bibliografia, sintesi periodiche, etc.), in modo che gli Uffici regionali siano sempre al corrente dello svolgimento delle attività. La dott.ssa Giordano invita i partners ad avanzare, riguardo alla rendicontazione, richieste di delucidazione su eventuali dubbi nel momento in cui essi si manifestano relativamente agli acquisti di attrezzature, alle spese per il personale, etc. Il dott. Cerutti e l assessore Cottini affermano che le modifiche al progetto Interreg ed al piano finanziario sono state approvate ed in possesso del dott. Paolo Balzardi della Regione Piemonte, al quale i referenti del Settore Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia possono chiedere copia al fine di venire in possesso del documento definitivo. La Regione riferisce di aver già ricevuto la lettera di controllo per la rendicontazione. 6

Il dott. Cerutti chiede alla dott.ssa Giordano alcune conferme riguardo alla posizione ed alla giustificazione del personale impegnato nel progetto Interreg. In particolare, per il soggetto impegnato full time, si ribadisce la non ha necessità di produrre timesheet; ma è sufficiente presentare tutta la documentazione relativa alla sua selezione, il curriculum vitae et studiorum, i cedolini. Sarà necessario prevedere una lettera che definisce tutto il personale impegnato nel progetto e, per quanto concerne il personale interno (impegnato per una quota percentuale sul progetto stesso), produrre lettere di incarico per ciascuno. Si dovranno allegare il costo orario previsto dall ufficio personale per ciascun soggetto, il timesheet (firmato dal dipendente e dal responsabile), i cedolini, l F24, il D.U.R.C. Inoltre, per tutto il personale coinvolto, nel caso di missioni, dovrà essere prevista una modulistica di autorizzazione alle missioni stesse. Tutti i documenti vanno presentati in copia conforme. L assessore Cottini propone di organizzare un incontro, dopo le festività pasquali, con i pianificatori professionisti del Progetto Borgate e con l arch. Malosso della Provincia del V.C.O. Come sede di incontro, viene proposta la sede della Provincia del V.C.O. a Verbania. L arch. Savio ribadisce la necessità di costruire uno strumento che sia in grado di fornire indicazioni pratiche, indirizzi progettuali puntuali. Sarebbe indispensabile indicare una voce ad hoc anche per le gare di appalto sulle Opere Pubbliche. Il dott. Cerutti riferisce di essere coinvolto personalmente nella collaborazione con il C.S.I. Piemonte per la redazione della Sezione 26 (Materiali e Lavorazioni tipici del Piemonte) del Listino Prezzi delle Opere Pubbliche della Regione Piemonte. Si sta cercando di lavorare nella direzione di definire un listino prezzi anche per il prodotto finito affinchè le voci possano essere riprese nella documentazione di progetto degli interventi di recupero/restauro, avendo il listino prezzi valenza di documento di contratto. L arch. Zerbinatti interviene dicendo che la possibilità di indicare una voce ad hoc per le gare di appalto sulle Opere Pubbliche creerà certamente dei malumori in quanto oggi le Amministrazioni comunali, per mancanza di fondi, appaltano al massimo ribasso. Nel caso dovessero evidenziarsi voci con costi elevati, sicuramente i Comuni potrebbero andare in crisi. L arch. Savio afferma che nei G.A.L., l approvazione del Manuale allegato al Regolamento Edilizio costituiva passaggio obbligatorio per poter accedere ai finanziamenti. Al termine della seduta, l arch. Savio prende l impegno di occuparsi in prima persona della convocazione dell incontro proposto dal dott. Cottini con i pianificatori del Progetto Borgate, con i tecnici del Settore Politiche Comunitarie e dei Leader. Sentirà le disponibilità di tutti proponendo come date il 3 o il 4 maggio p.v. L incontro si conclude alle ore 12.45. 7