Ritenuto di condividere le motivazioni espresse nella mozione consiliare in argomento ed in particolare che:



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REGIONE PIEMONTE BU44S1 30/10/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 13 ottobre 2014, n. 1-405 Adesione della Regione Piemonte all'associazione "Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie". Quota associativa annuale di euro 2.500,00. A relazione del Presidente Chiamparino: Il Consiglio regionale del Piemonte, con mozione n. 6 del 23 luglio 2014, ha impegnato la Giunta regionale ad avviare l iter necessario all adesione da parte della Regione Piemonte all Associazione denominata Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, in seguito denominata Avviso Pubblico, motivandone ampiamente le ragioni nelle premesse della citata mozione n. 6 del 23 luglio 2014. L'Associazione Avviso Pubblico, costituitasi nel 1996, riunisce e rappresenta Regioni, Province e Comuni impegnati nel diffondere i valori della legalità e della democrazia e attualmente conta più di 250 soci in tutta Italia tra Comuni, Province e Regioni. Tra le Regioni che hanno dato la propria adesione ad Avviso Pubblico figurano l Emilia Romagna, la Lombardia, la Liguria, la Toscana, l Umbria e il Veneto. In Piemonte sono già numerosi gli Enti che aderiscono ad Avviso Pubblico: tra essi il Comune di Torino, la Provincia di Torino, il Comune di Novara, il Comune di Asti ed il Comune di Cuneo. Ritenuto di condividere le motivazioni espresse nella mozione consiliare in argomento ed in particolare che: gli avvenimenti degli ultimi hanno messo in evidenza l urgenza del problema della legalità anche nella nostra Regione; le maggiori operazioni compiute dalle Direzioni distrettuali antimafia (DDA) di Torino e Milano hanno mostrato come le mafie, in particolare la ndrangheta, tentino di mettere le loro radici anche nella nostra regione, invadendo settori della nostra economia e arrivando a interloquire con segmenti della politica; alcune istituzioni sono state gravemente condizionate da organizzazioni mafiose, al punto che il Presidente della Repubblica, su richiesta del Consiglio dei Ministri, a norma del decreto legislativo 18 aprile 2000 n. 267 ha sciolto per condizionamento mafioso i Comuni di Leinì (nel marzo 2012) e Rivarolo Canadese (nel maggio 2012); lo sviluppo dell ordinata e civile convivenza della comunità regionale, della cultura della legalità, della prevenzione e della lotta contro la criminalità organizzata rientrano tra le finalità istituzionali precipue della Regione Piemonte: Per il perseguimento di tali obiettivi, infatti, la Regione si è dotata della legge regionale n. 14/2007 Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della Giornata della memoria e dell impegno in ricordo delle vittime delle mafie ; la L.R. 14/2007 all art. 1, c. 2, prevede che la Regione nella promozione e realizzazione degli intereventi di prevenzione della criminalità possa valersi anche della collaborazione di associazioni, fondazioni e cooperative operanti nel settore;

la lotta alla corruzione e alle mafie è stata annoverata tra le priorità della nuova Giunta regionale insediatasi a seguito delle elezioni del 25 maggio 2014; è compito della Regione sostenere e promuovere Associazioni quali Avviso Pubblico, in coerenza con quanto disposto dallo Statuto che, nell ambito del principio di autonomia e partecipazione (articolo 2), valorizza il costituirsi di ogni associazione che intende concorrere con metodo democratico alla vita della Regione stessa e sostiene le iniziative per la realizzazione dei diritti; il contrasto alle organizzazioni mafiose si realizza non solo attraverso le azioni di repressione condotte da magistrature e forze dell ordine, ma anche attraverso politiche di cambiamento culturale, creazione di posti di lavoro e attraverso una buona politica e un amministrazione trasparente e preparata; è necessario investire sulla formazione nell ambito del contrasto alle mafie e alla corruzione di politici, amministratori e funzionari della Pubblica Amministrazione; l adesione ad Avviso Pubblico costituisce un prezioso ed utile strumento per la Regione Piemonte nell attivare efficaci azioni di contrasto all illegalità e di promozione di una cultura di legalità democratica nella politica consentendo, grazie alle esperienze maturate dall Associazione, un confronto sulle migliori prassi. Tutto ciò premesso; vista la L.R. 6/77 e successive modificazioni ed integrazioni, recante Norme per l'organizzazione e la partecipazione a convegni, congressi ed altre manifestazioni, per l'adesione ad Enti ed Associazioni e per l'acquisto di documentazione di interesse storico ed artistico, la quale, fra l altro, prevede che la Regione possa aderire ad enti, istituti, associazioni e comitati per materie attinenti le sue funzioni e piu' in generale, per perseguire le finalità di cui allo Statuto; preso atto dei contenuti riportati nell allegato Statuto dell Associazione Avviso Pubblico e riconosciuto che gli scopi e le finalità della stessa ivi indicati sono coerenti con quanto previsto dalla L.R. 6/77 sopra menzionata; considerato che tale adesione è inoltre coerente con le azioni indicate nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) e il relativo Programma Triennale per la Trasparenza e l'integrità (P.T.T.I.) della Regione Piemonte, approvati con Deliberazione della Giunta regionale n. 1-191 del 4/8/2014; la Giunta regionale, unanime, delibera - di condividere gli scopi riportati nello Statuto dell Associazione Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante; - di aderire all Associazione stessa, con il versamento della quota associativa annuale, prevista per le Regioni in 2.500,00;

- di stabilire che la relativa copertura finanziaria dovrà reperirsi nell ambito delle UPB di competenza del Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, sul cap. 186421/2014. La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell art. 61 dello Statuto e dell art. 5 della L.R. n. 22/2010. (omissis) Allegato