Fly News del 26/10/2015

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Transcript:

Fly News del 26/10/2015 1... Polizia provinciale: consegnato al Comandante Colaiacovo il premio: "salva Natura " dal CIPR (Comitato Italiano Protezione Rapaci). 2... POLIZIA PROVINCIALE: DUE PERSONE DENUNCIATE PER BRACCONAGGIO IN SILA. SEQUESTRATI FUCILI, MUNIZIONI, FAUNA ABBATTUTA E CONGEGNI UTILIZZATI PER LA CACCIA 3... Contrasto alla pratica illegale dell'uccellagione. Controlli a tappeto in tutto il territorio provinciale 4... La Polizia Provinciale denuncia un bracconiere durante la seconda giornata di pre apertura della stagione venatoria 5... La Polizia Provinciale di Cosenza recupera sei esemplari di uccelli rapaci sulla Sila 6... La Polizia Provinciale di Cosenza ha effettuato il salvataggio di una tartaruga marina ferita e si è occupata del trasporto e del ricovero presso il centro specializzato di Isola di Capo Rizzuto 7... La Polizia Provinciale partecipa ai servizi straordinari di controllo del territorio.

Ambiente - Rende, 15/10/2014 Polizia provinciale: consegnato al Comandante Colaiacovo il premio: "salva Natura " dal CIPR (Comitato Italiano Protezione Rapaci). Alla presenza dei volontari del Centro e degli agenti della Polizia Provinciale In una cerimonia che si è svolta presso il Centro Recupero Animali Selvatici di Rende, alla presenza degli Agenti della Polizia Provinciale, il presidente dott. Mauro TRIPEPI, già Presidente Del Parco Nazionale del Pollino, ha consegnato al Comandante del Corpo dott. Giuseppe Colaiacovo, il premio SALVA NATURA, per gli importanti risultati conseguiti dalla polizia provinciale nel recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà e nella lotta al bracconaggio. Il Comandante Colaiacovo era stato già insignito di un encomio dalla L.I.P.U ( lega italiana protezione uccelli ) per le stesse motivazioni.

Ambiente - Celico, 13/10/2014 POLIZIA PROVINCIALE: DUE PERSONE DENUNCIATE PER BRACCONAGGIO IN SILA. SEQUESTRATI FUCILI, MUNIZIONI, FAUNA ABBATTUTA E CONGEGNI UTILIZZATI PER LA CACCIA Esercitavano l'attività venatoria utilizzando un richiamo acustico del genere vietato riproducente il canto dell'allodola Continua senza sosta l attività antibracconaggio operata dagli uomini del Nucleo ittico-venatorio della Polizia Provinciale di Cosenza, sotto il coordinamento del Comandante del Corpo, dott. Giuseppe Colaiacovo. Nello scorso fine settimana, grazie anche all ausilio delle guardie venatorie volontarie dell A.N.L.C. e dell Associazione ASTRAMBIENTE, due persone, P.A. e P.E., entrambe di Cosenza, sono state sorprese in località Santa Maria, in agro di Celico, mentre attiravano le allodole nel luogo di caccia al fine di abbatterle, servendosi di un richiamo elettroacustico del genere proibito dalla legge. Questa pratica è vietata espressamente dalla legge quadro n. 157/1992. Sul posto è intervenuta la pattuglia della Polizia Provinciale in servizio presso il Distaccamento di San Giovanni in Fiore; ha provveduto all identificazione dei due soggetti e, dopo le formalità di rito, ha posto in sequestro penale due fucili calibro 12, 28 cartucce dello stesso calibro, un allodola abbattuta ed il congegno elettroacustico riproducente il canto delle allodole. Tutto il materiale sequestrato è stato messo a disposizione dell Autorità Giudiziaria competente e i due bracconieri sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Cosenza, dovranno rispondere del reato di esercizio della caccia mediante l uso di richiami acustici a funzionamento elettromagnetico. Già lo scorso anno, in questo comprensorio di caccia, gli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza, operanti presso il Distaccamento di San Giovanni in Fiore, avevano denunciato altre due persone per il medesimo reato. I controlli della Polizia Provinciale, tesi a prevenire e reprimere gli illeciti in materia venatoria, continueranno per tutta la stagione in corso al fine di garantire il corretto svolgimento dell attività venatoria e, contestualmente, porre in atto le necessarie azioni di tutela del patrimonio faunistico stanziale e migratorio.

Ambiente - Cosenza, 22/09/2014 Contrasto alla pratica illegale dell'uccellagione. Controlli a tappeto in tutto il territorio provinciale denunciate tre persone, sequestrati mezzi vietati e diversi esemplari di uccelli appartenenti a specie protette Gli uomini della Polizia Provinciale di Cosenza hanno effettuato, durante i servizi per il contrasto alle pratiche illegali che mettono a repentaglio la sopravvivenza del patrimonio faunistico ed alterano gli equilibri dell ecosistema, molteplici controlli lungo tutto il territorio provinciale. Durante il fine settimana appena trascorso, in tre diverse zone della provincia, sono state denunciate tre persone che praticavano l uccellagione. Nello specifico, gli agenti della Polizia Provinciale operanti presso il distaccamento di San Giovanni in Fiore hanno individuato, in località Saltante di San Giovanni in F., un soggetto che, con fare sospetto, si portava più volte su di un cespuglio, per poi nascondersi, subito dopo, nella macchia. Una volta intuito che lo stesso stava praticando l uccellagione, il personale ha circondato la zona dove stava avvenendo la condotta illecita al fine di evitare la fuga del bracconiere. E stato, così, sorpreso in fragranza di reato A.G., sessantatreenne di San Giovanni in Fiore, già noto per reati dello stesso genere, durante la cattura di uccelli della specie Cardellino, mediante rami di quercia impregnati con un apposita colla (vischio) che serve ad immobilizzare gli uccelli. Lo stesso attirava i volatili con l utilizzo di un piccolo congegno elettronico del genere vietato, riproducente il canto del Cardellino. Gli agenti hanno rinvenuto, inoltre, nel luogo in cui si nascondeva, una gabbietta con cinque esemplari giovani di Cardellino, appena catturati. Per i fatti in oggetto, l uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Cosenza. Tutto il materiale utilizzato per la commissione dei reati è stato sottoposto a sequestro penale e messo a disposizione dell Autorità giudiziaria competente. La fauna sequestrata, essendo idonea al rilascio, è stata rimessa in libertà. Una seconda operazione dello stesso tipo è stata condotta dal personale della Polizia Provinciale distaccato a Mormanno ed ha portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di Castrovillari di un bracconiere, C. E. G., quarantasettenne residente a Castrovillari, sorpreso, in località Ferrocinto di Castrovillari, mentre praticava l uccellagione mediante l ausilio di tre richiami acustici del genere vietato e di svariati rami impregnati di colla. Allo stesso, oltre ai mezzi vietati, sono state sequestrate due gabbiette metalliche contenenti tre esemplari vivi di Cardellino ed uno di Verzellino che saranno rimessi in libertà non appena il C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) di Rende, avrà ultimato le cure necessarie. Infine, gli uomini del nucleo Ittico-Venatorio della Polizia Provinciale, operanti nella sede centrale di Cosenza, hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica un bracconiere, B. F., ventottenne residente ad Amantea, dopo averlo sorpreso a praticare l uccellagione in località Curche di Domanico. All uomo sono stati sequestrati due richiami vivi, utilizzati per attirare gli uccelli nella trappola, consistenti in un Cardellino ed un ibrido (Cardellino/Canarino), oltre che tre gabbiette utilizzate per rinchiudere i volatili. Anche in questo caso il C.R.A.S. si occuperà del ricovero e dell eventuale liberazione degli esemplari. L uccellagione è una pratica illegale poiché finalizzata alla cattura di uccelli in modo indiscriminato e di massa, spesso ai danni di selvaggina protetta e/o particolarmente protetta da parte della legge quadro 157/1992, da direttive comunitarie e convenzioni internazionali. La Polizia Provinciale di Cosenza, guidata dal Comandante, dott. Giuseppe Colaiacovo, da sempre è particolarmente operativa nel contrasto dei reati a danno della fauna e dell ambiente.

Ambiente - Grisolia, 15/09/2014 La Polizia Provinciale denuncia un bracconiere durante la seconda giornata di pre apertura della stagione venatoria Aveva abbattuto un fagiano in periodo non consentito dalla legge. Sequestrati il fucile, le munizioni e l'esemplare ucciso Si è svolta domenica 14 settembre, la seconda giornata di pre-apertura della stagione venatoria 2014/2015 che avrà inizio giorno 21 settembre. Gli uomini del nucleo ittico-venatorio della Polizia Provinciale di Cosenza erano a lavoro già dalle prime luci dell alba per prevenire e reprimere i reati connessi all attività venatoria; A conclusione della giornata di caccia, che ha visto molti cacciatori riversarsi lungo i percorsi campestri e boschivi, tipicamente frequentati dalle specie di fauna selvatica oggetto dell attività venatoria, numerosi sono stati i controlli effettuati in tutto il territorio provinciale. Inoltre, il personale in servizio presso il distaccamento della Polizia Provinciale di Mormanno, con la collaborazione delle Guardie Volontarie dell Associazione Nazionale Libera Caccia, ha proceduto alla denuncia di un cacciatore che aveva appena abbattuto, nel territorio di Grisolia, in loc. Finieri, un esemplare femmina di fagiano, in periodo non consentito. Tale condotta è da considerarsi reato secondo il dettato dell art.18 comma 1 della Legge 157/92. Lo stesso aveva sparato a circa 10 metri dalla linea ferroviaria Reggio Calabria/Battipaglia e, per tale motivo, gli è stata comminata anche una sanzione amministrativa. All autore del reato, R.S., di anni 78, residente a Grisolia, sono stati sequestrati il fucile, le 31 cartucce di cui era in possesso e l esemplare illecitamente abbattuto. Delle operazione è stata immediatamente informata la competente Procura della Repubblica. La Polizia Provinciale di Cosenza, diretta dal Comandante, dott. G. Colaiacovo, lavorerà senza tregua, durante tutta la stagione venatoria, per la prevenzione e repressione dei fenomeni di bracconaggio e di tutti i reati connessi all attività venatoria, che mettono in pericolo la sopravvivenza del patrimonio faunistico locale e gettano fango su di un attività esercitata, regolarmente e con passione, da moltissime persone.

Ambiente - San Giovanni In Fiore, 11/09/2014 La Polizia Provinciale di Cosenza recupera sei esemplari di uccelli rapaci sulla Sila Gli interventi di recupero hanno riguardato anche il salvataggio di una Testuggine di Hermann I poliziotti della Polizia Provinciale di Cosenza, in servizio presso il Distaccamento di San Giovanni in Fiore, alle dipendenze del comandante del Corpo, dott. Giuseppe Colaiacovo, hanno tratto in salvo, in sei distinti interventi, altrettanti uccelli rapaci che rischiavano di morire a causa delle ferite riportate. Le operazioni di recupero hanno avuto luogo in varie località dell altopiano silano negli ultimi giorni. Gli agenti, nello specifico, hanno tratto in salvo due Civette, due Poiane, un Allocco e un Falco Pecchiaiolo. Una delle due Poiane, ferita per cause accidentali, proveniva da una località ricadente in zona 2 del Parco Nazionale della Sila, l altra è stata soccorsa dagli agenti in località Bonolegno, in agro di San Giovanni in Fiore e dopo poco è stata rimessa in libertà poiché non presentava alcuna ferita ma, verosimilmente, era rimasta intrappolata in prossimità di alcuni terreni agricoli. Le Civette sono state recuperate in zone presilane mentre l Allocco è stato rinvenuto da un cittadino in pieno centro abitato a Bocchigliero e, tramite segnalazione alla sala operativa del Corpo, preso in consegna dal personale della Polizia Provinciale. L altro volatile, un giovane esemplare di Falco Pecchiaiolo, è stato strappato alla morte grazie alla collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato CTA Parco della Sila - Cotronei (Kr). Tutti i rapaci feriti, ad eccezione di una delle due Poiane rilasciate in natura, sono stati trasferiti presso il C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) del C.I.P.R. di Rende, dove riceveranno cure specifiche al fine di poterli reintrodurre in natura, non appena possibile. Durante le attività volte alla prevenzione e repressione del bracconaggio da parte degli uomini in servizio presso il distaccamento silano della Polizia Provinciale, è stata rinvenuta, su segnalazione di una cittadina, una grossa Testuggine di Hermann; il rettile, che rischiava di essere investito dagli autocarri in transito sulla strada provinciale, è stato allontanato dalla sede stradale e riportato nel bosco. Tutte le specie in oggetto sono considerate particolarmente protette dalle normative nazionali e internazionali. La Polizia Provinciale di Cosenza attua da sempre ogni intervento necessario, affinché la fauna selvatica, che è patrimonio indisponibile dello Stato, possa essere preservata e tutelata dagli interventi lesivi dell uomo.