Rapporto attività di Vigilanza nella Provincia di Ancona Nuclei Vigilanza Venatoria WWF-Legambiente
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- Enrichetta Nardi
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1 2014 Rapporto attività di Vigilanza nella Provincia di Ancona Nuclei Vigilanza Venatoria WWF-Legambiente Si ringrazia per il supporto La Legambiente Marche Il WWF di Ancona
2 Via IV Novembre Montemarciano (AN)
3 Vigilanza venatoria WWF e Legambiente Un anno di attività a tutela della fauna selvatica. Si è da poco chiuso il 2014 per la vigilanza venatoria del WWF e della Legambiente ed è tempo di fare un bilancio dell attività di tutto l anno. Per necessità di sintesi ed essendo stata un attività coordinata, ovvero effettuata da Guardie Venatorie Volontarie del WWF e della Legambiente congiuntamente, riassumiamo i dati in maniera unitaria trattandoli come fossero il frutto di un unico Nucleo di Vigilanza. Le Guardie volontarie impegnate sul campo sono state 11 che nelle circa 500 ore di vigilanza operativa hanno coperto la gran parte del territorio della Provincia di Ancona. I volontari hanno percorso circa kilometri di strade e un numero imprecisato di kilometri a piedi, in mezzo a zone agricole e ambienti naturali, dalle gelate invernali di Gennaio alle temperature estive di Settembre. Per tutta la stagione venatoria, nel mese di gennaio e da settembre a dicembre, quasi tutte le domeniche e altri giorni infrasettimanali sono stati coperti da turni di vigilanza, che hanno portato a significativi risultati sul fronte del contrasto al bracconaggio e alla caccia illegale. 1 - Fattispecie penalmente rilevanti accertate. I reati accertati dalle Guardie Venatorie Volontarie nel 2014 sono stati 6, il linea con il dato del I reati più frequentemente accertati sono stati l utilizzo di richiami elettromagnetici per uso venatorio e l omessa custodia di munizioni. (Nella foto a destra un richiamo elettromagnetico sequestrato dalla Polizia Provinciale insieme alla fauna abbattuta e alle armi su denuncia delle guardie WWF-Legambiente) Proprio il bracconaggio con richiami elettromagnetici è particolarmente insidioso per la fauna selvatica in migrazione che, già stremata per il viaggio dai quartieri riproduttivi a quelli di svernamento, rimane ingannata dai richiami e viene abbattuta dai bracconieri. Un cacciatore è stato denunciato per esercizio di caccia con mezzi vietati per aver predisposto due lacci in acciaio per la cattura di mammiferi ed aver utilizzato come esca due piccioni morti. (nella foto a sinistra i lacci e i piccioni morti sequestrati dalle Guardie del WWF e della Legambiente)
4 Un altro bracconiere, questa volta un uccellatore recidivo, è stato denunciato per la cattura di numerosi esemplari di fauna selvatica. Grazie all intervento della Polizia Provinciale si è potuto procedere al sequestro e all immediata liberazione degli uccelli catturati. La tabella seguente riassume le fattispecie penalmente rilevanti accertate nel 2014 Titolo del reato Fattispecie Noti Ignoti Sequestro Art 31.1.e L. 157/92 Uccellagione x Fauna e trappole* Art. 20/bis L. 110/75 Omessa custodia n 15 cartucce calibro 12 x No Art. 20/bis L. 110/75 Omessa custodia n 35 cartucce calibro 12 x No Art 31.1.h L. 157/92 Caccia con mezzi vietati + rifiuto generalità x 2 Lacci ed esche Art 31.1.h L. 157/92 Utilizzo ai fini venatori richiamo elettromagnetico x Richiamo e armi * Art 31.1.h L. 157/92 Utilizzo ai fini venatori richiamo elettromagnetico x Richiamo e armi * I sequestri con * sono stati effettuati da UPG della Provincia di Ancona 2 - Accertamenti Amministrativi. Anche il 2014 ha registrato numerosi accertamenti di violazioni amministrative, anche se in misura minore rispetto al I Verbali di accertamento sono stati infatti 36 rispetto ai 53 dello scorso anno. ll numero delle violazioni accertate passa dalle 60 del 2013 alle 50 del La differenza tra numero dei Verbali (36) e violazioni accertate (50) sta nel fatto che ad alcuni cacciatori sono state contestate più violazioni con lo stesso Verbale. L importo delle violazioni accertate scende rispetto al 2013 e si attesta sulla cifra di euro, con una media di circa 230 euro per ogni violazione commessa durante l attività venatoria. Le violazioni più frequenti sono quelle legate al mancato rispetto delle distanza di caccia dalle strade o dalle case, con frequenti casi di cacciatori sorpresi addirittura a ridosso delle abitazioni o lungo le strade, che sono state 8. A seguire le violazioni legate alle assenti o incomplete annotazioni sul tesserino regionale, che sono state 8. Seguono le violazioni al Calendario Venatorio o alla deroga allo storno (n 9) e quelle per la mancata raccolta dei bossoli, che quest anno sono state n 5.
5 Si sono anche accertate tre violazioni, di competenza della Prefettura di Ancona, per caccia senza le lenti prescritte in licenza E stata sequestrata, dopo accertamento amministrativo, anche una gabbia trappola per la cattura della fauna selvatica ed è stato segnalato alla Provincia di Ancona un probabile allevamento abusivo di cinghiali (foto pagina precedente) Poi altre tipologie di violazioni, che sono riportate analiticamente nella tabella. Fattispecie della violazione N violazioni Mancato rispetto distanze di caccia da strade o case 8 Mancate annotazioni sul tesserino regionale giornata di caccia o fauna abbattuta 8 Violazioni al Calendario Venatorio Regionale (SIC/ZPS, modalità di caccia, ecc) 5 Violazioni in materia di obbligo di lenti nella licenza di caccia 3 Violazioni in materia di esercizio di caccia su colture in atto 3 Omessa recupero bossoli 5 Violazioni in materia di deroga alla caccia allo storno 4 Detenzione di trappole per la fauna selvatica 1 Altre violazioni in materia di caccia 1 Violazioni in materia di anagrafe canina accertate durante l esercizio venatorio 12 Totale 50 Anche quest anno il maggior numero di Verbali è stato accertato nei mesi di settembre ed ottobre, che coincidono con l apertura della caccia (settembre) e con il massimo flusso migratorio della fauna selvatica (ottobre) La pressione venatoria maggiore è stata riscontrata attorno alle aree protette come la Riserva Regionale di Ripabianca di Jesi, le Oasi istituite dalla Provincia di Ancona e il Parco Regionale del Conero, oltre alle Z.R.C e ad altri istituti faunistici. Attorno all Oasi WWF Ripabianca di Jesi, dove una inusuale concentrazione di aree umide come il Fiume Esino, i laghetti della fitodepurazione, i laghi della Sadam (ora trasformati in Oasi dalla Provincia di Ancona), le aree Rete Natura 2000 e le zone allagate della Riserva Regionale favoriscono una importante presenza di fauna selvatica oggetto di caccia. In tali aree la vigilanza è stata intensificata da alcuni anni e quest anno si è registrata una
6 sensibile riduzione della pressione venatoria, già in parte rilevata lo scorso La presenza costante nella zona della Vigilanza WWF-Legambiente ha notevolmente ridotto le attività illecite, con solo 6 violazioni amministrative accertate in tutta l area, la metà circa di quanto accertato lo scorso anno nella stessa zona. Anche i sequestri amministrativi sono diminuiti, con il solo sequestro di una gabbia trappola nel 2014 I cacciatori controllati durante tutto il 2014 sono stati circa 230, in diminuzione rispetto ai controlli del E sempre più evidente una flessione del numero totale di cacciatori nella Provincia di Ancona, che nel 2013 si attestavano a circa licenze e nel 2014 hanno subito un ulteriore leggero calo. 3 Il recupero della fauna selvatica Infine vogliamo aggiungere a quanto fin qui esposto, un altra attività importante che ha impegnato le Guardie Venatorie Volontarie dei Nucleo WWF e Legambiente. Si tratta del recupero e del soccorso della fauna selvatica ferita o in difficoltà, che sempre più spesso non trova adeguate risposte dagli enti e autorità preposti ed è lasciata alla iniziativa dei volontari. Un lavoro spesso non valorizzato, complesso e oneroso, ma che ricompensa con enormi soddisfazioni quando si riesce a salvare e a ridare la libertà ad un esemplare della fauna selvatica, in particolare quella protetta. I volontari hanno recuperato e consegnato al Centro Recupero Fauna Selvatica dell ENPA di Fabriano o a quello del WWF numerosi animali, tra cui due civette, tre poiane, due gheppi ed uno svasso. (nella foto il rilascio di una poiana recuperata dal CRAS del WWF) ll nostro ringraziamento va sicuramente a tutte le Guardie Venatorie Volontarie che con grande impegno personale ed economico hanno permesso di raggiungere sostanziali risultati sul fronte della lotta al bracconaggio, alla caccia abusiva e alla tutela della biodiversità del patrimonio faunistico italiano. Ma vogliamo anche ringraziare tutti coloro che con il loro determinante contributo hanno reso possibile la nostra attività, ovvero La Procura della Repubblica di Ancona La Prefettura di Ancona La Riserva Regionale di Ripabianca di Jesi I Carabinieri La Provincia di Ancona Il Corpo Forestale dello Stato
7 Rassegna stampa 2014 Si ringrazia per la disponibilità e collaborazione l Ufficio Stampa di Legambiente Marche
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