Etica e Fair Play entrano in campo Trofeo Pino Corso



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FAIR PLAY IS NOT FOR SALE! Etica e Fair Play entrano in campo Trofeo Pino Corso Premessa: Il Calcio, la Pallacanestro, la Pallavolo e il Rugby sono gli sport di squadra più conosciuti e più facili da praticare, anche a livelli intuitivi e di pura attività ludica. Questi sport come ogni disciplina sportiva di squadra, educano al sacrificio, all impegno, allo spirito di appartenenza, al rispetto dei propri compagni e degli avversari, all osservanza delle regole, alla fantasia e al divertimento, alla vittoria e alla sconfitta. Vista la grande diffusione di questi sport, sia come numero di praticanti che di estimatori (tifosi, spettatori), nel tempo si sono consolidati anche come reale generatore di modelli comportamentali, dentro e fuori dal campo. Lo spirito di emulazione rivolto ad ampie platee produce effetti formidabili se le informazioni sono positive, effetti devastanti se le informazioni sono invece negative. In questi anni questi sport sono diventati, nel bene e nel male, un importante veicolo sociale di comportamenti individuali, di gruppo e di massa. Gli atleti che calcano le scene dello sport professionistico esercitano da sempre il ruolo di modelli sportivi verso le giovani generazioni, i loro comportamenti, se sbagliati, sono in grado di produrre effetti deleteri però non solo verso questi soggetti ma anche nei riguardi di tutto il sistema che ruota intorno al calcio: allenatori, tecnici, dirigenti, arbitri, genitori, spettatori, comunicatori.

Spesso si assiste a repliche di situazioni deprecabili che accadono nei grandi stadi e palestre, in impianti secondari e, soprattutto, nell ambiente giovanile e amatoriale, dove il sport dovrebbe essere esclusivamente gioco, divertimento, gioia, benessere. Certamente l area di questi sport giovanili rappresentano la parte più strategica da educare e rie-ducare, nella sua interezza, agendo quindi non solo sui giovani atleti ma su tutte le persone che, ricoprendo diversi ruoli, ruotano intorno a loro. Ricondurre questi sport a palestra non solo di attività fisica ma anche di apprendimento dei valori utili alla vita dell individuo può risultare più agevole se il processo inizia dai giovani, gli adulti di domani. L idea: Un modo per fare cultura preventiva e costruttiva, abbinata al concetto di gioco e di divertimento, è quello di organizzare una manifestazione, riservata alle categorie, nei vari sport, che coinvolgono i ragazzi di 14/16 anni già in possesso di buona tecnica e abituati a giocare le partite con l arbitro. La particolarità della manifestazione è di non prevedere l arbitro in campo, i ragazzi dovranno auto arbitrarsi nel pieno rispetto delle regole dei vari sport, dimostrando conoscenza delle regole stesse e grande senso di responsabilità e onestà. Per tali motivi, fuori dal campo di gioco, sarà presente una figura di arbitro che avrà il compito di cronometrare i tempi di gioco, supervisionare l incontro, intervenire lo stretto necessario per la sicurezza degli atleti, favorire l autogestione della partita, assegnare la green card agli atleti che si distinguono per particolari atteggiamenti etici. La particolarità dei tornei e di non solo limitarsi a giocare senza l arbitro in campo, ma di avere a bordo campo una commissione giudicatrice che su una griglia precostituita d indicatori, valuterà il comportamento in campo dei giovani atleti ottenendo un risultato etico che andrà a sommarsi a quello sportivo, maturato sul campo, determinando un risultato finale che andrà a premiare non il più forte ma furbo ma il più onesto ma forte. La commissione sarà costituita da un ex-giocatore professionista, un allenatore, un ex arbitro. Il contesto: Torino Capitale Europea dello Sport 2015. All inizio della manifestazione è previsto un Convegno su Etica Sportiva e Fair Play con la partecipazione di importanti membri del CONI, delle Federazioni e delle Società. E previsto per ogni sport, in collaborazione con Special Olympics, esibizioni di ragazzi con disabilità. Le condizioni: Per l organizzazione di questa manifestazione è fondamentale svolgere un approfondita e capillare azione preventiva in termini d informazione e formazione. I componenti della commissione etica avranno anche il compito di incontrare con un congruo anticipo gli allenatori delle squadre partecipanti ai vari tornei, con lo scopo di condividere il regolamento e trasferire tutte le informazioni utili alle finalità della manifestazione. A loro volta, aspetto altrettanto importante, gli allenatori dovranno illustrare le norme regolamentari ai loro atleti e allenarli all auto arbitraggio.

Contemporaneamente, a cura dell organizzazione, verranno attivati momenti e occasioni utili a divulgare l iniziativa e diffondere le finalità ai media, agli sportivi, ai genitori. Regolamento Manifestazione: Categoria: Ragazzi 14/16 anni nelle categorie secondo la disciplina sportiva. Squadre partecipanti n. 3 per ogni disciplina sportiva. Per la pallavolo due squadre femminili e due maschili. Durata degli incontri: da stabilire secondo la disciplina sportiva. Formula: triangolare con incontri diretti della durata di un tempo. Regolamento: F.I.G.C., F.I.P., F.I.P.A.V., F.I.R. Componenti primari per la buona riuscita della sperimentazione dell'auto arbitraggio sono: Commissione valutatrice, Staff squadre, Allenatore e Calciatori: Compiti Della Commissione: Valutazione Fair Play e risultato finale. -Valutazione comportamentale: a) staff b) allenatore c) giocatori d) pubblico Compiti di autogestione dei giocatori in campo: Nei casi di situazioni di gioco dubbie, è compito dei due capitani delle squadre svolgere opera di mediazione e decisione riguardo le riprese del gioco. Organizzazione: Il Panathlon si assume la parte organizzativa del Convegno, del personale e della premiazione. Il CONI collabora per gli inviti ai relatori del Convegno di alto spessore sportivo. Le Federazioni collaborano per la parte logistica e delle attrezzature.

CONVEGNO ETICA E FAIR PALY ENTRANO IN CAMPO Presentazione del convegno e dei relatori: Dr. Roberto Carta Fornon - Governatore Area 3 e Referente Progetti e Manifestazioni Distretto Italia P.I. Saluto Panathlon International: Dr. Giacomo Santini Presidente Panathlon International Saluto CONI Comitato Regionale Piemonte: Dr. Sergio Scrofani - Segretario generale CONI Piemonte Saluto Città di Torino: Ing. Stefano Gallo - Assessore allo sport della Città di Torino Moderatore: Dr. Federico Ghio Presidente Distretto Italia Panathlon International Relatori: CONI: Dr. Michele Maffei Medaglia d Oro Olimpica di Sciabola a squadre a Monaco 1972 e Mondiale individuale a Vielnna 1971: "Etica - Fair Play - Razzismo - Doping - Corruzione, cosa occorre fare per ristabilire certi equilibri Panathlon international: Dr. Pierre Zappelli - Presidente Distretto Svizzera-Liechtenstein Panathlon International: "Etica e Fair Play visti dagli occhi di un Panathleta" Giornalista: Dr. Alessandro Rosa - Presidente Circolo La Stampa Sporting "I Media come possono influenzare in positivo il comportamento in campo e sugli spalti" Atleti: Dr. Gianni Lanfranco - Medaglia d Oro Olimpica di Pallavolo a Los Angeles 1984 "Come un atleta ha vissuto sul campo il razzismo e l'etica sportiva" Dr.ssa Patrizia Saccà - Medaglia di Bronzo Paralimpica di Tennis Tavolo a Barcellona 1992 "L'etica sportiva nello sport per atleti con disabilità Allenatore: Prof. Federico Danna - Allenatore e Responsabile Settore Giovanile di Pallacanestro Biella "Come può un allenatore influenzare l'atleta nei suoi comportamenti in campo" Dirigente: Dr. Andrea Ippolito - Direttore Generale CUS Torino "Il Codice Etico di una società dilettantistica Arbitro: Dr. Roberto Rosetti Ex-Arbitro Internazionale giudicato dalla IFFHS miglior Arbitro dell'anno 2008 "Un arbitro può influenzare il comportamento degli atleti in campo e come" Avvocato: Avv. Desirèe Gasperi - Consulente Legale esperta di giustizia sportiva La giustizia sportiva per uno sport leale e pulito Politici:

Dr. Roberto Pella Vice Presidente e Responsabile per le Politiche Giovanili e Sport ANCI "La politica locale e nazionale può aiutare i giovani a crescere con i principi sportivi della legalità, lontani dal bullismo e dalla droga" conclusioni e saluto di chiusura Distretto Italia: Dr. Federico Ghio Presidente Distretto Italia Panathlon International