Minori stranieri questioni e prospettive. A cura di Fabrizio d Aniello

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Transcript:

Minori stranieri questioni e prospettive d accoglienza ed integrazione A cura di Fabrizio d Aniello

La struttura del volume Il tema dell altro nell insegnamento sociale della Chiesa La formazione degli educatori in prospettiva interculturale Sogni e bisogni delle seconde generazioni Gli allievi con cittadinanza non italiana e le cosiddette seconde generazioni Minori stranieri, educazione e tempo libero

La struttura del volume Minori Stranieri Non Accompagnati: bisogni relazionali e strumenti educativi L educazione estetica per l intercultura: un possibile contributo La percezione dei minori stranieri attraverso i mass-media Minori stranieri e lavoro Il ruolo della Prefettura tra complessità normativa e concreta integrazione Associazione MigrantesOnlus: la comunità educativa per minori Casa don Bosco

Il mandato Lavoro a gruppi di massimo 3-4 persone Scelta di una tematica proposta nel volume Lettura critica del saggio Realizzazione di una presentazione alla plenaria di 15/20 minuti con il supporto di: Slide di riferimento Video/immagini/audio Schemi alla lavagna Tempistiche: 4/5 ore di lavoro in aula più confronto per gruppi fuori aula Esposizione lavori da parte dei gruppi: 3 dicembre dalle ore 14.00 alle ore 17.00

Tracce migranti e luoghi accoglienti Sentieri pedagogici e spazi educativi di Rosita Deluigi

La struttura del volume Voce del verbo migrare: la realtà dei minori di origine straniera Dalla progettualità alla progettazione: l incontro fra teoria e prassi Una ricerca sul campo: i minori di origine straniera fra cortile e territorio

Il fenomeno dei flussi migratori dal mondiale al locale Nello scenario mondiale attuale si rileva la presenza di 214 milioni di migranti. Un incremento significativo considerando che, nel 2000 la stima era di 150 milioni; le proiezioni più attendibili prevedono di raggiungere i 405 milioni nel 2050. Secondo le stime dell ILO International LabourOrganization, inoltre, circa il 10-15% di essi attualmente è irregolare (pp. 13-14).

Il fenomeno dei flussi migratori dal mondiale al locale A nostro avviso, gli elementi indispensabili per porre le fondamenta di una politica sociale volta ad originare processi educativi possono essere riassunti in: convergere per differenziare, sollecitare per agire, concertare per innovare nell interesse di ogni migrante e nativo. Status, questi ultimi, mai del tutto definitivi e molto spesso interscambiabili. (p. 20 + vedi figura a p. 21)

Il fenomeno dei flussi migratori dal mondiale al locale Per quanto riguarda l Europa, attualmente, si registra la presenza di 71.8 milioni di immigrati È l Europa, infatti a registrare la più bassa natalità e il più alto numero di immigrati ed è chiaro che tali fenomeni diventino sfida da gestire per promuovere risorse trasversali piuttosto che dimensioni di esclusione sociale e di frammentazione. Ormai è evidente come l identità europea sia passata dal Vecchio Continente al continente vecchio in cui il calo della natalità, l aumento della speranza di vita e il conseguente invecchiamento con le sue componenti relative viene in parte compensato dai fenomeni migratori(pp. 20-22).

Il fenomeno dei flussi migratori dal mondiale al locale Auspicando ad una Europa più aperta ne vediamo la maggiore equità in una legislazione organica e coerente con il suo sviluppo interno differenziato; il rafforzamento dovuto ad alleanze socio economiche e politiche che mettano al centro un ben-essere diffuso e che favoriscano circoli virtuosi di scambi in ogni settore; la rinnovata giovinezza non solo per l incremento delle nascite, spesso dovuto alla presenza di stranieri, ma anche per un approccio dinamico e attivo di fronte ai cambiamenti, capace essa stessa di promuovere cambiamenti in positivo (p. 25).

Il fenomeno dei flussi migratori dal mondiale al locale Costa di attracco, via di fuga, meta di arrivo, punto di snodo,l Italia con i suoi innumerevoli chilometri di confine che si perde nel mare, quasi 7.500, diventa un canale privilegiato di accesso in Europa soprattutto per i paesi Nord Africani e dell Est Europa ma,seppur vero che molti vi transitano, altri vi restano spostandosi all interno del paese e creando situazioni variegate a seconda delle regioni (p. 26).

Il fenomeno dei flussi migratori dal mondiale al locale Gli ultimi dati dell ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) rilevano che i cittadini stranieri residenti in Italia al 1 gennaio 2010 sono 4.235.059 pari al 7,0% del totale dei residenti. Al 1 gennaio 2009 essi rappresentavano il 6,5%. Nel corso dell anno2009 il numero di stranieri è aumentato di 343.764unità (+8,8%), un incremento ancora molto elevato, sebbene inferiore a quello dei due anni precedenti (494 mila nel 2007 e 459 mila nel 2008, rispettivamente +16,8%e +13,4%), principalmente per effetto della diminuzione degli ingressi dalla Romania. I minori sono 932.675, il22,0% del totale degli stranieri residenti; circa 573 mila sono nati in Italia, mentre la restante parte è giunta nel nostro paese per ricongiungimento familiare (p. 26).

Il fenomeno dei flussi migratori dal mondiale al locale L ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) rileva inoltre che, dagli ultimi dati relativi all anno scolastico 2009/10, emerge che sono 673.592 gli allievi stranieri nelle scuole italiane (il 7,5% della popolazione scolastica). Non vi sono novità significative riguardo alle provenienze (tra le prime nazionalità si confermano Romania, Albania, Marocco, Cina, Ecuador). Si evidenzia inoltre che, a parità di status e di capacità, nella scelta della scuola superiore pesa l essere straniero: è aumentato infatti il numero di stranieri negli istituti professionali (p. 27).

Il fenomeno dei flussi migratori dal mondiale al locale Il tesoro di 932 mila minori stranieri presenti in Italia è composto in maggioranza da bambini nati in Italia da genitori immigrati: alla data del 1 gennaio, i G2, ovvero i minori di seconda generazione, sono 572 mila, il 13,5% di tutti gli stranieri residenti, il 10,4% in più rispetto all anno precedente. Questo significa che circa 6 minori stranieri su 10 non sono immigrati, ma sono a tutti gli effetti - biograficamente, culturalmente e linguisticamente -nuovi italiani. Per l attuale ordinamento potranno ottenere la cittadinanza solo al compimento della maggiore età se, oltre ad essere stati registrati all anagrafe, riusciranno entro un anno a dimostrare di avere avuto una residenza continuativa nel nostro paese Aa.Vv., L isola dei tesori. Atlante dell infanzia (a rischio) dell Italia, Roma, Savethe ChildrenOnlus, 2010, p. 27 (p. 30).

L altrove di per sé definisce un «luogo», fisico e simbolico, in cui si svilupperà il processo educativo e formativo di ciascuno. Il movimento operatosi nello spazio geografico ristruttura il vissuto dell emigrante, sia pure in modi diversi in relazione all età, nei termini di una polarità spazio/temporale del tipo qui/là, adesso/prima, esilio/patria. La categoria dell altrove e del prima diventa così un termine di riferimento interno, a partire dalla quale lo spazio/tempopresente viene costantemente valutato, con alterni giudizi di valore. L altrove (il paese/patria) riemerge costantemente nel vissuto del bambino emigrante, anche indipendentemente dalla sua personale memoria di esso, come luogomitizzato, come patria/radice, come patria/progetto, o anche come destino/incubo, nei casi in cui la famiglia conserva il proprio progetto di rientro a distanza di molti anni di soggiorno nella società di accoglienza. In quest ultimo caso il figlio di emigranti vivrà una seconda esperienza di sradicamento da quella che è diventata negli anni della sua infanzia e adolescenza la patria «straniera», con nuovi dolorosi vissuti di perdita M.T.Moscato, L io e l altrove. Emigrazione e processi educativi, in G. Chiosso(a cura di), Luoghi e pratiche dell educazione, Milano, Mondadori Università, 2009, p. 68.

Liquida-mente La ricerca e la scoperta di sé e di un conseguente equilibrio personale si alimenta attraverso una progettualità che, in qualsiasi situazione possa creare continuità di identità e di ruolo e non frammenti di persona che si adeguano di volta in volta al contesto in cui si trovano. In questo senso potremmo estendere la definizione di Baumanda società liquida a uomo liquido; immagine a nostro avviso ulteriormente inquietante che fa comprendere come sia difficile darsi forma e mantenerla nel tempo se non vi sono strutture interne ed esterne di sostegno alla realizzazione autonoma dell uomo per sé e con gli altri.

Identità in cambiamento Fra conferme e disconferme, tradizioni e innovazioni si innesca: un complesso processo di cambiamento incerto, frammentato, talvolta non compreso, ostacolato, conflittuale in cui si può rischiare di sentirsi stranieri a se stessi. Tale incertezza sul proprio percorso di crescita può avere delle ripercussioni sulle relazioni educative tra adulti e minori.

Possibili dinamiche il fenomeno del rovesciamento dei ruoli, attraverso il quale i figli, grazie alla migliore conoscenza della lingua, assumono precocemente responsabilità adulte nel confronto con la società ospitante, fino a diventare, per certi aspetti, «i genitori dei loro genitori» [ ]; la precoce perdita di autorevolezza e capacità educativa da parte dei genitori, non supportati da una rete di prossimità e di collaborazione informale, superati dai figli per dimestichezza, socializzazione, capacità di interazione con la società ricevente; le tendenze già richiamate dei figli a fuoriuscire dalle forme di integrazione subalterna accettate dai padri, basate sull inserimento nelle posizioni inferiori delle gerarchie occupazionali, attraverso l assunzione di schemi cognitivi e criteri di valutazione molto più simili a quelli dei coetanei autoctoni nei confronti delle opportunità offerte dal mercato del lavoro;

Possibili dinamiche la resistenza nei confronti della trasmissione di modelli culturali ispirati alla società di origine, così come l avevano conosciuta i genitori, a volte idealizzandola o comunque sottovalutando le trasformazioni che anch essa attraversa [ ]; i conflitti intergenerazionali motivati da ragioni diverse, come la ribellione contro le aspettative di mobilità sociale dei genitori, a causa delle pressioni livellatrici e oppositive dell ambiente di vita e in particolare del gruppo dei pari, nei quartieri poveri in cui molte minoranze rimangono intrappolate [ ]; le problematiche di genere e di equilibri interni alle famiglie, giacché le pressioni conformistiche sono normalmente più forti nei confronti delle figlie, mentre i maggiori problemi sociali riguardano i figli maschi. In riferimento a M. Ambrosini, Il futuro in mezzo a noi. Le seconde generazioni scaturite dall immigrazione nella società italiana dei prossimi anni, in M. Ambrosini, S. Molina(a cura di), Seconde generazioni. Un introduzione al futuro dell immigrazione in Italia, cit., pp. 33-34.

La debolezza familiare e le possibili azioni di supporto Nell esperienza locale e territoriale a fronte delle dinamiche prese in analisi CHE COSA SI PUO FARE? QUALI SONO I SOGGETTI E GLI AGENTI SOCIALI CHE POSSONO INTERVENIRE NEGLI AMBITI Scuola Famiglia Territorio Sinergie Lavoro di approfondimento a partire dalla fig. 6 pag. 57.

Nuove immagini di cittadinanza Rif. figura 8 pag. 61