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Sommario INQUADRAMENTO GENERALE..1 DESCRIZIONE DELL INTERVENTO 1 SOLUZIONE PROGETTUALE..2 SCELTA PROGETTUALE 6 NORMATIVA DI RIFERIMENTO..7 Inquadramento generale L area di intervento riguarda un tratto di scarpata che dalla strada superiore del Laterino, arriva fino al resede-giardino dell asilo nido Orso Brando in Via Esterna Fontebranda, ricompresa entro le particelle nn. 708 e 709 del Foglio 67. (Tav.1). Nel vigente R.U.C. l area è classificata Vc Verde agricolo in ambito urbano (Tav.1) Descrizione dell intervento Il progetto riguarda la messa in sicurezza della scarpata, che si trova a monte del giardino dell asilo nido Orso Brando. La scarpata in oggetto è una parete a tratti sub-verticale, costituita di sabbia e arenaria, molto estesa, alta circa 40 m, per la quale sono necessari intervento di rafforzamento corticale; e di contenimento di possibili crolli alla base mediante barriere o reti. Gli interventi di taglio della vegetazione infestante, eseguiti recentemente in tutta l area della parete, non sono sufficienti a garantire la stabilità della scarpata, con possibili conseguenze per le aree poste al piede. Lateralmente al giardino dell asilo si è infatti verificato, in tempi recenti, un crollo con accumulo del materiale franato al piede, senza aver coinvolto nessuna proprietà o manufatti. Questa porzione di scarpata, laterale e più arretrata rispetto al giardino, potrebbe essere protetta mediante la realizzazione di un vallo di contenimento in terra, di altezza e dimensioni congrue, utilizzando il materiale franato, per proteggere e contenere eventuali futuri ulteriori crolli di materiale in tale direzione. 1

Il progetto complessivo prevede di creare le condizioni di sicurezza dell area mediante i seguenti interventi : -Regimazione delle acque di monte -Drenaggio delle acque in parete -Potatura o taglio di alcune piante di alto fusto -Realizzazione di Vallo di contenimento in terra -Rafforzamento corticale della scarpata mediante reti paramassi ancorate Soluzione progettuale Come premesso l intervento deve consentire di raggiungere un livello di sicurezza che permetta l utilizzo del giardino dell asilo posto al piede della scarpata. Per la protezione della scarpata nel tratto franato, laterale e arretrato rispetto al giardino dell asilo, la soluzione proposta è la realizzazione di un Vallo di contenimento in terra. SOLUZIONE PROGETTUALE : VALLO IN TERRA Per la protezione della base della scarpata e quindi del giardino dell asilo, da possibili crolli di materiale, la soluzione progettuale è di seguito descritta: Formazione di vallo con materiale recuperato dal precedente crollo, eseguito con mezzi meccanici; di dimensioni 50 x 3 m ; H = 2.5 m circa, formato alla base con una grata in legno che permetta l assetto naturale e il drenaggio.opportunamente costipato. SOLUZIONE PROGETTUALE : RETI PARAMASSI ANCORATE Obiettivo principale dell intervento è la messa in sicurezza della scarpata in sabbia e arenaria nel tratto a monte del giardino dell Asilo Orso Brando. In particolare si provvede ad un rafforzamento corticale che impedisca il verificarsi di nuovi crolli o distacchi significativi e ad intervenire sull area con interventi di mitigazione ambientale dei dissesti. INTERAZIONI FRA INTERVENTO E AMBIENTE Sotto il profilo dell interazione fra intervento ed ambiente, trattandosi di interventi di sistemazione ingegneristica, le interazioni ambientali sono in parte visibili, ma in parte mitigate dalla coesistenza con alcune specie vegetali, dalla colorazione delle reti e dal fatto che l area è visibile solo dagli utenti 2

dell asilo. L area d intervento, al termine dei lavori, risulterà rivestita dalla rete metallica in tutta la parete, ma anche priva di vegetazione infestante e soprattutto protetta da possibili nuovi crolli, in quanto eventuali ulteriori distacchi, saranno sempre di dimensioni ridotte e comunque contenuti dalla rete chiodata che rivestirà la parete; evitando che grossi blocchi arenacei possano rotolare liberamente e velocemente fino al giardino. ACCESSIBILITA DELL AREA Il cantiere interesserà tutta l area di scarpata, ad esso sarà possibile accedere sia dalla parte bassa sul retro dell asilo, sia dalla parte alta, mediante la strada del Laterino. DESCRIZIONE DELLE SINGOLE OPERE: Taglio selettivo di piante d alto fusto che con il loro apparato radicale possano compromettere nel tempo la stabilita di porzioni tufacee, eseguito a mano e motosega, pulizia, raccolta e trasporto a centro autorizzato del materiale di risulta. Rafforzamento corticale di scarpata in roccia, mediante copertura di rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10 in accordo con le UNI-EN 10223-3, tessuta con trafilato di ferro, conforme alle UNI-EN 10223-3 per le caratteristiche meccaniche e UNI-EN 10218 per le tolleranze sui diametri, avente carico di rottura compreso fra 350 e 500 N/mm2 e allungamento minimo pari al 10%, avente un diametro pari 2,70 mm, galvanizzato con lega eutettica di Zinco - Alluminio (5%) Cerio - Lantanio conforme alla EN 10244 Classe A con un quantitativo non inferiore a 255 g/m2. I teli di rete, una volta stesi lungo la scarpata, saranno collegati tra loro ogni 0.20 m con idonee cuciture eseguite con filo avente le stesse caratteristiche di quello della rete e diametro pari a 2.20 mm. La rete metallica sarà bloccata in sommità al cordolo ed al piede della scarpata mediante una fune d acciaio zincato Ø = 12 mm (norme UNI ISO 10264-2 ; UNI ISO 2408) anima tessile con resistenza nominale dei fili elementari di acciaio non inferiore a 1770 N/ mm2, con carico di rottura minimo di 84.1 kn. Armatura della rete metallica in tratti interessati da maggior dissesto mediante la realizzazione di chiodature in barre d'acciaio B450C ø 24 mm lunghezza media non inferiore a 2 m, munite di golfare passacavo e posti con un interasse di circa 3 m in senso orrizontale e 3 metri in senso verticale realizzando una maglia mediamente ogni 9 mq. Successivamente andranno poste in opera funi d'acciaio del ø 12 mm ed inserite nei golfari formando una maglia romboidale di rinforzo alla rete metallica. Si stima una percentuale sulla rete posta in opera del 40% Posa in opera di chiodi in roccia / ancoraggi in barre autoperforanti d'acciaio tipo Dywidag o equivalenti a filettatura continua, diametro minimo Ø 28 mm, resistenza a trazione minimo 150 KN, per il consolidamento di masse rocciose, con dado e piastra di bloccaggio. Intervento da realizzare in punti di maggior criticità. 3

PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE Le opere realizzate necessitano di manutenzione contenuta, ma annuale, consistente nel periodico taglio o potatura di piante sporgenti o infestanti che vadano ad interessare l area di intervento o l area a monte di essa. COSTI La stima dettagliata dei singoli lavori e le quantità sono riportate nell Allegato Computo Metrico e Stima dei lavori, si riportano qui le somme totali stimate per l intervento. CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA 1 LAVORI IN APPALTO 57.513,41 ONERI PER LA SICUREZZA 1.646, 00 Conclusioni Sulla scorta di tutte le indicazioni, le descrizioni e le stime fatte, in virtù della situazione logistica dell area, della sua visibilità e della sua ubicazione a ridosso del giardino di un asilo nido, si ritiene adeguata, la soluzione progettuale proposta, ovvero la realizzazione di un rafforzamento corticale mediante la messa in opera di Reti paramassi ancorate, e la creazione del vallo in terra alla base di un area già franata laterale. Le reti, rivestendo la parete, risulteranno meno estranee ed innaturali di altri interventi simili, ma produrranno una stabilizzazione della scarpata, anziché il contenimento di eventuali futuri crolli. Dott. Geol. Sandra Grassi 4

Normativa di riferimento D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE. (GU n. 100 del 2-5-2006 - Suppl. Ordinario n.107) D.P.R. 5/10/2010 n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE». D. Lgs. 22/01/2004 n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 D.M. 14/01/08 Norme Tecniche sulle costruzioni Circolare n.617 del 02/02/09 Istruzioni per l applicazione delle Norme Tecniche sulle costruzioni Ordinanza P.C.M. n.3519 del 28/04/06 Delibera di G.R.T. n.431 del 19/06/06 5