A LARGE SCALE AMBIENT VIBRATION SURVEY IN THE AREA DAMAGED BY MAY-JUNE 2012 SEISMIC SEQUENCE IN EMILIA ROMAGNA, ITALY

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A LARGE SCALE AMBIENT VIBRATION SURVEY IN THE AREA DAMAGED BY MAY-JUNE 2012 SEISMIC SEQUENCE IN EMILIA ROMAGNA, ITALY

Lo scopo del lavoro è quello di descrivere i metodi di ITALY analisi e di interpretazione di un monitoraggio di vibrazioni ambientali a larga scala condotto all interno di un bacino sedimentario approssimativamente omogeneo dal punto di vista geologico e geomorfologico. - 204 acquisizioni a stazione singola (analizzate con la tecnica HVSR) - 34 acquisizioni a stazione multipla (antenne sismiche)

a a Poggio Rusco a Reggiolo Concordia sulla Secchia Mirandola Bondeno Casaglia b Occhiobello San Felice b Medolla sul Panaro Cavezzo Rovereto Finale Emilia FERRARA b Mirabello a Camposanto San Carlo Sant Agostino Poggio Renatico Qc = depositi continentali quaternari Crevalcore b Cento Qm = depositi marini continentali MODENA Rocce appartenenti all Arco di Ferrara (Oligocene-Pliocene sup.)

ZONA 3 ZONA 2 0.8-1.3 Hz 0.25-0.3 Hz 0.8-0.9 Hz Reggiolo San Possidonio Mirandola Bondeno Medolla San Felice sul Panaro Finale Emilia Sant Agostino ZONA 1 Crevalcore 0.25-0.3 Hz 0.8-0.9 Hz 0.25-0.3 Hz 0.8-0.9 Hz Cento

Zone 1 e 2: la forma del picco principale di ogni singola curva HVSR non mostra nessuna chiara variazione spaziale delle frequenze corrispondenti rispetto alla geologia superficiale; variazioni spaziali casuali sono osservate anche alla scala del singolo abitato. REGGIOLO 0 0.5 1 2 Km

É possibile notare che entrambi i due picchi sono caratterizzati da significanti variazioni spazialmente casuali dei valori di ampiezza (compresi tra 1.5-2 e 5-6). Questa caratteristica lascia ipotizzare che in qualche modo l ampiezza dei massimi HVSR potrebbe essere guidata più dalla struttura del campo d onde di vibrazioni ambientali che dalla configurazione del sottosuolo. correlazione statisticamente significativa Nome stazione Coefficiente di correlazione A1 Coefficiente di correlazione A0 Ancona 0.55 0.1 Cagliari 0.58 0.17 Civitavecchia 0.25 0.24 La Spezia 0.60 0.16 Palermo 0.56 0.4 Ponza 0.44 0.09 Venezia 0.49 0.08 A1 AMPIEZZA DEL PICCO IN BASSA FREQUENZA (0.25-0.3 Hz) A0 AMPIEZZA DEL PICCO PRINCIPALE (0.8-1.3 Hz)

curve di dispersione delle onde di Rayleigh PROVE SISMICHE IN FORO 34 curve di dispersione delle onde di Rayleigh ottenute dalle antenne sismiche e analizzate tramite la tecnica ESAC (Extended Spatial AutoCorrelation) Frequenza (Hz)

Per stimare la profondità MEDOLLA della transizione tra la copertura MIRANDOLA sedimentaria e il substrato sismico è stata usata una procedura di inversione semplificata (Albarello et al., 2011): Il valore di c è stato scelto in modo da massimizzare la compatibilità delle curve di dispersione con le curve di Vs media derivate dalle prove sismiche in foro. I profili di Vs media così ottenuti sono stati poi modellizzati considerando una legge a potenza nella forma V S (z) = V 0 z x, dove Vs è la velocità delle onde di taglio alla profondità z; i parametri V 0 e x 95 ottenuti m sono stati usati per attribuire alla frequenza f 0 dei massimi HVSR la profondità H dell interfaccia risonante relativa seguendo la formula: 115 m L = alternanza di limi, argille e sabbie fini A = argille prevalenti S = prevalenti sabbie fini e medie Sg = prevalenti sabbie medie e grossolane D (S) = intervallo perforato a distruzione (sabbie prevalenti) P = sedimenti Pliocenici

profondità (m) profondità (m) Metodo 1 Metodo 2 Eq. 1 C = 0.8 Eq. 2 C = 0.7 V S (m/s) f 0 = 0.8-0.9 (valori di frequenza delle misure HVSR più vicine ai cross-holes) LEGGE A POTENZA V S (z) = 80 * z 0.37 H 70 m MEDOLLA H 85 m MIRANDOLA V S (m/s) f 0 = 0.8-0.9 (valori di frequenza delle misure HVSR più vicine ai cross-holes) LEGGE A POTENZA V S (z) = 80 * z 0.42 H 90 m MEDOLLA H 90-110 m MIRANDOLA

profondità (m) V S (m/s) LEGGE A POTENZA V S (z) = 120 * z 0.3 LEGGE A POTENZA V S (z) = 55 * z 0.43 Curve di dispersione

CONCLUSIONI - Utilizzando questa procedura, la superficie di risonanza principale presente in tutta l area di studio è stata individuata ad una profondità compresa tra 55 m e 110 m. Dal punto di vista geologico, l interfaccia risonante principale è probabilmente connessa con una superficie di discordanza sub-orizzontale, all interno della successione quaternaria alluvionale, tra due cicli sedimentari del Pleistocene Medio: il Subsintema di Bazzano (AES6) e il Sintema Emiliano- Romagnolo Superiore indifferenziato (AESind). La superificie più profonda, localizzata a circa 400-500 m, potrebbe invece coincidere con il tetto della successione marina quaternaria (Pleistocene inferiore). AES8 AES8 AES8 AES7 AES7 AES6 AES7 AES6 AESind AES6 AESind AESind AEI AEI Qc = depositi continentali Quaternari Qm = depositi marini Quaternari

- I valori della frequenza di risonanza principale trovati (0.8-1.3) sono tipici delle strutture di grosse dimensioni come i capannoni industriali, gli edifici più danneggiati dagli eventi sismici maggiori. - I valori di ampiezza dei massimi HVSR a più bassa frequenza (0.25-0.3 Hz) non sono affidabili per stimare (anche solo qualitativamente) il contrasto di impedenza.

GRAZIE PER L ATTENZIONE