D.G.R. n del 18 ottobre 2004 Pubblicata su B.U.R. n. 47 del 25/11/2004

Documenti analoghi
A relazione dell'assessore De Santis: Visto:

CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 26 NOVEMBRE 2003

I controlli per il Novel Food

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 17 ) Delibera N.371 del DIPARTIMENTO DIRITTO ALLA SALUTE E DELLE POLITICHE DI

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

DELLA REGIONE SICILIANA

Ministero dello Sviluppo Economico

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 12 MARZO 2007

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Disabili CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE LATINA

Bollettino Ufficiale n. 10/I-II del 06/03/2012 / Amtsblatt Nr. 10/I-II vom 06/03/

PARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553

AZIENDA U.L.SS "Alto Vicentino"

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale. Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l Innovazione. Servizio Ricerca e Competitività

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Anziani - Residenzialità

COMUNE DI MONTICELLO BRIANZA Provincia di Lecco

FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE. Estensore PICCINNO BRUNO

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 72 del

Prot. n Terni, 26/05/2015

COMUNE DI BRENZONE SUL GARDA PROVINCIA DI VERONA

Paola Zoppi Medico del lavoro

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato

ISTITUZIONE VILLA MONASTERO. Affidamento incarico esterno per l attività di assistenza e consulenza contabile e fiscale fino al

Oggetto : Approvazione del Piano Triennale delle Azioni positive

LEGGE 92 del 28 giugno (stralcio) Art. 4 c (Sistema Nazionale di Apprendimento Permanente)

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore MASTELLARI GIULIANO. Responsabile del procedimento VILLANI GIULIANA

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale

14880 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA)

REGOLAMENTO REGIONALE 17 NOVEMBRE 2006 N. 3

ASL TERAMO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Il Ministero dello Sviluppo Economico

Progettazione, Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Saes Getters S.p.A. REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO

LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio

Regolamento per la disciplina delle missioni e delle spese di viaggio e soggiorno degli Amministratori del Comune di Venezia

COMUNE DI CASALE SUL SILE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 18 DEL 18 APRILE 2006

COMUNE DI BALZOLA. Provincia di Alessandria

LA DIRIGENTE DELLA SEZIONE

COMUNITA MONTANA DEL FRIGNANO Sede : PAVULLO NEL FRIGNANO Provincia di Modena

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO

COMUNE DI PIEVE EMANUELE Provincia di Milano. Deliberazione della Giunta Comunale n. 96 del 27/08/2015

DELIBERA N. 255/11/CONS CLASSIFICAZIONE DEI DECODIFICATORI PER LA RICEZIONE DEI PROGRAMMI TELEVISIVI IN TECNICA DIGITALE L AUTORITA

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

PROTOCOLLO D INTESA. TRA I COMUNI DI Berlingo, Castegnato, Castel Mella, Flero, Lograto, Roncadelle, Torbole Casaglia ( Ente delegato)

ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI DI LEGNO (ACCORDO ANCI - RILEGNO)

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 25/2014

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale. Codice CIFRA: LLP / DEL / 2010

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012

COMUNE DI DECIMOMANNU

NUMERO DI REGISTRO SEDUTA DEL marzo 2016 Immediatamente Eseguibile

IL COORDINATORE UNICO DI S.C. PROVVEDITORATO - ECONOMATO

PROTOCOLLO D INTESA. Alternanza Scuola lavoro

AREA DI COORDINAMENTO ORGANIZZAZIONE. PERSONALE. SISTEMI INFORMATIVI SETTORE ORGANIZZAZIONE, RECLUTAMENTO, ASSISTENZA NORMATIVA NASTASI DOMENICO

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE

REGIONE PIEMONTE Ente di Gestione delle Aree Protette della Valle Sesia

Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: POL.MIGR. INT.SOC. RAPP.IST. DI ASSIST. E BENEF.

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Vigilanza, Sicurezza, SFEP e Servizi Sociali

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE

COMUNE DI FONTANELLATO

IL RESPONSABILE DEL II SETTORE RISORSE STRATEGICHE

Dipartimento di Prevenzione Servizio igiene Alimenti e Nutrizione

PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel Fax

Comune di Settimo Milanese Provincia di Milano

AREA TECNICA Determinazione N. 200 del Registro Generale N. 562

Modalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA

ART. 1 - FINALITA' ART. 2 REQUISITI DEI BENEFICIARI ART. 3 INTERVENTI AMMISSIBILI

DETERMINAZIONE N. 117 del

Art. 9. Acquisizione di beni e servizi attraverso soggetti aggregatori e prezzi di riferimento

Alla S.C. Sicurezza Alimentare ASL N 5 SPEZZINO

CENSIMENTO AMIANTO 2016

/10/2008 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1311

COMUNE DI MELILLI. Provincia di Siracusa DETERMINA DIRIGENZIALE N 823 DEL REGISTRO GENERALE * * * * *

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

PROT. n del 1 LUGLIO 2014

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE

Deliberazione della Giunta Regionale POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA

COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati

REGIONE PIEMONTE BU51S2 18/12/2014

Oggetto: Bando per il riconoscimento degli Organismi erogatori di servizi di consulenza aziendale

IL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

R E G I O N E B A S I L I C A T A

DETERMINAZIONE N DEL 09/10/2012 IL DIRIGENTE

COMUNE DI ACQUAVIVA PICENA Provincia di Ascoli Piceno

Comune di Torno. Provincia di Como REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI O ASSOCIAZIONI PER SCOPI DI PUBBLICA UTILITA

Transcript:

D.G.R. n. 26-13680 del 18 ottobre 2004 Pubblicata su B.U.R. n. 47 del 25/11/2004 Oggetto: Recepimento dell accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni le Province Autonome recante Requisiti Minimi e criteri per il riconoscimento dei laboratori di analisi non annessi alle Industrie alimentari ai fini dell autocontrollo. Istituzione Elenco Regionale dei Laboratori di analisi che effettuano prove relative all autocontrollo per le industrie alimentari. Revoca D.G.R. 3 giugno 2002 n. 59-6242. Visto l articolo 117, comma 3 della Costituzione, che prevede che tra le materie di legislazione concorrente di competenza delle Regioni sono comprese la tutela della salute e l alimentazione ; Vista la Legge 15 marzo 1997, n. 59 di delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa; Visto l articolo 15 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 come modificato dall articolo 16 del Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n. 443; Considerato che il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e successive modifiche ha conferito alle Regioni ed alle Province Autonome tutte le funzioni ed i compiti amministrativi in tema di salute umana e sanità veterinaria, salvo quelli espressamente mantenuti allo Stato; Visto il Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 155, recante attuazione delle Direttive 93/43/CE e 96/3/CE concernenti l igiene dei prodotti alimentari, come modificato dall articolo 10 comma 3 della Legge 21 dicembre 1999, n. 526; Visto il DPCM 10 febbraio 1984 recante indirizzo e coordinamento dell attività amministrativa delle Regioni in materia di requisiti minimi di strutturazione, di dotazione strumentale e di qualificazione funzionale del personale dei presidi che erogano prestazioni diagnostiche di laboratorio; Visto il Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 120 recante attuazione delle Direttive 88/320/CEE e 90/18/CEE in materia di ispezione e verifica della buona prassi di laboratorio come modificato dal Decreto del Ministro della Sanità 5 agosto 1999; Considerato che ai sensi dell articolo 3 bis comma 1 del Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 155, le Regioni devono provvedere ad iscrivere i laboratori autorizzati in appositi elenchi da trasmettere successivamente al Ministero della Salute; Considerato che ai sensi dell articolo 3 bis comma 5 del Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 155 il Ministro della Salute, con apposito Decreto, deve stabilire i requisiti minimi ed i criteri generali per il riconoscimento dei laboratori che effettuano analisi ai fini dell autocontrollo; Considerato che per poter effettuare le prove analitiche relative all autocontrollo di cui al Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 155 i laboratori devono comunque essere iscritti in appositi elenchi predisposti a tal fine dalle Regioni; Considerato che con la Deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2002, n. 59-6242, è stato istituito, in via provvisoria, un elenco regionale per i laboratori di analisi non annessi alle industrie alimentari così come previsto all articolo 3 bis comma 1 del Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n.

155, in attesa che il Ministro della Salute, ai sensi dell articolo 3 bis comma 5 del medesimo Decreto Legislativo, provvedesse a stabilire con apposito Decreto i requisiti minimi e le procedure di iscrizione; Considerato che, in data 17 giugno 2004, al fine di ottemperare a quanto previsto dall articolo 3 bis comma 5 del Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 155, la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano ha sancito un accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, recante Requisiti minimi e criteri per il riconoscimento dei laboratori di analisi non annessi alle industrie alimentari, ai fini dell autocontrollo ; Considerato che all articolo 4, punto 4, dell Accordo del 17 giugno 2004 è richiesta l adozione di un provvedimento formale con il quale le Regioni e le Province Autonome si impegnano a recepire i contenuti dell Accordo stesso, al fine di dare concreta applicazione sul territorio regionale a quanto convenuto; Considerato che alcuni particolari contenuti dell accordo 17 giugno 2004 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano non sono presenti nella Deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2002, n. 59-6242 ed altri si discostano dai contenuti della medesima; Ritenuto necessario revocare la Deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2002, n. 59-6242, in quanto, il recepimento di tutti i contenuti dell accordo 17 giugno 2004 ne comporterebbe numerose modifiche ed integrazioni, sostituendola contestualmente con il presente atto che istituisce inoltre, in via definitiva, l elenco dei laboratori che svolgono analisi ai fini dell autocontrollo, così come definiti all articolo 1 dell Accordo stesso; la Giunta Regionale, unanime, d e l i b e r a di approvare l allegato A, che recepisce i contenuti dell Accordo 17 giugno 2004 tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, recante Requisiti minimi e criteri per il riconoscimento dei laboratori di analisi non annessi alle industrie alimentari, ai fini dell autocontrollo, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; di revocare, per le motivazioni espresse in premessa, la Deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2002, n. 59-6242 recante Istituzione del registro regionale dei laboratori di analisi che effettuano prove relative all autocontrollo per le industrie alimentari ; di istituire, ai sensi del Decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 155, l elenco regionale dei laboratori di analisi che effettuano prove analitiche relative all autocontrollo per le industrie alimentari, secondo le modalità contenute nell Accordo 17 giugno 2004; di delegare alla Direzione Sanità Pubblica l iscrizione nell elenco regionale dei laboratori che risultano in possesso dei requisiti di base indicati nell allegato alla presente Deliberazione e la predisposizione della relativa modulistica a tal fine necessaria. I laboratori già inseriti in via provvisoria nell elenco predisposto dal Ministero della Salute, nonché quelli già inseriti in via provvisoria nell elenco regionale istituito con la Deliberazione della Giunta Regionale 3 giugno 2002, n. 59-6242, devono presentare l istanza di iscrizione entro centoventi giorni dalla pubblicazione della presente Deliberazione, così come previsto dall articolo 4, punto 4 dell Accordo 17 giugno 2004;

di mantenere valido l elenco dei laboratori allegato alla Determinazione Dirigenziale della Direzione di Sanità Pubblica n. 110 del 05/07/2004, fintanto che non sia stato predisposto il nuovo elenco regionale dei laboratori di analisi che effettuano prove analitiche relative all autocontrollo per le industrie alimentari, secondo le modalità di cui al punto precedente; di affidare alla Direzione Sanità Pubblica, in accordo con le altre Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, la definizione delle modalità di controllo per l effettuazione delle verifiche ispettive finalizzate alla valutazione della conformità ai criteri generali e ai requisiti minimi stabiliti dall allegato alla presente Deliberazione, necessari ai fini dell iscrizione del laboratorio nell elenco regionale, nonché la definizione dei criteri per la cancellazione e la reiscrizione nell elenco regionale dei laboratori sottoposti a verifiche ispettive il cui esito è risultato negativo; di demandare alla Direzione di Sanità Pubblica ed agli organi di controllo delle ASL la supervisione, la vigilanza ed i controlli sulla corretta applicazione delle indicazioni oggetto della presente Deliberazione. La presente deliberazione, comprensiva dell allegato, sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell art. 65 dello Statuto e dell art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

Allegato 1 Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano recante Requisiti minimi e criteri per il riconoscimento dei laboratori di analisi non annessi alle industrie alimentari ai fini dell autocontrollo. Repertorio Atti n. 2028 del 17 giugno 2004 La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano Nella seduta odierna del 17 giugno 2004: PREMESSO CHE: il decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 155 e successive modifiche ed integrazioni, reca attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l igiene dei prodotti alimentari; le seguenti norme specifiche relative alla produzione e alla commercializzazione di taluni prodotti alimentari: D.Lgs 30 dicembre 1992 n. 530, D.Lgs 30 dicembre 1992 n. 53 1, D.Lgs 30 dicembre 1992 n. 537, DPR 30 dicembre 1992, n. 559, D.lgs 4 febbraio 1993 n. 65, D.lgs 18 aprile 1994 n. 286, Decreto del Ministro della sanità 14 giugno 1996, D.P.R. 17 ottobre 1996 n. 607, D.P.R. 14 gennaio 1997 n. 54, D.P.R. 11 dicembre 1997 n. 495, D.P.R. 19 gennaio 1998 n. 131, D.P.R. 3 agosto 1998 n. 309, prevedono che le analisi dei prodotti alimentari ai fini dell autocontrollo possono essere effettuate da laboratori esterni agli stabilimenti di produzione, inseriti in apposito elenco predisposto dal Ministero della Sanità; l articolo 10, comma 3 punto 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 526, dispone che i controlli analitici dei prodotti alimentari possono essere affidati dal responsabile dell autocontrollo anche a laboratori esterni all industria alimentare, inseriti in elenchi predisposti dalle Regioni e Province Autonome; l articolo 10, comma 3, punto 5 della legge 21 dicembre 1999 n. 526, prevede la fissazione dei requisiti minimi e dei criteri generali per il riconoscimento dei laboratori non annessi alle industrie alimentari compresi quelli disciplinati dalle norme specifiche sopra indicate, che effettuano controlli analitici nell ambito delle procedure di autocontrollo, nonché le modalità con cui effettuare sopralluoghi presso i laboratori medesimi; l articolo 115, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 3 1 marzo 1998 n. 112 recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59, come modificato dall articolo 16 del decreto legislativo 19 ottobre 1999, n. 443 conserva, tra gli altri, in capo allo Stato lo svolgimento di ispezioni agli stabilimenti di produzione di medicinali per uso umano e veterinario; il Decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 120 e successive modifiche recante attuazione delle Direttive 88/320/CEE e 90/18/CEE in materia di ispezione e verifica della buona prassi di laboratorio;

VISTA la proposta di accordo, trasmessa dal Ministero della salute, con nota del 3 1 luglio 2003; CONSIDERATO che in sede tecnica il 29 settembre 2003 è emersa l esigenza di ulteriori approfondimenti, tenuto conto delle numerose proposte di modifica avanzate dalle Regioni che, con nota del 13 aprile 2004 la Regione Veneto, a nome del Coordinamento interregionale, ha trasmesso la nuova proposta di accordo, che è stata esaminata e concordata in sede tecnica il 25 maggio 2004; VISTA la nota del 9 giugno, con la quale il Ministero dell economia e delle finanze ha comunicato il parere favorevole sull accordo in oggetto; ACQUISITO l assenso del Governo, delle Regioni e delle province Autonome di Trento e di Bolzano ai sensi dell articolo 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; Sancisce il seguente Accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nei termini sottoindicati: Art. 1 (Campo dì applicazione) 1. Il presente accordo si applica ai: a) laboratori non annessi alle industrie alimentari che effettuano analisi nell ambito delle procedure di autocontrollo per le industrie alimentari; b) laboratori annessi alle industrie alimentari che effettuano analisi ai fini dell autocontrollo per conto di altre industrie alimentari facenti capo a soggetti giuridici diversi. Art. 2 (Criteri generali e requisiti minimi) 1. I laboratori di cui all art. 1, di seguito indicati come laboratori, devono essere conformi ai criteri generali per il funzionamento dei laboratori di prova stabiliti dalla norma europea EN 45001, così come sostituita dalla norma Europea UNI CE1 EN ISO/IEC 17025 e alle procedure operative standard previste ai punti 3 e 8 dell allegato II del Decreto Legislativo 27 gennaio 1992 n. 120 così come sostituiti ai punti 2 e 7 dell allegato 1 del decreto del Ministro della Sanità 5 agosto 1999. 2. I laboratori di cui al comma 1 devono essere accreditati secondo la norma Europea EN 45001, così come modificata dalla norma Europea UNI CE1 EN ISO/IEC 17025 per le singole prove o gruppi di prove, rilasciato da un organismo di accreditamento conforme ai criteri generali stabiliti dalla norma europea EN 45003. 3. I laboratori che svolgono attività analitiche anche su matrici diverse da quelle alimentari devono garantire una differenziazione sia dei locali che della gestione dei campioni per tutto l iter analitico, adottando adeguate misure, allo scopo di escludere la possibilità di commistioni o contaminazioni. 4. I laboratori possono affidare l esecuzione di determinate prove ad un laboratorio terzo, accertando preliminarmente che detto terzo risulti iscritto agli elenchi regionali di cui al presente accordo, o risulti accreditato secondo le disposizioni di cui all articolo 2 se operante in uno degli stati membri dell U.E. Devono inoltre tenere a disposizione degli Organismi territoriali competenti e degli Organismi di controllo, i documenti relativi alla valutazione della competenza

del terzo al quale è stata affidata l esecuzione della prova ed anche dei lavori svolti da quest ultimo. E facoltà delle Regioni e Province autonome estendere le proprie verifiche al laboratorio terzo. Art. 3 (Elenchi regionali dei laboratori) 1. Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano iscrivono in appositi elenchi, i laboratori di cui all articolo 1 presenti sul proprio territorio che risultano conformi ai criteri generali e ai requisiti minimi di cui all articolo 2. 2. L iscrizione di cui al comma 1 consente l esercizio dell attività su tutto il territorio nazionale ed è valida fino al permanere delle condizioni in base alle quali essa è stata effettuata. 3. Le Regioni e Province autonome provvedono alla pubblicazione, con cadenza annuale, degli elenchi di cui al comma 1, trasmettendone copia al Ministero della Salute. 4. Le Regioni e le Province autonome si impegnano ad individuare modalità uniformi per la pubblicizzazione delle informazioni contenute negli elenchi di cui al presente articolo. Art. 4 (Iscrizione agli elenchi regionali) 1. L iscrizione agli elenchi regionali di cui all articolo 3 può essere richiesta, documentando il rispetto di quanto previsto dal precedente articolo 2: a) dai titolari di laboratori già inseriti in via provvisoria nell elenco predisposto dal Ministero della Salute ai fini dell autocontrollo alimentare citato nelle premesse, facendo riferimento alla documentazione ed agli atti già presentati al Ministero della Salute, che saranno trasmessi alle Regioni e Province Autonome entro 120 giorni dalla data in cui è sancito il presente accordo; b) dai titolari di laboratori già inseriti in via provvisoria negli elenchi eventualmente predisposti dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano, facendo riferimento alla documentazione ed agli atti già presentati ai tini dell inserimento in detti elenchi provvisori; c) dai titolari di laboratori che intendono effettuare l attività di cui trattasi e non risultano iscritti in nessuno degli elenchi di cui ai precedenti punti a. e b. 2. I laboratori di cui al comma 1 che non risultano accreditati ai sensi dell art.2, comma 2, possono essere iscritti presentando copia del contratto stipulato con l organismo di accreditamento, attestante l avvio delle procedure finalizzate all ottenimento dell accreditamento di cui al comma 2 del citato articolo 2. In ogni caso l accreditamento dovrà essere acquisito entro 36 mesi dalla data di iscrizione negli elenchi regionali. 3. Il mancato accreditamento del laboratorio o il difetto della sua comunicazione entro i termini previsti dal comma 2 del presente articolo comportano la cancellazione d ufficio dagli elenchi

regionali, senza la possibilità di reiterare l istanza di iscrizione, salvo aver dimostrato preventivamente l avvenuto ottenimento dell accreditamento di cui all articolo 2, comma 2. 4. I titolari dei laboratori di cui al comma 1, lettere a) e b), nonché di cui alla lettera c) già operanti ai fini del decreto legislativo n. 155/1997, devono presentare l istanza di iscrizione agli elenchi regionali entro 120 giorni dall adozione del provvedimento formale con il quale le Regioni e le Province Autonome si impegnano a recepire i contenuti del presente accordo. Art. 5 (Verifiche ispettive) 1. I titolari dei laboratori sono tenuti a comunicare alle Regioni o Province Autonome nel cui elenco risultano inseriti l esito delle verifiche periodicamente effettuate dagli organismi di accreditamento di cui all art. 2. 2. Le Regioni e Province Autonome si impegnano a definire modalità uniformi per l effettuazione delle verifiche ispettive finalizzate alla valutazione della conformità ai criteri generali e ai requisiti minimi di cui all articolo 2. 3. Il Ministero della Salute può effettuare in qualunque momento, con le Regioni o Province autonome interessate, sopralluoghi presso i laboratori già inseriti negli elenchi allo scopo di verificarne la conformità ai criteri generali e ai requisiti minimi di cui all articolo 2. 4. Le Regioni e le Province autonome si impegnano a definire criteri uniformi per la cancellazione e la reiscrizione negli elenchi di cui all articolo 3 dei laboratori sottoposti a verifiche ispettive il cui esito è risultato negativo. Il Segretario Dott. Riccardo Carpino Il Presidente Sen. Prof. Enrico La Loggia