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Distretto scolastico n 19 di Modena ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 3 SUD Presidenza/ Segreteria: Via Mercadante, 4-41049 Sassuolo Tel (0536) 1844601- Fa ( 0536) 1844609 C.F:93036680366 mail : moic82200c@istruzione.it Sito dell Istituto :www.scuole.sassuolo.mo.it A.S. 2015/2016 E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all organizzazione politica, economica e sociale del Paese. (Art. 3, comma2 Costituzione Italiana)

Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare dei Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. (D.M. 27/12/2012) Quali sono i BES? La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 tenta di fornire una risposta alle esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali individuandone le caratteristiche ed evidenziando i passaggi necessari a garantire loro l inclusione scolastica e il massimo successo formativo possibile, estendendo a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell apprendimento. Nella Direttiva sono individuate tre grandi aree: 1. disabilità; 2. disturbi evolutivi specifici; 3. svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

Aree dello svantaggio scolastico (D. M. 27/12/2012) Disabilità (Legge 104/92) Disturbi evolutivi specifici Ritardo cognitivo Minorazioni fisiche,psichiche, sensoriali Disturb ispecifici di Apprendimento (DSA Legge 170/2010) Sensoriale Motoria Intellettiva Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia ADHD/DOP Disturbo da Deficit dell Attenzione/Iperattività Disturbo Oppositivo Provocatorio Borderline cognitivo Svantaggio Socio-economico, culturale, linguistico Disagio comportamentale/relazionale

Nella personalizzazione e nell individuazione del percorso di apprendimento si procede per obbligo di legge per gli alunni certificati in base a specifiche norme (Legge 104/92 e Legge 170/2010). Per gli altri, portatori di esigenze educative speciali, sono invece i docenti (Consiglio di classe e team insegnanti) a esercitare la propria discrezionalità. Modalità di intervento della scuola in base alle condizioni di partenza dell alunno. Condizioni Alunni con disabilità Legge 104/92 In presenza di certificazione si procede per obbligo di legge. Azioni Assegnazione di specifiche risorse professionali (docenti di sostegno, personale educativo assistenziale). Redazione del PEI. Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento Legge 170/2010 In presenza di certificazione si procede per obbligo di legge. Redazione del PDP. Alunni con Disturbi evolutivi specifici Presenza o assenza di diagnosi. Individuazione del caso da parte dei docenti. Formalizzazione del percorso personalizzato: PDP. Percorso personalizzato non formalizzato. Alunni con svantaggio socioeconomico, culturale e linguistico Segnalazione dei Servizi sociali o individuazione del caso da parte dei docenti. Formalizzazione del percorso personalizzato: PDP. Percorso personalizzato non formalizzato

Una scuola inclusiva deve superare il tradizionale concetto di integrazione centrato su un alunno comunque concepito come diverso per il quale si auspicava la maggior partecipazione possibile alla vita scolastica degli altri adottando il concetto di inclusione focalizzato sul contesto educativo, che ha come obiettivo la partecipazione di tutti, ciascuno con le proprie modalità.

Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione BES presenti n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art.3, comma 1 e 3) Scuole dell infanzia 3 Scuole primarie 11 Scuola secondaria di I grado 11 2. disturbi evolutivi specifici: DSA (Legge 170/2010) Scuole primarie 23 Scuola secondaria di I grado 31 Altro (ADHD, DOP, BORDERLINE COGNITIVO, ) Scuole dell infanzia 3 Scuole primarie 6 Scuola secondaria di I grado 13 3. svantaggio (socio-economico, linguistico-culturale) Scuole dell infanzia Scuole primarie 1 Scuola secondaria di I grado 14 Totali 116 % su popolazione scolastica 11%

N PEI redatti dai GLHO 25 N PDP redatti dai Consigli di classe/team docenti in presenza di relazione socio-sanitaria Scuole dell infanzia 4 Scuole primarie 28 Scuola secondaria di I grado 43 N PDP redatti dai Consigli di classe/team docenti in assenza di relazione socio-sanitaria Scuole dell infanzia / Scuole primarie 2 Scuola secondaria di I grado 12

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in Sì/ No/ In parte Docenti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.) Personale educativo-assistenziale Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.) Funzioni strumentali Referenti di Istituto (disabilità, DSA) Altro

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso Sì/ No/ In parte Partecipazione a GLI e GLH di Istituto Rapporti con le famiglie Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili in parte E. Coinvolgimento famiglie Informazione su genitorialità e psicopedagogia dell età evolutiva F. Rapporti con servizi socio-sanitari territoriali e Amministrazione Comunale Rapporti con CTS (Centro Territoriale di Supporto) Coinvolgimento in progetti di inclusione Partecipazione a GLH di Istituto Altro Accordi di programma formalizzati sulla disabilità Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sul disagio Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise sui DSA (screening classe prima e seconda Scuola primaria) Procedure condivise di intervento sul disagio Progetti territoriali integrati Rapporti con CTS Altro in parte no

G. Rapporti con privato e volontariato Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole H. Formazione docenti Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva no Didattica interculturale/italiano L2 Altro no

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento dei docenti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di passaggio tra i diversi ordini di scuola (continuità) Altro *= 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento) Dirigente scolastico: promuove iniziative finalizzate all inclusione; esplicita i criteri e le procedure di utilizzo delle risore professionali presenti. Gruppo di lavoro per l inclusione (GLI): promuove una cultura dell inclusione; raccoglie la documentazione relativa agli interventi didattico educativi, offre supporto ai colleghi su strategie/metodologie inclusive; elabora linee guida per la formulazione del PDP per gli alunni con BES e DSA; raccoglie i Piani di lavoro (PEI e PDP); elabora una proposta di PAI (Piano Annuale per l Inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico, con il supporto/apporto delle Funzioni Strumentali; collabora alla continuità nei percorsi didattici. Funzioni Strumentali Inclusione e Disagio : rilevano gli alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti nella scuola; collaborano alla stesura del Piano Annuale per l Inclusività; offrono consulenza e sostegno a docenti e alunni.

Consigli di classe/team docenti: individuano casi in cui sia necessaria e opportuna l adozione di una personalizzazione della didattica (con l eventuale supporto di misure compensative e dispensative); prendono atto di tutte le certificazioni e delle relazioni cliniche; rilevano alunni con BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; definiscono gli interventi educativo-didattici; elaborano e applicano i Piani di lavoro (PEI e PDP); collaborano con le famiglie e il territorio. Collegio dei docenti: su proposta del GLI delibera il Piano Annuale per l Inclusione (mese di giugno); esplicita nel POF l impegno programmatico per l inclusione; partecipa ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola In sede di GLH di Istituto si provvederà all attribuzione delle ore di sostegno didattico ed educativo a partire dalle risorse assegnate alla scuola. Si cercherà di formalizzare, quando possibile, il progetto dell educatore di plesso (risorsa messa a disposizione del Comune e sperimentato in questo anno scolastico) per assicurare un intervento più strutturato e funzionale alle attività di inclusione da parte di queste figure. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Sarebbe opportuno che l ASL e i Servizi sociali del territorio fossero maggiormente attivi e collaborativi con la scuola nell individuare, progettare e monitorare azioni condivise di fronte a situazioni particolarmente problematiche (disagio, dispersione, diagnosi di alunni in difficoltà). Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Sarebbe auspicabile la disponibilità, all inizio dell anno scolastico, delle risorse finanziarie aggiuntive per progettare e realizzare interventi educativo-didattici a sostegno degli alunni con maggiori difficoltà. Servirebbe un ampliamento dei supporti didattici e multimediali nelle classi, nei laboratori di informatica e nelle altre aule laboratorio presenti nelle diverse scuole. Sarebbero necessarie LIM e PC portatili nelle classi che accolgono alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Attenzione dedicata alla continuità tra i diversi ordini di scuola L Istituto dedica un valore particolare alla continuità tra i vari ordini di scuola. Sarebbe opportuno consolidare e migliorare la concretizzazione delle attività di Continuità, in particolare, tra scuola primaria e secondaria e prevedere attività di monitoraggio degli alunni dopo l uscita dalla scuola secondaria di primo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Sarebbe opportuno organizzare corsi di formazione o autoformazione su tematiche Inclusive, sulle modalità e le tecniche di intervento (anche con l uso delle nuove tecnologie per la didattica), gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i bisogni educativi speciali.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione in data 16/06/2015 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30/06/2015 Allegati: Modello PDP per alunni con DSA. Modello PDP per alunni con Bisogni Educativi Speciali. Normativa di riferimento: D.M. 27/12/2012 C.M. N. 8 06/03/2013 Nota ministeriale N. 1551 27/06/2013 Nota ministeriale N. 2563 22/11/2013 Linee guida per alunni disabili 2009 Linee guida per alunni stranieri 2014 Linee guida per alunni con DSA 2011 Linee guida per alunni adottati 2014