DOCUMENTAZIONE PER I MEDIA Conferenza stampa 23 maggio 2016, Lugano PRESENTI Prof Tiziano Moccetti, Direttore Medico e Primario Servizio di Cardiologia Fondazione Cardiocentro Ticino Dr med Thomas Gyr, Primario ginecologia e ostetricia, Ospedale Regionale di Lugano - Civico e Italiano Dr ssa med Petra Donati-Genet, Primario di Neonatologia presso la Clinica Sant Anna di Sorengo Dr med Angelo Pelloni, Medico aggiunto Chirurgia presso Ospedale Regionale di Locarno INOLTRE Bixio Caprara, Parlamentare PLR, già Presidente della commissione del Gran Consiglio per la pianificazione ospedaliera e co Presidente comitato Si LEOC, NO iniziativa Giù le mani dagli ospedali SCUSATI Dr Gianni Roberto Rossi, Direttore Clinica Hildebrand Centro di riabilitazione Brissago Lorenzo Jelmini, deputato PPD in Gran Consiglio, co Presidente comitato Si LEOC, NO iniziativa Giù le mani dagli ospedali I medici sono per la qualità e la sicurezza delle cure! 1
INTRODUZIONE 1 Partenariato pubblico-privato Le collaborazioni consentono di approfittare dell unione di forze e delle relazioni fra EOC e gli operatori privati La riforma della LEOC permetterà agli istituti pubblici di restare competitivi in Ticino e nei confronti delle strutture nel resto della Svizzera 2 Rafforzamento della qualità delle cure I modelli organizzativi attualmente implementati dall EOC, in particolare la gestione completa del percorso di cura del paziente nelle fasi subacuta e acuta sono una garanzia per il rafforzamento della qualità anche nel Privato 3 Cambiamenti procedurali per l EOC Con la revisione della legge le collaborazioni con i privati potranno essere sviluppate e consolidate In caso di rifiuto popolare le collaborazioni tra EOC e i privati potrebbero essere reimpostate in senso più restrittivo Numerose collaborazioni già esistenti tra EOC e privati non potranno essere sviluppate ulteriormente, ma nemmeno potranno proseguire nelle forme attuali 4 Carattere pubblico dell EOC Il controllo democratico dello Stato sulle collaborazioni con il privato sarà garantito dal Gran Consiglio, al quale spetterà il consenso finale su ogni progetto di partenariato pubblico-privato avviato in questo ambito Non c è nessuna intenzione di privatizzare l EOC La modifica della legge non comporterà in alcun modo una privatizzazione dell Ente che rimarrà un azienda autonoma dello Stato 5 La pianificazione ospedaliera La pianificazione ospedaliera non è tema in votazione il prossimo 5 giugno L HA DETTO IL MEDICO Prof Tiziano Moccetti, Direttore Medico e Primario Servizio di Cardiologia Fondazione Cardiocentro Ticino 1 Il Civico di Lugano fu la prima struttura moderna in Ticino con l apporto di fondi pubblici e privati 2 Alla fine degli anni 80 iniziamo a ragionare sul Cardiocentro Ticino in una prospettiva di un rapporto tra pubblico e privato fondato sulla collaborazione e sulla condivisione di intenti e obiettivi, superando anacronistiche e ideologiche posizioni di contrasto e divisione 3 Immagino per il futuro un EOC integrato, con a capo il Ministro della Sanità (pianificatore, controllore, correttore) e con la partecipazione di tutti gli ospedali pubblici e privati, coinvolti mediante specifici mandati di prestazione per controllare in maniera dinamica la pianificazione e la qualità delle cure offerte 4 Dobbiamo mantenere in Ticino tutta la casistica complessa, evitando che qualche clinica diventi la piattaforma off-shore di istituti d oltralpe che cercano di attirare pazienti e drenare risorse finanziarie dal Canton Ticino 5 La sanità ticinese è valida e sicuramente migliorabile La legge EOC va in questa direzione Dr med Thomas Gyr, Primario ginecologia e ostetricia, Ospedale Regionale di Lugano - Civico e Italiano 1 Studi a livello nazionale e internazionale confermano in modo chiaro e senza lasciare dubbi che per curare bene abbiamo bisogno di un certo numero di pazienti quindi dobbiamo assolutamente organizzare i reparti di ginecologia come accade già nel resto della Svizzera e nel mondo Siamo già in ritardo 2
2 La LAMAL e le direttive a livello nazionale da parte della Conferenza svizzera dei direttori della sanità (Modello di Zurigo) si orientano verso un numero minimo di casi per il riconoscimento della specialità Senza questi numeri minimi sarà problematico ottenere il riconoscimento delle prestazioni da parte degli assicuratori malattia Secondo l art 49 cpv 3 LAMAL dovrebbe poi il Cantone assumere gli oneri se gli interessi di politica regionale dovessero prevalere Spesa che il Cantone non può permettersi! 3 6 reparti di ginecologia e ostetricia in Ticino sono troppi per un cantone con 350'000 abitanti e meno di 3 000 parti annuali Non raggiungiamo la massa critica, il numero minimo necessario per garantire una cura corretta delle nostre pazienti 4 La collaborazione con il settore privato che cura attualmente il 40% delle pazienti in Ticino permetterebbe una concentrazione della casistica in ginecologia e ostetricia in 4 reparti invece che negli attuali 6 senza rischiare la chiusura di Mendrisio o Locarno 5 La LEOC non stabilisce la collaborazione con il privato ma apre le porte per una discussione tra pubblico e privato Dr ssa med Petra Donati-Genet, Primario di Neonatologia presso la Clinica Sant Anna di Sorengo 1 In media 500 parti per reparto all'anno sono insufficienti per garantire una cura adeguata 2 In Ticino la collaborazione della Clinica Sant'Anna e con l Ospdale Civico a Lugano e della Clinica Santa Chiara con la Carità a Locarno apre delle possibilità interessanti nel senso della qualità delle cure e della sicurezza dei pazienti 3 La polemica sul privato/pubblico non è giustificata e da parte del medico non è comprensibile Basta creare paura nella popolazione per deviare l'attenzione dal problema esistente di una ostetricia suddivisa tra 6 reparti troppo piccoli 4 L'associazione di neonatologia ha definito una massa critica o un numero minimo di parti necessario per giustificare un reparto di cure intensive per neonati, dobbiamo attenerci a questi dati riconosciuti dalla comunità scientifica e medica internazionale e quindi anche Svizzera e ticinese 5 La collaborazione pubblico-privato potrebbe essere un primo passo nella giusta direzione per costruire veri reparti di neonatologia Dr med Angelo Pelloni, Medico aggiunto Chirurgia presso Ospedale Regionale di Locarno 1 Il settore privato garantisce una fetta grossa della cura medica in Ticino, con il 40% dei letti degenti in cliniche private e la maggioranza dei medici lavorano in privato 2 Più volte i cittadini hanno ribadito il principio sacrosanto della libera scelta del medico che si rivolge a chi ritiene bravo a prescindere dall etichetta pubblico o privato 3 Il medico privato che collabora con l'ospedale pubblico come medico aggiunto è integrato nella squadra dell'ospedale Esegue gli interventi che sono di sua competenza in modo indipendente e secondo le linee guida dell'ospedale ed è affiancato dalla squadra dell'ospedale in caso di bisogno 4 La collaborazione porta vantaggi per tutti: pazienti, ospedale e medico In fondo non importa se l'ospedale è gestito da una società privata o da un ente pubblico 5 E molto importante che la struttura dove lavora il medico sia organizzata in modo gerarchico e trasparente con primario e medici quadri I medici quadri dispongono di una formazione approfondita e le competenze sono ben definite, il che facilita la collaborazione e migliora la cura del paziente 3
L ESPERIENZA VIRTUOSA Dr Gianni Roberto Rossi, Direttore Clinica Hildebrand Centro di riabilitazione Brissago 1 10 anni fa (2007) è nata la prima esperienza di una rete integrata sul piano operativo e sinergico fra specializzazioni del settore acuto e riabilitativo, fra settore pubblico e privato, la rete REHA TICINO 2 In questa rete ognuna delle due istituzioni firmatarie (clinica Hildebrand ed EOC per il tramite della Clinica di riabilitazione di Novaggio, il servizio di riabilitazione dell Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli nella sua sede di Faido, il servizio di riabilitazione cardiaca di Bellinzona e valli, nella sede di Bellinzona) mantiene la propria autonomia giuridica e strategica 3 La rete conta globalmente 190 posti letto, e occupa oltre 500 persone Nell anno 2015 ha trattato oltre 2 200 pazienti in regime stazionario, migliorando ogni anno anche grazie a dei progetti innovativi le cure prodigate ai pazienti lungo il percorso riabilitativo in stretta collaborazione con gli specialisti del settore acuto e della continuità cure, dimostrando che lo scambio tempestivo di informazioni, coordinato e adeguato tra strutture, migliora la qualità e la sicurezza delle cure evitando inoltre costosi doppioni 4 Da più parti, oltre i confini cantonali, questo esempio virtuoso di cure integrate tra pubblico e privato è guardato con grande interesse e sta costituendo un modello futuro di collaborazione per altre strutture anche a livello nazionale 5 Un partenariato pubblico e privato che potrebbe crescere per arricchire la storia della sanità ticinese in caso di SÌ alla LEOC, che conferirebbe una base giuridica più chiara per sviluppare ulteriormente la rete estendendola ad altre realtà sanitarie nell interesse di tutti i pazienti ticinesi I DATI POLITICI Bixio Caprara, Parlamentare PLR, già Presidente della commissione del Gran Consiglio per la pianificazione ospedaliera e co Presidente comitato Si LEOC, NO iniziativa Giù le mani dagli ospedali 1 Il sito wwwsileoccom accoglie centinaia di nomi di medici, parlamentari, professionisti e persone interessate alla qualità e alla sicurezza delle cure in Ticino a cui si aggiungono i partiti politici, l Associazione dei consumatori della Svizzera italiana (ACSI), il sindacato OCST, le decine di testimonianze pubbliche sui media, nei dibattiti e nelle corsie degli ospedali 2 Abbiamo dibattuto a lungo e poi proposto un sistema ospedaliero credibile, rispettoso delle basi legali federali, coerente con il fabbisogno di cure in Ticino e soprattutto orientato al miglioramento delle cure a vantaggio di tutti i ticinesi 3 Mi sembra eticamente dubbio screditare la medicina privata a favore della medicina pubblica Il singolo medico con il proprio studio è anch esso un attore privato del sistema 4 Non mi sembra corretto cercare di far sentire in colpa i pazienti che scelgono di farsi curare in strutture ospedaliere esterne all EOC che in Ticino offrono il 40% dei posti letto 5 La maggior parte dei costi della sanità sono in relazione al costo del personale Proprio per evitare abusi il parlamento ha inserito nella LEOC l obbligo di applicare le stesse regole del gioco dell EOC come il contratto collettivo Di conseguenza possiamo affermare che eventuali imprenditori di assalto sono stati messi fuori gioco sul nascere Lorenzo Jelmini, deputato PPD in Gran Consiglio, co Presidente comitato Si LEOC, NO iniziativa Giù le mani dagli ospedali 1 Il 5 giugno non voteremo per accettare o meno la pianificazione Voteremo per rendere al passo con i tempi l EOC 4
2 L'iniziativa "Giù le mani dagli ospedali", presentata prima della discussione sulla pianificazione, poteva non essere messa in consultazione popolare visto che le sue richieste sono state ampiamente superate dalle risposte della pianificazione 3 L'EOC già oggi detiene più di 100 collaborazioni con enti privati, molti dei quali svolgono le loro funzioni senza scopo di lucro 4 Non scordiamoci alcune condizioni poste proprio dal Gran Consiglio nella Pianificazione, ossia: 1) Obbligo di presenza di un Primario come nell'eoc in queste forme di collaborazioni, 2) Il fatto che qualsiasi forma di collaborazione pensata dall'eoc dovrà ancora passare al vaglio di Governo e Parlamento 3) L'obbligo di garantire le condizioni di lavoro dell'eoc il cui contratto collettivo sarà applicato a tutti i collaboratori che parteciperanno a queste collaborazioni 5 Gli amministratori locali hanno capito i benefici della LEOC, ed affermano con forza il loro Sì alla Legge Ospedaliera e il No alla iniziativa Giù le mani dagli ospedali Sindaco di Locarno Alain Scherrer Sindaco di Faido Roland David, dice SI Sindaci della Valle di Blenio Claudia Straub-Boschetti (Sindaco di Blenio), Odis Barbara De Leoni (Sindaco di Acquarossa) e Luca Bianchetti (Sindaco di Serravalle) Il Municipio di Lugano, al completo, esponente socialista compresa 5