TRASPARENZA del VETRO
LA REALTA DISATTENDE LE ASPETTATIVE? CHE FARE? TRASPARENZA del VETRO Il vetro dei pannelli perde la sua trasparenza e limita l attività delle celle fotovoltaiche. I principali imputati sono: inquinamento ambientale sporco grossolano sedimenti cristallizzati
L inquinamento ambientale combinato con le piogge acide creano depositi che compromettono lentamente, ma in modo irreversibile ed esponenziale, la trasparenza del vetro, fino a oltre il 10% già entro i primi 10 anni. La vista inclinata di pannelli, apparentemente puliti, mette in evidenza depositi che riducono la produzione e nel tempo ne compromettono irreversibilmente la trasparenza. La perdita di trasparenza del vetro è la causa principale che determina una riduzione anche significativa della produzione di energia negli impiantii fotovoltaici (trasparenza vetro = ). Nella norma, nel mondo del fotovoltaico, non esiste la consapevolezza del problema, tantomeno non può esistere sufficiente competenza che abbia consentito di dare la giusta importanza all aggressione degli inquinanti ambientali che, in associazione con le piogge acide, determina nel tempo un irreversibile compromissione della trasparenza del vetro in genere. Questo fenomeno, accentuato sui moduli fotovoltaici caratterizzati da scarsa inclinazione, provoca una lenta ma inesorabile perdita di produttività, non considerata nella valutazione di redditività degli impianti e ulteriormente marcata da una scarsa o inadeguata manutenzione. Il fenomeno è subdolo perché non evidente nei primi anni (foto sopra); successivamente degenera in modo esponenziale ed è di difficile sistemazione. I grafici riportati di seguito riportano l esperienza che la nostra società ha maturato nella protezione e manutenzione del vetro strutturale basata sugli indicatori rilevati in aree urbane. Viene rappresentata la perdita di trasparenza del vetro strutturale soggetto a scarsa manutenzione. Per effettuare la nostra simulazione siamo partiti da questi dati, ritenuti ottimistici in considerazione della condizione peggiorativa determinata dalla scarsa inclinazione dei moduli solari, rispetto al vetro strutturale.
La nostra soluzione Dove operativamente possibile è raccomandabile l applicazione professione di un trattamento protettivo a base di nano materiali foto catalitici. E una tecnologia innovativa che interagendo con la luce solare impedisce agli inquinanti di aggredire il vetro e comprometterne la trasparenza nel tempo. La sua applicazione è possibile sia con intervento manuale che con sistema automatizzato. Il trattamento protettivo consente inoltre una più agevole asportazione dello sporco depositato sulla superficie, perché non ancorato al vetro. In caso di inclinazioni maggiori sarà la stessa pioggia a favorire la pulizia, riducendo così in modo drastico la frequenza dei lavaggi. In assenza di trattamento protettivo, l unica soluzione praticabile è il rispetto di una pianificazione di idonei lavaggi, auspicabilmente professionali e certificati, la cui periodicità deve essere valutata di volta in volta, secondo le specifiche condizioni ambientali.
Sporco grossolano. Normalmente prodotto da attività industriali, agricole, allevamenti, presenza di volatili, ecc. che, in breve tempo, provoca spessori consistenti di materiale e peggiorano drammaticamente le condizioni di trasparenza dei moduli solari con importante calo della produzione di energia. In questi casi l assenza di protezione delle superfici e un inappropriata pianificazione manutentiva possono mettere in discussione le stesse ragioni dell investimento finanziario. Impianto su mulino. Depositi di polveri da lavorazione ed escrementi di uccelli Impianto su riseria. Depositi da polveri di lavorazione. Allevamento suinicolo. Comparazione prima e dopo lavaggio. Depositi da combinazione tra polvere ed emissioni organiche. Particolare consistenza depositi
La nostra soluzione In caso di frequente deposito di sporco grossolano dovuto a problematiche ambientali o produttive, se le condizioni tecniche lo permettono, è consigliabile l installazione di un sistema automatico, meglio se comandato da remoto sollecitato da specifico sensore ambientale di rilevazione dello sporco; l annullamento dei cali di produzione è la maggiore redditività finanziaria prodotta dall impianto, può essere talmente rilevante da trasformare l installazione da costo in ulteriore fonte di reddito. Nei casi dove, per impedimenti tecnici o non rilevante convenienza economica, questa soluzione non risulti possibile, dovranno essere pianificati interventi di lavaggio con tecniche adeguate ai problemi specifici e attrezzature atte a garantire la qualità degli interventi e ridurre al minimo i tempi di esecuzione. In entrambe le soluzioni sarà opportuna l applicazione del trattamento protettivo nanotecnologico per garantire il mantenimento delle caratteristiche qualitative del vetro per l intera vita dell impianto. Depositi di sedimenti cristallizzati e calcare. La diffusione degli impianti fotovoltaici, collocati sulle coperture delle attività industriali, non ha tenuto in dovuta considerazione la tipologia di emissioni prodotte dalle stesse attività. Non è insolito imbattersi in impianti sofferenti per la presenza di sedimenti induriti sulla superficie dei pannelli, verso i quali le normali attività di lavaggio non possono nulla. Impianto su acciaieria. Sedimenti di ossido di ferro adesi ai pannelli. Comparazione dopo recupero
Un altro fenomeno frequente è la formazione di depositi di calcare dovuti a lavaggi inappropriati con acqua ad elevata durezza. L acqua non demineralizzata, evaporando rilascia depositi di calcare che sedimenta sulle superfici e forma una patina omogenea di elevata durezza superficiale, verso la quale il lavaggio non serve a nulla. Se la stessa acqua è impiegata con detergenti chimici i sedimenti saranno ancora più consistenti e difficili da rimuovere senza rischiare danneggiamenti. Impianto lavato con acqua di rete. Sedimento omogeneo di calcare. Comparazione dopo recupero In entrambi i casi queste condizioni finiscono per compromettere rapidamente e gravemente la trasparenza del vetro. Successivi interventi inappropriati che non affrontino il problema come un vero e proprio intervento di bonifica, rischiano di determinare ulteriori problemi e compromettere la possibilità di recupero dell impianto alla normale attività produttiva. A fronte di queste problematiche, infatti, nella norma la tecnica più utilizzata si basa sull impiego di prodotti a base acida che, sebbene controllati, devono essere lasciati agire per un certo tempo per avere effetto sulle incrostazioni.
Il successivo abbondante lavaggio, effettuato per fermare l azione acida, non è sufficiente per impedire che residui del prodotto agevolino l avvio di fenomeni di corrosione su connessioni elettriche, guarnizioni, profili, plastiche, ecc.; inoltre questa tecnica, contemporaneamente all azione di degrado delle sedimentazioni, produce inevitabilmente un aggressione al vetro con incremento della porosità che, a sua volta favorisce la successiva deposizione di sporco e di degrado della trasparenza. Esempio di processo corrosivo Sulla base di queste considerazioni risulta opportuno e necessario operare con una comprovata professionalità, per consentire non solo la bonifica del danno ma e soprattutto, il ripristino operativo dell impianto nelle condizioni operative originali di tutte le componenti dello stesso. La nostra soluzione L utilizzo di tecnologie innovative è fondamentale per risolvere il problema. I prodotti devono essere neutri, meglio se certificati e non devono rilasciare residui aggressivi per le infrastrutture dell impianto fotovoltaico. L operazione deve essere effettuata con l ausilio di specifiche attrezzature professionali e personale adeguatamente preparato e competente circa i corretti comportamenti operativi. La difficoltà delle operazioni è esclusivamente condizionata dall accessibilità verso i pannelli danneggiati, sui quali non è possibile camminare ne collocare oggetti pesanti; rispettate queste condizioni, le operazioni devono essere eseguite con la massima attenzione.