Giuria della Congiuntura

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Giuria della Congiuntura Centro studi e ricerche economico sociali l evoluzione congiunturale dell industria manifatturiera delle Marche risultati del 1 trimestre 2015 e previsioni per il 2 trimestre 2015 A cura di RICCARDO GIULIETTI

Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

I RISULTATI DEL 1 TRIMESTRE E LE PREVISIONI PER IL 2 TRIMESTRE 2015 DELL INDUSTRIA MANIFATTURIERA DELLE MARCHE Nel primo trimestre del 2015, secondo l indagine Giuria della Congiuntura, compaiono alcuni segnali di risveglio dell economia produttiva marchigiana. Se può ancora ritenersi prematuro parlare di una ripresa solida e stabile, considerato che gli indicatori congiunturali (rispetto al precedente trimestre) risultano ancora ancorati in terreno negativo, è altrettanto evidente che i dati tendenziali, meno influenzati dalla stagionalità, tornano finalmente a crescere dopo quattordici trimestri negativi. Nascono quindi i presupposti per un inversione di tendenza di una crisi, che si protrae continuativamente dal secondo trimestre del 2011. Rispetto al primo trimestre del 2014, la produzione mostra una variazione pari al +2,5%, mentre il fatturato totale ottiene un progresso ancora più significativo, presentando una variazione corrispondente al +4,5%. Un notevole contributo a tali positivi risultati può essere imputato alle esportazioni, in virtù di una performance del fatturato estero del +8,7%, sempre rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. In crescita anche gli ordinativi totali (+2,2%), grazie soprattutto all apporto degli ordinativi interni (+2,5%). Anche l artigianato, seppure in tono minore, manifesta segnali di ripresa, a partire dalla produzione (+1,9%) e dal fatturato totale (+1,2%). In deciso incremento il fatturato estero (+8,4% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente), mentre risulta in lieve crescita il fatturato interno (+0,5%). Restano stabili gli ordinativi interni ed in aumento quelli esteri (+1,3%) del settore artigiano. Sotto il profilo settoriale, le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto compiono un deciso balzo in avanti in termini tendenziali per quanto riguarda la produzione (+10,6%), il fatturato totale (+10,9%) e gli ordinativi totali (+12,1%). Conseguono ottimi risultati anche le industrie delle macchine elettriche ed elettroniche, spinte da eccellenti performance del fatturato e degli ordinativi esteri. Il settore della moda resta invece ancorato ad una situazione recessiva, a causa di un ulteriore rallentamento delle esportazioni di tessili ed abbigliamento e delle pelli, cuoio e calzature. Gli scenari previsionali indicano un probabile lieve miglioramento, nel breve periodo, dei vari indicatori economici e saranno probabilmente i livelli dei fatturati a beneficiare di incrementi sia nel mercato interno, che in quello estero. Per quanto concerne l Artigianato, per il prossimo trimestre, prevale un orientamento improntato alla stabilità. Andamento tendenziale della PRODUZIONE industriale (variazione % su stesso trimestre anno precedente)

Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

PRODUZIONE E FATTURATO Come accennato in precedenza, i dati congiunturali del 1 trimestre 2015, raffrontati al precedente trimestre, evidenziano valori negativi sia per la produzione (-2,1%), che per il fatturato (-3,8%). Considerata però la rilevante componente di stagionalità dei dati, l analisi viene focalizzata sugli indici tendenziali e, sotto questa prospettiva, si intravedono segnali di ripresa per quanto riguarda la produzione (+2,5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente) ed il fatturato totale (+4,5%). Anche l Artigianato presenta finalmente variazioni tendenziali positive, anche se in misura ridotta, per i volumi produttivi (1,9%) e per le vendite (+1,2%). Nella differenziazione delle varie categorie dimensionali, permangono alcune difficoltà per le micro imprese (fino a 9 dipendenti), la cui produzione si attesta ad un +1,2%, ma il fatturato totale resta in terreno negativo con un -0,8%. Le aziende di media dimensione (10-49 dipendenti) conseguono performance positive per quanto riguarda la produzione con un +2,9% e il fatturato con un +4,1%, mentre le grandi imprese (50 e più dipendenti) segnalano variazioni rispettive del +2,4% e del +6,2%. Andamento tendenziale del FATTURATO (variazione % su stesso trimestre anno precedente)

A livello territoriale, le province di Ancona e di Pesaro guidano la ripresa dell economia produttiva marchigiana: la prima segnala un incremento del volume della produzione di un valore pari al +2,2%, mentre la seconda registra un incremento del +5,6%. Per quanto riguarda il fatturato totale, è Ancona a raggiungere il risultato maggiormente positivo (+9,1%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente), mentre Pesaro si attesta ad un +5,8%. Segnali di risveglio anche per la provincia di Ascoli Piceno con un volume di produzione industriale in aumento di un valore pari al +1,4% e il fatturato totale con un significativo progresso pari al +3,3%. Per la provincia di Fermo si evidenziano progressi, rispetto agli scorsi trimestri, pur restando ancora in una situazione di incertezza: il fatturato risulta ancora una volta in flessione (-0,4%), tuttavia qualche segnale positivo proviene dal dato della produzione con un incoraggiante aumento del +1,7%. Macerata non riesce, invece, ad invertire la tendenza recessiva, registrando una diminuzione tendenziale della produzione pari al -1,5% e una contrazione del fatturato per una quota del -3,2%. Andamento della PRODUZIONE rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, per settore di attività e classe dimensionale (distribuzione % risposte delle imprese e variazione %) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione var.% TOTALE 43 25 32 2,5 - di cui: Artigianato 42 27 31 1,9 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 36 42 22-0,6 Industrie tessili e abbigliamento 33 36 31-4,3 Industrie pelli, cuoio e calzature 43 6 51-1,2 Industrie legno e mobile 45 12 43 3,2 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 25 51 24-0,2 Industrie dei metalli 49 19 31 1,1 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 49 25 27 10,6 Industrie elettriche ed elettroniche 59 15 25 4,3 Altre industrie 50 39 10 5,1 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 41 28 31 1,2 10-49 dipendenti 50 18 32 2,9 50 e più dipendenti 47 19 35 2,4 PROVINCE Ancona 45 35 20 2,2 Ascoli Piceno 36 40 24 1,4 Fermo 35 12 52 1,7 Macerata 56 18 26-1,5 Pesaro e Urbino 40 26 34 5,6

Tra i vari settori di attività monitorati, si distinguono le industrie elettriche ed elettroniche, che segnalano risultati piuttosto soddisfacenti per i volumi della produzione con un a crescita del +4,3%, rispetto al corrispondente trimestre dell anno precedente e per il fatturato totale con un incremento pari al +17,7%. Anche le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto possono vantare incrementi considerevoli per i due indicatori, con valori piuttosto allineati, corrispondenti al +10,6% e al +10,9%. Altri comparti mostrano variazioni tendenziali positive, a partire dall insieme plurisettoriale delle altre industrie (+5,1% per la produzione e +6,8% per il fatturato totale). Seguono le industrie del legno e del mobile (con variazioni rispettive del +3,2 e del +1,3%) e le industrie dei metalli (+1,1 e +3,3%). Le industrie chimiche, petrolifere e plastiche (-0,2%) e le industrie alimentari (-0,6%) mostrano un lieve calo produttivo, ma beneficiano di un incremento del fatturato (rispettivamente, con un +2,9% ed un +0,3%). Restano in una situazione recessiva le industrie delle pelli, cuoio e calzature con variazioni della produzione e del fatturato pari rispettivamente al - 1,2% e al -4,7% e soprattutto le industrie tessili e dell abbigliamento con cali corrispondenti del -4,3 e del -4,8%. Andamento del FATTURATO TOTALE rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, per settore di attività e classe dimensionale (distribuzione % risposte delle imprese e variazione %) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE 43 22 35 4,5 - di cui: Artigianato 42 24 34 1,2 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 45 32 22 0,3 Industrie tessili e abbigliamento 28 41 31-4,8 Industrie pelli, cuoio e calzature 37 5 58-4,7 Industrie legno e mobile 44 13 43 1,3 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 27 44 28 3,1 Industrie dei metalli 50 15 35 2,2 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 48 14 38 10,9 Industrie elettriche ed elettroniche 71 1 28 17,7 Altre industrie 50 39 11 6,8 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 41 25 34-0,8 10-49 dipendenti 49 15 36 4,1 50 e più dipendenti 41 19 40 6,2 PROVINCE Ancona 47 32 21 9,1 Ascoli Piceno 39 37 25 3,3 Fermo 30 12 57-0,4 Macerata 51 17 32-3,2 Pesaro e Urbino 44 21 35 5,8 var.%

Il grado di utilizzo degli impianti non presenta valori particolarmente elevati, a dimostrazione che la capacità di produzione dell industria marchigiana non viene pienamente sfruttata: il valore si attesta ad una quota pari al 60,8%, scendendo al 56,9% per quanto riguarda l Artigianato. Le industrie chimiche, petrolifere e plastiche vantano il maggiore grado di utilizzo degli impianti con una quota del 71,5%, seguite dalle industrie elettriche ed elettroniche con un buon 70,7%. Ampiamente sottoutilizzati risultano, invece, gli impianti produttivi dei tessili e abbigliamento con una quota di impiego del 51,7% del loro potenziale produttivo. Grado di utilizzo degli impianti nel 1 trimestre 2015

Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

EXPORT La domanda estera, stimolata da un incremento degli scambi in ambito europeo, presenta un quadro maggiormente favorevole rispetto agli anni precedenti e l industria manifatturiera marchigiana ne beneficia con un consistente incremento delle esportazioni. Nel corso del 1 trimestre 2015, le vendite all estero della regione si attestano ad un valore superiore del +8,7% rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. Anche l Artigianato segnala un aumento in linea con la media generale (+8,4%). I settori trainanti delle esportazioni delle Marche risultano essere le industrie elettriche ed elettroniche (+23,6%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente), seguite dalle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (+12,3%) e dalle industrie chimiche, petrolchimiche e plastiche (+9,3%). In aumento anche il volume export delle altre industrie (+5,9%), delle industrie dei metalli (+4,5%) e delle industrie del legno e del mobile (+2,9%). Risultano in flessione, invece, le esportazioni delle industrie alimentari (-6,7%) e soprattutto del comparto moda: i tessili ed abbigliamento vedono diminuire il loro fatturato export del -8,0% e le pelli, cuoio e calzature addirittura del -14,2%. Tra le categorie dimensionali, emerge la performance delle imprese di grandi dimensioni con un aumento delle esportazioni pari al +10,1% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, seguite da quelle della classe intermedia con un incremento pari al +7,3%. Frenano, invece, le vendite all estero delle micro imprese con una flessione pari al -5,7%. La provincia di Ancona, spinta dall andamento dei propri settori prevalenti, come le metalmeccaniche e le macchine elettriche ed elettroniche, consegue una crescita di fatturato estero superiore del 14,9% rispetto all anno precedente, ma si segnala anche Pesaro con un ottimo +9,9%. Per Ascoli Piceno l aumento delle vendite all estero è minimo (+0,5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente), mentre sono Fermo e Macerata a manifestare i maggiori disagi con variazioni rispettive del -7,8% e del -6,4%. Metalli Andamento del FATTURATO ESTERO rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, per settore di attività e classe dimensionale (distribuzione % risposte delle imprese e variazione %) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese Alimentari aumento stabilità diminuzione var.% Tessili e abbigliamento Pelli, cuoio e calzature -9,7% -8,0% Legno e mobile -14,2% +2,9% Metalmeccaniche e mezzi di trasporto +12,3% +9,3% +4,5% +5,9% +23,6 Chimiche, petrolifere e plastiche Altre industrie Macchine elettriche ed elettroniche TOTALE 45 12 43 8,7 - di cui: Artigianato 34 19 47 8,4 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 54 4 42-6,7 Industrie tessili e abbigliamento 49 27 24-8,0 Industrie pelli, cuoio e calzature 25 6 69-14,2 Industrie legno e mobile 31 6 63 2,9 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 47 22 31 9,3 Industrie dei metalli 67 9 24 4,5 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 43 30 27 12,3 Industrie elettriche ed elettroniche 64 2 34 23,6 Altre industrie 53 20 27 5,9 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 40 12 48-5,7 10-49 dipendenti 48 13 39 7,3 50 e più dipendenti 47 11 42 10,1 PROVINCE Ancona 64 9 27 14,9 Ascoli Piceno 49 10 41,5 Fermo 19 23 58-7,8 Macerata 46 14 40-6,4 Pesaro e Urbino 42 7 51 9,9

Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

ORDINATIVI Nel corso del 1 trimestre 2015, l indicatore degli ordinativi totali presenta una flessione congiunturale di un valore pari al -2,2% rispetto al trimestre ottobredicembre 2014; in termini di distribuzione delle risposte, si equivalgono le quote delle imprese che dichiarano un aumento (il 38% del campione) rispetto a quante dichiarano una diminuzione (il 39%). In ottica di lungo periodo, invece, gli ordinativi risultano in aumento di un valore pari al +2,2%, grazie alle performance delle imprese di media dimensione (+2,8%) e di quelle più grandi (+2,4%). In lieve flessione restano tuttavia gli ordinativi totali delle micro imprese (-0,8%). La categoria dell Artigianato raggiunge un valore di poco superiore ai livelli dello stesso periodo dell anno precedente (+0,1%). L incremento degli ordinativi risulta rilevante per le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (+12,1%), mentre ottengono discreti aumenti le industrie del legno e del mobile (+4,7%), le altre industrie (+4,0%) e le industrie chimiche, petrolchimiche e plastiche (+3,8%). Le industrie alimentari evidenziano una crescita degli ordinativi più contenuta (+0,3%), mentre in lieve flessione risultano quelli delle industrie elettriche ed elettroniche (-1,2%). Il settore della moda presenta anche per questo indicatore, le variazioni più negative tra i vari comparti con un -5,2% per le industrie delle pelli, cuoio e calzature e con un -7,1% per le industrie tessili e dell abbigliamento. Tra le province marchigiane, gli ordinativi raggiungono il massimo incremento a Pesaro (+7,7%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente), mentre si registrano aumenti più contenuti per Ascoli Piceno (+1,8%) e per Ancona (+0,4%). In lieve flessione Macerata (-1,8%) e Fermo (-0,2%). Andamento degli ORDINATIVI TOTALI rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, per settore di attività e classe dimensionale (distribuzione % risposte delle imprese e variazione %) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese aumento TOTALE 38 24 38 2,2 - di cui: Artigianato 34 26 40 0,1 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 26 52 22 0,3 Industrie tessili e abbigliamento 28 26 46-7,1 Industrie pelli, cuoio e calzature 31 12 57-5,2 Industrie legno e mobile 47 10 43 4,7 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 34 53 13 3,8 Industrie dei metalli 44 16 40 3,3 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 51 15 34 12,1 Industrie elettriche ed elettroniche 56 17 27-1,2 Altre industrie 40 33 27 4,0 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 35 26 40-0,8 10-49 dipendenti 46 19 34 2,8 50 e più dipendenti 50 16 34 2,4 PROVINCE Ancona 41 35 25 0,4 Ascoli Piceno 37 46 17 1,8 Fermo 29 11 60-0,2 Macerata 47 21 32-1,8 Pesaro e Urbino 35 17 49 7,7 Totale +2,2% stabilità Ordinativi totali diminuzione Artigianato +0,1% var.%

Per quanto concerne il tempo di produzione assicurata dalla consistenza del portafogli ordini a fine trimestre, la media generale si attesta a 5,6 settimane, ridotta a 5,2 settimane per il comparto dell Artigianato. I tempi più estesi di produzione assicurata vengono ottenuti dalle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (9,8 settimane) e dalle industrie alimentari (9,1 settimane). Tra le varie classi dimensionali, le imprese di grandi dimensioni raggiungono le 9,3 settimane di produzione assicurata, seguite dalle imprese di media dimensione con 7,6 settimane, mentre le micro imprese possono contare soltanto su 4,7 settimane. Settimane di PRODUZIONE assicurata dalla consistenza del portafogli ordini a fine trimestre, per settore di attività, classe dimensionale e provincia MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese TOTALE 5,6 - di cui: Artigianato 5,2 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 9,1 Industrie tessili e abbigliamento 5,1 Industrie pelli, cuoio e calzature 4,9 Industrie legno e mobile 4,7 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 3,8 Industrie dei metalli 5,9 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 9,8 Industrie elettriche ed elettroniche 5,8 Altre industrie 4,9 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 4,7 10-49 dipendenti 7,6 50 e più dipendenti 9,3 PROVINCE Ancona 5,4 Ascoli Piceno 7,7 Fermo 4,1 Macerata 5,6 Pesaro e Urbino 6,4 Settimane di produzione assicurata dalla consistenza del portafogli ordini

ORDINATIVI ESTERI All incremento dei valori degli ordinativi totali, analizzati in precedenza, hanno tuttavia contribuito essenzialmente gli ordinativi esteri, in crescita di una quota pari al +2,8% nel trimestre gennaio-marzo 2015, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (gli ordinativi del mercato interno presentano, invece, una variazione pari al +1,9%). La positiva performance è imputabile in larga parte alle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto, che hanno raccolto ordinativi dall estero superiori di una quota del 19,0%, rispetto al 1 trimestre 2014. Note positive anche per le altre industrie (+8,2%), per le industrie chimiche, petrolchimiche e plastiche (+7,2%) e per le industrie del legno e del mobile (+7,1%). Come riscontrato per gli altri indicatori, le industrie delle pelli, cuoio e calzature (-13,6%) e le industrie tessili e dell abbigliamento (-8,5%) segnalano le variazioni maggiormente negative e si confermano in terreno negativo pure gli ordinativi esteri delle industrie alimentari (-3,3%). L incremento degli ordinativi esteri interessa essenzialmente la provincia di Pesaro (+13,3%), mentre in quella di Ascoli Piceno la crescita resta limitata al +0,7%. In leggera diminuzione l indicatore della provincia di Ancona (-0,2%), mentre i cali risultano più consistenti per Macerata (-6,8%) e per Fermo (-5,7%). Andamento degli ORDINATIVI ESTERI rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, per settore di attività e classe dimensionale (distribuzione % risposte delle imprese e variazione %) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese Ordinativi esteri aumento stabilità diminuzione TOTALE 37 15 48 2,8 - di cui: Artigianato 29 14 58 1,3 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 54 4 42-3,3 Industrie tessili e abbigliamento 49 18 33-8,5 Industrie pelli, cuoio e calzature 9 22 69-13,6 Industrie legno e mobile 30 12 58 7,1 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 42 36 22 7,3 Industrie dei metalli 59 11 30 2,9 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 66 5 29 19,0 Industrie elettriche ed elettroniche 53 14 34 0,6 Altre industrie 23 12 65 8,2 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 32 12 57-5,5 10-49 dipendenti 40 19 41 6,4 50 e più dipendenti 51 9 40 2,0 PROVINCE Ancona 59 5 36-0,2 Ascoli Piceno 42 20 39 0,7 Fermo 21 17 62-5,7 Macerata 37 24 40-6,8 Pesaro e Urbino 26 14 59 13,3 var.% Totale +2,8% Artigianato +1,3%

Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

OCCUPAZIONE Il lungo periodo di stagnazione produttiva degli ultimi anni ha inciso decisamente anche sotto l aspetto occupazionale della regione marchigiana e gli indicatori confermano un andamento ancora al ribasso: nel primo trimestre 2015 gli occupati nell industria manifatturiera delle Marche risultano in calo tendenziale del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (-3,1% per quanto riguarda l Artigianato), mentre in rapporto al 4 trimestre 2014 la diminuzione congiunturale si attesta al -1,1% (arrivando al -2,3% per le imprese artigiane). D altro canto, osservando i dati Inps della Cassa Integrazione Guadagni, si segnala una sostanziosa riduzione del totale ore utilizzate dall industria manifatturiera (-37,3%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente) e per l Artigianato le ore diminuiscono addirittura di un valore pari al -63,6%). Tornando ad analizzare le variazioni tendenziali dell occupazione, si evidenzia che la maggior parte delle imprese (il 72% del campione) dichiara di aver mantenuto stabili i livelli di impiego, a fronte di un minoritario 15% di aziende che ha dichiarato una diminuzione. Soltanto pochi settori di attività, tra cui le industrie chimiche, petrolchimiche e plastiche possono vantare una piena tenuta dei valori occupazionali (stabili, rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente), mentre lievi diminuzioni vengono dichiarate dalle industrie tessili e dell abbigliamento e dalle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (entrambe con un -0,2%), oltre che dalle altre industrie (-0,6%). Pesanti, invece, i cali degli addetti delle industrie elettriche ed elettroniche (-9,3%) e, in misura minore, delle industrie delle pelli, cuoio e calzature (-5,8%). Sotto il profilo dimensionale, le imprese di media dimensione mostrano una maggiore capacità di tenuta occupazionale (con un lieve calo tendenziale pari al -0,7%), mentre le micro imprese segnalano un sensibile ridimensionamento della quantità di addetti (-5,6%), così come le imprese di grandi dimensioni (-4,6%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente). Andamento dell'occupazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, per settore di attività e classe dimensionale (distribuzione % risposte delle imprese e variazione %) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE 13 72 15-3,2 - di cui: Artigianato 9 79 11-3,1 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 11 73 16-2,7 Industrie tessili e abbigliamento 14 68 18-0,2 Industrie pelli, cuoio e calzature 7 75 17-5,8 Industrie legno e mobile 12 73 15-1,4 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 21 67 12 0,0 Industrie dei metalli 13 68 19-1,5 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 21 60 19-0,2 Industrie elettriche ed elettroniche 28 59 13-9,3 Altre industrie 15 80 6-0,6 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 6 85 9-5,6 10-49 dipendenti 31 42 27-0,7 50 e più dipendenti 35 21 44-4,6 PROVINCE Ancona 10 77 12-5,5 Ascoli Piceno 14 71 14-0,5 Fermo 9 72 19-5,5 Macerata 15 76 9-1,3 Pesaro e Urbino 17 63 20-0,6 Numero delle ore di Cassa Integrazione Guadagni dell'industria, dell'edilizia e dell'artigianato secondo la classificazione Inps MARCHE 1 trimestre 2015 Gestione ordinaria Gestione straordinaria Deroga Totale Totale stesso trim. anno precedente var.% Var. % rispetto allo stesso trim. anno precedente Estrazioni minerali metalliferi e non 0 0 10.132 10.132 10.890-7,0 Legno 238.440 499.743 5.269 743.452 1.452.459-48,8 Alimentari 20.314 60.924 13.494 94.732 17.775 433,0 Metallurgiche 39.321 33.271 2.466 75.058 87.898-14,6 Meccaniche 803.091 892.715 68.639 1.764.445 3.495.017-49,5 Tessili 10.430 8.731 5.431 24.592 75.782-67,5 Abbigliamento 66.377 313.801 3.256 383.434 203.022 88,9 Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche 130.952 491.063 2.393 624.408 869.994-28,2 Pelli, cuoio e calzature 159.641 289.558 9.259 458.458 303.693 51,0 Lavorazione minerali non metalliferi 50.591 146.713 8.445 205.749 359.587-42,8 Carta, stampa ed editoria 48.089 57.085 2.940 108.114 196.342-44,9 Installazione impianti per l'edilizia 49.712 179.343 0 229.055 197.527 16,0 Energia elettrica, gas ed acqua 0 0 0 0 511-100,0 Trasporti e comunicazioni 13.614 4.488 20.279 38.381 287.422-86,6 Tabacchicoltura 0 23.504 0 23.504 30.160-22,1 Servizi 0 0 2.380 2.380 12.170-80,4 Varie 11.850 4.181 860 16.891 63.254-73,3 Totale industria 1.642.422 3.005.120 155.243 4.802.785 7.663.503-37,3 Totale edilizia 528.159 163.208 220.550 911.917 1.544.992-41,0 Totale artigianato 0 0 1.032.725 1.032.725 2.837.118-63,6 Totale commercio 0 122.829 587.860 710.689 2.477.456-71,3 Totale settori vari 0 0 8.030 8.030 49.666-83,8 Totale generale 2.170.581 3.291.157 2.004.408 7.466.146 14.572.735-48,8

Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

PREVISIONI Le misure europee di politica monetaria, atte a favorire uno stimolo alla domanda di beni e servizi, unite ad altri fattori favorevoli, come il ridotto prezzo del petrolio e il rafforzamento del dollaro americano rispetto all euro, contribuiscono ad alimentare una ripresa del manifatturiero marchigiano. Per la prima volta, dopo diversi trimestri di stagnazione produttiva e commerciale, gli imprenditori della regione scorgono segnali di miglioramento dei principali indicatori economici. Il clima di fiducia migliora per l indicatore della produzione, considerato che una quota pari al 31% delle unità intervistate esprime aspettative favorevoli, a fronte di un 24% che attende ancora ulteriori diminuzioni. L ottimismo viene comunque parzialmente frenato da una prevalenza di previsioni orientate alla stabilità del quadro congiunturale (così per il 45% del campione). Analoghe considerazioni anche per il fatturato con una quota di imprese, pari al 34%, che indica un possibile aumento, mentre il 26% del totale teme una diminuzione; resta prevalente la quota di aziende che prevede la stabilità (il 39% del totale). Previsioni relative alla PRODUZIONE nel trimestre successivo, per settore di attività, classe dimensionale e provincia (distribuzione % risposte delle imprese) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE 31 45 24 - di cui: Artigianato 28 44 27 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 29 59 13 Industrie tessili e abbigliamento 43 37 20 Industrie pelli, cuoio e calzature 26 30 44 Industrie legno e mobile 34 50 16 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 27 68 6 Industrie dei metalli 22 51 28 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 27 47 26 Industrie elettriche ed elettroniche 26 51 23 Altre industrie 46 32 22 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 28 45 27 10-49 dipendenti 36 45 19 50 e più dipendenti 45 42 13 PROVINCE Ancona 24 71 6 Ascoli Piceno 21 58 21 Fermo 30 33 38 Macerata 35 34 32 Pesaro e Urbino 38 38 24

Il grado di fiducia resta strettamente correlato alla dimensione dell impresa: per le aziende di grandi dimensioni (50 e più dipendenti) si profila un secondo trimestre 2015 con una produzione in decisa crescita, considerato che la quota degli ottimisti (il 45% del totale) supera la percentuale di chi prevede la stabilità (il 42%), mentre i pessimisti rappresentano una quota marginale del 13%. Anche per quanto concerne il fatturato la maggioranza delle grandi imprese crede in una possibile crescita (per una quota pari al 51%), mentre le possibilità di una diminuzione riguarda soltanto 10% della categoria; la stabilità, di conseguenza, interessa una quota del 40%. Anche le aziende della fascia dimensionale media (10-49 dipendenti) segnalano saldi tra ottimisti e pessimisti comunque positivi (+17 punti percentuali per la produzione e +20 punti per il fatturato). Resta incerto lo scenario per le micro imprese, le quali offrono un quadro previsionale con un prevalente orientamento alla stabilità (il 45% per la produzione e il 40% per il fatturato, mentre i saldi tra ottimisti e pessimisti presentano uno scostamento, di segno positivo, di 1 punto percentuale per la produzione e di 2 punti per il fatturato. + - Ripartizione % delle previsioni sulla PRODUZIONE del 2 trimestre 2015 per classi di addetti Ripartizione % delle previsioni sul FATTURATO del 2 trimestre 2015 per classi di addetti

La maggior parte dei settori di attività esprime solide aspettative di crescita per il trimestre aprile-giugno 2015: le altre industrie segnalano un saldo tra ottimisti e pessimisti di +24 punti percentuali per quanto concerne la produzione e di +22 punti per il fatturato. Seguono le industrie alimentari (con rispettivi saldi di +26 e +14 punti percentuali), le industrie tessili e dell abbigliamento (+23 e +17 punti percentuali), le industrie del legno e del mobile (+18 e +22 punti) e le industrie chimiche, petrolchimiche e della plastica (con saldi tra aspettative di crescita e di diminuzione pari a +21 punti percentuali per la produzione e a +19 punti per il fatturato). Moderatamente fiduciose le industrie elettriche ed elettroniche per quanto riguarda la produzione (con un saldo pari a +3 punti percentuali) e in misura maggiore per il fatturato (+17 punti percentuali). Le aspettative gravitano attorno alla stabilità per le industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto (con saldi di 1 punto percentuale per le previsioni dei due indicatori in esame) e in lieve calo per le industrie dei metalli (con rispettivi saldi pari a -6 punti percentuali per la produzione e +2 punti per il fatturato). Non lasciano spazio a grandi illusioni le previsioni delle industrie delle pelli, cuoio e calzature con un saldo negativo per quanto riguarda le aspettative sulla produzione (-18 punti percentuali) e sul fatturato (-24 punti). Ripartizione % delle previsioni sulla PRODUZIONE del 2 trimestre 2015 Ripartizione % delle previsioni sul FATTURATO del 2 trimestre 2015

Per quanto riguarda gli ordinativi interni, si segnala un saldo a favore delle aspettative di crescita di 5 punti percentuali, ma resta prevalente la quota orientata alla stabilità della situazione (corrispondente al 45% del totale). Le industrie del legno e del mobile nutrono le migliori prospettive di crescita degli ordinativi interni con un saldo pari a +27 punti percentuali, seguite dalle industrie alimentari con +19 punti. In crescita anche le industrie tessili e dell abbigliamento (+8 punti percentuali), le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (+7 punti), le industrie chimiche, petrolifere e plastiche (+6 punti) e le altre industrie (+3 punti percentuali). Si attende un ulteriore frenata degli ordinativi interni delle industrie delle pelli, cuoio e calzature (-10 punti percentuali), delle industrie dei metalli (-5 punti) e delle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (-3 punti). Ancona Produzione: +18 ordinativi interni: +20 ordinativi esteri: +43 fatturato: +20 Ascoli Piceno Produzione: = ordinativi interni: +5 ordinativi esteri: +14 fatturato: +5 Fermo produzione: -8 ordinativi interni: -1 ordinativi esteri: -34 fatturato: -10 Macerata produzione: +3 ordinativi interni: -9 ordinativi esteri: -7 fatturato: -1 Pesaro produzione: +14 ordinativi interni: +11 ordinativi esteri: +15 fatturato: +21 Previsioni relative agli ORDINATIVI INTERNI nel trimestre successivo, per settore di attività, classe dimensionale e provincia (distribuzione % risposte delle imprese) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE 30 45 25 - di cui: Artigianato 26 46 29 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 28 63 9 Industrie tessili e abbigliamento 35 38 27 Industrie pelli, cuoio e calzature 23 43 33 Industrie legno e mobile 40 47 13 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 23 60 17 Industrie dei metalli 26 43 31 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 31 45 24 Industrie elettriche ed elettroniche 20 57 23 Altre industrie 36 31 33 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 28 44 28 10-49 dipendenti 35 46 20 50 e più dipendenti 34 53 13 PROVINCE Ancona 27 66 7 Ascoli Piceno 25 55 20 Fermo 28 43 29 Macerata 21 48 30 Pesaro e Urbino 42 26 31

In lieve ripresa anche gli ordinativi esteri, previsti in aumento per il 38% delle imprese intervistate, a fronte di una quota del 29%, che teme un ulteriore diminuzione. L Artigianato dovrà affrontare, invece, un probabile calo delle acquisizioni di ordini dall estero, considerata la quota prevalente di imprese pessimiste (il 52% del totale), contro il 34% di ottimiste. Si annuncia un alta probabilità di crescita degli ordinativi esteri di alcuni settori di attività: in primis le industrie del legno e del mobile (due aziende su tre attendono un aumento, soltanto il 5% prevede una diminuzione), seguite dalle industrie elettriche Le previsioni nelle province marchigiane (saldo previsioni aumento-diminuzione) ed elettroniche (42% in crescita e 3% in calo), dalle industrie chimiche, petrolifere e plastiche (con quote rispettive del 43 e del 10%), dalle industrie alimentari (relativamente al 61 e al 31%) e dalle industrie tessili e abbigliamento (con quote del 37% indicanti un aumento e dell 8% una diminuzione). Prospettive di crescita anche per gli ordinativi esteri delle industrie dei metalli (con il 25% di ottimisti ed il 10% di pessimisti) e delle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (con un 43% indicanti un incremento ed un 34% un calo). Le altre industrie dovranno, invece, affrontare una moderata contrazione (34% è la quota di quanti prevedono un aumento, contro il 42% attendono una diminuzione). Restano decisamente sotto tono le richieste del mercato estero dei prodotti delle industrie delle pelli, cuoio e calzature, considerato che soltanto una marginale quota dell 8% vedrà lievitare gli ordinativi al di fuori del mercato interno, mentre tre aziende su quattro del settore dovranno fare i conti con un ulteriore flessione. Previsioni relative agli ORDINATIVI ESTERI nel trimestre successivo, per settore di attività, classe dimensionale e provincia (distribuzione % risposte delle imprese) MARCHE 1 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE 38 32 29 - di cui: Artigianato 34 14 52 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 61 7 31 Industrie tessili e abbigliamento 37 55 8 Industrie pelli, cuoio e calzature 8 17 75 Industrie legno e mobile 66 29 5 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 43 47 10 Industrie dei metalli 25 65 10 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 43 23 34 Industrie elettriche ed elettroniche 42 55 3 Altre industrie 34 24 42 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 34 18 48 10-49 dipendenti 40 43 17 50 e più dipendenti 49 41 9 PROVINCE Ancona 47 49 4 Ascoli Piceno 33 48 19 Fermo 20 26 54 Macerata 28 37 35 Pesaro e Urbino 51 13 36

CLASSIFICAZIONE DELLE DIVISIONI E DEI GRUPPI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) NEI SETTORI DI INDAGINE SETTORI DI INDAGINE ATECO 2007 Industrie alimentari Industrie tessili e dell'abbigliamento Industrie delle pelli, cuoio e calzature Industrie del legno e del mobile Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche Industrie dei metalli Industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto Industrie elettriche ed elettroniche Altre industrie 10 INDUSTRIE ALIMENTARI 11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE 12 INDUSTRIA DEL TABACCO 13 INDUSTRIE TESSILI 14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA 15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI 16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO 31 FABBRICAZIONE DI MOBILI 19 FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO 20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI 21 PRODUZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI 22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 24 METALLURGIA 25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) 28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA 29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI 30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO 26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI 27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE 17 FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA 18 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI 23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 33 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE NOTA METODOLOGICA SINTETICA La raccolta dei questionari è stata effettuata dalla società Questlab srl nel periodo tra il 13 aprile e il 14 maggio 2015. L'obiettivo complessivo da raggiungere era di 300 unità, con stratificazione obiettivo per settore, classe dimensionale e provincia. Per conseguire questo obiettivo nel complesso sono state attivate 1.321 unità, opportunamente ripartite fra i vari strati. I contatti con le imprese e la somministrazione dei questionari sono avvenuti via web, attraverso la piattaforma presente nel sito www.marche.congiuntura.it. Tale piattaforma è servita per fornire alle imprese l accesso ad un area Internet riservata, contenente utili informazioni sull iniziativa, dove poter compilare il questionario. La stessa piattaforma è stata utilizzata per la realizzazione dei solleciti telefonici, l invio automatizzato o mirato di e-mail di sollecito e di fax contenenti il questionario, la registrazione dei questionari pervenuti via fax e la somministrazione di questionari telefonici con metodologia Cati (Computer Assisted Telephone Interview). Nel complesso sono stati raccolti 349 questionari completi, cioè soddisfacenti alle condizioni di completamento prestabilite a priori, con un tasso di risposta (calcolato come rapporto fra numero di imprese rispondenti e numero di imprese attivate) pari al 26,4%. Per quanto riguarda infine le coperture rispetto alla stratificazione obiettivo, rileviamo che i risultati sono molto buoni e, nella grande maggioranza dei casi, i livelli di copertura dei singoli sono prossimi al 100% o superiori. Questi risultati permettono di realizzare, a partire dai dati campionari raccolti, statistiche molto affidabili associate ad un livello di errore che complessivamente risulta inferiore al 5,2%. Al fine di garantire un livello di errore omogeneo anche all'interno dei vari strati, si è fatto ricorso ad un campione di tipo non proporzionale, tale cioè da garantire livelli (pur minimi) di rappresentatività anche ai diversi strati indagati. Pertanto, al fine della realizzazione delle elaborazioni statistiche, è stato necessario ricorrere ad opportuni pesi al fine di riproporzionare le distribuzioni ottenute all'effettiva distribuzione dell'universo. Tali pesi sono definiti mediante il rapporto, all'interno di ogni strato, fra la numerosità dell'universo e la numerosità del campione dei rispondenti.