13. Consumi di energia elettrica
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- Raffaello Di Giacomo
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1 13. Consumi di energia elettrica Nell ambito dei Paesi industrializzati, e della loro tendenza a promuovere stili di sempre più orientati a comportamenti di consumo energivori, l Italia e ovviamente Roma non fanno caso a parte (fig. 3.1). Nell ultimo decennio del secolo scorso, così come nei primi anni del Duemila, a fronte di una popolazione provinciale inalterata (-0,1% tra il 1991 e il 2003, per un decremento di circa abitanti), si è assistito ad una crescita del reddito generato (+16,3% il valore aggiunto complessivo) e, in misura ancora più marcata, dei consumi di energia elettrica (+32,2%). L evidenza di un elasticità della domanda di energia che cresce in misura più che proporzionale rispetto al reddito disponibile (confermata in modo particolare a partire dal 1996) pone sul tavolo nuove problematiche industriali (la produzione energetica), nonché nuovi schemi interpretativi di carattere sociale (gli stili di vita) ed economico (i comportamenti di consumo). Determina, infine, una accelerazione alle analisi sulla sostenibilità dello sviluppo e sulla sua compatibilità ambientale. L energia elettrica - nell ambito della più vasta tematica energetica - rappresenta dunque uno dei punti focali nell ideazione e applicazione delle odierne linee di politica economica, arrivando a coinvolgere, dal locale al globale, le strategie e gli assetti geoeconomici contemporanei e futuri. Come accennato, la provincia di Roma non muove su dinamiche proprie avulse da una tendenza più generale, ma, cionondimeno, negli ultimi anni ha mostrato una capacità di crescita dei consumi di energia elettrica superiore al Lazio e all Italia nel suo complesso (tab. 3.1). Tra il 1998 e il 2003 i tassi di crescita annuali della capitale per quattro volte sono risultati superiori alla media nazionale (nel 1998, 2000, 2002, 2003), in due casi inferiore (1999 e 2001). Se, dunque, la deriva complessiva non mostra particolari soluzioni di continuità lungo il territorio, altrettanto non può dirsi per una composizione della domanda che, viceversa, appare decisamente differenziata, evidenziando una peculiarità del caso romano che si distingue in maniera sostanziale dal modello prevalente nel resto del Paese (fig. 13.2). Guardando alla composizione dei consumi elettrici per macrocategorie di domanda, e prescindendo dall analisi del Lazio che si propone all osservazione come una sorta di via di mezzo tra gli estremi romano e italiano, si nota che nel 2003: a Roma i settori domestico e terziario hanno espresso una domanda pari, rispettivamente, al 36,1% e al 49,5% del totale, in Italia gli stessi comparti hanno assorbito il 21,7% e il 25,6% dei consumi complessivi; a Roma l industria ha richiesto energia elettrica per un totale del 13,6%, in Italia lo stesso valore sale al 50,9%. Sono risultati in parte prevedibili, quelli descritti, benché nient affatto scontati. Pur essendo noto come a Roma sia presente una minore vocazione industriale e, di converso, una maggiore concentrazione di attività terziarie rispetto alla media italiana, i valori riscontrati nei consumi energetici non trovano conferma né nell organizzazione delle imprese tra i vari settori né nella relativa composizione del valore aggiunto. Altrettanto può dirsi per l incidenza dei consumi domestici rispetto alla popolazione presente a Roma e in Italia. Si è di fronte a diversi modelli comportamentali e produttivi ancora da indagare. Intanto, con riferimento ai settori produttivi, la tab dà conto delle varie tendenze riscontrate - di nuovo a Roma, nel Lazio e in Italia - tra il 2002 e il Evidenziando i cinque settori che per ogni territorio hanno palesato la maggior crescita e il maggior decremento nei consumi elettrici si nota che: in tutto il Paese alcuni settori (quali le costruzioni e i servizi non vendibili) hanno incrementato i consumi energetici secondo saggi di crescita compresi a seconda del territorio considerato tra l 8,1% e il 13,9%; le difficoltà di altri comparti (mezzi di trasporto e metalli non ferrosi) accomunano la provincia di Roma come il Paese nel suo complesso; 1
2 nell area provinciale, in media, i tassi di incremento e decremento rilevati, rispettivamente, nei settori in crescita e declino sono maggiori di quelli che descrivono le dinamiche nazionali: se ne ricaverebbe una tendenza alla specializzazione produttiva nel territorio provinciale rispetto al resto del Paese. Di fronte a questi dati è bene puntualizzare che la crescita generalizzata dei consumi di un particolare settore può essere imputata ad un aumento della domanda dei beni/servizi prodotti, mentre la diminuzione generalizzata dei consumi può essere dovuta ad una diminuzione della domanda o ad un miglioramento della tecnologia disponibile (impianti e macchinari meno energivori) così come ad una migliore organizzazione del processo produttivo (riduzione degli sprechi energetici): quando, come nei casi descritti, è la tendenziale eterogeneità territoriale a prevalere, il paradigma interpretativo a cui occorre far riferimento è quello delle diverse scelte/vincoli che vengono prese/subiti sul territorio. E, per questa via, l energia elettrica diventa un indicatore fondamentale nell analisi delle tendenze in atto nei singoli settori produttivi. Fig Popolazione, valore aggiunto e consumi elettrici nella provincia di Roma, anni (base 1991=100) 135,0 130,0 Consumi di energia elettrica Valore aggiunto a prezzi base (prezzi costanti) Popolazione residente a fine anno 125,0 120,0 115,0 110,0 105,0 100,0 95, Fonte: elaborazione su dati Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale e Istat,
3 Tab Consumi di energia elettrica, anni Valori assoluti e variazioni percentuali. Provincia di Roma Lazio Italia Peso della pr. di Roma Anno v.a. Var.% v.a. Var.% v.a. Var.% nel Lazio in Italia ,20 3, ,00 2, ,00 2,8 66,2 4, ,00 2, ,30 2, ,20 2,5 66,0 4, ,00 4, ,20 3, ,60 4,5 66,6 4, ,30 1, ,60 1, ,90 2,2 66,2 4, ,60 2, ,90 1, ,60 1,9 66,6 4, ,80 5, ,20 4, ,60 3,0 67,3 4,8 N.B. Per ciascun anno sono evidenziati i territori che hanno mostrato le maggiori variazioni percentuali Fig Incidenza dei settori sul totale dei consumi elettrici, anno 2003 (%) 100% 0,8% 1,4% 1,7% 90% 80% 13,6% 24,9% 70% 50,9% 60% 49,5% 50% 42,1% 40% 30% 25,6% 20% 10% 36,1% 31,5% 21,7% 0% Roma Lazio Italia Domestico Terziario Industria Agricoltura 3
4 Tab I consumi di energia elettrica. Settori* in maggior crescita e maggior decremento tra il 2002 e il 2003, Roma, Lazio, Italia (%) Roma Lazio Italia Rango Settore di attività Var.% 2002/2003 Settore di attività Var.% 2002/2003 Settore di attività 1 Costruzioni 13,7 Elettricita' e Gas 15,5 Costruzioni 13,9 2 Acquedotti 13,6 Agricoltura 15,4 Comunicazioni 9,3 3 Alimentare 12,9 Altri Servizi non Vendibili 10,9 Commercio 8,4 4 Agricoltura 12,5 Costruzioni 10,9 Pubblica amministrazione 8,2 5 Altri Servizi non Vendibili 12,0 Commercio 9,7 Altri Servizi non Vendibili 8,1 TOTALE 5,6 TOTALE 4,4 TOTALE 3,0 28 Legno e Mobilio -1,3 Cartaria -1,5 Chimica -0,6 29 Mezzi di Trasporto -2,4 Mezzi di Trasporto -1,8 Mezzi di Trasporto -0,6 30 Altre Manifatturiere -2,8 Tessile, abbigliamento e calzature -4,7 Metalli non Ferrosi -2,8 31 Metalli non Ferrosi -7,1 Meccanica -4,9 Tessile, abbigliamento e calzature -4,7 32 Meccanica -7,4 Altre Manifatturiere -7,4 Estrazione Combustibili -5,6 *Ad esclusione del settore domestico Var.% 2002/2003 4
5 Tab Consumi di energia elettrica nella Provincia di Roma. Valori assoluti in milioni di KWh e variazioni percentuali, anni Var.% 2001 Var.% 2002 Var.% 2003 Var.% Tipi di attività v.a v.a v.a. 02/01 v.a. 03/02 1. Agricoltura 108,6 4,6 109,1 0,5 100,5-7,9 113,1 12,5 2. Industria 1.931,7 2, ,2-1, ,2-2, ,30 4,5 3. Manifatturiera di base 910,6-1,1 910,9 0,0 915,5 0,5 945,8 3,3 4. Siderurgica 11,1 1,8 7,4-33,3 10,5 41,9 11,2 6,7 5. Metalli non Ferrosi 3,1 138,5 2,9-6,5 2,8-3,4 2,6-7,1 6. Chimica 224,3-2,1 239,6 6,8 222,4-7,2 232,9 4,7 8. Materiali da costruzione 440,8-3,3 443,6 0,6 437,6-1,4 445,1 1,7 15. Cartaria 231,3 3,7 217,4-6,0 242,3 11,5 254,0 4,8 17. Manifatturiera non di base 581,8-2,8 593,3 2,0 569,4-4,0 584,2 2,6 18. Alimentare 216,8 2,4 226,1 4,3 214,4-5,2 242,1 12,9 19. Tessile, abbigl. e calzature 25,8 3,2 28,6 10,9 30,9 8,0 31,5 1,9 24. Meccanica 203,1-8,6 198,2-2,4 189,2-4,5 175,2-7,4 26. Mezzi di Trasporto 27,0-15,9 27,8 3,0 25,4-8,6 24,8-2,4 28. Lavoraz. Plastica e Gomma 59,5 2,1 62,1 4,4 61,6-0,8 63,5 3,1 30. Legno e Mobilio 31,2 1,6 31,9 2,2 30,1-5,6 29,7-1,3 31. Altre Manifatturiere 18,3-2,1 18,8 2,7 17,9-4,8 17,4-2,8 32. Costruzioni 131,8 181,0 50,2-61,9 53,9 7,4 61,3 13,7 33. Energia ed acqua 307,5-2,3 339,7 10,5 316,4-6,9 347,1 9,7 34. Estrazione Combustibili 7,9-17,7 7,9 0,0 8,4 6,3 8,8 4,8 35. Raffinazione e Cokerie 97,6-14,7 136,1 39,4 124,9-8,2 131,1 5,0 36. Elettricità e Gas 53,7 32,6 46,6-13,2 34,1-26,8 38,0 11,4 37. Acquedotti 148,3-1,3 149,1 0,5 149,0-0,1 169,3 13,6 38. Terziario 6.165,4 8, ,6 4, ,3 2, ,6 7,2 39. Servizi vendibili 4.911,5 10, ,3 6, ,1-0, ,3 6,7 40. Trasporti 598,1 15,0 614,5 2,7 655,7 6,7 687,9 4,9 41. Comunicazioni 680,2 55,3 718,7 5,7 598,3-16,8 651,8 8,9 42. Commercio 1.137,3 10, ,8 6, ,7 3, ,8 10,1 43. Alberghi, Ristoranti e Bar 708,7 5,9 750,1 5,8 748,5-0,2 799,8 6,9 44. Credito ed assicurazioni 269,0-6,2 275,8 2,5 281,2 2,0 291,1 3,5 45. Altri Servizi Vendibili 1.518,1 1, ,5 9, ,7 0, ,9 4,7 46. Servizi non vendibili 1.253,9 1, ,2-5, ,3 17, ,3 9,1 47. Pubblica amministrazione 479,4 2,1 484,4 1,0 486,8 0,5 524,3 7,7 48. Illuminazione pubblica 257,9 1,8 253,2-1,8 259,1 2,3 271,1 4,6 49. Altri Servizi non Vendibili 516,6 0,5 445,6-13,7 648,4 45,5 725,9 12,0 50. Domestico 4.867,3 0, ,5-0, ,6 3, ,7 3,8 52. Totale ,0 4, ,3 1, ,6 2, ,8 5,6 5
6 Tab Consumi di energia elettrica nel Lazio. Valori assoluti in milioni di KWh e variazioni percentuali, anni Var.% 2001 Var.% 2002 Var.% 2003 Var.% Tipi di attività v.a v.a v.a. 02/01 v.a. 03/02 1. Agricoltura 285,6 5,3 290,1 1,6 260,1-10,3 300,1 15,4 2. Industria 5.200,9 1, ,4 0, ,1-0, ,30 1,6 3. Manifatturiera di base 2.388,4 0, ,7 3, ,9 0, ,30 1,7 4. Siderurgica 48,3 13,9 43,5-9, ,8 56,6 6,8 5. Metalli non Ferrosi 83,4 2 90,9 9,0 96,2 5,8 101,2 5,2 6. Chimica 824, ,1 10,5 872,6-4, ,4 8. Materiali da costruzione 728,3-5,3 742,4 1,9 750,5 1,1 766,2 2,1 15. Cartaria 704,3 4,5 693,5-1,5 712,7 2,8 702,2-1,5 17. Manifatturiera non di base 2.037,00-0, ,5-1, ,8-2, ,9-0,8 18. Alimentare 542,7 2,5 522,3-3,8 531,4 1,7 561,8 5,7 19. Tessile, abbigl. e calzature 177,3 1,1 187,5 5,8 166,6-11,1 158,8-4,7 24. Meccanica 678,3-0, ,3 633,9-3,4 602,8-4,9 26. Mezzi di Trasporto 226,2-9,3 229,4 1,4 217,3-5,3 213,3-1,8 28. Lavoraz. Plastica e Gomma 299,7 1,9 304,2 1,5 298,9-1,7 298,7-0,1 30. Legno e Mobilio 170 8,3 58,3-65,7 60,6 3,9 61,7 1,8 31. Altre Manifatturiere 57,5 2 50,4-12,3 58,1 15,3 53,8-7,4 32. Costruzioni 55,2-0,9 66,1 19,7 68,7 3,9 76,2 10,9 33. Energia ed acqua 150,2 119,6 675,9 350,0 685,7 1,4 733,9 7,0 34. Estrazione Combustibili 625,2 0,5 8,4-98,7 8,9 6,0 9,4 5,6 35. Raffinazione e Cokerie 8,8-14,6 151,3 1619,3 140,8-6,9 147,6 4,8 36. Elettricita' e Gas 112,5-13,3 67,9-39,6 55,5-18,3 64,1 15,5 37. Acquedotti 65,4 23,4 448,1 585,2 480,5 7,2 512,8 6,7 38. Terziario 438,6 2, ,8 1762, ,8 2, ,6 6,5 39. Servizi vendibili 7.845,3 7, ,1-15, ,8 0, ,1 6,3 40. Trasporti 6.275,2 9, ,1-81, ,6 4, ,7 3,5 41. Comunicazioni 1.175,4 8,8 779,5-33,7 654,8-16,0 710,3 8,5 42. Commercio 733,9 49, ,1 115, ,1 3, ,5 9,7 43. Alberghi, Ristoranti e Bar 1.481,5 9,3 957,4-35, , ,9 6,4 44. Credito ed assicurazioni 901 5,8 304,1-66,2 309,3 1,7 321,5 3,9 45. Altri Servizi Vendibili 295,9-5, ,7 525, ,9 0, ,2 4,6 46. Servizi non vendibili 1.687,6 1, ,6-10, ,0 15, ,6 7,5 47. Pubblica amministrazione 1.570,1 2,2 585,1-62,7 588,6 0,6 624,7 6,1 48. Illuminazione pubblica 575,6 3,4 395,5-31,3 410,6 3,8 424,9 3,5 49. Altri Servizi non Vendibili 393,9 2,1 534,9 35,8 745,8 39,4 827,0 10,9 50. Domestico 600,6 1, ,1 951, ,9 2, ,0 3,5 52. Totale ,2 3, ,6 1, ,9 1, ,2 4,4 6
7 Tab Consumi di energia elettrica in Italia. Valori assoluti in milioni di KWh e variazioni percentuali, anni Var.% 2001 Var.% 2002 Var.% 2003 Var.% Tipi di attività v.a v.a v.a. 02/01 v.a. 03/02 1. Agricoltura 4.906,6 4, ,6 5, ,20-5, ,20 5,6 2. Industria ,4 6, ,4 1, ,20 0, ,90 0,9 3. Manifatturiera di base ,5 6, ,1 0, ,50-1, ,00 0,3 4. Siderurgica ,2 10, ,2 2, ,40-4, ,30-0,4 5. Metalli non Ferrosi 5.526,4 5, ,9 3, ,60-1, ,90-2,8 6. Chimica ,4 5, ,2-3, ,90-4, ,40-0,6 8. Materiali da costruzione ,2 5, ,9 1, ,90 2, ,80 1,6 15. Cartaria ,4 4, ,0 1, ,60 2, ,50 2,9 17. Manifatturiera non di base ,0 5, ,9 1, ,70 1, ,50 1,0 18. Alimentare ,4 4, ,3 3, ,30 2, ,90 1,4 19. Tessile, abbigl. e calzature ,6 5, ,0 1, ,70-4, ,50-4,7 24. Meccanica ,9 6, ,5 1, ,50 3, ,60 3,2 26. Mezzi di Trasporto 4.711,1 3, ,1-3, ,10-2, ,30-0,6 28. Lavoraz. Plastica e Gomma 9.073,4 2, ,3-1, ,90 4, ,20 2,5 30. Legno e Mobilio 4.034,6 3, ,5 4, ,10 1, ,90-0,1 31. Altre Manifatturiere 1.158,1 31, ,3 7, ,30-17, ,10 7,3 32. Costruzioni 1.233,5 7, ,8-1, ,20 9, ,00 13,9 33. Energia ed acqua ,4 7, ,5 13, , ,40 2,8 34. Estrazione Combustibili 218,8 18,1 279,2 27,6 280,5 0,5 264,7-5,6 35. Raffinazione e Cokerie 4.453,5-0, ,3 27, , ,60 0,2 36. Elettricita' e Gas 1.671,3 40, ,7 8, ,40 27, ,70 6,4 37. Acquedotti 5.419,9 5, ,3 3, ,10 6, ,30 4,2 38. Terziario ,8 4, ,7 4, ,70 5, ,70 7,1 39. Servizi vendibili ,9 4, ,2 4, ,40 5, ,30 7,5 40. Trasporti 8.513,8 2, ,2 0, ,80 4, ,20 5,5 41. Comunicazioni 3.114,8 9, ,1 7, ,90-1, ,90 9,3 42. Commercio ,2 6, ,5 4, ,90 7, ,00 8,4 43. Alberghi, Ristoranti e Bar 8.944,3 5, ,3 4, ,50 4, ,20 7,0 44. Credito ed assicurazioni 2.410,9 0, ,1 1, ,70 0, ,50 4,4 45. Altri Servizi Vendibili ,0 5, ,9 8, ,60 8, ,60 7,9 46. Servizi non vendibili ,9 3, ,5 2, ,30 6, ,30 5,9 47. Pubblica amministrazione 3.453,2 2, ,8 1, , ,80 8,2 48. Illuminazione pubblica 5.471,2 1, ,7 1, ,70 2, ,80 1,6 49. Altri Servizi non Vendibili 6.309,5 6, ,0 3, ,00 11, ,80 8,1 50. Domestico ,7 0, ,2 0, ,60 2, ,80 3,3 52. Totale ,6 4, ,9 2, ,60 1, ,60 3,0 7
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