DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
NOVITA Regolamento UE 425/16 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9/3/16 (a partire dal 21/04/18) che stabilisce: 1. i requisiti per la progettazione e la fabbricazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI) che devono essere messi a disposizione sul mercato, al fine di garantire la protezione della salute e della sicurezza degli utilizzatori, 2. norme sulla libera circolazione dei DPI nell UE.
Ambito di applicazione Il nuovo regolamento si applica ai dispositivi di protezione individuale (DPI) che possono essere messi a disposizione sul mercato solo se soddisfano il regolamento e non mettono a rischio la salute o la sicurezza delle persone, gli animali domestici o i beni
I DPI devono soddisfare i requisiti essenziali di salute e di sicurezza, di cui all allegato II del regolamento: - requisiti di carattere generale applicabili a tutti i tipi di DPI: Innocuità dei DPI, Comfort ed efficacia, Istruzioni e informazioni del fabbricante; - requisiti supplementari comuni a diversi tipi di DPI Ad esempio se i DPI sono dotati di sistemi di regolazione, questi devono essere progettati e fabbricati in modo tale da non potersi allentare accidentalmente dopo la regolazione nelle condizioni prevedibili di impiego. Mentre i DPI che avvolgono le parti del corpo da proteggere devono essere progettati e fabbricati in modo che la sudorazione derivante dal fatto di portarli sia ridotta al minimo. In alternativa, devono essere muniti di mezzi di assorbimento del sudore. - requisiti supplementari specifici peri rischi speciali: Protezione da impatto meccanico, da cadute, da vibrazioni meccaniche, da compressione statica di una parte del corpo, dalle lesioni meccaniche, contro i liquidi, dagli annegamenti, dagli effetti nefasti del rumore, dal calore del fuoco, dal freddo, dalle scosse elettriche, dalle radiazioni, protezione respiratoria).
CATEGORIE D.P.I. 1 categoria: D.P.I. di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità. 2 categoria: D.P.I. che non rientrano nelle altre due categorie. 3 categoria: D.P.I. di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. (cosiddetti salvavita)
GARANZIA SODDISFACIMENTO REQUISITI DI SALUTE E SICUREZZA
Esempi di pittogrammi Rischi d'impatto Rischi meccanici Calore o fuoco Rischi microbiologici Elettricità statica Freddo Irradiazioni ionizzanti e contaminazione radioattiva Rischi chimici
Con il nuovo regolamento i D.P.I. di protezione dell udito rientrano anch essi in 3 categoria.
Il D.L. è garantito nell acquisto dei D.P.I. da tre fondamentali adempimenti del costruttore: dichiarazione di conformità CE (il fabbricante dichiara che il D.P.I. è conforme ai requisiti essenziali di salute e sicurezza) apposizione della marcatura CE sul D.P.I. e sull imballaggio nota informativa, anche in lingua italiana
TIPOLOGIE D.P.I.
EN 374 =guanti di protezione contro gli agenti chimici e microrganismi.
EN 388 = GUANTI PROTEZIONE RISCHI MECCANICI
EN 11611 GUANTI PER SALDATURA
EN 149 =dispositivi di protezione delle vie respiratorie (facciali filtranti antipolvere) Efficienza filtrante totale minima: FFP1 = 78% FFP2 = 92% FFP3 = 98% Per patologie a trasmissione via aerea FFP2/FFP3
Esempio di Marcatura
APPARECCHI DI PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE PER GAS E VAPORI
GAS E VAPORI
COME INDOSSARE IL FACCIALE FILTRANTE Inserire gli elastici nelle fibbie, tenere il facciale in mano, stringinaso verso le dita, elastici in basso Regolare la tensione della bardatura tirando all indietro i facciale sotto al mento; lembi degli elastici. elastico inferiore dietro la nuca sotto le orecchie; elastico superiore dietro la testa e sopra le orecchie NON ATTORCIGLIARE
COME INDOSSARE IL FACCIALE FILTRANTE Usando ambedue le mani modellare lo stringinaso Verificare la tenuta del facciale prima di entrare nell area di lavoro Per allentare la tensione premere sull interno delle fibbie dentate
PROVE DI TENUTA PRESSIONE POSITIVA» Appoggiare le mani sul facciale» Espirare rapidamente» Si deve avvertire una pressione positiva (sovrapressione) all interno del facciale e l aria non deve sfuggire dai bordi PRESSIONE NEGATIVA» Coprire con le mani il respiratore» Inspirare rapidamente» Se il facciale si piega leggermente verso l interno significa che il respiratore è indossato correttamente
COME INDOSSARE LA SEMIMASCHERA Posizionare il respiratore davanti alla bocca e al naso Tirare la bardatura sopra la testa Agganciare gli elastici inferiori dietro al collo Regolare la pressione sul viso tirando prima gli elastici inferiori poi quelli superiori Effettuare la prova di tenuta a pressione negativa Mettere il palmo delle mani sopra i filtri, inspirare piano e trattenere il respiro. Se il facciale si piega leggermente verso l interno significa che il respiratore è indossato correttamente. Se si avvertono perdite d aria, riposizionare sul viso e/o modificare la tensione degli elastici
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE OCCHI
EN 166 dispositivi di protezione degli occhi Per gli occhiali la marcatura viene effettuata sulla montatura Per le visiere la marcatura è apposta sulla struttura reggente
EN 166 specifiche protezione occhi S solidità rinforzata o dell energia di impatto F particelle alta velocitàe impatti a bassa energia B particelle alta velocità e impatti a media energia A particelle alta velocità e impatti ad alta energia 3 spruzzi liquidi, goccioline (ripari facciali, maschere) 4 polvere grossa 5 polvere fine, gas 8 arco elettrico da corto circuito 9 metalli fusi e corpi caldi K resistenza ai danni superficiali da particelle fini N Simbolo di resistenza all appannamento G Calore radiante
EN 169 FILTRI PER LA SALDATURA
EN 14126 = Indumenti di protezione contro gli agenti infettivi
codice
EN 471
ALTRI INDUMENTI DI PROTEZIONE EN 343 EN 342 EN 381
EN 352 PROTEZIONE UDITO
PROTEZIONE CAPO
PROTEZIONE CAPO EN 397 Elmetto protezione per l industria EN 14126 Cuffia protezione rischio biologico EN 14605 protezione rischio chimico Elmetto per lavori in tensione EN 397 e EN 50365 Elmetto forestale EN 397
Calzature EN 20345 calzature di sicurezza (puntale di protezione 200 joule) EN 20346 calzature protettive (puntale di protezione 100 joule) EN 20345 calzature di sicurezza (puntale di protezione 200 joule) EN 20347calzature professionali (senza puntale di protezione) EN 20347calzature professionali (senza puntale di protezione) EN 14126 calzari protezione rischio biologico EN 14605 protezione rischio chimico
Calzature antiscivolo EN 20345 calzature di sicurezza (puntale di protezione 200 joule) EN 20346 calzature protettive (puntale di protezione 100 joule) EN 20345 stivali con puntale di protezione 200 joule EN 20347 stivali senza puntale di protezione
D.P.I ANTICADUTA EN 361 IMBRACATURA QUANDO VI E IL PERICOLO DI CADUTA EN 358 CINTURA A VITA PER IL POSIZIONAMENTO SUL LAVORO NON ARRESTA LA CADUTA