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I N T E G R A S. R. L. Via Lecco, 5/E - 22036 Erba (CO) - ITALY Tel. 031.333.88.84 Fax 031.333.49.34 P.I. 02608090136 N CCIAA 269444 UNI EN ISO 9001:2008 CERT. N. 29202/13/S Integrazione previsione di impatto acustico legato all attività dell azienda Spreafico Francesco e F.lli Spa Pratica 2013.6.41.22/6.3 Committente Spreafico Francesco e F.lli Spa Data 23/11/2013 Indirizzo Via Campagnola 8/c 23843 Dolzago (LC) Nome documento 447BA_09413.doc Preparato da Ing. Massimo Zambelloni

Riproduzione vietata senza autorizzazione Pag. 2 di 14 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 BARRIERE ACUSTICHE 3 OSSERVAZIONI 4 AREA RIFIUTI 8 RUMORE ATTESO PRESSO IL RECETTORE SENSIBILE 9 AREA NUOVA DI PESA E RIFORNIMENTO 10 CONCLUSIONI 12

Riproduzione vietata senza autorizzazione Pag. 3 di 14 Introduzione Secondo quanto richiesto da Arpa nella conferenza dei servizi del 11 novembre 2013, si precisano di seguito i diversi punti integrando la relazione già presentata. Barriere acustiche La valutazione dell efficacia delle barriere acustiche che andranno realizzate nell area di proprietà della Spreafico Francesco e F.lli SPA per mitigare le emissioni acustiche prodotte da: 1. Torri evaporative e scrubbers della nuova centrale del freddo (SM2) 2. Nuovi condensatori installati presso la centrale del freddo esistente (SM1) 3. Pompa di calore installata sulla copertura del capannone presso i recettori sensibili costituiti dalle abitazioni circostanti (vedere le planimetrie allegate per maggiori dettagli) è stata eseguita utilizzando un programma di simulazione numerica. La simulazione è stata eseguita mediante il programma di calcolo Sound Plan Essential (vers 2.0). Nella simulazione, le sorgenti sono state modellizzate come segue: Torri evaporative: per massimizzare il contributo delle torri verso il recettore più vicino (edificio agricolo in disuso), è stata collocata una sorgente areale ad una quota di 7 m inclinata a 45 verso il recettore sensibile più vicino costituito dall edificio agricolo in disuso (ciascuna torre evaporativa è alta 6 m, e posizionata sopra un basamento di 1 m). In considerazione del valore di potenza sonora emesso da ciascuna delle due torri evaporative impiegate e pari a 95 dba, di è scelto di caratterizzare la sorgente con una potenza sonora complessiva di 98 db. Nello studio sono state provate diverse altezze della barriere e quella che ha garantito il rispetto dei limiti, è stata quella di altezza pari a 11 m dal livello del suolo. Per quanto riguarda lo scrubber posto sul tetto del locale tecnologico, si è supposta invece una sorgente lineare avente le dimensioni dell apparato considerato caratterizzata da una potenza sonora pari a 85 db. A protezione della sorgente si è scelta una barriera con un altezza di 2,5 m. Nuovi condensatori: in considerazione della notevole distanza da tutti i recettori sensibili, la sorgente è stata modellizzata come puntuale avente potenza sonora pari a 88 dba (sono presenti due moduli a ciascuno dei quali è imputata una potenza sonora di 85 dba) e posizionata a 2 m sopra la copertura. La barriera creata per schermare il rumore generato dall installazione dei due nuovi apparati ha un altezza di 4 m. La barriera è già esistente e deve essere completata prolungandola come indicato in seguito. Pompa di calore: come per la sorgente precedente, alla pompa di calore è associata una potenza sonora di 84 db (vedi scheda tecnica allegata). La schermatura del rumore è stata delegata ad una barriera alta 180 cm posizionata attorno agli impianti e posta ad una distanza di circa 3 m dalla sorgente.

Riproduzione vietata senza autorizzazione Pag. 4 di 14 Nella simulazione, i cui risultati sono visibili nelle pagine che seguono, le tre sorgenti sono state considerate tutte e tre attive contemporaneamente. I valori in corrispondenza dei recettori riferiti al periodo diurno e a quello notturno sono uguali in virtù del fatto che le emissioni della sorgente sono costanti. Osservazioni Il rumore atteso presso l edificio agricolo in disuso, è inferiore a quello residuo di fondo monitorato a poche decine di metri di distanza dal recettore considerato e pari a 41,5 durante il periodo notturno e 50,9 db nel periodo diurno. Restano quindi ampiamente rispettati i limiti imposti dalla zonizzazione (vedere i risultati delle simulazioni).

Riproduzione vietata senza autorizzazione Pag. 5 di 14

Riproduzione vietata senza autorizzazione Pag. 6 di 14 Valori in dba attesi al 1 e al 2 piano delle abitazioni

Riproduzione vietata senza autorizzazione Pag. 7 di 14 Area raccolta rifiuti 90 m 15 m 195 m Edificio agricolo in disuso SM2 Abitazione 5 210 m 150 m 225 m 235 m 190 m Abitazione 4 Camion in sosta nel periodo notturno 130 m SM1 Abitazione 3

Area rifiuti All interno dell area rifiuti è possibile identificare due fonti di rumore: 1. Movimentazione dei carichi con i carrelli elettrici comprensiva del deposito e dello scarico dei rifiuti (attività già considerata nella precedente relazione e di cui si riporta per comodità un estratto di seguito) 2. Rumore legato al camion incaricato di portare via i rifiuti (1 volta alla settimana). 1 L area rifiuti è collocata nella zona nord est della proprietà come identificato nei fotogrammetrici allegati. Si precisa che la movimentazione dei rifiuti avviene unicamente impiegando carrelli elevatori elettrici gommati il cui rumore è paragonabile a quello residuo esistente. Supponendo che alle normali operazioni (trattandosi di spostamento di imballaggi di carta e cartone e di vegetali e non di materiali ferrosi) sia da imputare un rumore complessivo di 60 db, il rumore atteso all edificio agricolo in disuso, ridotto dell attenuazione legata alla distanza è di 36,5 db e come tale ininfluente rispetto al rumore residuo di fondo misurato pari a 50,9 db a poche decine di metri dal punto di generazione del disturbo (punto 2). Per tale motivo il disturbo non sarà analizzato in seguito. 2 L operazione di scarico dei rifiuti è effettuata da un automezzo che, tramite ragno carica su di un cassone il materiale depositato dai carrelli elettrici. L operazione è generalmente compiuta una volta alla settimana per una durata di 10 minuti per ciascuna delle aree di raccolta. Si stima che nell arco di una giornata si effettuino mediamente 2 operazioni mai contemporanee. Il rumore prodotto da un automezzo si attesta tra i 70 e gli 85 db a cui deve essere aggiunto il disturbo causato dalla movimentazione dei carichi. Si ipotizzerà un disturbo presso l edificio agricolo in disuso composto da due contributi: Il primo legato all automezzo e pari a 85 db misurato ad 1 m nella direzione di maggior emissione, posto a 25 m dal recettore sensibile. Il camion per effettuare le operazioni, si avvicinerà al deposito in retromarcia e parte del rumore posto sulla parte frontale del mezzo sarà schermato dalla struttura stessa del veicolo. Sarà pertanto considerato un rumore stimato di 83 db. Il secondo legato alla movimentazione dei carichi quantificato in 70 db e ipotizzato ad una distanza di 15 m. Siccome tutte e due le operazioni saranno eseguite nel periodo diurno e avranno una durata molto inferiore ad un ora nell arco della giornata, il rumore sarà considerato a tempo parziale e pertanto ridotto di 3 db. I due rumori saranno pertanto di 80 e 67 db.

Area rifiuti 15 m Area pesa 80 m 45 m Nuove baie di carico Rumore atteso presso il recettore sensibile Tramite le formule del decadimento legato alla distanza, è possibile ipotizzare il contributo dovuto alle attività: Contributo legato all automezzo: 52,0 db Contributo legato alla movimentazione: 48,5 db Contributo totale: 53,6 db Considerando che il rumore residuo di fondo diurno è di 50,9 db, il rumore prodotto è in linea coi limiti imposti dalla zonizzazione acustica per il periodo diurno ed il limite differenziale è rispettato. Si fa comunque notare che le due operazioni è difficile possano avvenire contemporaneamente e pertanto il rumore da considerare dovrebbe essere solo quello più alto dei due e pari a 52 db.

Area nuova di pesa e rifornimento Le due aree risultano molto prossime per cui, nell analisi che seguirà, sarà considerata un unica attività avvenendo le due, a livello acustico, in maniera pressoché identica: il mezzo arriva nell area interessata, spegne il motore e attende qualche minuto prima di ripartire. L attività avviene esclusivamente durante il periodo diurno. Il rifornimento della cisterna avviene una volta alla settimana e ha una durata di circa 15 minuti, mentre quello degli automezzi 4 o 5 volte al giorno e ha una durata di pochi minuti. Durante i rifornimenti, il mezzo resta spento ad eccezione del carico della cisterna dove per il necessario azionamento della pompa, il motore dell autocisterna deve necessariamente restare acceso. Nell ipotesi che ciascun mezzo sia caratterizzato da un rumore di circa 85 db, che il rumore sia limitato a pochi minuti nell arco della giornata (durante le operazioni i motori sono tenuti spenti) e che è difficile vi sia contemporaneità tra queste operazioni e quelle descritte in precedenza e relative all area rifiuti, anche questo rumore sarà considerato a tempo parziale e pertanto ridotto di 3 db. La zona si trova ad una distanza di 80 m dal recettore più vicino costituito dall edificio agricolo in disuso. Il contributo dell attività opportunamente ridotto dalla distanza, sarà pertanto dato da: Lp2 livello pressione sonora in r2 Lp1 livello pressione sonora in r1 82 r2 distanza r2 80 r1 distanza r1 1 Lp2= Lp1-20log(r2/r1) 44,94 Il valore atteso è inferiore al rumore residuo di fondo pari a 50,9 db.

Calcolo presso il nuovo ricettore (Abitazione 5) A seguito di quanto richiesto da Arpa, si introduce un nuovo recettore sensibile denominato Abitazione 5 distante dall azienda 195 m in direzione est rispetto alla sala macchina nuova (SM2) e 225 m in direzione nord-est rispetto alla sala macchina esistente (SM1). La distanza dell abitazione per cui si è chiesto di considerare il differenziale è tale da rendere insignificante il disturbo prodotto dall area raccolta rifiuti e dall area di pesa e rifornimento. Per quanto concerne il rumore prodotto dalle centrali del freddo si veda la simulazione acustica trattata nella presente. Nuove baie di carico Sulle due nuove baie di carico sul fronte Nord, durante le operazioni di carico e scarico, i camion hanno il motore e gli impianti di refrigerazione fermi; l operazione è esclusivamente diurna. L unico rumore da considerare è quello legato ai due mezzi che però possono arrivare uno alla volta per via degli spazi molto ridotti di manovra. Secondo le indicazioni del titolare, l operazione avviene una o due volte al giorno ed il rumore è, sulla base delle ipotesi fatte, limitato alla sola operazione di movimentazione dei mezzi che ha una durata di pochi minuti. La somma di tutte le attività descritte legate al rumore dei motori, non raggiunge un ora di tempo giornaliera. Il contributo dovuto al mezzo presso il recettore più vicino associato all edificio agricolo in disuso è di: Lp1 livello pressione sonora in r1 85 r2 distanza r2 45 r1 distanza r1 1 Lp2= Lp1-20log(r2/r1) 51,94 Il valore è di solo 1 db superiore al rumore residuo di fondo e ridotto dei 3 db per la considerazione del rumore a tempo parziale, è compatibile con i limiti differenziali.

Conclusioni Anche sommando tutti e tre i contributi calcolati (Nuovi apparati tecnologici, rumore area rifiuti e area pesa/rifornimento, nuova area di carico) non si superano i limiti acustici assoluti di zona e nemmeno i limiti differenziali. I calcoli e le considerazioni fatte sono valide a patto che le attività siano eseguite nelle modalità descritte. Tali modalità con le relative tempistiche, sono state definite e dichiarate dal titolare aziendale. Ing. MASSIMO ZAMBELLONI Tecnico Competente in acustica art. 2 c. 6,7,8, L 447/95 D.P.G.R. n 9299 del 20/06/05

Sala macchine esistente Al momento, intorno agli apparati macchine posti sulla copertura dell azienda, è presente una barriera fonoassorbente. Tale barriera si arresta a filo del nuovo condensatore, consentendo così il passaggio di parte del rumore. A seguire verrà ipotizzato un prolungamento della barriera tutto intorno alle macchine, in modo da attenuare il passaggio di rumore verso i ricettori. Barriera esistente Condensatore Griglia afonica Sala macchine Prolungamento della barriera

Pompa di calore