LAURA FACCHINELLI SPAZI DEI SENSI E DELLA MENTE

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Transcript:

LAURA FACCHINELLI SPAZI DEI SENSI E DELLA MENTE

MUSEO NAZIONALE DI VILLA PISANI SPAZI DEI SENSI E DELLA MENTE mostra personale Villa Nazionale Pisani, Stra (Ve) dal 12 al 21 giugno 2009 orario di apertura: dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30 Manifestazione effettuata con il patrocinio dei Comuni di Fiesso d Artico, Stra e Noventa Riproduzione foto Villa Pisani su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturalii In copertina: Dialogo sulla bellezza, olio su tela cm. 60 x 60

INTERVISTA Cos è, per te, la pittura? L amore di sempre Sempre quanto? Fin da bambina. Il tuo primo quadro? Le rose del mio compleanno. A 13 anni. Lo conservi ancora? Naturalmente. Io non butto via niente. Le cose che ho fatto sono la mia storia. Persino i lavori a maglia. I quadri, poi, sono sacri. Li tieni i salotto, con le loro brave cornici? Macché. Per anni li ho lasciati in soffitta. Mi hanno seguita nei traslochi. A un certo punto li ho cercati. Di recente li ho fotografati e suddivisi in periodi. Perché non l hai fatto prima? L ho fatto quando ho capito che non potevo più trascurare questa parte di me. In che senso? Lasciando tra parentesi il lavoro in azienda (quasi 30 anni), ho sempre coltivato la scrittura. Mi sembrava che richiedesse una preparazione più solida, e in certo senso valesse di più. L arte guardavo quella degli altri. Da critico d arte, da storico. Attraverso la scrittura, appunto. Così esprimevi l io più razionale Già, forse. E adesso, invece? Hai presente la parabola dei talenti? Se sai fare qualcosa, falla! No, non è per questo Insomma ho dedicato la mia vita all arte, ma ho anche sperimentato tecniche personalmente. Ad un certo punto ho voluto riprendere il filo che, dai quadretti di ragazzina, attraverso un anno molto intenso all Accademia di Genova Ma che ci facevi, a Genova? Il liceo. E il primo anno di università. Ma avevo anche voglia di un percorso al di fuori dei libri. L ho fatto nell arte. Sarebbe? Sono partita da un amore sviscerato per la pittura Metafisica. De Chirico. Ho avuto anch io un Periodo Metafisico nel quale ho dipinto piazze e manichini. Le mie non erano presenze inquietanti: nel mistero, forse cercavo i segreti della vita, che ancora non conoscevo. Erano i primi anni 70.

E poi? Sono passata al Periodo della Sintesi poetica. Guardavo a Morandi, Rosai, Lilloni. E schieravo le case l una accanto all altra, di fronte a me, sfumate in una foschia lieve. Per ottenere quegli effetti dipingevo coi polpastrelli. Quanti ne hai realizzati così? Una ventina e più. Un momento, per me, piuttosto originale, sul piano artistico. Mi sentivo appagata. E anche oggi quei quadri piacciono, alle poche persone che li conoscono. Non li hai esposti, quei lavori? Qualche volta, ma non in modo sistematico. Non mi proponevo di fare la pittrice di professione. Dopo un po di tempo, cambio di rotta sul piano tecnico: ho cominciato a stendere il colore con una spatola di metallo, lavorando di taglio. Ne risultavano delle righe accostate, che davano un effetto di pioggia. Sempre solo case? No, anche prati, arbusti, boschi. È una fase intermedia: da quelle righe accostate nasceva la voglia di tralasciare il disegno descrittivo ed esplorare semplici effetti di segno-colore. Così, alla fine degli anni 70. sono approdata all astrazione. Tutto in quegli anni, dunque? È stato un decennio molto intenso: laurea in Lettere. naturalmente con tesi in Storia dell Arte, a Ca Foscari (perché nel frattempo ero tornata a vivere nella mia città). Lezioni alla Scuola Libera del Nudo di Venezia. Inizio dell attività di critico d arte. Lavoravo molto. Anche perché sono sempre stata un tipo solitario E l arte riempiva dei vuoti. Mettiamola così! Comunque è anche vero che il troppo pieno spesso non lascia tempo per pensare, e quindi per creare. Una spinta formidabile a pensare e creare viene, invece, da un lavoro monotono, povero di stimoli. Hai presente un impiego statale? Ho presente Se fai un lavoro che non ti soddisfa, probabilmente cercherai di esprimere la parte di te che ti sembra soffocata. Ho sempre pensato che ciascuno ha il diritto di usare tutte le proprie potenzialità. Che, altrimenti, si atrofizzano. Eravamo arrivati al periodo astratto... Una tessitura fitta e regolare. Non solo pittura a olio, ma anche trame a pastello colorato e disegni a china, nero su bianco. Una tessitura, dicevo: non ho mai disegnato o dipinto d impulso, ma sempre con un gesto regolare, controllatissimo. (continua)

SALA 1 EMOZIONI DEL REALE Questa mostra comprende opere che ho realizzato nell arco di quasi 40 anni. Ma non ha la scansione ambiziosa di un antologica: costituisce invece, per me, l occasione per analizzare le linee di continuità della mia creazione artistica, e dunque le radici dalle quali traggo emozioni e pensieri. I dipinti di questa prima sala (creati a partire dai primi anni 90) colgono e rendono visibile l armonia del paesaggio e degli stati d animo, inseguendo un ideale di perfezione. Sono convinta che le esperienze più ricche possiamo trovarle ogni giorno, semplicemente vivendo. Guardandoci attorno. Ascoltando. Pensando. Tutto quello che possiamo desiderare è potenzialmente dentro di noi. Solo che, spesso, non sappiamo cercarlo. Grattacieli (La baia di Hong Kong), tempera su cartone cm 70 x 50

SALA 1 EMOZIONI DEL REALE La modella, sanguigna su carta cm. 30x40 Ombra sul Sassolungo, sanguigna su carta cm 30x40

SALA 1 EMOZIONI DEL REALE Roccia ghiaccio, olio su tela cm 60x60

E dopo l astratto? Pausa di riflessione Un classico. Per quanto tempo? Dopo un decennio esplosivo, negli anni 80 non ho inventato granché di nuovo, in pittura. Ho dato spazio alla scrittura, al giornalismo. Ma poi mi sono di nuovo innamorata del potere della pittura Quale potere? Ma di costruire qualsiasi cosa! Di far vivere paesaggi e persone. Contemplavo le montagne, e vedevo un quadro. All istante. Con la roccia antica e la grafia dei solchi e il colore mutevole per effetto della luce. Potevo ricreare la bellezza. E poi mi è sempre piaciuto il ritratto: cogliere lo sguardo di una persona, farla vivere sulla tela, per sempre. Mi consola pensare che qualcosa possa durare per sempre. Paura del tempo che passa e tutto trasforma, paura della morte Senso della perdita. Ma quel che perdiamo resta a far parte di noi. Le persone, soprattutto. Dunque, in pittura, è iniziato un nuovo periodo. Lo definisco Periodo del realismo contemplativo. È iniziato alla fine degli anni 80 ed è proseguito per un quindicennio, fino ai primi anni Duemila. Si potrebbe dire che copiavi la realtà, in modo ottocentesco L emozione veniva proprio dal rendere il paesaggio così com era, cercando inquadrature equilibrate, col sogno di un immagine perfetta. Ma quelle di adesso non sono propriamente montagne! Penso di avere superato la dipendenza dal vero, a partire dal paesaggio. Nella ricerca che sto compiendo ora, l elemento roccia resta centrale, ma con due possibili linee di evoluzione. La prima linea mi porta a trasformare la consistenza e i segni della roccia per assimilarla al corpo umano, con richiami alla pittura trecentesca (gli sfondi dorati) e tensioni quasi mistiche. E poi c è il lavoro di perlustrazione sempre più ravvicinato, fino a smarrire l insieme, cercando di nuovo l astrazione. Un ritorno di fiamma, dunque? Questa è la ricerca in corso, non posso dire di più. Sto aspettando di vedere cosa succederà.

SALA 2 PENSIERO METAFISICO In questa seconda sala sono esposti alcuni dei miei dipinti più recenti. Li ho messi a confronto con alcune tele che avevo concepito nei primi anni 70, quando amavo la Pittura Metafisica. Riscopro in me quel certo senso di sospensione, di attesa, che ora si traduce in spazi privi di luce naturale (il cielo è blu notte) eppure densi di vitalità. Contraddicendo le aspettative, dal corpo della montagna a lungo contemplata affiorano memorie, immagini di luoghi vissuti (un palazzo della mia città, Venezia) o eventi della mitologia (la nascita di Venere). La solennità del paesaggio si confronta con la purezza di una figura femminile resa immortale dal marmo di una scultura classica. Dialogo sulla bellezza Dialogo sulla bellezza 2, olio su tela cm 80x80

SALA 2 PENSIERO METAFISICO Dipinti degli anni 70 Città metafisica, olio su cartone telato cm. 30x45 Nottturno, olio su cartone telato cm. 50x40 Figure, olio su tela cm.40x50 Case, olio su tela cm. 60x50

SALA 2 PENSIERO METAFISICO Trittico, tecnica mista cm. 80x60 Trittico blu, olio su tela cm. 80x60

SALA 3 ASTRAZIONE E SPIRITUALITÁ In certo senso l emozione allo stato puro, per un artista, sta nel tracciare segni e stendere campiture di colore che rispondano solo a moti interiori. Senza riprodurre le forme della realtà circostante. Senza costringere la fantasia nei lacci delle proporzioni e delle prospettive ragionevoli. Ho riscoperto una mia passione per i tratteggi astratti. Li ho confrontati con le mie attuali esplorazioni della grafia inscritta nella roccia. Una grafia talmente ricca di allusioni da farci galoppare col pensiero. Mentre in sé la montagna, immutabile del tempo, spazialmente incombente eppure lieve allo sguardo e accogliente, sensuale, materna, è capace di attrarre il nostro spirito verso gli eterni dilemmi dell esistere. Per volgere lo sguardo, simbolicamente, più in alto Scivolando sul pendio, olio su tela cm 80x60

SALA 3 ASTRAZIONE E SPIRITUALITÁ Dipinti degli anni 70 Case 3, olio su tela cm.18x24 Spazio 1, pastello su carta cm 30x20 Primavera, olio su tela cm 40x50 Autunno, olio su tela cm. 40x50

SALA 3 ASTRAZIONE E SPIRITUALITÁ Montagna mistica, tecnica mista cm. 70x100

MOSTRE RECENTI Collettiva Centro d arte Tiepolo, Udine, 2006 Collettiva Estate artistica veneziana, Centro d arte San Vidal, Venezia, 2006 Collettiva FIDAPA, Galleria La Rinascente, Padova, 2007 Personale Dialogo con la montagna, Sala Comunale Bera Albino, Selva Gardena (Bz), 2007 Collettiva Artisti UCAI, Scuola Grande San Teodoro, Venezia, 2007 Concorso di arte pittorica La Grande Madre, Rovigo, 2008 Assegnazione del Terzo Premio Personale Lo spirito della montagna, Sala Coletti di Pieve di Cadore-Tai (Bl), 2008 Personale Abbazia di Novacella, Bressanone (Bz), 2008 Personale Villa Morosini-XXV Aprile di Mirano (Ve), 2008 Collettiva Galleria A+A, Venezia, 2009 Collettiva Linguaggi pittorici al femminile, Galleria Samonà della Banca d Italia, Padova, 2009 Collettiva Arte primavera San Vidal, Venezia, 2009 Collettiva Emergenze. Arte Roma 2009 Chiostro Basilica SS. Apostoli, Roma, 2009 Personale Villa Nazionale Pisani, Stra (Ve), 2009

Villa Nazionale Pisani, Stra (Ve) Studio dell artista: via Antonio Diedo, 7 30173 Venezia Mestre e-mail: laura.facchinelli@alice.it www.laurafacchinelli.it