L edizione è distribuita on line ed è disponibile per il download da parte delle scuole del territorio della ASL Roma 6 dal portale www.aslroma6.it. Esso costituisce il materiale documentale ad integrazione dei corsi generali e situazionali organizzati per il personale delle scuole e per quello messo a disposizione dagli Enti Locali. Questo manuale fa parte della serie dei seguenti 4 manuali: MODULO 1 ASPETTI GENERALI E GESTIONE DEL BAMBINO ALLERGICO MANUALE PER LA GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE SANITARIE PIU COMUNI DEGLI ALUNNI A SCUOLA MODULO 2 GESTIONE DELL EPILESSIA MODULO 3 GESTIONE DEL DIABETE A SCUOLA MODULO 2: LA GESTIONE della EPILESSIA MODULO 4 GESTIONE DELLA PEG Angelo Francescato Edizione 1 Anno 2018 10
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EPILESSIA E SCUOLA riassumendo L epilessia è la conseguenza di scariche elettriche improvvise in certe aree del cervello. La forma più nota ed appariscente è quella caratterizzata da crisi tonico-cloniche muscolari generalizzate, tuttavia si può anche presentare in altri modi: es. con delle cosiddette assenze, dove il soggetto sembra essere per breve periodo fuori della realtà circostante. Il 75% degli insegnanti ha avuto esperienza diretta con il problema, ma: Il 60% non saprebbe come intervenire Il 58% ha comportamenti errati Il 70% chiamerebbe il 118 IMPORTANTE!! NON TUTTE LE EPILESSIE NECESSITANO DI INTERVENTO FARMACOLOGICO A SCUOLA Gli altri aspetti importanti a scuola Il rendimento, gli insuccessi, l insegnante di sostegno, il piano educativo individualizzato, il buon senso nelle verifiche e nelle interrogazioni sono altri aspetti che spesso vengono posti in rilievo. Innanzitutto un comportamento disturbato non sempre è in relazione alla malattia. Ma può essere in relazione con da errori di educazione, condizioni ambientali sfavorevoli: il problema va rappresentato ai genitori, che si dovranno rivolgere al personale specializzato della ASL. E però anche possibile che una o più crisi possono "ottundere" la coscienza del bambino più volte al giorno con il risultato che lo stesso non riesce a seguire tutto quello che dice l'insegnante, come anche i farmaci antiepilettici possono interferire sulle competenze neuroattentive: questi aspetti anche vanno discussi con i genitori e con il personale specializzato della ASL. Talvolta l epilessia si manifesta nel bambino in forme gravi, per fortuna rare, che comportano rilevanti deficit intellettivi e disturbi comportamentali. Più spesso però il bambino può essere affetto da forme di epilessia assolutamente benigne, compatibili con un rendimento scolastico del tutto adeguato. Quindi nessuna restrizione rispetto l organizzazione scolastica (es. gite, ginnastica, laboratori, etc) e nessun intervento educativo particolare e comunque diverso dal resto della classe, anzi un comportamento di questo tipo compromette un integrazione sociale ed uno sviluppo psicologico equilibrato. E neppure della chiamata obbligatoria del 118!! In genere le crisi epilettiche non sono pericolose per la vita di un soggetto; possono diventarlo se si verificano quando il soggetto sta compiendo un attività pericolosa come: - arrampicarsi su un albero o su un impalcatura, - fare attività subacquea, 8 3
- guidare l auto (ma non è il caso di un bambino) - fare il bagno senza essere sorvegliati, etc. Le crisi sono inoltre pericolose quando si ripetono a distanza di pochi minuti l una dall altra o quando durano più di 5-10 minuti. E consigliabile in questi casi chiamare il medico perché il trattamento precoce di crisi prolungate si associa ad una percentuale maggiore di successo. Una crisi tonico-clonica quindi non è in sé un emergenza sebbene possa apparire tale. La crisi infatti terminerà in pochi minuti senza lasciare conseguenze se non la sensazione di stordimento e stanchezza, in una larga parte dei casi. Gli unici rischi sono rappresentati da eventuali traumi, per caduta urto con oggetti, ovvero correlati alle predette attività nel momento di occorrenza. Nel caso di un allievo con una crisi acuta per il quale non c erano prescrizioni mediche e non c era stata alcuna segnalazione da parte dei genitori: NON SOMMINISTRARE FARMACI + ATTIVARE IL PRONTO INTERVENTO A PARTE CIO, una crisi epilettica deve essere considerata un emergenza e bisogna quindi chiamare subito il 118 quando: la crisi avviene in acqua: nel caso di attività sportiva in piscina; il bambino/ragazzo si è ferito Il bambino/ragazzo è diabetico; una seconda crisi insorge subito dopo che è appena cessata la prima; il bambino/ragazzo non riprende conoscenza subito dopo le convulsioni POSSIAMO PARLARE DI SITUAZIONE DI EMERGENZA Se la crisi dura più di 5 minuti Se vi è una seconda crisi a breve dalla prima Se vi sono segni di traumi Se vi è un disturbo respiratorio persistente Insomma: cosa fare in caso di una crisi tonico clonica? Rispettare le indicazioni del medico, che in genere prevedono in una situazione standard di non fare niente nei primi 5 minuti di crisi, mentre se entro 5 minuti la crisi non cessa spontaneamente, somministrare il farmaco apposito (secondo le indicazioni mediche) Se anche con la somministrazione del farmaco, o in assenza di esso, la crisi non si risolve, chiamare il 118. La somministrazione dei farmaci entro i limiti delineati dalla norma rientra tra i compiti connessi alla funzione genitoriale svolta dalla scuola. Non assicurare il servizio di somministrazione dei farmaci salvavita potrebbe essere qualificato come inadempimento della obbligazione extracontrattuale, assunta nei confronti dei genitori, di vigilanza e custodia degli allievi, espone così la scuola a forme di responsabilità derivante dall art. 2048 del C.C. e potrebbe configurare il delitto di abbandono di minore previsto e punito dall art. 591 del C.P. (Linee guida per la somministrazione di farmaci in orario scolastico (Ministeri Istruzione e Salute 25/11/05 ) 4 7
In ogni caso, chiamare i genitori. QUINDI! COSA FARE IN PRESENZA DI UNA CRISI CONVULSIVA EPILETTICA NELL ALUNNO EPILETTI- MANTENERE LA CALMA! CO CON PRESCRIZIONE DI MicroPAM Chiedere l aiuto di 1-2 colleghi e invitare i compagni ad uscire. Uno resta con il ragazzo, uno va a prendere subito il MicroPam Togliere eventuali occhiali, Allontanare oggetti circostanti pericolosi Mettere qualcosa di morbido sotto la testa. Slacciare eventuali indumenti stretti. Non mettere niente in bocca per evitare il morso. Inoltre potrebbe essere impedita la respirazione. Ruotare il soggetto su un fianco e girare la testa (posizione laterale di sicurezza) in modo che la saliva ed eventualmente il vomito non intralcino le vie aeree Somministrare il microclistere (MicroPam ), che agisce in breve tempo. Avvertire i genitori Chiamare il 118 se il soggetto non si riprende dopo 3 minuti o se alla prima subentrano, senza ripresa di contatto o se ci son altre crisi. Il principio attivo del Micropam è il Diazepam Viene fornito secondo la prescrizione medica in confezioni monouso predosate che variano con l età ed il peso del soggetto. Si tratta di un microclistere, vale a dire di un farmaco per uso rettale, dove l assorbimento è piuttosto rapido per sedare la crisi. Va conservato a temperatura inferiore ai 25 C. E all interno di una piccola fialetta di plastica con lungo beccuccio, posta all interno di una confezione di alluminio. E conveniente avere a disposizione sempre 2 flaconcini, nel caso in cui la prima dose fosse espulsa, o vi fosse di fuoriuscita accidentale prima della somministrazione. CONSIGLIATO DI AVERE ANCHE A DISPOSIZIO- NE DEI GUANTI MONOUSO DA INDIOSSARE PRI- MA DI SOMMINISTRARE IL FARMACO. RELATIVAMENTE ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA CI SONO 2 SITUAZIONI: 1) Allievo con malattia cronica, patologia che richiede terapia di mantenimento in cui i farmaci devono essere assunti con orari e posologia costanti 2) Allievo con malattia cronica nota che può comportare fatti acuti (es. CRISI EPILETTICA) con manifestazioni corrispondenti a quelle previste e descritte dal medico, in cui i farmaci devono essere somministrati ALL OCCORRENZA con la modalità e posologia prescritta Inserire fazzoletti in bocca Rialzarlo appena terminata la crisi Dargli da bere a crisi terminata Praticare la respirazione artificiale d emblèe Somministrare farmaci a crisi terminata QUINDI Quale comportamento? Non cercare di immobilizzare Non mettere nulla in bocca Allentare indumenti stretti Mettere qualcosa di morbido sotto la testa Togliere gli occhiali Calcolare la durata della crisi Guardare l orologio Passata la crisi girare su un fianco come nella figura COSA (INVECE) NON BISOGNA FARE Stare vicino e tranquillizzare Se la crisi dura più di 5 minuti, allora è giustificato un trattamento farmacologico. In tal caso vanno somministrati i farmaci senza discrezionalità: IN PRATICA BISOGNA FARE SOLO CIO CHE E STATO PRESCRITTO DAL MEDICO. VEDI MODO D USO: NELLA PAGINA SUCCESSIVA 6 5