Segui in diretta la Processione di S. Maria del Pozzo sul sito internet www.capursowebtv.it domenica 26 agosto dalle ore 8.45

Documenti analoghi
PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr.

Voci dall infinito. richiami per l Anima

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare

IL CALENDARIO DELLA COMUNITÀ

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Sono stato crocifisso!

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici

Siamo un cambiamento in cammino

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s

Curricolo di Religione Cattolica

Mario Basile. I Veri valori della vita

INCONTRO NAZIONALE DEI LAICI MISSIONARI DELLA CONSOLATA. (Nepi Veneto Grugliasco)

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità

PREGHIERE per la Corona del Discepolo a 33 grani

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO

Il costo di partecipazione agli incontri di gruppo è di 10 a persona, per far fronte alle spese di gestione.

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA

DICEMBRE IN ORATORIO S. NATALE 2014

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

scuola dell infanzia di Vado

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944)

Cresco.. con Gesù!!! Scuola dell'infanzia Maria Immacolata Monteortone Percorso di educazione alla religione cattolica Anno 2010/2011

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA: LE TENTAZIONI QUARESIMA

Sant Antonio Abate Veniano - CALENDARIO AVVENIMENTI MAGGIO 2011

ANICA, TRA PASSATO E FUTURO

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini.

Natale del Signore - 25 dicembre

PIANO ANNUALE I.R.C.

Alunni:Mennella Angelica e Yan Xiujing classe 3 sez. A. A. Metodo per l intervista: video intervista con telecamera. video intervista con cellulare

IO, CITTADINO DEL MONDO

PREGARE NELL ASSEMBLEA LITURGICA CON LE FAMIGLIE NELL ANNO DELLA SPERANZA

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Scuola dell Infanzia Maria Zoccatelli Dossobuono

Relazione attività esercizio 2012

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre. Il segno dell Acqua. La comunità cristiana

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

Istituto Comprensivo Perugia 9

Parola di Vita Luglio 2009

ISCRIZIONE AL CATECHISMO 2014/2015:

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B

Andando insegnate... /Italia 23. A catechismo con. Padre Pianzola. di Sannazzaro e di Pieve Albignola

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA ***********

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

" UN AMORE Celeste Programmazione di Educazione Religiosa Scuola dell Infanzia Paritaria C. Arienta Prato Sesia a.s

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO

Laici cristiani nel mondo di oggi

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ======================================================================

SCUOLA DELL INFANZIA SANTA LUCIA - ISTITUTO COMPRENSIVO «GABRIELE ROSSETTI» IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4 C DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

IL VENERABILE DON PASQUALE UVA:

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo

6 gennaio gennaio 2006: 70 anniversario della Prima idea. E il testamento spirituale che Germana ha preparato alle missionarie e per l Istitu-

«La strada della Verità è nella Chiesa di Dio»

Compagnia teatroblu CenerentolO

CAMMINO INIZIAZIONE CRISTIANA

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

UNMARED ACCOGLIENZA IOEGLIALTRI. Obiettivi d apprendimento 1 LIVELLO. Attività Mezziestrumenti 2-3 LIVELLO. Unitàformativa.

Arcidiocesi di Udine Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia. Pregare nell assemblea liturgica con le famiglie nell anno della Carità

Ogni gruppo, partendo dalla 1a elementare fino alle Medie, presenta un segno ed il motivo del ringraziamento (vedi allegato)

Riconosce nella bellezza del mondo e della vita umana un dono gratuito di Dio Padre. Ascoltare alcuni brani del testo biblico.

Condividere i bisogni per condividere il senso della vita

La cenerentola di casa

VINO ROSSO TACCO 12. La Perdita

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco

10 - LA MISTAGOGIA LA FAMIGLIA TRASMETTE IL MISTERO. Le sei tappe dopo la Messa di Prima Comunione

Maschere a Venezia VERO O FALSO

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/ /4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

POESIE SULLA FAMIGLIA

Tanti doni bellissimi!

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME

1930 ECCO IL PRATO SUL QUALE NEGLI ANNI 70 STATA COSTRUITA LA NOSTRA SCUOLA!!!!!!

ALLEGATO N.1 BRIEF DI PROGETTO

C O M U N I T A P A S T O R A L E AROLO - LEGGIUNO - SANGIANO. La nostra Proposta per l

MA TU QUANTO SEI FAI?

7ª tappa È il Signore che apre i cuori

Visita del Dr. Simi Deputato nella tua scuola Inter di Milano Prova Enlace Colazione per Giorni Migliori Opera Teatrale di Fondazione ALPURA

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014

Transcript:

M A G A Z I N E LA FESTA DELLA MADONNA DEL POZZO Segui in diretta la Processione di S. Maria del Pozzo sul sito internet www.capursowebtv.it domenica 26 agosto dalle ore 8.45

2 EDITORIALE M A G A Z I N E Anche quest anno è arrivato il grande giorno; il giorno che tutti i capursesi attendono: la festa della Madonna del Pozzo! Questo numero del Magazine, infatti, è dedicato a Colei che ha insegnato a tutti come Amare voglia dire avere coraggio ed avere la capacità di donarsi. Oltre la Storia del ritrovamento della Sacra Effige, in questo numero, saranno presenti tante testimonianze di capursesi e non, che ci racconteranno le loro emozioni e sensazioni sulla Festa. Potrete trovare, inoltre, interviste e tante piccole curiosità. Anche noi di Capurso Web Tv siamo molto devoti alla Madonna del Pozzo e quindi, in questo editoriale, permetteteci di esprimere la nostra accorata preghiera. Tu, Madonna del Pozzo, sei la più grande tra gli artisti della vita; Tu, senza pennelli, hai dipinto l esistenza come uno sfolgorante caleidoscopio di colori. Senza scalpello hai scolpito in maniera mirabile la magia del vivere; Tu, senza pentagramma, sei riuscita a creare una dolce musica che avvolge e coinvolge arrivando, così, al cuore della gente. Entri in tutti noi senza far rumore ma con una immensa forza esplosiva che solo l Amore sa dare. Sei capace di esortare, consolare e trasformare la sofferenza in speranza, il dolore in gioia. Tu, SS. Maria del Pozzo, ti presenti come modello per coloro che non accettano passivamente le avverse circostanze della vita. Tu hai combattuto, hai affrontato gli ostacoli con la certezza che i tuoi privilegi di Madre di Dio, non Ti avrebbero esentato dai dolori e dalle afflizioni di tutte le madri della terra. Ti preghiamo, quindi, di aiutarci a portare il pesante fardello delle tribolazioni quotidiane; camminaci accanto e ascoltaci quando ti confidiamo le nostre ansie, i nostri dolori, le nostre speranze. Dai al mondo certezze vista la grande incertezza del futuro. Sussurraci parole d Amore, donaci Amore, perché se Tu sei con noi niente e nessuno ci farà paura. Buona festa a tutti dalla redazione di Capurso Web Tv. Redazione M A G A Z I N E DIRETTORE RESPONSABILE: Angelo Ambriola Registrazione al tribunale di Bari al n R.G. 1566/2010 e N Reg. Stampa 25 EDITORE: Associazione di Promozione Sociale Via Colle, 12-70010 CAPURSO (BA) redazione@promolab716.it REDAZIONE: Adriano Guglielmi Elena De Natale Enzo Pagone Federica Valentini Francesco Lepore Francesco Urbano Giancarlo Di Fronzo Gino Pastore Giuseppe Buono Giuseppe Lonero Laura Migliaccio Lucrezia Macchia Martina Marchionna Michele Rizzo Miki Albergo Teresa Campobasso Valeria Davoli HA COLLABORATO: Umberto Rizzo FOTO: In copertina Festa Madonna del Pozzo 1969. Foto di Angelo Saponara ritoccata a mano ad acquerello Archivio privato Redazione Capurso Web Tv Archivio privato Umberto Di Cosola Archivio privato Umberto Rizzo Archivio Santuario S. Maria del Pozzo Giancarlo Di Fronzo TIRATURA: 3000 PROSSIMA USCITA: 20 settembre 2012 Chiuso in tipografia il 23 Agosto 2012, alle ore 18,00 Impaginazione & Stampa: TIPOGRAFIA LONGO s.n.c. Castellana Grotte (BA) Via Gorizia, 31-70019 Triggiano (Ba) Tel. 3471367502

M A G A Z I N E PROMOLAB RACCONTA LA NOSTRA FESTA GRANDE TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONI ESPORTATA OLTRE CONFINE In diretta su Capurso Web Tv domenica 26 dalle ore 8.45 la Processione della Madonna del Pozzo 3 Capurso, un paese in festa nell ultima domenica di agosto, ogni anno da 307 anni. Fede, emozioni, folklore. Ognuno dentro di sé si prepara a vivere i quattro giorni dedicati alla Madonna in maniera particolare. Qualcuno ha addirittura gli stessi rituali, orari e posti che rispetta puntualmente per salutare la Vergine al suo passaggio per le vie del paese. Passano gli anni, il tempo, ma certe cose non cambiano. Abbiamo affrontato un viaggio alla riscoperta della festa degli anni passati. Con un pizzico di invidia e nostalgia spulciando tra le foto d archivio abbiamo notato quanto la festa di un tempo fosse lontana da quella che viviamo oggi. Erano tempi quelli in cui il forte attaccamento alla Madonna portava generosi benefattori a offrire in beneficenza ingenti somme di denaro con cui si organizzavano grandi festeggiamenti in suo onore. Folle quasi oceaniche si riversavano tra le strade di Capurso, da ogni parte della provincia, spinte dalla fede, dalla tradizione e dalla curiosità di conoscere i prodotti tipici artigianali ed enogastronomici del nostro paese. Sicuramente erano tempi diversi, in cui ci si muoveva a piedi o coi sciarabbàll prima, con le biciclette, le corriere e i treni dopo. Oggi la società sta cambiando, tutto è in evoluzione, ma non dobbiamo perdere le nostre tradizioni, le nostre radici. La festa patronale per noi capursesi, e soprattutto pugliesi, rappresenta il momento di unione, gioia, condivisione. La rivalutazione e soprattutto la conservazione di questo patrimonio è fondamentale, sapendosi certamente adeguare anche alle necessità del tempo. Tiranno per certi versi se si pensa alle non facili condizioni economiche in cui versa il Paese ultimamente, benevolo se si pensa al progresso tecnologico che oggi è alla portata di tutti. Seguendo queste semplici riflessioni abbiamo voluto provarci lo scorso anno e vogliamo rifarlo quest anno. Vogliamo esportare la Nostra Festa Grande, così come è definita, dando la possibilità a quanti non possono intervenire a Capurso di viverla intensamente. Anche noi di Promolab716 a.p.s., al pari di tanti altri che sono impegnati a vario titolo nella buona riuscita dei festeggiamenti, daremo il nostro contributo serio, spontaneo e sincero, con quel pizzico di innovazione che non guasta, consci della sacralità della fede, degli usi, costumi e tradizioni da salvaguardare e tramandare alle nuove generazioni. Capurso Web Tv sul proprio sito internet raggiungibile all indirizzo web www.capursowebtv.it, trasmetterà in diretta dalle ore 8.45 di domenica 26 agosto la partenza del Corteo delle Autorità Civili e Militari e della delegazione del Comitato Feste Patronali da Palazzo di Città, l arrivo al Santuario e il Solenne Pontificale officiato da S.E. Mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, che si terrà sul sagrato della Reale Basilica (ore 9). Subito dopo le nostre quattro telecamere seguiranno, sempre in diretta, l uscita della processione della Sacra Effige e le fasi iniziali, fin quando quest ultima raggiungerà Piazza Umberto I dopo aver percorso Via Madonna del Pozzo. Il collegamento verrà poi sospeso per riprendere nel pomeriggio alle ore 16.45 circa, orario in cui si prevede che il lungo corteo arrivi in Via Ortolabruna. Di qui, fino alla conclusione con il rientro della Statua in Basilica, è prevista una lunga diretta no-stop, in cui verranno proposti video riassuntivi delle due giornate che precedono la domenica, interviste ad ospiti ed autorità in studio (allestito per l occasione in un gazebo sul piazzale della Reale Basilica) e lungo tutto il percorso processionale. Tutti gli altri eventi qui di seguito elencati verranno ripresi e riproposti in differita con dei servizi curati dalla nostra redazione. Il programma domenicale dei festeggiamenti prevede, inoltre, in serata la tradizionale processione del Carro Trionfale, animato quest anno dal Corteo Storico (quest ultimo si ripeterà anche giovedì 30 in occasione dell anniversario del ritrovamento del Quadro di S. Maria del Pozzo), e a conclusione, quando ormai le luminarie curate dal Cav. Giuseppe Paulicelli di Capurso staranno per spegnersi o quasi, a tarda sera si terranno i fuochi pirotecnici della ditta Bruscella & Pellicani di Modugno in Via Cellamare nei pressi dello stadio comunale. Due i concerti bandistici che allieteranno le giornate di domenica 26 e di lunedì 27, rispettivamente Città di Rutigliano e Città di Noicattaro, mentre le processioni del quadro di venerdì 24 e di lunedì 27, così come parte della processione domenicale mattutina della Madonna e il Carro Trionfale in serata, saranno accompagnate dalla banda cittadina Amici della Musica. Novità di quest anno il concerto del cantautore Sergio Caputo, offerto dal Comune di Capurso e dall Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari, che si terrà sabato 25 in Piazza Umberto I alle 21.30. Immancabile il Luna Park nella zona 167 organizzato dal nostro compaesano Franco Davoli. Da segnalare, infine, nella giornata di sabato 25 la Giornata della Donazione sangue a cura dell Avis Capurso. Per l occasione è stata organizzata un insolita iniziativa quest anno, ma allo stesso tempo ricca di significato: sabato mattina alle ore 11 in Piazza Umberto verrà scattata una foto collettiva di tutti i donatori e simpatizzanti Avis. Questi dovranno presentarsi rigorosamente indossando una maglietta rossa, per sottolineare sempre più l importanza del gesto della donazione. Parafrasando impropriamente quest ultimo nobile concetto è d obbligo ricordare a tutti che è importante sostenere economicamente e in ogni modo l organizzazione della Festa, e per questo il Comitato Feste Patronali preposto. La buona riuscita, la crescita e il voler tornare ai fasti d un tempo, che possiamo oggi solo ammirare in fotografia, dipende soprattutto da tutti noi. Buona festa a tutti. Johnny Calabrese

4 STORIA MADONNA DEL POZZO M A G A Z I N E UN VIAGGIO ATTRAVERSO IL RINVENIMENTO DELL ICONA DI SANTA MARIA DEL POZZO Scopriamo la sua storia attraverso il racconto originale di un frate Alcantarino del 1800 La piccola Terra di Capurso, in Provincia di Bari, Feudo dei Principi Pappacoda, nel 1705 divenne celebre in tutto il Regno delle due Sicilie per il rinvenimento dell Immagine miracolosa della Vergine, nel Pozzo detto di Santa Maria in contrada Piscino. Si trattava di una Immagine di stile greco, simile a tante altre presenti nelle laure sacre diffuse sulla costa pugliese fin dall VIII secolo d.c. Quell evento fu tanto più straordinario quanto più si pensi alla semplicità dei suoi protagonisti e alla modesta realtà sociale in cui esso si verificò. Ma lasciamo parlare un autore anonimo del 1800, un Alcantarino che così descriveva l avvenimento: - Negli anni dal parto della Santissima Vergine Maria 1705 aggravato da mortale infermità, in modo tale, che spedito si vide, ed abbandonato da medici il pio Reverendo Sacerdote D. Domenico Tansella della terra di Capurso in Provincia di Bari, quando costui credevasi di rendere al suo Creatore I indispensabil tributo, gli comparve in visione la Beatissima Vergine Maria, di unita col glorioso S. Pietro d Alcantara, dicendogli, che riacquisterebbe la vita, che pericolava, e Ia pristina sanità, se bevuto avesse dell acqua del pozzo, detto di Santa Maria, colà nel territorio di quel Reverendo Capitolo, chiamato il Piscino, situato distante dalla porta di detta terra un terzo di miglio circa, verso I Oriente, e qualora promettesse erigere a suo culto una cappella interina, e quindi in progresso di tempo, un monistero del rigido Istituto di S. Pietro d Alcantara. Tutto attentamente ascoltò in visione il buon Sacerdote, tutto promise di eseguire, ed a suo tempo osservò il tutto, mentre riscosso egli appena da una tal visione, cercò subito dell acqua di quel pozzo indicatogli dalla Vergine, e soddisfatto nelle sue brame da suoi congiunti, tosto che n ebbe bevuto, prodigiosamente all istante risanò. Ricuperata dunque in tale stupendo modo la temporale salute, per corrispondere con grata riconoscenza al singolare benefizio ricevuto dalla Vergine Santissima, diè subito principio, a proprie spese, alla fabbrica di una piccola Chiesa in un suo podere, lontano dalla nomata porta passi 50 circa, all Oriente; (...) e con ogni sollecitudine s applicò per ridurla al suo termine. lntanto nell ultima Domenica d Agosto del medesimo anno 1705, tempo, in cui tal Cappella perfezionata non era, egli il Sacerdote Tanzella insieme con un suo fratello per nome Lorenzo, e con tal altro Michelangelo Portincasa, e Giambattista Conversa pittore, si condusse al cennato pozzo della Vergine additatogli (...), dentro cui trovò pennelleggiata alla greca una bellissima lmmagine di Maria nell intonaco (...). Colmi di giubilo, e di stupore i soprannomati col Reverendo Tanzella in vedere si prodigiosa Immagine, genuflessi divotamente l adorarono; indi si deliberarono distaccarla dal muro: ed oh prodigio! nell atto che il pittore Conversa adoperavasi con ogni possibil diligenza per ciò effettuare, ecco che si vide da se stessa miracolosamente dal muro del pozz separare, e darsi nelle mani del pio Sacerdote, che con riverenza ricevendola, trasferì nella novella Chiesa da lui eretta; e perché Ia medesima in tutto perfezionata non era, come si è detto, pensò tenerla riposto dentro una scala della sagrestia della medesima. Ma che! la Vergine stessa svelossi, e si pubblicò con nuovi strepitosi portenti, onde il divoto Sacerdote accelerò il disbrigo di tal novella Chiesa, la quale ridotta finalmente a perfezione nel mese di Febbraio dell anno 1706 ottenne

M A G A Z I N E CURIOSITÀ 5 I assenso della felice memoria di D. Muzio Gaeta Seniore, (allora Arcivescovo in Bari, e Patriarca di Gerusalemme) di benedirla, come in fatti si benedisse sotto il titolo di essa Beatissima Vergine, e di S. Lorenzo; ed espose alla pubblica venerazione sì miracolosa Immagine di Maria. Sparsa che fu per ogni dove Ia fama della prodigiosa Invenzione di una tale Immagine della Gran Madre di Dio dentro il nomato pozzo, e delle continue grazie, che a divoti fedeli ella compartiva, concorrer si videro da luoghi, eziandio i più remoti, i popoli per adorare, e riverire sì Gran Signora, ed implorare aiuto e soccorso nelle loro sì spirituali, come temporali indigenze, offerendo a lei delle ricche oblazioni, in modo, che nel breve giro di anni sette si giunse ad accumulare tra oro, argento, ed altro la somma di ducati diecimila e più; onde il mentovato Patriarca deliberò nell anno 1713 destinare quattro sacerdoti capitolari della medesima terra, per Ia buona amministrazione di detta cappella. Aumentandosi poi di giorno in giorno il concorso de popoli, e ricordevole il pio Sacerdote Tanzella della promessa fatta dalla Santissima Vergine nella surriferita visione, e della volontà della medesima di erigersi un monistero del rigido Istituto di S. Pietro d Alcantara, pensò dar principio all impresa, e col soccorso del Principe D. Lorenzo Pappacoda, e del suo figlio D. Niccolò, passato che fu quegli all altra vita, come anche del citato altre volte Monsignor Gaeta seniore; e del suo successore D. Muzio Gaeta juniore, dopo i varj contrasti, e gagliarde opposizioni di alcuni, che durarono per lo spazio di anni 24 circa (cosi disponendo lddio per altri suoi consigli) neli anno 1737, alla perfine si giunse ai termine da Dio prefisso, con ottenersi dalla s.m. di Benedetto XIII assoluto e decisivo Breve, onde potersi fondare in detta terra di Capurso un monistero della riforma fatta da S. Pietro d Alcantara; come felicemente effettuossi in un fondo di Lorenzo, fratello del buon Sacerdote Tanzella, vicino alla medesima cappella (...). In tali circostanze di cose intanto si diede tosto principio da detti Padri all edifizio del nuovo Convento di loro Istituto in un piano intermedio tra il pozzo, e la riferita Cappella, e colla possibile sollecitudine si proseguì la grande opera in modo che a 24 Agosto del 1748, vigilia del giorno festivo di essa Vergine in quell anno, coll intervento di tutto il Clero, Religiosi, e popolo, con magnifica pompa fu traslata la prodigiosa Immagine dalla sopradetta Cappella processionalmente da quattro religiosi Sacerdoti alla Chiesa interina del novello Convento: e finalmente a 27 Agosto dell anno 1778 da questa alla propria Chiesa, ove al presente esposta alla venerazione de divoti fedeli si adora, fu trasferita. Il Convento e l annessa Basilica, sia pure costruiti in tempi diversi, costituiscono uno degli esempi più tipici dell architettura tardo - barocca. Il Convento, nella sua essenzialità di linee, è pregevole per l agile fuga di archi del suo loggiato e per l armonica composizione del porticato che abbraccia il chiostro, quasi a invitare al raccoglimento e alla meditazione. Umberto Rizzo Testo di Umberto Rizzo tratto dal libro Festa della Madonna del Pozzo di Capurso Anno 2000 Perché la Basilica è detta Reale? La Basilica è detta Reale perché di Regio Patronato, in quanto era prerogativa dei Reali elevare con tale titolo le chiese più importanti del tempo. A conferirle dignità regale, contribuirono certamente anche le visite di Principi e Sovrani effettuate in più di un occasione a Capurso, tra questi i Borboni del Regno delle due Sicilie. Per volontà di Papa Pio IX, il 20 dicembre 1853, venne insignita del titolo di Basilica minore. Il 23 giugno 1854 lo stesso Pio IX aggregava la chiesa di Santa Maria del Pozzo alla patriarcale Arcibasilica Lateranense. Cosa rappresentano la campana e l ombrello portati in processione? Essi rappresentano le insegne del privilegio conferito alla Basilica per la sua aggregazione all Arcibasilica Lateranense. L ombrello dalle fasce rosse e gialle e il campanello processionale precedono la statua. Perché l icona della Madonna del Pozzo è stata incoronata in oro? Si deve al nobile patrizio Alessandro Pallavicini, che volle, attraverso un suo lascito, incoronare in oro le immagini di Madonne più celebri per antichità, culto e miracoli. Anche Capurso, in virtù della fama dei miracoli operati dalla Madonna del Pozzo, volle tributare alla Madre di Dio tale riconoscimento. L avvenimento ebbe luogo il 20 Maggio 1852 per mano del Cardinale Mattei. Il 13 giugno dello stesso anno, la Madonna del Pozzo venne eletta Protettrice principale di Capurso. Come era e come è la statua lignea della Madonna del Pozzo? A che epoca risale la tradizione del Carro Trionfale? Processione del carro trionfale Fino al 1996 la statua lignea della Madonna del Pozzo, opera di un artigiano anonimo della prima metà del 800, rappresentava colori diversi da quelli attuali. L opera sapiente e attenta del restauro, avvenuto quell anno, ha riportato alla luce i colori originali dell immagine che viene portata in processione. Sin dalla prima metà del 1700 era in uso concludere la processione serale della festività della Madonna del Pozzo, con la processione del Carro Trionfale, il primo di una lunga serie di Carri Trionfali in tutta la Puglia. L attuale Carro è il sesto in ordine di tempo. Costruito nel 1936 dal giovane artigiano capursese Francesco Porcelli e dipinto da Padre Samuele Puri, decoratore delle volte della Basilica. Più volte, detto Carro, è stato oggetto di restauro da parte di diversi artigiani. L ultimo intervento risale allo scorso anno, per mano dell artigiano Beppe Coppi di Turi. Esso viene trainato con delle funi, durante il suo percorso, da una compagnia di pellegrini di Bisceglie, tradizione quest ultima che si tramanda di padre in figlio. A cura di Federica Valentini e Michele Rizzo

6 I SIMBOLI DELLA FESTA M A G A Z I N E I MADONNARI Il Madonnaro, artista girovago, disegna con gessetti colorati le figure religiose che si festeggiano nel paese dove si trova. Il disegno viene realizzato sull asfalto o su uno slargo e l artista mentre disegna attira l attenzione della gente, la quale, fermandosi ad ammirare l opera realizzata elar- gisce una piccola offerta. Capurso ha una lunga tradizione in materia di Madonnari, tanto è vero che un capursese qualche anno fa è stato premiato a una rassegna nazionale che si tiene a Mantova. Questa tradizione si è quasi del tutto persa nel tempo, sostituita dai più moderni writer (graffitari). I FUOCHI PIROTECNICI LE LUMINARIE Le luminarie, altro elemento della festa, nel passato venivano realizzate da bravissimi artigiani del circondario, tra questi ricordiamo i F.lli Faniuolo di Putignano e Pignataro di Noicattaro, i quali gareggiavano fra loro per realizzare le più belle. Inizialmente esse erano alimentate a gas acetilene, ed elettricamente con l avvento dell energia elettrica, perfezionata oggi con le lampadine a led. Attualmente la ditta che si occupa di realizzare le luminarie per le nostre festività è quella del Cav. Giuseppe Paulicelli che ha sede in Capurso. IL PALLONE AEROSTATICO La tradizione del lancio di palloni aerostatici durante i festeggiamenti risale anch essa alla fine del 1700. Si è consolidata anche a Capurso ad opera di due fratelli, Gennaro e Giuseppe Cespites, che tra i primi anni del 1900 e fino al 1958 hanno realizzato dei bellissimi aerostati. Essi avevano imparato questa tradizione dal padre Vincenzo. Dal 1958 in avanti la tradizione è passata nelle mani dell artista Carlo Macci detto Carletto (all epoca ragazzo di bottega dei Cespites) e da lui al figlio Gino, che ancora oggi si occupa della realizzazione e del loro lancio. A cura di Federica Valentini e Michele Rizzo I fuochi pirotecnici rappresentano l epilogo dei festeggiamenti. Nel passato, Capurso vantava una lunga tradizione di artigiani che producevano i fuochi. Tra questi chi ha dato maggior lustro alla nostra cittadina sono stati certamente i fratelli Antonio e Giuseppe Lorusso, più volte premiati, anche in concorsi internazionali. Successivamente questa tradizione è passata nelle mani del nipote Cav. Antonio e mantenuta da quest ultimo fino al 1956.

M A G A Z I N E CULTURA 7

8 M A G A Z I N E

M A G A Z I N E 9

10 M A G A Z I N E

M A G A Z I N E LA FESTA VISTA DA... LA FESTA DELLA MADONNA DEL POZZO VISTA DA Pensieri, riflessioni, testimonianze che offrono svariati punti di vista della Nostra Festa Grande 11 Abbiamo raccolto in queste pagine diverse testimonianze di autorità e gente comune da sempre coinvolta attivamente in svariati modi nei festeggiamenti in onore di S. Maria del Pozzo. La scelta non è stata casuale: abbiamo voluto offrire diversi punti di vista di una festa unica per fede e devozione, interessando diverse categorie, dal commerciante all autorità, dal mastro artigiano al parroco, dal pellegrino all organizzatore dei festeggiamenti, dallo storico ai musicisti. Evviva Maria! La festa della Madonna della Madonna del Pozzo ha rappresentato per me sempre un momento di grande intensità. Nel periodo dell infanzia, i ricordi sono legati al risveglio domenicale, con il fascino destato dai tanti devoti, specie biscegliesi,che invadevano letteralmente il paese. Un gruppo di loro, per tanti anni ha trovato ospitalità nei pressi di casa mia, ed io personalmente mi occupavo della loro accoglienza offrendo spazio all interno del giardino di casa perché potessero riposarsi. Ma non si può prescindere dal ricordare i momenti legati alla processione della mattina e del carro serale. Oggi da Sindaco, provo sempre le stesse emozioni e sono impegnato insieme al comitato feste patronali e ai frati del Santuario ad offrire la massima e calorosa accoglienza nei confronti di tutti i devoti, cercando di tener vivo e valorizzare il patrimonio che per la nostra comunità rappresenta la festa della Madonna del pozzo. Francesco Crudele - Sindaco di Capurso LA GRANDE FESTA Si avvicina l immancabile appuntamento con la grande festa! Non uso l aggettivo grande per enfatizzare il sostantivo festa in rapporto alla cornice delle manifestazioni esterne, ovvero bande, fuochi ed altro, ma la grande festa è quella che ognuno di noi porta nel cuore per tutto l anno, nelle sue più svariate attività personali: nel lavoro, nel tempo libero, nella famiglia ed in tutti i contesti della vita civile. Aspettiamo quell ultima domenica di agosto come un faro che illumina il percorso della nostra vita e che ci aiuta a ripartire nelle attività di un nuovo anno. Ecco perché è una grande festa: perché durante tutto l anno ci rivolgiamo ala Madonna per pregarla ed onorarla, per tutto l anno ci rechiamo presso il suo Santuario, per tutto l anno volgiamo a lei un particolare ricordo. ma, nell ultima domenica di agosto, esplode il nostro senso di appartenenza e di devozione alla Madonna del Pozzo. Che sia quindi una grande festa del cuore, di un cuore grato alla Madonna per il suo aiuto e la sua protezione soltanto con questo spirito potrà essere una grande festa anche esteriore, senza ipocrisia ma nella veridicità dei gesti esteriori che compiamo. È importante per ciascuno di noi riscoprire il valore dell affidamento alla Madonna: se non facciamo questo non possiamo predisporci a vivere con entusiasmo e collaborazione la grande festa. I momenti più belli che portiamo nel cuore, sia chi vive stabilmente a Capurso e sia chi per diversi motivi vive lontano dal nostro paese, sono legati, sicuramente, oltre che agli affetti familiari più cari, all immagine della Madonna, alla processione del mattino e del Carro Trionfale, ai pellegrini che cantano Colgo l occasione per salutare i nostri concittadini residenti in Italia e all Estero e per rivolgere a loro il più sentito ringraziamento per il sostegno che sempre esprimono per il Comitato Feste con le loro lettere e il loro supporto economico. Vivere ed aspettare la festa per esplodere di entusiasmo e di riconoscenza verso la Madonna significa quindi anche sostenerla, incentivarla ed animarla con il nostro contributo di emozioni e di risorse anche materiali. La grande festa dipende da tutti noi che la CAPURSO AMA I TUOI SANTI PATRONI! Carissimi capursesi, mi rivolgo a voi, abitanti di questa terra, perché ancora una volta ci viene richiesto di riconoscere il Bene che è stato affidato a noi tutti: la Sacra famiglia di Nazareth. S. Maria del Pozzo e San Giuseppe sono eletti madre e padre di questa cittadina da ormai tre secoli. Forse è necessario mettere in luce ciò che molti danno per scontato. La paternità e la maternità dei nostri Patroni non è un privilegio ma un dono che richiede impegno. Maria e Giuseppe ci chiedono, in questi giorni, di farli rientrare nella nostra vita. Preghiere, invocazioni, suppliche sono il cibo di queste ore di festa per poter partecipare alle celebrazioni (S. Messa, Confessione) delle nostre chiese e nel vivere le nostre processioni. La nostra gioia si manifesta attraverso l apparato tradizionale ed essenziale di Luminarie, Concerti Bandistici, Fuochi Pirotecnici e tutto ciò che la creatività può donare. E nelle feste dei nostri Patroni che ci viene ridetto d essere capursese, di ritrovare i nostri parenti ed amici per costituire la famiglia dei figli di Dio. L augurio è di poter aprire le nostre case (cioè imparare l accoglienza, la disponibilità, il servizio, la generosità, il sacrificio, l umiltà, il rispetto) agli viviamo in prima persona, dalle famiglie, dai commercianti, da tutti gli operatori sul territorio. Non ricordiamoci di questo appuntamento soltanto qualche giorno prima, ma aiutiamo la festa a crescere superando pregiudizi e diffidenze, cercando di viverla in maniera disinteressata affinché tutti i gesti esteriori che compiamo siano autentici. Stiamo vivendo un momento storico difficile, che mira alla sostenibilità per le generazioni future ma che mette in crisi il presente, caratterizzato da tanta precarietà e pochi punti di riferimento. L impostazione programmatica della festa di quest anno guarda anche a questa realtà con molta attenzione, mirando a soddisfare l aspetto esteriore tradizionale ma con sobrietà e rispetto verso una società sempre più in difficoltà economica e cercando di dare il buon esempio evitando sprechi e sperpero di denaro. Spero che tutti siano consapevoli di questa difficile realtà che anche il Comitato Feste vive nell organizzare i festeggiamenti e che possano essere sensibili ad aiutarlo in questa impresa che diventa ogni anno sempre più difficile ed onerosa. Un grazie a quanti colgono l invito a collaborare e un augurio a tutti di una grande festa. Riccardo Lorusso Presidente Comitato Feste Patronali innumerevoli fratelli e sorelle che giungono a Capurso per bussare al cuore di Dio con l aiuto della Madre di Dio. Non rimaniamo a guardare, ma impegniamoci a vivere diversamente le nostre feste: il Comitato Feste, il Santuario, le Parrocchie sono luoghi dove si gioca il nostro futuro. Grazie capursesi che amate la vostra terra con fede e tradizione e vorrete donare ai vostri figli le ricchezze dei padri. Don Franco Ardito Arciprete Parrocchia SS. Salvatore

12 LA FESTA VISTA DA... Non è facile incidere su carta, impressioni, emozioni, gioie che, soprattutto nei giorni solenni della festa in onore di Santa Maria del Pozzo, il mio cuore prova e sperimenta. Pur intento a sovrintendere a che ogni momento dell intenso programma di celebrazioni scorra sicuro e sereno, non mancano i momenti in cui i miei occhi si incrociano con quelli dei tanti pellegrini che giungono ai piedi della Madre Ss.ma per offrire l omaggio della loro preghiera e della confidenza del cuore. Ogni anno, prima di rivolgere il saluto ai pellegrini che attendono l apertura delle porte di bronzo della Basilica, sosto per qualche attimo, insieme ai pochi collaboratori a quell ora presenti (ore 4 del mattino!), davanti alla Statua della Madonna per affidare la grande giornata di festa, i frati, i collaboratori, gli ammalati, i giovani e per raccomandare tutti coloro che a Lei si rivolgeranno quali devoti e figli nel sostare per qualche attimo davanti al suo trono. Sono diversi gli anni che mi vedono a servizio di questo Santuario, eppure ogni volta è come se mi trovassi a vivere tutto come la prima volta! Mi sento devoto tra i tanti devoti, conquistato dai canti e le preghiere che con gioia si sciolgono e s innalzano al Signore per mezzo di Maria, Madre nostra. Nonostante il cambio generazionale e i mutamenti sociali, l amore verso la Madonna resta un punto fermo e forte, elemento di identificazione di un popolo che vede nella sua presenza un ancora sicura di salvezza. Maria continua ad essere la stella, la bussola del cammino dell uomo del nostro tempo! Auguro a tutti, serenità e pace, forza e speranza! Padre Francesco Piciocco Rettore Basilica S. Maria del Pozzo M A G A Z I N E VIVIAMO CON MARIA NELLA CARITÀ Carità. Condivisione. Sono le parole più ripetute dal vescovo nella visita pastorale alle nostre comunità, ed ora la nostra eredità. Ogni anno in me c è attesa per questa festa, della nostra Madonna del Pozzo, che ha fatto tanti passi in avanti per certi aspetti, ma che continua a non essere la festa dei più poveri. Agosto è un mese duro (e non solo per il caldo) soprattutto per i poveri. La festa deve poter diventare ( e in questo il Santuario deve avere un ruolo importante) l uscire dalla febbre della competizione per comprendere meglio la condizione dei più deboli. Abbassare la saracinesca della Caritas, stabilire che tutti sono finti poveri (e noi con l abito chi siamo, poveri finti?), celebrare tonnellate di Eucarestie e riti vari che non diventano poi la solidarietà e la carità, a che serve?...sarà che sono un sognatore, ma sogno una festa dove tutti facciano festa. Don Bernardino Palmieri Parroco Parrocchia San Francesco da Paola Con l avvicinarsi della Festa della Madonna del Pozzo ogni anno le sensazioni e le emozioni che si ripetono nel mio cuore sono indescrivibili. Sono molto legato alla Vergine, e può sembrare strano, ma puntualmente sogno la Madonna il mese di luglio e agosto ogni anno. Lo considero un segno. Sono ormai quarant anni che porto la Statua in processione, dopo che per ben due volte, da un incidente stradale prima e un altro sul lavoro dopo, mi sono salvato. Il mio primo pensiero in quei momenti era rivolto a Lei: Madonna mè aiuteme!. Oggi questa mia devozione si sta Per me la Festa della tramandando ai miei figli maschi: Madonna del Pozzo, Mario, Michele e Gaetano. E già significa ritornare da qualche anno che mi affiancano nel portare la Madonna e l anto, quando la festa, per con la mente al passano scorso è stata anche la prima un piccolo paese come il volta per mio nipote Umberto junior. Mia figlia Anna, invece, porta rappresentava un mo- nostro, era l evento che il cero da parecchio tempo. mento di aggregazione e socializzazione. Il ricordo Umberto Di Cosola delle luminarie, le bande, i fuochi pirotecnici, i palloni aerostatici, gli artisti di strada (ricordo particolarmente la figura di Piripicchio ), le bancarelle con le merci varie e la folla dei fedeli erano tutti elementi integranti della festa che rendevano quei giorni unici e irripetibili. Umberto Rizzo

M A G A Z I N E LA FESTA VISTA DA... 13 Per me la festa della Madonna del Pozzo è rivivere ogni anno un intreccio di emozioni che mi riportano all infanzia: ricordo il fumo della carne arrostita per le strade, i pellegrini che sostavano di notte con i traini, le giostre che non si fermavano mai, i parenti in arrivo. Nel tempo molte cose sono cambiate si da più spazio alle manifestazioni folkloristiche che alla fede. Ogni anno il montaggio e l uscita del carro mi fa fare cattivo sangue ma nello stesso tempo mi rende felice e appagato del lavoro fatto. Il lancio della meravigliosa mongolfiera dello scorso anno ha provocato in me una felicità immensa: con lei sono volati i sogni e le speranze di tutti noi, sogni che mi auguro almeno per i giovani si possano realizzare. Come capursese verace mi auguro che la nuova generazione non perda mai il centro di questa festa: Lei, Maria del Pozzo. Gino Macci Anche se molto spesso la vita ci conduce lontano dal nostro paese natio, in realtà esso resta e resterà sempre nel nostro cuore. Personalmente ho avuto, negli anni, il piacere di ritornarci anche in veste di direttore di complessi bandistici che si sono esibiti in occasione della grande festa della Madonna del Pozzo. E un modo per rivivere tante situazioni accadute nel periodo giovanile quando, all ombra del santuario della Madonna e sotto la guida di Padre Nunzio, scomparso ormai da qualche anno, molti di noi sono cresciuti formandosi anche ai valori cristiani. E suggestivo rincontrare molti di quegl amici di gioventù in occasione della stessa festa che ci univa tanti anni fa. Per concludere inutile aggiungere che sotto il profilo professionale, quando si esegue un concerto a Capurso, l impegno è al massimo livello anche in ragione dell uditorio sicuramente molto preparato e partecipe. Un saluto affettuoso a tutti i miei compaesani. Beppe Carbonara Sappiamo bene che il Patrono di Capurso è San Giuseppe. Però la festa della Madonna del Pozzo per i capursesi è molto sentita con fede: c è molta partecipazione religiosa nei quattro giorni che precedono i festeggiamenti. Capurso accoglie molti pellegrini da tutti i paesi limitrofi e a loro, il Santuario della Madonna dà molta accoglienza. Io personalmente sono il Capobanda della banda cittadina di Capurso; per me la giornata più emozionante è la domenica quando esce la statua della Madonna: c è una marea di fedeli che pregano e seguono la processione. L altra fase emozionante è la sera verso le ore 22.00 quando dal pozzo del Carro Trionfale esce l immagine della Madonna accompagnata dalla banda che suona l inno di Viva Maria. Domenico Masciopinto DI PIÙ UN TEMPO ERA MIA QUESTA FESTA Di più l amavo e l aspettavo da bambino questa Festa Perché sono nato in una traversa di via Madonna del Pozzo Con i pellegrini che li sentivo arrivare già prima dell alba Con le bancarelle tutte già schierate e illuminate dal venerdì Con tutti quegli odori di un consumato pretesto di speranza e di fede Di più un tempo si rabbrividiva davvero per questa Festa Perché tutto era più sincero e più povero più sentito e apprezzato Compresa l orchestra e le bande i madonnari e gli imbonitori Le olive alla calce i sedani il formaggio punto coi vermi e le preghiere Di più sono cresciuto da bambino nella meravigliosa casa di Maria Al fianco dei vari Padre Nunzio Padre Salvatore e Padre Edoardo Da loro ho imparato l amore per questo luogo e per questo culto La bellezza e la grandezza di questa fede che ancora sgorga rigogliosa Da ogni meandro non solo paesano ma da luoghi ben più noti e lontani Di più amo pregare con discrezione questa nostra dolcissima Madre Quando la Sua splendida casa è quasi vuota e messa in penombra Quando l odore mistico dell alba mi accompagna e nessun rumore Osa distogliere un momento d amore così intimo e dal credo profondo. GIOIA DEL COLLE E LA MADONNA DEL POZZO Lillino Patano È ancora vivo nel cuore di tutti noi gioiesi e devoti della Madonna del Pozzo la visita del simulacro della Vergine di Capurso nella nostra città nel settembre del 2010 che ha rafforzato ancora di più la devozione alla Regina di Misericordia. Anche a Gioia del Colle l ultima domenica di agosto è dedicata ai festeggiamenti in onore della Madonna del Pozzo presso la Chiesa di San Francesco, curati dalla Confraternita del Purgatorio. La nostra festa prevede la novena con la recita del Santo Rosario il triduo con la celebrazione della Santa Messa e da diverse celebrazioni eucaristiche il giorno della festa. L immagine lignea custodita in chiesa in uno dei sette altari laterali, risale all incirca alla fine del 1700 ed è vestita in occasione della festa con un abito bianco e un mantello rosso in stile barocco completamente lavorati con fili d oro e pietre preziose. Storico è anche un nutrito gruppo di fedeli che ogni anno sin dalle prime ore del mattino si reca a Capurso in occasione della festa e della solenne processione alla quale devotamente partecipa. Sia la Vergine Maria per quanti con fede la invocano, Colei che indica la strada per giungere al pozzo dell Acqua Viva che è Cristo Gesù e Nostro Signore. Carmine Candeloro Presidente Confraternita del Purgatorio - Gioia del Colle

14 LA FESTA VISTA DA... M A G A Z I N E Un incontro sempre molto atteso e sempre diverso, quello dell ultima domenica di agosto con la Mamma del Pozzo nel giorno della sua festa. Una giornata intensa, carica di emozioni, di preghiere di ringraziamento, di suppliche e di sacrifici offerti a lei: la Mamma di sempre. Vivere la festa della Madonna del Pozzo per un pellegrino di Bisceglie significa calarsi nel profondo della propria coscienza, rispolverare un rapporto profondo e confidenziale con quella Madonna che ha accompagnato la vita di ogni singolo devoto che dalla nascita è stato consegnato alla protezione di Santa Maria del Pozzo. Un viaggio nel ricordo di cari dipartiti che hanno tramandato un amore sviscerato verso quella Madre miracolosa da avere come riferimento in tutti i momenti della vita e da ringraziare nel giorno della sua festa anche a costo di qualche piccolo sacrificio che diventa pegno d amore per la protezione ricevuta e per la continua assistenza che Lei esercita su chi le si raccomanda. Un giorno preparato con largo anticipo e con fervore che ha inizio il venerdi che precede la festa, con la partenza dei pellegrini che a piedi raggiungono il Santuario e termina il giorno dell ottava con la conclusione dei festeggiamenti che onorano anche nella città di Bisceglie la Vergine del Pozzo. Vari momenti scandiscono la giornata dell ultima domenica di agosto: quando non sono ancora sorte le prime luci dell alba, l arrivo in Basilica è il primo momento toccante, in cui la compagnia fa il suo ingresso rigorosamente prostrata sul pavimento portandosi al ritmo del canto popolare dinnanzi all effige della Vergine. La S. Messa, la visita al Pozzo di S. Maria, la lunga processione per le vie di Capurso e infine il rientro in chiesa del simulacro e il canto di saluto alla Madonna sono momenti vissuti con grande partecipazione emozionale in cui il rapporto tra il devoto e la Madre diventa via via più stretto. Dopo il meritato riposo, è la volta del tiro del carro dove lo spirito energico e gioioso dei biscegliesi manifesta la gratitudine per la giornata appena trascorsa e nello stesso tempo il desiderio che la festa di S.Maria del Pozzo continui nei festeggiamenti nella città di provenienza, portando nel cuore la speranza che l esperienza appena trascorsa abbia rafforzato l amore verso la Madonna e la consapevolezza di diventare sempre persone migliori. Luciano Capurso Presidente Ass. Madonna del Pozzo Bisceglie Ci siamo,la festa della Madonna si avvicina e come ogni anno si rinnova la mia tradizione vivo questi giorni con lo stesso fervore di sempre che non è quello di un comune cittadino ma quello di un commerciante di frutta secca da diverse generazioni. Già da bambino aiutavo mio padre nella preparazione dell allestimento del banco vendita: si lavorava notte e giorno con grande fatica per fa sì che tutto si presentasse alla perfezione e questo, con il passare del tempo non è cambiato. Tutto si ripete ogni anno nella stessa maniera e la cosa più bella è vedere come la tradizione si rinnova nella dedizione e nella passione dei miei figli. Buona festa a tutti da Pinuccio u ncdder!!! Pino Deleonardis Per i massafresi, ogni anno, si ripete l appuntamento con LA NO- STRA MADONNA. Ansiosi aspettiamo agosto, perché per ognuno di noi avvicinarsi al santuario è sentire l abbraccio della Madonna... ed in quei giorni è come se ci sentissimoalleviati dalle sofferenze. La tradizione, la fede, l amore per la Madonna,la speranza che lei guidi il nostro cammino ci spinge a Capurso. Sia per più piccoli e più grandi è un momento intenso e ricco di profonda emozione e devozione. Per ragioni non descrivibili con le sole parole...ma con il cuore il popolo massafrese sempre più si avvicina alla nostra Signora che ci protegge con il suo grande manto. Anna Leggieri presidente Ass. Madonna del Pozzo di Massafra i

M A G A Z I N E LE NOSTRE RUBRICHE 15 Una comunità può sentirsi tale anche grazie alle tradizioni religiose che custodisce e porta avanti con orgoglio nel corso degli anni, tenacemente, e che contribuiscono ad alimentare il senso di appartenenza dei singoli, a rinnovare e a tener salda la sua memoria storica e a rappresentarla agli occhi del mondo. Per la nostra comunità tutto ciò è rappresentato dal culto della Sant.ma Madonna del Pozzo: l arrivo dei pellegrini, la processione penitenziale con i ceri, il carro per le vie del paese accolto dal lancio dei fiori e dalle urla festanti dei fedeli, il corteo storico, i colori e i profumi della festa sono tutte istantanee vivide e suggestive che si sono ripetute con sfumature diverse nel corso del tempo, colorate di volta in volta dalle storie dei partecipanti, dalla loro fede e dalle loro emozioni. Esistono molte pubblicazioni in merito, ne ho scelte tre pensando ad altrettanti diversi aspetti del culto e dei festeggiamenti che è possibile approfondire. Nell accostarsi alla conoscenza e allo studio di qualsiasi tipo di fenomeno, non si può prescindere da un approccio squisitamente storico, ecco il motivo della prima proposta: La storia della Madonna del Pozzo, Edizioni LMP, scritto dal prof. Michele Mariella. Un piccolo opuscolo che riesce a tracciare sinteticamente la storia del Santuario dalla miracolosa guarigione del sacerdote don Domenico Tanzella, grazie all acqua del pozzo di S. Maria, sino alla festa d agosto del 1996, anno in cui tutti i devoti della Madonna hanno avuto modo di ammirare la statua lignea professionale, restaurata dalla dott.ssa Giove-Giuranna. La storia, si sa, è fatta dagli uomini e se si tratta, come in questo caso, di una storia di fede, le testimonianze dei singoli acquistano maggior valore perché riescono a darle spessore e tridimensionalità di sentimenti, portandola ad un livello più umano e più ricco di sfaccettature. La Madonna del Pozzo di Capurso Il culto, la festa, gli ex voto scritto dalla proff.ssa Anna Maria Tripputi e edito da Paolo Malagrinò Editore riesce in questo intento attraverso uno studio approfondito e coinvolgente delle tradizioni e degli ex voto del Santuario, ognuno legato ad un racconto, ad una testimonianza di vita e di fede. L ultima proposta rappresenta la celebrazione del culto e dei festeggiamenti anche attraverso le immagini arricchite da preziose notizie intorno all invenzione dell Icona e alla prima comunità custode del Santuario, trovate negli archivi dell ordine dei Frati Minori: Un Pozzo Di Devozione, il culto mariano a Capurso curato da Michele Bellino, sacerdote dell Arcidiocesi di Bari- Bitonto e Umberto Rizzo, cultore di storia locale, ed edito da Gelsorosso. Valeria Davoli I sapori della festa Tra sciarabbàll e processioni Quella della Madonna del Pozzo era ed è anche una festa per la tavola. Nelle giornate tra il venerdì e il lunedì come oggi, serpeggiavano per le strade del nostro paese odori di buona cucina: iniziavano le preparazioni di piatti per le serate, per la domenica, per i cuori e per i palati. Il venerdì la processione del quadro dell icona apriva i festeggiamenti ed era la giornata in cui si preparavano e si degustavano, soprattutto tra i capursesi, focacce e parmigiane. Incominciavano i pellegrinaggi: sopra ai trajènere, a piedi o sopra ai sciarabbàll i pellegrini accorrevano per la festa. Pronti per partecipare da protagonisti ai festeggiamenti religiosi, portavano con loro focacce e parmigiane, compravano pr v lòne, f rmàgge pund o fradece (formaggio con i vermi), u accie, i nghj m ridd. I frastiere rimanevano a Capurso fino al lunedì della festa, riposandosi e bivaccando sui loro mezzi. Il pranzo della domenica era ed è sicuramente il momento principale della festa culinaria. Sin dalla mattina per le vie di Capurso gli odori fanno pensare ad un momento di appagamento del palato solo dopo quello dello spirito con la processione dell Icona della Madonna del Pozzo che si tiene in mattinata. Oggi, come anni fa, il menu della domenica varia da famiglia a famiglia ma nella maggior parte dei casi e delle case le portate sono le stesse: orecchiette rigorosamente fatte in casa o pasta al forno condite con il sugo del ragù, braciola, agnello arrosto. Certamente la preparazione del ragù era quella più impegnativa: si iniziava la mattina a soffriggere, a chiudere le braciole con il filo di cotone, a far cuocere a fuoco lentissimo per circa due ore. Il sugo nel tegame, preferibilmente in terracotta, doveva borbottare sui carboni del frascjìerre o della f rnacèdd. La domenica per i capursesi non era e non è festa senza braciola in tavola! In serata poi si portavano le teglie di coniglio o agnello con le patate ai forni del paese per farle cuocere e per mangiarle a cena. La festa stava per concludersi in tavola e nei cuori. Ci si dava appuntamento all anno successivo per condividere sapori ed emozioni. Oggi come ieri in parte si ripetono queste tradizioni anche per non dimenticare la nostra e le nostre storie capursesi. Buona festa a tutti! Teresa Campobasso