PRINCIPESSE E GUERRIERE



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Transcript:

Struttura: Dipartimento delle Dipendenze Patologiche Direttore: Dr. Luigi Bartoletti Ser.D Valenza Responsabile Dr.ssa Damiana Martinelli PRINCIPESSE E GUERRIERE 25 novembre 2015 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Referenti del progetto per ASL AL Dott. Antonella Mattacheo (Educatore Professionale) Sig. Maria Cristina Cassola (Infermiera Professionale) Ser.D. - Presidio di Valenza v.le Santuario n.67/69 Recapito telefonico 0131/959212 e-mail : amattacheo@aslal.it mcassola@aslal.it sert.valenza@aslal.it

E se le donne facessero sciopero? Da un po di tempo a questa parte mi frulla in testa un idea: lo sciopero delle donne. Le poche volte che ne ho parlato in pubblico mi han guardato con sorrisini condiscendenti e sempre sempre qualcuno ha tirato in ballo Aristofane. Allora provo a spiegarmi meglio: immaginate cosa succederebbe nel nostro Paese se per un giorno intero tutte le donne ma proprio tutte smettessero di fare tutto quello che fanno abitualmente. Ma proprio tutto. In casa e fuori, in famiglia e sul posto di lavoro. Nei negozi, negli asili, negli aeroporti. Negli ospedali e nei ministeri, nei ristoranti e nelle scuole, nei tribunali, nelle redazioni, nei supermercati, nelle onlus. Dovunque. Un paese paralizzato,altroche. Immaginate,immaginiamo: è facile, basta provarci. Perché se le parole non bastano neppure quelle indispensabili, quelle non negoziabili allora bisogna trovare un altra maniera per farci ascoltare. Perché fare senza dire non serve, ma dire senza fare non basta. E noi non possiamo permetterci di perdere altro tempo, altre vite. Non più. No more. Lella Costa: E se le donne facessero sciopero

Il 25 novembre ricorda il terribile assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto durante il regime domenicano di Rafael Leonidas Trujillo nel 1960. Dal 1999 l'assemblea Generale delle Nazioni Unite ha reso istituzionale questa giornata, invitando governi,organizzazioni e media a sensibilizzare la società sulla violenza di genere. Secondo uno studio del 2013 della World Health Organization la violenza fisica o sessuale colpisce più di un terzo delle donne nel mondo (35%) e quella domestica, inflitta dal partner,è la forma più comune (30%). Nello stesso anno in Italia sono state uccise 179 donne, una ogni due giorni. L'11 maggio 2011 è stata sottoscritta ad Istanbul dai membri del Consiglio d' Europa la Convenzione del Consiglio d'europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.tuttavia vi è previsto che la convenzione entrerà in vigore (cioè diverrà vincolante per tutti gli stati membri del Consiglio d'europa) solo dopo che almeno 10 stati membri l'avranno ratificata: sono quattro gli Stati che l'hanno ratificata rapidamente (Albania, Montenegro, Portogallo, Turchia), mentre il quinto è stato l'italia con effetto dal 16 luglio 2013,mentre successivamente c'è stata la ratifica da parte dell'austria, della Bosnia-Erzegovina e della Serbia (e quindi la convenzione è oggi in vigore solo negli otto stati che l'hanno ratificata, dei quali solo tre dell'unione europea). La violenza contro le donne,denominata anche violenza di genere, è sempre più presente sulla scena pubblica, si nei media che nel discorso politico. Purtroppo spesso con scarsa chiarezza concettuale e con rischio di ingenerare confusione e strumentalizzazione. Secondo la letteratura scientifica internazionale si tratta di un fenomeno socialmente e storicamente determinato,perciò variabile, declinato diversamente a seconda delle frasi storiche e delle culture in relazione ai ruoli sessuali e ai rapporti di potere ad essi sottesi. Proprio per le sue caratteristiche di variabilità nello spazio e nel tempo,non si dispone di una definizione univoca, universalmente condivisa di violenza contro le donne. Oggi è riconosciuta come un problema di violazione dei diritti umani.

PROGETTO L'idea progettuale nasce dalla premessa che per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne sia necessario attivare azioni sinergiche attraverso efficaci rapporti di collaborazione fra le realtà presenti sul territorio. Al Servizio Dipendenze non afferiscono molte donne,alcune di loro hanno subito maltrattamenti come risposta all'aver portato all'interno della famiglia il loro malessere e la loro conseguente dipendenza da sostanze e/o da gioco. Quello che colpisce maggiormente è il silenzio che le pazienti mantengono su questi argomenti,arrogandosi tutta la colpa acconsentono a qualsiasi tipo di comportamento nei loro confronti. Queste donne sono la minima parte di quelle che subiscono maltrattamenti e violenze. E' importante prendersi uno spazio per poter pensare e riflettere,per stare insieme per poter sottolineare che qualsiasi atto che viene compiuto contro una donna sia da un punto di vista fisico che psicologico è una violazione dei diritti umani. Obiettivo specifico del progetto è mandare a tutte le donne, almeno in un'occasione così istituzionale, dei messaggi importanti : Hai solo un modo per cambiare un fidanzato violento. Cambiare il fidanzato Non sposare un uomo violento. I bambini imparano in fretta Un violento non merita il tuo amore. Merita la denuncia Gli schiaffi sono schiaffi. Scambiarli per amore può farti molto male.

Svolgimento evento Accompagnamento musicale degli alunni della sez. musicale della scuola secondaria di primo grado G.Pascoli intervallato dalla lettura di alcuni brani tratti dal libro Ferite a morte di Serena Dandini Apericena EVENTO : - Saluti delle Autorità - Presentazione progetto da parte degli Operatori del Ser.D. - Presentazione propria partecipazione da parte delle Associazioni presenti - Lettura brani tratti dal libro Ferite a morte con esecuzione di brani musicali - Apericena PRESENTAZIONE PROGETTO Le donne che afferiscono al ServizioDipendenze sono donne che hanno sofferto molto e che hanno cercato di nascondere la loro sofferenza con una dipendenza. Spesso nei loro racconti ci son abusi,maltrattamenti fisici e psicologici, indifferenza da parte dei familiari, violenza. Quando esiste la dipendenza i rapporti con gli altri,con i figli,con il partner diventano difficili. La donna,quella con la d maiuscola, non esiste più e il rapporto con il maschile diventa complicato. La persona dipendente da qualche sostanza (droga,alcol) non denuncia i maltrattamenti o le violenze fisiche,psicologiche..le subisce. Il suo potere,la sua forza non esistono più.

Se proviamo a togliere la sostanza e tutto quello che ne concerne queste donne sono uguali a tante altre che possiamo trovare all'interno della società. Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Nel nostro Servizio alcune pazienti hanno partecipato ad un gruppo dove la lettura di fiabe le aiutava a mettersi in gioco. Le donne che all'inizio si sentivano brutto anatroccolo non sono diventate cigni sicuramente hanno acquisito delle capacità da guerriere. Ci sembrava importante partecipare con un progetto seppur di minima a una giornata importante come questa e per organizzare l'evento abbiamo chiesto aiuto all'amministrazione Comunale che più di una volta è stato partner in nostri progetti di prevenzione sul territorio. Poi abbiamo chiesto la collaborazione della Scuola Secondaria di primo grado G.Pascoli con la quale da anni collaboriamo, chi meglio degli alunni della sezione musicale poteva accompagnarci musicalmente. Alcune ragazze delle Scuole secondarie di secondo grado,invece,leggeranno dei brani tratti dal libro di S.Dandini Ferite a morte. I ringraziamenti vanno quindi a loro e al Lions per il prezioso aiuto economico.