Verso un agenda territoriale Nord Milano: una vocazione ritrovata? Davide Campari Milano S.p.A, via Sacchetti 20, Sesto San Giovanni 19 febbraio 2018 Franco Sacchi con la collaborazione di Elena Corsi, Alberta de Luca e Giorgio Monaci
GLI OBIETTIVI Elaborare un agenda del Nord Milano che contenga una visione del futuro in grado di riorientare e sostenere lo sviluppo economico e l attrattività del territorio stimolando una discussione pubblica tra tutti gli attori coinvolti Definire le priorità e le possibili azioni attraverso un percorso che prevede il confronto e la condivisione con gli attori del territorio (mediante interviste, workshop con esperti, eventi e tavoli tematici di approfondimento) Identificare proposte e ipotesi di progetti da sviluppare in partnership tra Assolombarda e altri soggetti presenti sulla scena locale
IL PROCESSO ANALISI DESK primi risultati da sottoporre a discussione e confronto WORKSHOP con esperti VERSO L AGENDA prime idee AGENDA TERRITORIALE KICK OFF MEETING con imprese QUI SI FABBRICA TAVOLI TEMATICI INTERVISTE E INCONTRI DI INGAGGIO CON IMPRESE PROGETTI PILOTA
SOMMARIO Quadro di riferimento Il sistema socio economico Il territorio e i progetti La filiera life science La rete degli attori Temi di confronto per la costruzione di un agenda territoriale Condizioni abilitanti Prove di innovazione e ruolo del life science Alleanze
UN SISTEMA SOCIO ECONOMICO, RILEVANTE E COMPOSITO, CON CAPACITÀ DI TENUTA DIFFERENZIATA Relativa tenuta demografica Pronunciata difficoltà a mantenere i livelli occupazionali negli anni più acuti della crisi Calo relativamente più contenuto dell occupazione manifatturiera Andamento migliore per alcuni segmenti dei servizi L andamento degli avviamenti al lavoro nella prima fase della crisi è peggiore rispetto a CM MI e al capoluogo; segnali positivi a partire dal 2013.
1 IL TERRITORIO 7 COMUNI 57,9 Kmq (3,7 % di CMM) 316.557 RESIDENTI [2016] (9,9 % di CMM) 93.082 ADDETTI AL SETTORE PRIVATO [2015] (6,5 % di CMM)
2 DEMOGRAFIA Andamento popolazione residente 1961 2016 (1961 = 100) 180 170 160 NORD MILANO 150 140 130 CMM 120 110 100 1961 1971 1981 1991 2001 2011 2016 90 MILANO 80 70
3 DEMOGRAFIA
4 OCCUPAZIONE Variazione addetti al settore privato 2001 2011 2015 Variazione addetti al settore privato manifatturiero 2001 2011 2015 10 5 0 5 10 15 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 CMM CMM Milano Milano Nord Milano Nord Milano 2001 2011 2011 2015 2001 2011 2011 2015
5 OCCUPAZIONE Addetti al settore privato 2001 2015: primi 12 settori 25.000 commercio addetti 2001 addetti 2015 20.000 15.000 10.000 5.000 costruzioni informazione e comunicazione servizi alle imprese trasporto e magazzinaggio fabbricazione di prodotti in metallo att.profess., scientifiche tecniche computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali alloggio e ristorazione fabbricazione di macchinari sanità e assistenza sociale attività finanziarie e assicurative
6 OCCUPAZIONE Andamento avviamenti al lavoro 2008 2015 (2008 = 100) 115 110 105 100 95 90 85 80 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 NORD MILANO MILANO CMM
UN TERRITORIO IN CUI SI CONSOLIDANO LE CONDIZIONI ABILITANTI PER USCIRE DALLA CRISI Interventi infrastrutturali strategici: prolungamento della M1 e nuovo hub intermodale a Bettola, quarta corsia dinamica A4, progettazione del prolungamento della M5 a Monza Grandi interventi di trasformazione urbana: bonifica aree ex Falck avviata e progetto Città della Salute, con insediamento di nuove funzioni di eccellenza (IRCCS Besta e Istituto Tumori) Consolidamento di alcune funzioni di eccellenza nel campo della formazione, della ricerca e della produzione innovativa (sistema universitario Bicocca, polo Zambon, spazi di coworking, sistema ospedaliero pubblico e privato) Ampliamento del sistema del verde: parco del Grugnotorto, progetto parco aree ex Falck
7 INFRASTRUTTURE DI MOBILITÀ
8 AREE DI TRASFORMAZIONE Città metropolitana di Milano TRASFORMAZIONI PREVISTE: 49 Kmq 60 % su suolo già urbanizzato 40% su suolo libero Fonte: PSM, 2016 Nord Milano TRASFORMAZIONI PREVISTE: 7,35 Kmq 3,91 kmq previsioni di trasformazione del DdP 3,44 kmq previsioni di recupero del PdR Fonte: Geoportale Regione Lombardia, elaborazione PIM 2017
9 DOTAZIONI DEL TERRITORIO
10 SISTEMA DEL VERDE
L INNESTO DELLA FILIERA LIFE SCIENCE: UNA NUOVA VOCAZIONE? La Lombardia è la regione più sviluppata del Paese nella filiera life science Il valore della produzione è pari al 28% del dato nazionale e il valore aggiunto è pari al 22% Tra i diversi segmenti della filiera, il comparto industriale è il più forte: quasi la metà del valore aggiunto nazionale e dei beni prodotti viene generato in Lombardia Anche per numero di addetti, la filiera ha valori importanti (20% del dato nazionale). L articolazione per comparti conferma la dominanza di quello industriale anche per l indicatore occupazionale Il Nord Milano già oggi si caratterizza per un peso importante della filiera life science Qui si concentra il 9,2% del totale addetti al settore industriale life science della città metropolitana e il 7,6% di quello dei servizi sanitari privati, a fronte del fatto che il Nord Milano rappresenta il 6,5% del totale degli addetti al settore privato della città metropolitana
11 LA FILIERA LIFE SCIENCE: LOMBARDIA/ITALIA VALORE DI PRODUZIONE, 2014 (in migliaia di ) VALORE AGGIUNTO, 2014 (in migliaia di ) Lombardia 28% 55.794.186 Lombardia 22% 20.740.564 Italia 198.305.788 Italia 93.092.527 VALORE AGGIUNTO (FILIERA + INDOTTO), 2014 (in migliaia di ) ADDETTI, 2014 Lombardia 25% 39.971.635 Lombardia 20% 338.739 Italia 161.444.322 Italia 1.728.658 11% PIL REGIONALE 2,5% PIL NAZIONALE
12 LA FILIERA LIFE SCIENCE : LOMBARDIA/ITALIA SEGMENTO SERVIZI VALORE DI PRODUZIONE, 2014 (in migliaia di ) VALORE AGGIUNTO, 2014 (in migliaia di ) Lombardia 18% 21.666.094 Lombardia 18% 13.310.871 Italia 122.039.770 18% Italia 74.976.858 VALORE DI PRODUZIONE, 2014 (in migliaia di ) SEGMENTO PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO, 2014 (in migliaia di ) Lombardia 48% 13.582.462 Lombardia 46% 3.849.236 Italia 28.146.813 Italia 8.292.470 46%
13 LA FILIERA LIFE SCIENCE % ADDETTI AL SETTORE PRIVATO NORD MILANO / CITTÀ METROPOLITANA, 2015 6,5% TOTALE ADDETTI 7,6% LIFE SCIENCE: SERVIZI SANITARI 9,2% LIFE SCIENCE: FILIERA INDUSTRIALE
14 LIFE SCIENCE NORD MILANO
IL SISTEMA DEGLI ATTORI Una rete di attori estesa e multilivello Attori locali storicamente «abituati» a cooperare ma difficoltà di integrazione sistemica
15 RETE DI ATTORI Università Sviluppatori e operatori immobiliari v Comuni del Nord Milano Camera di Commercio Cittadini e attori del territorio v Regione Lombardia Ospedali e IRCCS Comune Milano Imprese e Start up Assolombarda e Organizzazioni di rappresentanza degli interessi Città metropolitana Gestori autostradali Gestori reti ferroviarie e metropolitane Terzo settore e associazioni Fondazioni
VERSO UNA PROPOSTA DI AGENDA TERRITORIALE Ipercorsi di uscita dalla crisi sono articolati territorialmente e settorialmente: non vince necessariamente il centro contro la periferia o la specializzazione contro la diversificazione produttiva Sono agevolati i territori che hanno identità e dimostrano volontà di lavorare come un sistema, rafforzando le connessioni tra imprese, lavoro, istituzioni e territorio e costruendo capability di gestione di progetti sviluppo Retoriche e prassi: l insoddisfazione verso «grandi visioni» unitarie che producono piani organici sulla carta a cui corrispondono pratiche scomposte nel giorno dopo giorno Alle difficoltà strutturali di integrazione sistemica si risponde con un efficace raccordo di reti parziali su progetti Proposta di agenda territoriale: idee + progetti + processo di coordinamento tra una molteplicità di soggetti, entro una prospettiva temporale e con selezione delle priorità
TEMI DI CONFRONTO ( 1 ) Le condizioni abilitanti per un nuovo ciclo di sviluppo: connessioni a monte e valle delle filiere produttive, innovazione e riproduzione allargata di competenze, digitalizzazione, internazionalizzazione, mobilità e servizi, formazione superiore, semplificazione, rafforzamento delle relazioni territoriali metropolitane (nord sud ed est ovest) e coordinamento delle azioni. Cosa può essere messo in campo in tempi «ragionevoli»?
TEMI DI CONFRONTO ( 2 ) L innesto della filiera life science: la Lombardia è la regione più sviluppata nel Paese nella filiera life science e il Nord Milano già oggi mostra una specializzazione relativa Che ruolo e rilevanza potrà rivestire nel prossimo futuro? Siamo di fronte a nuova vocazione territoriale? Occorre una nuova strategia unitaria socioeconomica e territoriale? Come sviluppare complementarità con altri progetti d innovazione alla scala metropolitana (es. post Expo)? Come promuovere riproduzione allargata delle competenze (es. quali rapporti con le strutture della ricerca e dell alta formazione già presenti)?
TEMI DI CONFRONTO ( 3 ) Le alleanze multilivello: occorre una rilettura strategica delle partnership pubblico private al fine di supportare una prospettiva d innovazione, progettando, producendo e utilizzando risorse locali e internalizzando risorse extra locali per metterle al servizio delle comunità territoriali Come ripensare alleanze multilivello tra imprese, forze sociali, multiutility, Comuni, Città metropolitana, Regione, Università e Camera di Commercio, sistema sanitario, terzo settore e agenti culturali?