Le decorazioni degli interni veneziani: dai marmorini agli stucchi, nella tradizione, nel restauro e nel nuovo
I cinque gruppi di materiali base utilizzati per le diverse miscele delle pareti a stucco GESSO CRUDO GESSO SCAGLIOLA INERTE CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali
Le varietà di gesso naturale Fibrosa con lucentezza sericea SERICOLITEsericolite SELENITEseselenite Grandi cristalli con lucentezza madreperlacea ALABASTROalabastro Piccoli cristalli, compatto e bianco
CaSO4.2H2O GESSO CRUDO, solfato di calcio puro macinato impalpabile, non trattato e chiamato in zona veneta gesso bologna, gesso naturale ANIDRO. GESSO SCAGLIOLA, solfato di calcio puro macinato e cotto a 250 gradi chiamato anche GESSO DA PRESA, utilizza per la produzione la selenite in maniera dominante. GESSO D ALABASTRO o di Volterra, solfato finissimo puro di accurata produzione, cotto a 130 gradi si ottiene un materiale per interno raffinato.
La cottura del gesso E un riscaldamento per eliminare l acqua di cristallizzazione: DISIDRATAZIONE GESSO NATURALE Solfato di calcio biidrato 120-130 C Q GESSO DA PRESA Solfato di calcio semiidrato 3 H 2 O GESSO ANIDRO GESSO IDRAULICO Solfato di calcio anidro ortorombico 130-200 C Q 1 H 2 O Solfato di calcio anidro esagonale 200-1000 C Q
GESSO COTTO ha una materia prima poco selezionata e la lavorazione consente di ottenere un materiale molto reattivo, anche questo si chiama gesso da presa, ma di qualità più scadente. GESSO da PAVIMENTI e un gesso cotto a 900 gradi, anidro, idraulico, a presa lenta con durezza raggiunta dopo sei mesi, durante i quali va sempre bagnato. GESSO COMPOSTO: materiali di composizione moderna con additivi.
Inerte di diversa natura, sabbia, polvere di pietra o terracotta macinata o cocciopesto; pozzolana.
Inerte di diversa natura, sabbia, polvere di pietra o terracotta macinata o cocciopesto; pozzolana.
Calce aerea o grassello, carbonato di calcio puro cotto a 900 e spento in acqua per ottenere una crema da invecchiare.
Colle animali, oli e resine vegetali: la cera, la colla lapin e la colla d ossa, l olio di lino e la gommalacca.
CORNICI E STAMPI IN GESSO
GESSO CRUDO GESSO COTTO INERTE CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali Materiali utilizzati nella tecnica Per le forme decorative di dimensioni non grandi, e soprattutto ripetitive, veniva usata la tecnica a stampo o a banco. Le due tecniche utilizzano esclusivamente il gesso cotto attivato in acqua. Le cornici sono formate da uno strumento, il raffetto o carrello, e una forma in metallo, la dima. Lo scorrimento di questo strumento crea la cornice. Nella tecnica a stampo il gesso viene colato in controforme con il negativo dell elemento da produrre. Le morbide controforme erano in gelatina e oggi in silicone, in modo da sformare l oggetto una volta indurito. Con entrambe le tecniche si possono produrre tanti elementi uguali fra loro. gesso cotto 100%
STUCCO MARMO O TECNICA A SCAGLIOLA
GESSO CRUDO GESSO COTTO INERTE Materiali utilizzati nella tecnica CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali La tecnica dello STUCCO MARMO consiste nel mescolare gesso e colla con vari colori e diversa consistenza della materia, al fine di ottenere una mescola che, distesa, abbia le venature e l aspetto di un marmo vero. Si comincia con l impastare a fontana il gesso e colla madre fino ad ottenere la densità desiderata che può essere sempre diversa; più solida per avere una massa di colore mentre se si crea più liquida si ottengono gli effetti delle venature del marmo. Ovviamente bisogna preparare anche diversi colori dello stesso tono per avere l originalità del marmo. Tecnica molto usata nel nord Europa. colla d'ossa 20% Gesso cotto, tipo Alaba stro 80%
STUCCO ROMANO O MARMORINO
GESSO CRUDO GESSO COTTO INERTE CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali Materiali utilizzati nella tecnica Lo STUCCO ROMANO o Marmorino, come viene chiamato ai nostri giorni, richiede strumenti e tecnica particolari per ottenere una superficie liscia e lucida, adatta ad essere decorata e lavorata con rilievi ad ornato. Si compone di sola calce e polvere di pietra che devono essere dosati in diverse quantità secondo lo strato che si deve fare. La pasta per la modellazione degli ornati e ottenuta con polveri sottili di pietra calcarea macinata, mescolata con pochissima acqua in parti uguali alla calce aerea stagionata. La variabile più importante da considerare è il colore, i pigmenti che possono influire nella lavorazione e nella composizione; l inserimento massimo è il 10%. spolveri di pietra 70% calce 30%
STUCCO LUSTRO O SPATOLATO
GESSO CRUDO GESSO COTTO INERTE CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali Materiali utilizzati nella tecnica Lo stucco lustro è una tecnica che combina diversi materiali tra loro: i leganti sono a base di colla o olio, o anche entrambi; l inerte è sottile e molto morbido da premere. Il risultato di lucidità della superficie si ottiene con piccoli passaggi con una spatola, a strati sovrapposti e molto sottili che lasciano vedere la lavorazione dei passaggi sottostanti. Alla fine dei passaggi, a fresco si lucida premendo con la spatola perfettamente pulita. Il pregio di questa lavorazione è che si può ottenere anche da una superficie diversa dall intonaco tipo legno o il moderno cartongesso. Anche qui va considerato il pigmento come variabile. olio di lino 5% colla lapin 20% gesso crudo 75%
MARMORINO PER I RILIEVI
GESSO CRUDO GESSO COTTO INERTE Materiali utilizzati nella tecnica CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali Per costruire i rilievi degli stucchi veniva usato un impasto ibrido di calce, gesso e inerte. Gli stuccatori prediligevano come inerte il cocciopesto, ma si trovano anche miscele con le cariche lapidee. Nella realizzazione di putti, persone, cornicioni, strutture architettoniche rilevate, veniva predisposta una impalcatura di legno inchiodata alle pareti e/o al soffitto; questa era poi rivestita di materiale riempitivo quale cannicciato, stoppa, cordame vario. Tutto questo supporto leggero era rivestito dalla miscela di intonaco con gesso che prendeva forma con una modellazione finita con una pelle di marmorino. colla d'ossa 2% Gesso cotto 30% Coccio pesto 50% Calce 18%
TADELAKT
GESSO CRUDO GESSO COTTO INERTE CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali Materiali utilizzati nella tecnica Il tadelakt è una tecnica marocchina di eseguire una finitura idrofoba adatta a bagni, compresi lavandini e vasche, che vengono realizzati con elementi creati su disegno, con elementi cementizi modellati e poi rivestiti con questo intonaco. La specificità è data dalla calce che è cotta con legno di palma in forni che funzionano ad intermittenza. Si ottiene un prodotto unico che ha dentro di sé idraulicità, idrorepellenza e inerti carbonatici incotti. La lisciatura e e la lucidatura viene effettuata con il sapone nero originario del marocco, sfregando ripetutamente una pietra di agata sulla superfice fino ad ottenere la lucidità. olio 5% inerte 70% calce 25%
CALCE RASATA
GESSO CRUDO GESSO COTTO INERTE CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali Materiali utilizzati nella tecnica La calce rasata è una tecnica raffinata che consente di ottenere superfici lisce negli interni. Ideata negli anni sessanta ha avuto un seguito fino al duemila, adesso è poco utilizzata. Consiste nel stendere un intonachino di calce e sabbia, per ottenere un intonaco definito al civile, quindi steso ottimamente pronto per essere eventualmente dipinto. La stesura della calce a rasare va applicata in più strati, almeno tre, e si utilizza solo la calce diluita con acqua, per ottenere una crema. La pasta ottenuta si stende e si toglie per lasciare a vista la sabbia dell intonachino sottostante. La calce da sola ottiene con la lucidatura una trasparenza particolare. calce 30% inertesabbia 70%
LA MODELLAZIONE DEGLI ORNATI O STUCCHI
GESSO CRUDO GESSO COTTO INERTE CALCE AEREA COLLA ANIMALE e oli/resine vegetali Materiali utilizzati nella tecnica La tecnica di modellare uno stucco è complessa, difficile e richiede una particolare attenzione. Lo spolvero, ovvero il disegno preparatorio, deve essere dettagliato, per riprodurre il decoro nel fondo fresco. Prima di iniziare si tiene conto della provenienza della luce, e poi si inizia a stendere il materiale che deve avere già i rilievi impostati quando il materiale è morbido. Quando la parte gessosa si rapprende, si ottiene uno stucco a rilievo che si può lisciare facilmente e modellare nella superficie. L ultima fase è la lucidatura, ottenuta con la stecca da modellazione quando il rilievo si è indurito quasi completamente. colla d'ossa 4% gesso alabastro 32% calce aerea 32% polvere pietra 32%