PIANO DI MANUTENZIONE

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Transcript:

FORO DI TRAIANO ANASTILOSI COLONNE NAVATA CENTRALE DELLA BASILICA ULPIA SOVRINTENDENTE AD INTERIM Dott. Claudio Parisi Presicce PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE Direzione Musei Archeologici e storico - artistici Direttore Dott. Claudio Parisi Presicce Direzione interventi su edilizia monumentale U.O. tecnica di progettazione Direttore Ing. Antonello Fatello Responsabile Unico del Procedimento Arch. Federico Gigli Supporto al RUP Arch. Benedetta Alberti Direzione Scientifica Dott. Claudio Parisi Presicce Dott. Roberto Meneghini Dott.ssa Lucrezia Ungaro Supporto alla D.S. Dott.ssa Elisabetta Bianchi Dott.ssa Marina Milella Dott. Simone Pastor Direzione Tecnica Arch. Guido Ingrao Responsabile Servizi Tecnici Arch. Damiano Cavarra Progettazione Ing. Alessandro Bozzetti Dott.ssa Cecilia Bernardini Geom. Andrea Meco Data 11/2018 Scala - Elaborato prog.vo R 05 Revisione

ANASTILOSI BASILICA ULPIA Piano di manutenzione

INDICE 1. PREMESSA... 2 1.1. OGGETTO DELL INTERVENTO... 2 1.2. ELEMENTI STRUTTURALI CONSIDERATI... 2 1.3. MATERIALI UTILIZZATI NEGLI INTERVENTI PROGETTUALI... 2 2. MANUALE D USO... 4 2.1. ARCHITRAVE IN C.A.... 4 2.2. CAPITELLI IN C.A.... 4 2.3. MICROPALI IN C.A.... 4 2.4. FUNI IN ACCIAIO INOX... 4 2.5. PORZIONI DI COLONNE IN MURATURA... 5 3. MANUALE DI MANUTENZIONE... 6 3.1. TRAVI IN C.A.... 6 3.2. CAPITELLI IN C.A.... 7 3.3. MICROPALI IN C.A.... 7 3.4. FUNI IN ACCIAIO INOX... 8 3.5. PORZIONI DI COLONNE IN MURATURA... 8 4. REGISTRO DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE... 9 1

1. PREMESSA 1.1. OGGETTO DELL INTERVENTO Il presente documento si riferisce agli interventi strutturali riportati in relazione illustrativa. Il piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi: il manuale d'uso; il manuale di manutenzione, comprensivo del programma di manutenzione; il registro degli interventi di manutenzione. 1.2. ELEMENTI STRUTTURALI CONSIDERATI Il presente documento include gli elementi strutturali relativi all intervento in oggetto. All interno del richiamato progetto trovano spazio, sostanzialmente, i seguenti elementi strutturali: 1. Architrave in c.a.; 2. Capitelli in c.a.; 3. Micropali in c.a. 4. Funi in acciaio inox.; 5. Porzioni di colonne in muratura. 1.3. MATERIALI UTILIZZATI NEGLI INTERVENTI PROGETTUALI Tutti gli interventi prevedono l'utilizzo di materiali appropriati, selezionati, di alta qualità, compatibili con l'organismo strutturale esistente. Per le strutture, in particolare, verranno utilizzati i materiali mostrati appresso. Conoscere i materiali utilizzati è di fondamentale importanza per l associata manutenzione. I materiali (e gli accorgimenti tecnologici) utilizzati per gli interventi di nuova formazione e di consolidamento sono pienamente compatibili con i materiali in opera, caratterizzati da minima invasività, minimo ingombro e, per quanto possibile, in grado di favorire l eventuale possibile rimozione degli interventi stessi (reversibilità). Si riportano nelle pagine seguenti le principali caratteristiche dei materiali strutturali utilizzati. 2

MATERIALI STRUTTURALI: 1a. CALCESTRUZZO PER MICROPALI - CLASSE DI ESPOSIZIONE X0 - CLASSE DI RESISTENZA MINIMA C 25/30 - RESISTENZA CUBICA CARATTERISTICA A 28gg 30 N/mm² - MODULO ELASTICO 31447 N/mm² - RESISTENZA A COMPRESSIONE DI CALCOLO 14,11 N/mm² 1b. CALCESTRUZZO PER STRUTTURE ARMATE LECA CLS1400 D1,5 - CLASSE DI ESPOSIZIONE XC2 - CLASSE DI RESISTENZA MINIMA LC 20/22 - RESISTENZA A COMPRESSIONE DI CALCOLO fcd=9,4 N/mm² - MODULO ELASTICO 15000 N/mm² 2. ACCIAIO DA C.A. (BARRE E RETI/TRALICCI ELETTROSALDATI) - ACCIAIO AD ALTA RESISTENZA ED ADERENZA MIGLIORATA TIPO B450C (ex FeB44K) - TENSIONE CARATTERISTICA DI ROTTURA 540 N/mm² - TENSIONE CARATTERISTICA DI SNERVAMENTO 450 N/mm² - ALLUNGAMENTO MEDIO A ROTTURA 7,5% 3. CARPENTERIE METALLICHE - ACCIAIO TIPO S355 PER CARPENTERIE METALLICHE E BARRE FILETTATE DELLE CATENE - TENSIONE CARATTERISTICA DI ROTTURA 510 N/mm² - TENSIONE CARATTERISTICA DI SNERVAMENTO 355 N/mm² - SALDATURE DI CLASSE I A COMPLETA PENETRAZIONE O SALDATURE DI CLASSE I A CORDONE CONTINUO (SPESSORE >= 0.7s CON "s" SPESSORE MINORE DEGLI ELEMENTI DA COLLEGARE) - BULLONI/BARRE AD ALTA RESISTENZA TIPO 10.9 4. FUNI - FUNI IN ACCIAIO INOX AISI 316 IN ACCORDO CON EN 10264-4 PRESTIRATE TIPO FAS FXC119 - CLASSE DI RESISTENZA ACCIAIO 1570 N/mm² 5. NUOVE MURATURE - ELEMENTI ARTIFICIALI PIENI - RESISTENZA CARATTERISTICA A COMPRESSIONE MINIMA 30 N/mm² - MALTA DI CALCE E POZZOLANA ESENTE DA CEMENTO CLASSE DI RESISTENZA MINIMA M10 6a. MALTE PER INIEZIONI SU CEMENTO MALTA COLABILE A RITIRO COMPENSATO A PRESA ED INDURIMENTO RAPIDO TIPO MAPEGORUT SV - ADESIONE SU CALCESTRUZZO A 28gg > 2 N/mm² - RESISTENZA A COMPRESSIONE A 28gg 55 N/mm² - RESISTENZA A FLESSIOTRAZIONE A 28gg 9 N/mm² 6b. MALTE PER REALIZZAZIONE DI INTERFACCIA DEL CERCHIAGGIO MALTA PREMISCELATA A RITIRO COMPENSATO FIBRORINFORZATA TIPO RUREWALL PVA TX - MODULO ELASTICO 15000 N/mm² - RESISTENZA A COMPRESSIONE A 28gg 32,5 N/mm² - RESISTENZA A FLESSIOTRAZIONE A 28gg 8,2 N/mm² 6c. MALTE PER INGHISAGGI MALTA IN PASTA EPOSSIDICA IDONEO PER SALDATURA AD ALTA RESISTENZA ACCIAIO/PIOMBO TIPO KERABUILD EPOADESIVO - MODULO ELASTICO 6000 N/mm² - RESISTENZA A COMPRESSIONE A 28gg 40 N/mm² - RESISTENZA A FLESSIOTRAZIONE A 28gg 11 N/mm² - ADESIONE AL SUPPORTO 4 N/mm² 7. RETE PER BAGGIOLI RETE ESTRUSA BIORIENTATA IN POLIPROPILENE A MAGLIA QUADRANGOLARE TIPO TENAX RF1 - DIMENSIONE MAGLIA 42x27 mm - RESISTENZA MAX A TRAZIONE IN DIREZIONE LONG. 9,3 KN/m - RESISTENZA MAX A TRAZIONE IN DIREZIONE LONG. 17 KN/m 8. RINFORZO IN FIBRA DI CARBONIO TESSUTO IN FIBRA DI CARBONIO QUADRIASSIALE TIPO KIMITECH CB380 MTX IMPREGNATO CON RESINA BICOMPONENTE FLUIDA TIPO KIMITECH EP-IN - SPESSORE 0,083 mm - CLASSE DI RESISTENZA 210/C - GRAMMATURA 380 g/m² SI PREVEDERA' L'UTILIZZO DI UN PRIMER INIZIALE EPOSSIDICO ALL'ACQUA TIPO KIMICOVER FIX E UN ADESIVO EPOSSIDICO BICOMPONENTE TIXOTROPICO TIPO KIMITECH EP-TX 3

2. MANUALE D USO Il manuale d'uso si riferisce all'uso delle parti strutturali più importanti dell'opera, con particolare riferimento alle parti che possono generare rischi per un uso scorretto. Il manuale d'uso contiene informazioni circa le modalità di uso corretto delle parti. Per la collocazione e la rappresentazione grafica degli elementi strutturali considerati si deve fare riferimento agli elaborati grafici del progetto esecutivo. 2.1. ARCHITRAVE IN C.A. Descrizione Struttura orizzontale che trasferisce i carichi ai capitelli Modalità d uso corretto Trasferire i carichi di esercizio alle strutture verticali. 2.2. CAPITELLI IN C.A. Descrizione: Strutture verticali portanti Modalità d'uso corretto: Trasferire le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dall architrave al piano di fondazione e alle colonne in granito. 2.3. MICROPALI IN C.A. Descrizione: Fondazioni profonde per l ancoraggio delle funi Modalità d'uso corretto: Trasferimento delle sollecitazioni statiche e sismiche della struttura al terreno, entro i limiti di trazione e cedimenti imposti dal progetto. 2.4. FUNI IN ACCIAIO INOX Descrizione: Funi in acciaio inox di ancoraggio Modalità d'uso corretto: Trasferimento delle sollecitazioni sismiche della struttura ai micropali. 4

2.5. PORZIONI DI COLONNE IN MURATURA Descrizione: Strutture per ricostruzione delle colonne realizzate in mattoni e malta Modalità d'uso corretto: Capacità portante alle azioni statiche e sismiche indotte dalla loro massa 5

3. MANUALE DI MANUTENZIONE Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti dell'intervento. Esso contiene il livello minimo accettabile delle prestazioni, le anomalie riscontrabili, le manutenzioni eseguibili direttamente dall'utente e quelle che non lo sono. Il programma di manutenzione fissa delle manutenzioni e dei controlli da eseguire in seguito a scadenze preventivamente fissate o ad eventi di tipo eccezionale. Rispetto alle scadenze e alle periodicità indicate nel seguito, si ricorda che è importante far eseguire controlli specialistici sulle strutture (anche parziali, ovvero localizzati su uno o più degli elementi strutturali costituenti) a seguito di eventi inaspettati quali rotture, cedimenti improvvisi, deformazioni eccessive, rumori strutturali, ecc. Rispetto alle scadenze e alle periodicità indicate nel seguito, si ricorda inoltre che è di fondamentale importanza far eseguire controlli specialistici totali a seguito di eventi sismici ed incendi. Tali controlli dovranno avere non solo lo scopo di verificare l integrità delle strutture ma anche le condizioni al contorno (ad esempio l ubicazione delle eventuali travi rispetto alle sedi, l efficacia residua degli eventuali incatenamenti e degli altri elementi nascosti alla vista, ecc.) e l efficacia residua delle protezioni antincendio (se esistenti, attive e passive) delle strutture. 3.1. TRAVI IN C.A. Livello minimo delle prestazioni: Resistenza alle sollecitazioni di progetto. Realizzazione con materiali con caratteristiche definite dalle prescrizioni di progetto. Anomalie riscontrabili: Lesioni, disgregazione dello strato esterno di calcestruzzo con esposizione dell'armatura. Tipo di controllo: Controllo a vista Periodicità dei controlli e operatore: Ogni anno, effettuato dall'utente Tipo di intervento: Trattamento delle armature e ripristino della superficie con malte per riparazione a ritiro controllato. Periodicità degli interventi e operatore: Quando necessario, effettuato da personale specializzato. 6

3.2. CAPITELLI IN C.A. Livello minimo delle prestazioni: Resistenza alle sollecitazioni di progetto. Realizzazione con materiali con caratteristiche definite dalle prescrizioni di progetto. Anomalie riscontrabili: Lesioni superficiali da urti, disgregazione dello strato esterno di calcestruzzo con esposizione dell'armatura. Tipo di controllo: Controllo a vista Periodicità dei controlli e operatore: Ogni anno, effettuato dall'utente Tipo di intervento: Trattamento delle armature e ripristino della superficie con malte per riparazione a ritiro controllato. Periodicità degli interventi e operatore: Quando necessario, effettuato da personale specializzato. 3.3. MICROPALI IN C.A. Livello minimo delle prestazioni: Resistenza alle sollecitazioni di progetto. Realizzazione con materiali con caratteristiche definite dalle prescrizioni di progetto. Anomalie riscontrabili: Cedimenti, lesioni alla sovrastruttura, causati da mutamenti delle condizioni del terreno dovuti a cause quali: variazione della falda freatica, rottura di fognature o condutture idriche in prossimità della fondazione, ecc. Tipo di controllo: Controllo a vista Periodicità dei controlli e operatore: Ogni anno, effettuato dall'utente Tipo di intervento: Opere di consolidamento del terreno o della struttura da decidersi dopo indagini specifiche. Periodicità degli interventi e operatore: Quando necessario, effettuato da personale specializzato. 7

3.4. FUNI IN ACCIAIO INOX Livello minimo delle prestazioni: Resistenza alle sollecitazioni di progetto. Realizzazione con materiali con caratteristiche definite dalle prescrizioni di progetto. Anomalie riscontrabili: Rilassamento delle funi, cricche Tipo di controllo: Controllo a vista Periodicità dei controlli e operatore: Ogni anno, effettuato dall'utente Tipo di intervento: Ritesatura delle funi, ripristino delle saldature Periodicità degli interventi e operatore: Quando necessario, effettuato da personale specializzato. 3.5. PORZIONI DI COLONNE IN MURATURA Livello minimo delle prestazioni: Resistenza alle sollecitazioni di progetto. Realizzazione con materiali con caratteristiche definite dalle prescrizioni di progetto. Anomalie riscontrabili: Deterioramento dei mattoni per esposizione agli agenti atmosferici; disgregazione della superficie dei giunti in malta. Tipo di controllo: Controllo a vista Periodicità dei controlli e operatore: Ogni anno, effettuato dall'utente Tipo di intervento: Sostituzione localizzata di mattoni con cuci-scuci; stuccatura delle fughe con malte per riparazione. Periodicità degli interventi e operatore: Quando necessario, effettuato da personale specializzato. 8

4. REGISTRO DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE Il registro dovrà includere gli interventi di manutenzione operati sugli elementi strutturali oggetto del presente documento. Il registro dovrà essere convenientemente e costantemente aggiornato in maniera da costituire utile traccia per quanto concerne la archiviazione storica delle manutenzioni delle singole parti e utile memoria per l esecuzione delle manutenzioni future. Si allega, a pagina seguente, il formato del registro degli interventi di manutenzione dell opera. Di ogni intervento, ove possibile, associare l esatta ubicazione e la pertinente documentazione fotografica (che rimane legata all intervento di manutenzione tramite il numero progressivo dell intervento stesso). Figura 1. Registro degli interventi di manutenzione (esempio). 9