In viaggio verso i Balcani estate 2008 Anna Cossetta
caritas parrocchiale caritas diocesana delegazione regionale caritas nazionale caritas continentale caritas internationalis La rete Caritas nel mondo
Caritas Internationalis è l'unione di 154 organizzazioni sociali cattoliche, le quali sono attive in 198 Paesi e zone del mondo. L'obiettivo!è quello di diffondere la solidarietà e la giustizia sociale ovunque nel mondo e combattere la discriminazione, l'odio, la violenza, l'intolleranza e la povertà. La sede della Caritas Internationalis!è a Città del Vaticano. un punto di dialogo e di scambio per tutte le organizzazioni che fanno parte dell'unione; d'aiuto ai membri nell'impegnarsi per i poveri ed i più deboli; la voce dei poveri, degli emarginati ed isolati nel mondo; supporto per facilitare la cooperazione tra le varie organizzazioni Caritas.
Caritas Europa è un'organizzazione internazionale integrata nel sistema giuridico belga e rappresenta le Caritas presso l UE. È costituita dalle organizzazioni Caritas nazionali dei Paesi europei. Possono essere membri di questa unione solo quelle organizzazioni Caritas che sono rappresentate presso la Caritas Internationalis. Al momento la Caritas Europa conta 33 membri: Albania, Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra e Galles, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria. Ad essi si aggiungono 11 membri associati: Armenia, Bosnia/Herzegovina, Estonia, Georgia, Lettonia, Moldavia, Montenegro, Ucraina Kiev, Ucraina Lviv, Serbia e Bielorussia.
Caritas Italiana La Caritas Italiana!è stata costituita dalla Conferenza Episcopale Italiana il 2 luglio 1971. L'obiettivo non era tanto quello dell'aiuto diretto bensì della dichiarazione teorica dell'istituzione. Papa Paolo VI vedeva la Caritas come: "L'unico strumento dell'episcopato italiano riconosciuto per iniziare, coordinare e potenziare qualsiasi tipo di attività rivolte all'aiuto del prossimo". Contemporaneamente però affermava anche che queste attività non erano principalmente realizzabili con aspetti materiali, bensì avevano uno sfondo e un obiettivo pedagogico. Nel tempo l impegno della Caritas è andato via via aumentando ed assumendo molteplici forme, testimonianze ed opere. E stata riconosciuta dal MAE come ONG. 5 le sezioni fondamentali:supporto alle caritas diocesane, area nazionale, area internazionale, studio-documentazione, amministrazione.
Delegazione Ligure Caritas Diocesane nasce dalla collaborazione delle 7 Caritas Diocesane della Liguria (Genova, Savona, Albenga-Imperia, Sanremo-Ventimiglia, La Spezia, Tortona). Non ha sede legale, ma soltanto finalità operative e di collaborazione. La di Genova "La è l'organismo pastorale istituito dall'arcivescovo al fine di promuovere, in collaborazione con altri organismi ecclesiali, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale Diocesana e delle comunità minori, specie parrocchiali, per attuare le esigenze del Vangelo, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell'uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica. La è lo strumento ufficiale della Diocesi per la promozione delle iniziative caritative e assistenziali, è strumento per il coordinamento delle stesse" (dal Regolamento della di Genova, art. 1).
La Caritas parrocchiale ha il compito di animare, coordinare e promuovere la testimonianza della carità nella comunità parrocchiale ed in particolare: sensibilizzare, conoscere le povertà e i bisogni locali, informare, studiare e proporre forme di coinvolgimento e risposta, promuovere e favorire l impegno del volontariato. Il Settore Internazionale rende concreta l'azione di pastorale della carità attraverso l'attivazione di progetti! di emergenza immediati e interventi a medio e lungo termine a favore delle! popolazioni colpite da catastrofi naturali o coinvolte in tragedie umane.! interviene a favore dei paesi più poveri con "microrealizzazioni"! mirate al servizio e alla crescita dell'uomo;! Progetta e gestisce gli interventi di sviluppo;! Sostiene! i grandi programmi di emergenza e di sviluppo della rete Internazionale delle Caritas;! organizza campi di solidarietà nei luoghi ove si realizzano i progetti e ne cura la formazione dei volontari;! Informa la Diocesi! sugli sviluppi della situazione umanitaria nei paesi in emergenza, sull'andamento degli interventi e dei progetti d'aiuto, sull'impiego delle offerte;
La di Genova nei Balcani La di Genova opera nei Balcani dal 1992. In questi 15 anni abbiamo incontrato diverse comunità in Croazia, Bosnia, Albania, Kosovo, Serbia. Comunità cattoliche di minoranza, campi profughi, situazioni di emergenza, di povertà, dimenticate, oggi più che mai. L intento della Caritas è quello di dare continuità alla sua presenza e di costruire rapporti di vera fratellanza e vicinanza fatti di progetti rigorosi e puntuali, che rispondono a bisogni impellenti, ma anche e soprattutto di relazioni umane, di persone che si incontrano e che percorrono un pezzo di strada insieme. E non si dimenticano.
La di Genova nei Balcani L intervento della Caritas genovese nei Balcani ha inizio nel 1992 con il gemellaggio della nostra diocesi con la cittadina di Gospi!, in Croazia, che ha termine nel 2002. Nel 1996 ha preso corpo il progetto di gemellaggio con la piccola parrocchia di Rostovo, nella Bosnia Centrale, facente parte della Diocesi di Sarajevo. Il bisogno primario della comunità di Rostovo, legato alla ripresa delle attività economiche che facessero da traino per il rientro dei profughi, ha fatto sì che si definisse il progetto di micro credito agricolo "Una Pecora per Rostovo". Nel 2000, a seguito di un viaggio di Capodanno con 35 giovani volontari genovesi la Caritas è venuta conoscenza di due campi profughi situati all interno della Croazia, Sisak e Duma"e, distanti rispettivamente 60 e 75 km dalla capitale Zagabria. Da allora è nato un rapporto di amicizia e fiducia tra i ragazzi e gli abitanti dei due campi che va avanti ancora oggi attraverso le varie forme di aiuto e vicinanza quali il sostegno alla scolarizzazione, la distribuzione i carichi di aiuto, l organizzazione di campi di animazione. Il campo di Sisak è stato definitamente smantellato nell estate 2007, ma saldi rimangono i contatti e gli aiuti alle famiglie. Il campo di Dumace, invece, pare avere il destino di divenire un vero e proprio villaggio. Nel settembre 1999 si concludeva il sostegno di emergenza della Caritas di Genova in Albania (Kavaje) in favore dei profughi del Kosovo. Dopo la terribile guerra dei Balcani tutta la ex Jugoslavia era in ginocchio: si è così deciso di continuare l intervento là dove peggiori erano le condizioni sociali e minori gli aiuti umanitari, in Serbia. La Caritas di Genova ha deciso di occuparsi in particolare della realtà di Aleksinac, una città tra le più povere e per di più vittima di un errato bombardamento della NATO.!Qui è iniziato nel 2001 un vero e proprio gemellaggio che rappresenta una grande testimonianza di scambio e di fraternità destinato a durare nel tempo. Molti ed importanti i progetti, i viaggi, le relazioni che si sono intraprese, tessute, con fiducia e caparbietà. Nel novembre 2003 è stato inaugurato da S.E. card. T. Bertone il Centro Caritas, dove si svolgono progetti di assistenza domiciliare per gli anziani, doposcuola per i bambini, attività formative per i rom, lavanderia e stireria, docce ecc. Nel gennaio 2007, a seguito di un nuovo viaggio di capodanno si è incontrata la comunità di Banja Luka, repubblica Sprska, ed in particolare con la importante figura del suo vescovo Mons. Franjo Komarica che ci ha chiesto di iniziare un cammino di conoscenza comune e di scambio. Una richiesta alla quale abbiamo aderito con grande entusiasmo ed infatti nel 2007 il vescovo ci ha onorato della sua presenza a Genova che noi abbiamo ricambiato con la partecipazione al grande raduno di giovani avvenuto proprio a Banja Luka in occasione della Pentecoste. Attualmente stiamo progettando altri interventi, soprattutto in campo educativo e pastorale.
La di Genova e i Balcani: un grande amore che negli anni è divenuto progetti, campi di solidarietà, iniziative di formazione, sensibilizzazione e che ha coinvolto centinaia di volontari genovesi.