giovedì 21 marzo 2013 RASSEGNA STAMPA PREVIDENZA Quando andrai in pensione Italia Oggi pag. 29 del 21/03/2013 Calcolo della pensione firmato Inps Il Sole 24 Ore pag. 22 del 21/03/2013 Pensioni, arriva il simulatore dedicato ai giovani Avvenire pag. 22 del 21/03/2013 Tre mosse per rendere trasparenti le pensioni Il Sole 24 Ore pag. 19 del 21/03/2013 STUDI DI SETTORE Studi di settore a 360 Italia Oggi pag. 25 del 21/03/2013
Giovedì 21 Marzo 2013 25 IMPRESE MINORI Studi di settore a 360 DI DEBORA ALBERICI Studi di settore applicabili alle piccole imprese senza possibilità di replica. Queste non possono opporre all accertamento induttivo la contabilità semplificata che tengono. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 6926 del 20 marzo 2013. La sezione tributaria ha quindi respinto il ricorso di un contribuente, titolare di una ditta individuale, al quale era stato notificato un accertamento induttivo fondato sugli studi di settore. La difesa aveva sostenuto che, di fatto, il titolare svolgeva attività stagionale e quindi poteva opporre la contabilità semplificata, che però l ufficio non aveva esaminato. L uomo ha quindi fatto ricorso sia alla Ctp, che in secondo grado, ma senza successo. Il contribuente quindi, ha presentato ricorso alla Suprema corte che lo ha respinto definitivamente, enunciando un verdetto senza appello. I Supremi giudici hanno spiegato che per le imprese minori, in regime di contabilità semplificata, l accertamento mediante i parametri ai sensi dell art. 3, comma 181, legge 549/95, non richiede motivazione ulteriore. La stessa è invece necessaria quando i parametri servono per accertamenti nei confronti di imprese in regime di contabilità ordinaria. Per la Corte, la ratio della diversa disciplina è in realtà, nel fatto che il contribuente che opta per il regime semplificato sa di esporsi ad un accertamento, a sua volta, semplificato sulla base di parametri contabili, non potendo offrire all amministrazione lo scudo di una contabilità ordinaria. Fra l altro, precisa ancora il Collegio, a fronte dell applicazione di tali parametri, risulta dagli atti che il contribuente non abbia fornito alcun elemento di prova di segno contrario, con riferimento a eventuali situazioni particolari nelle quali possa essersi venuta a trovare l impresa nel periodo in considerazione. Ad avviso della Cassazione inoltre, il fatto che il contribuente svolgesse attività stagionale non era di certo sufficiente a far cadere l accertamento, tanto più che l uomo aveva sostenuto grossi investimenti. Riproduzione riservata