ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE promulga la seguente legge: ARTICOLO 1 (Finalità)



Documenti analoghi
LEGGE REGIONALE N. 40 DEL REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL REGIONE CAMPANIA

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE LAZIO. Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE LAZIO Norme in favore dei rom.

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE. VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL REGIONE BASILICATA. Crediti di conduzione nel settore agricolo

LEGGE REGIONALE N. 21 DEL REGIONE LIGURIA Interventi a tutela delle popolazioni zingare e nomadi.

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

promulga Art. 1. (Inserimento dell'articolo 15 bis nella legge regionale 22 ottobre 1996, n. 75)

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Art. 1 Finalità. Art. 2 Soggetti

Il Ministro dello Sviluppo Economico

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

IL CONSIGLIO REGIONALE. Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni;

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL REGIONE BASILICATA

DETERMINAZIONE. Estensore ROSA MARIA. Responsabile del procedimento ROSA MARIA. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale M.C.

Art. 1 (Bilancio di competenza Stato di previsione dell entrata e della spesa)

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

Legge Regionale Sardegna 22/8/2007 n. 9 (B.U.R 31/8/2007 n. 28) Norme in materia di polizia locale e politiche regionali per la sicurezza

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE 3 NOVEMBRE 2009 N. 47 SEMPLIFICAZIONI NORMATIVE A VANTAGGIO DEL TERZO SETTORE

LEGGE REGIONALE N. 88 DEL REGIONE LAZIO. Norme in materia di opere e lavori pubblici.

LEGGE REGIONALE N. 28 del 16 Settembre 1996 REGIONE LOMBARDIA Promozione, riconoscimento e sviluppo dell' associazionismo

Riferimenti normativi

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

Art.3 Dalle provvidenze della presente legge sono esclusi gli alberghi e le altre opere che siano classificabili superiori alla seconda categoria.

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Legge regionale 19 gennaio 2010, n.2 Tutela del patrimonio e dei valori storici, sociali e culturali delle Società di Mutuo Soccorso

Art. 1 Finalità. Art. 2 Costituzione dell'enoteca/elaioteca regionale.

d) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

LEGGE REGIONALE N. 27 DEL REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Legge Regionale N. 18 Del REGIONE CAMPANIA

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

LEGGE REGIONALE 19 DICEMBRE 1995 N 39. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 26 aprile 1998, n. 14 concernente

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)

DGR 2889 DD

LEGGE REGIONALE N. 3 DEL REGIONE PUGLIA

Procedure di prevenzione incendi relative ad attività a rischio di incidente rilevante. IL MINISTRO DELL INTERNO

Norme relative alla costituzione della Commissione regionale per le parità e le pari opportunità tra uomo e donna.

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: Attuazione del principio della valutazione tra pari per la selezione dei

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

Art. 1 (Bilancio di competenza - Stato di previsione dell'entrata e della spesa)

LEGGE REGIONALE N. 95 DEL REGIONE SICILIA. Interventi in favore delle cooperative edilizie.

Regolamento di contabilità

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

Legge regionale 17 settembre 2001, n. 28 (BUR n. 87/2001)

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96

PARTE PRIMA. Leggi e regolamenti regionali IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA LA SEGUENTE LEGGE:

C I T T A D I C A M O G L I ( P R O V I N C I A D I G E N O V A )

L.R. 19 giugno 1982, n. 55 ( 1).

LEGGE REGIONALE N. 23 DEL REGIONE SICILIA

COMUNE DI STRESA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI.

Giunta Regionale della Campania

INTERVENTI PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE (BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA n. 16 del 9 dicembre 2010)

COMUNE DI RIOLUNATO. (Provincia di Modena)

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza dell'8 novembre 2001;

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 24/04/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 33

d) definisce le misure di promozione, sostegno e sviluppo della cooperazione sociale;

LEGGE REGIONALE N. 85 DEL REGIONE TOSCANA

promulga Art. 1. (Finalità)

ARTICOLO 100, DPR 917/1986

Regolamento in materia di pubblicità e trasparenza dei dati e delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività della Banca d Italia

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (2) (Soggetti beneficiari)

Deliberazione consigliare n.2/2010

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 ottobre 1999, n.437. (Pubblicato sulla GU n. 277 del )

Regione Friuli - Venezia Giulia. Legge regionale del 22 aprile 2004, n. 13

DECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114)

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 16

A relazione dell'assessore Cavallera: Premesso che:

Impresa al femminile in Abruzzo

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

(Provincia di Caserta)

Decreto ministeriale n. 21

LEGGE REGIONALE N. 9 DEL REGIONE SARDEGNA Tutela dell' etnia e della cultura dei nomadi.

Deliberazione legislativa n. 30/ I N D I C E

COMUNE DI ESCALAPLANO

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE

Legge sulla formazione continua dei docenti 1 (del 19 giugno 1990)

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

LEGGE REGIONALE 14 DICEMBRE 2011, N. 8

DECRETO-LEGGE 13 maggio 1991, n. 152

2. Enti interessati Possono accedere ai contributi di cui alla legge regionale n. 20/2007 i comuni, singoli o associati, nonché i municipi.

Presidenza del Consiglio dei Ministri

REGIONE: MARCHE LEGGE REGIONALE

Transcript:

LEGGE REGIONALE N. 15 DEL 5-07-2001 REGIONE LAZIO Promozione di interventi volti a favorire un sistema integrato di sicurezza nell ambito del territorio regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 21 del 30 luglio 2001 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE promulga la seguente legge: ARTICOLO 1 (Finalità) 1. La Regione, al fine di garantire, nel rispetto delle proprie competenze, lo sviluppo di una convivenza civile e ordinata nel proprio territorio, concede finanziamenti per la realizzazione di interventi volti a favorire un sistema integrato di sicurezza in ambito regionale. ARTICOLO 2 (Interventi finanziabili) 1. Possono essere ammessi ai finanziamenti di cui all articolo 1 i progetti concernenti i seguenti interventi: a) opere per la riqualificazione di aree urbane degradate caratterizzate da un elevato rischio di criminalità; b) iniziative di carattere educativo-sociale dirette alla prevenzione o alla individuazione di abusi su minori, nonchè alla prevenzione di situazioni di disagio o di devianza minorile anche attraverso il reinserimento di minori già coinvolti in attività criminali, purchè non già finanziate da leggi statali; c) azioni di supporto al controllo del territorio, che prevedano anche l utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, con particolare attenzione alle esigenze e alle problematiche connesse alla sicurezza delle fasce più deboli della cittadinanza nonché al libero svolgimento delle attività produttive. 2. Gli interventi di cui al comma 1, lettera c) non devono in alcun modo prevedere azioni di competenza delle forze dell ordine, né

travalicare i limiti posti dalla normativa sulla vigilanza privata 3. I progetti di cui al comma 1 possono riguardare uno o più tipi di interventi indicati nelle lettere a), b) e c) del comma stesso. ARTICOLO 3 ( Soggetti beneficiari dei finanziamenti) 1. Beneficiano dei finanziamenti previsti dall articolo 1 i comuni singoli o associati. ARTICOLO 4 (Finanziamenti) 1. I finanziamenti previsti dall articolo 1 sono concessi in forma di contributo in conto capitale e sono destinati alla copertura massima di una percentuale del costo complessivo dell intervento pari al : a) 30 per cento per gli interventi di cui all articolo 2, comma 1, lettera a); b) 60 per cento per gli interventi di cui all articolo 2, comma 1, lettere b) e c). ARTICOLO 5 (Criteri di priorità per la concessione dei finanziamenti) 1. Costituiscono titolo di priorità per la concessione dei finanziamenti previsti dalla presente legge: a) interventi da attuarsi in zone risultanti a più elevato rischio di criminalità sulla base della mappa predisposta dall'osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza ai sensi dell articolo 8;

b) interventi proposti da comuni che abbiano avviato o si impegnino ad avviare iniziative programmatorie per la sicurezza; c) il collegamento diretto tra la realizzazione dell intervento e il perseguimento delle finalità di cui alla presente legge; d) la realizzazione degli interventi in forma integrata con associazioni private che svolgono attività di carattere sociale, iscritte agli albi o registri previsti dalla normativa regionale vigente in materia, altre amministrazioni pubbliche e istituti scolastici, limitatamente agli interventi di cui all articolo 2, comma 1, lettere b) e c); e) la stipula di atti intesa con le forze di polizia, limitatamente agli interventi di cui all articolo 2, comma 1, lettere b) e c). ARTICOLO 6 (Enti, organi e soggetti che possono collaborare con i comuni) 1. Ai fini della progettazione e della realizzazione degli interventi di cui all articolo 2 i comuni, singoli o associati, collaborano: a) relativamente agli interventi di cui all articolo 2, comma 1, lettera a) con: 1) associazioni costituite per la valorizzazione di comuni, quartieri e strade; 2) consorzi fra imprenditori; 3) organizzazioni di categoria di commercianti e artigiani e forze sindacali; 4) istituti scolastici; b) relativamente agli interventi di cui all articolo 2, comma 1, lettera b) con: 1) associazioni private di volontariato che svolgono attività di carattere sociale, nonché cooperative sociali, iscritte agli albi o registri previsti dalla normativa regionale vigente in materia; 2) istituti scolastici; 3) altre amministrazioni pubbliche che svolgono compiti in materia di prevenzione e recupero o reinserimento di giovani coinvolti in attività criminose; 4) associazioni parrocchiali; 5) associazioni costituite per la valorizzazione di comuni, quartieri e strade; c) relativamente agli interventi di cui all articolo 2, comma 1, lettera c) con: 1) soggetti in possesso di titoli professionali attinenti alla materia della sicurezza, della prevenzione e della lotta alla criminalità; 2) istituti scolastici; 3) organizzazioni di categoria di commercianti, artigiani, industriali e forze sindacali; 4) associazioni costituite per la valorizzazione di comuni, quartieri e strade; 5) associazioni delle forze dell ordine e di polizia locale anche in congedo; 6) soggetti che abbiano prestato diligentemente servizio in organi di polizia anche locali.

ARTICOLO 7 (Procedure per la concessione dei finanziamenti) 1. La Giunta regionale, con apposita deliberazione da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge stessa, sentita la Commissione speciale Sicurezza, integrazione e lotta alla criminalità, di seguito denominata Commissione speciale, determina indirizzi, modalità e termini per: a) la redazione da parte dei comuni e degli enti, organi e soggetti interessati, ai sensi degli articoli 3 e 6, di appositi progetti concernenti gli interventi di cui all articolo 2; b) la presentazione delle domande per l'ammissione ai finanziamenti; c) l istituzione di un apposita commissione tecnica, da costituirsi ai sensi della legge regionale 25 luglio 1996, n. 27, che ha i seguenti compiti: 1) valutare i progetti di cui alla lettera a) ai fini della concessione dei finanziamenti secondo le priorità di cui all articolo 5; 2) formare un apposita graduatoria; 3) inviare alla Commissione speciale la graduatoria di cui al numero 2) per un parere; 4) inviare, per conoscenza, i progetti ammessi a finanziamento al Comitato provinciale per l ordine e la sicurezza pubblica, presso le prefetture di riferimento; d) l erogazione dei finanziamenti. 2. Qualora la Commissione speciale non abbia espresso il parere in merito allo schema di deliberazione di cui al comma 1 entro il termine di quindici giorni dalla assegnazione, si prescinde dal parere. ARTICOLO 8 (Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza) 1. Presso la Presidenza della Giunta regionale è istituito l Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza, di seguito denominato Osservatorio, quale organismo di supporto per le attività della Regione in relazione alle funzioni di programmazione e valutazione degli interventi regionali per la sicurezza. 2. L Osservatorio è costituito con decreto del Presidente della Giunta

regionale entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge ed è composto da: a) tre membri, scelti dal Presidente della Giunta regionale tra soggetti di comprovata competenza professionale e scientifica nel campo sociale, della sicurezza e della prevenzione del crimine, di cui uno con funzioni di presidente; b) un membro designato dalla Sovrintendenza scolastica regionale per il Lazio; c) un rappresentante del Comando regionale dei Carabinieri; d) un rappresentante del comando regionale della Guardia di Finanza; e) un rappresentante della Polizia di Stato. f) il Prefetto o altro rappresentante dell ufficio territoriale del Governo del capoluogo della Regione; g) un rappresentante delle polizie locali del Lazio designato al Presidente della Giunta regionale. 3. I rappresentanti di cui al comma 2, lettere b), c), d) e) ed f), sono designati ai sensi dell articolo 107 del D.P.R. 24 luglio 1977, n.616. 4. L Osservatorio, in particolare, ha il compito di: a) predisporre, con cadenza biennale, una mappa del territorio regionale che individui le zone maggiormente esposte a fenomeni di criminalità, anche con riferimento ai singoli comuni e alle singole circoscrizioni comunali, ed evidenzi in maniera analitica le diverse fattispecie criminose; b) elaborare uno studio annuale dei dati e delle tendenze relative alle diverse fattispecie criminose; c) monitorare la validità e l incidenza degli interventi finanziati dalla presente legge. 5. L Osservatorio trasmette i risultati dei lavori di cui al comma 4 al Presidente della Giunta regionale e al Presidente della Commissione speciale, che relaziona alla Commissione stessa. 6. L Osservatorio dura in carica fino all insediamento della Giunta regionale costituita a seguito del rinnovo del Consiglio regionale. Dalla data del suddetto insediamento decorrono i quarantacinque giorni entro i quali il Presidente della Giunta regionale deve procedere al rinnovo dell Osservatorio ai sensi della legge regionale 3 febbraio 1993, n. 12. 7. Ai componenti dell Osservatorio spetta un compenso determinato nel decreto del Presidente della Giunta regionale di costituzione di cui al comma 2, nonché il rimborso delle spese di viaggio e il trattamento di missione in misura non superiore a quella prevista per i dirigenti regionali. 8. Il Presidente della Giunta regionale mette a disposizione dell Osservatorio locali, attrezzature e personale per lo svolgimento delle relative funzioni.

ARTICOLO 9 (Norme transitorie) Relativamente alla prima applicazione della presente legge: a) la deliberazione della Giunta regionale di cui all'articolo 7 può prevedere termini per la presentazione delle domande di ammissione ai finanziamenti anche in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 193 della legge regionale 15 giugno 1999, n. 6; b) l Osservatorio provvede ai compiti di cui all articolo 8, comma 4, lettere a) e b) entro centoventi giorni dalla data del proprio insediamento. ARTICOLO 10 (Norma finanziaria) 1. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge si provvede mediante l'istituzione nel bilancio regionale dei seguenti capitoli: a) Cap. 11337 - Contributi in conto capitale per gli interventi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a) con lo stanziamento di lire 1 miliardo per l anno 2001 e lire 500 milioni per l anno 2002; b) Cap. 11339 - Contributi regionali per gli interventi di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c) con lo stanziamento di lire 500 milioni per ciascuno degli anni 2001 e 2002. 2. Alla copertura si provvede mediante riduzione dello stanziamento di cui al capitolo 19002, lettera b) del bilancio di previsione 2001 e pluriennale 2001-2003, rispettivamente per lire 1 miliardo 500 milioni per l esercizio finanziario 2001 e lire 1 miliardo per l esercizio finanziario 2002. Formula Finale: La presente legge regionale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Lazio. Data a Roma, addì 5 luglio 2001 STORACE

Il visto del Commissario del Governo è stato apposto il 28 giugno 2001.