LA COMUNICAZIONE CULTURALE 1 1 Mara Cerquetti

Documenti analoghi
GARA EUROPEA A PROCEDURA APERTA PER LA CONCLUSIONE DI UN ACCORDO QUADRO, CON UNICO OPERATORE ECONOMICO, AI SENSI DELL'ART. 54 COMMA 3 D.LGS.

Video Challenge Lazio, eterna scoperta

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 16 gennaio 2004;

Prof. Simona Rinaldi. Musei e critica d arte

VI. LA FRUIZIONE E LA VALORIZZAZIONE

REGOLAMENTO DEL MUSEO DELLA STORIA DEL GENOA

LOGICHE DI SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALE RIFORME DEI SPL A RILEVANZA ECONOMICA E PRIVI DI RILEVANZA ECONOMICA

COMUNE DI ASIAGO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO MUSEO DELL ACQUA DI ASIAGO. Approvato con deliberazione di C.C. n. 4 del

MOSTRE CULTURALI TRA CODICE URBANI E DISCIPLINA IVA DEI CORRISPETTIVI

Aedon (ISSN ) Fascicolo 1, gennaio-aprile Il Mulino - Rivisteweb. Ente di afferenza: ()

Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico Dispensa di Legislazione dei Beni Culturali. La legge Ronchey

Storie di tutela V (e ultima) parte

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

I BENI CULTURALI. Bene Culturale nella legislazione. Docente: Portas Giuliana

PROTOCOLLO DI INTESA fra la Città di Pinerolo e l Ufficio scolastico provinciale di Torino

ART BONUS:

Speciale N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 30/11/2017 REGIONE BASILICATA

e l Associazione nazionale musei scientifici (di seguito l ANMS ), rappresentata dal presidente pro tempore, dr. Fausto Barbagli,

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Apriti Museo! Approcci multisensoriali per un museo accessibile

Assistente alla Vigilanza e accoglienza negli Uffici, Istituti e Luoghi della cultura afferenti i beni archeologici

Il termine museo deriva dal greco antico mouseion, la casa delle Muse, figlie di Zeus e protettrici delle arti e delle scienze.

Codice dei beni culturali e del paesaggio

Allegato A2 Scheda informativa del bene oggetto dell operazione candidata 1. Dati informativi sul bene culturale tangibile

LA TUTELA DEI BENI CULTURALI I principi generali

SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE. ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. In data, presso,

Un incontro vincente

PINACOTECA COMUNALE DI FAENZA

COMUNE DI PISONIANO. Museo Civico della Canapa REGOLAMENTO. Art. 1 Introduzione

CONVENZIONE TRA L UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI E L ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI MUSEI LOCALI ED ISTITUZIONALI

MUSEI E COLLEZIONI DEL VICENTINO MAGGIO 2012 Provincia di Vicenza Rete Museale Alto Vicentino

L Intervento pubblico nel settore dei Beni Culturali FOCUS: BENI ARCHEOLOGICI

Valorizzazione dei patrimoni culturali: scadenza unica 2016

Protocollo d intesa tra

MUST SCIENZA è CULTURA

Bollettino Ufficiale n. 21/I-II del 22/05/2012 / Amtsblatt Nr. 21/I-II vom 22/05/

MUST SCIENZA è CULTURA

Archivi di enti pubblici e di privati. Normativa di riferimento

6. di precisare che i componenti del centro diversi dal coordinatore non percepiranno alcuna indennità.

CAMERA DEI DEPUTATI DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (RENZI)

AGEVOLAZIONI FISCALI IRAP PER I PRIVATI CHE INVESTONO IN CULTURA E PAESAGGIO

Il Codice dei beni culturali e del paesaggio. I musei

A relazione del Presidente Chiamparino e dell'assessore Parigi:

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Lezione La dimensione di processo nella valorizzazione del patrimonio culturale periferico a.a. 2012/13

Documenti e Archivi: Beni culturali

PROGETTO EDEN 3 DESTINAZIONI EUROPEE DI ECCELLENZA TURISMO E AREE PROTETTE SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA SOGGETTO PROPONENTE

ILL SBN. Cos è ILL SBN?

Scarto di materiale bibliografico. Belluno, 16 giugno 2016

IL NUOVO MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO LORENZO CASINI

Nota di commento alle Statistiche culturali. Anno 2015

Codice dei beni culturali e del paesaggio

MOBILITAZIONE DEL CAPITALE CULTURALE PER LO SVILUPPO LOCALE

LA GESTIONE DELLE COLLEZIONI NEL MUSEO /1

MUSEI, AREE ARCHEOLOGICHE E MONUMENTI IN PIEMONTE NEL 2015

Titolo II - Fruizione e valorizzazione

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL POLO MUSEALE MUSEO DEL MARE

EX RIMESSA ATAC ZONA SAN PAOLO

Testo dello schema di decreto legislativo sull ordinamento di Roma Capitale

INDICE. Ringraziamenti. Capitolo I LA REDDITIVITÀ DEL PATRIMONIO CULTURALE: PREMESSE ECONOMICHE E PROBLEMATICHE GIURIDICHE

Dagli interventi sui sistemi tematici del patrimonio all implementazione dei sistemi territoriali della cultura

Direzione Centrale Risorse Umane, Organizzazione e Servizi Generali Settore Sviluppo e Valorizzazione Risorse Umane

Linee di intervento, azioni e stato di attuazione

del 29 novembre 2016 (Stato 1 gennaio 2017)

Approvato con Determinazione Dirigenziale n. 396 del 01/10/2018 AREA SOPRINTENDENZA CASTELLO, MUSEI ARCHEOLOGICI E MUSEI STORICI

Disposizioni recanti attuazione dell art. 24 della legge 5 maggio 2009, 42 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

278 Bollettino Ufficiale

Ordinamento dei beni culturali

Sezione 1: Definizioni e obiettivi di promozione. del 29 novembre 2016

Indice delle tavole statistiche

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI ALESSANDRIA ASTI E CUNEO

COMUNE DI POMEZIA Città metropolitana di Roma Capitale

Comunicazione culturale. Modelli ed esperienze di interazione fra imprese e cultura. Pagina 1

Indice delle tavole statistiche

del 29 novembre 2016 (Stato 1 gennaio 2019)

10 della legge 6 luglio 2002, n. 137», pubblicato nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2004, n. 45, sono i seguenti:

Indice delle tavole statistiche

RISOLUZIONE N. 131/E QUESITO

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia Capo I Disposizioni generali. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Patrimonio fotografico d interesse regionale)

1909 / 1979 / Call for Thesis

Comunicazione culturale. Modelli ed esperienze di interazione fra imprese e cultura. Pagina 1

REGOLAMENTO BIBLIOTECA COMUNALE DI PIOBBICO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL MUSEO CIVICO EL BALAROL

BIBLIOTECONOMIA BIBLIOGRAFIA BIBLIOLOGIA DEFINIZIONI E AMBITI GENERALI

(Finalita' e ambito di intervento)

LA VILLA REALE DI MONZA SI PUO SALVARE

Qualità del lavoro e delle professioni per la valorizzazione dei beni culturali. Mara Cerquetti Università di Macerata

ALLEGATO A ALLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA (SCHEDA SULL ISTITUZIONE) L.R. 21/2010 TABELLA delle ISTITUZIONI CULTURALI DI RILIEVO REGIONALE 2014

Archivio di Stato di Agrigento. Offerta formativa

Legge regionale 3 gennaio 1983, n. 4

ARTICOLAZIONE ORGANIZZATIVA DELLA GALLERIA BORGHESE

ACCORDO DI COLLABORAZIONE. per la valorizzazione e l integrazione dei Musei ecclesiastici nel Sistema museale nazionale. tra

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

INDICE I ACCORDI TRA ITALIA E SANTA SEDE

Seminario UNESCO: obiettivi, strumenti e programmazione regionale FORME DI GESTIONE E FONTI DI FINANZIAMENTO. Silvia Soldano e Marco Valle

Fra le varie tipologie elencate vi sono anche gli Orti Botanici!

LEGGE REGIONALE N. 17 DEL 08 AGOSTO 2014

Le parole del museo, il museo per le parole.

Transcript:

LA1COMUNICAZIONE1CULTURALE Mara Cerquetti

Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 Articolo 101 Istituti e luoghi della cultura 1. Ai fini del presente codice sono istituti e luoghi della cultura i musei, le biblioteche e gli archivi, le aree e i parchi archeologici, i complessi monumentali.

2. Si intende per: a) museo, una struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio; b) biblioteca, una struttura permanente che raccoglie e conserva un insieme organizzato di libri, materiali e informazioni, comunque editi o pubblicati su qualunque supporto, e ne assicura la consultazione al fine di promuovere la lettura e lo studio; c) archivio, una struttura permanente che raccoglie, inventaria e conserva documenti originali di interesse storico e ne assicura la consultazione per finalità di studio e di ricerca. d) area archeologica, un sito caratterizzato dalla presenza di resti di natura fossile o di manufatti o strutture preistorici o di età antica; e) parco archeologico, un ambito territoriale caratterizzato da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici o ambientali, attrezzato come museo all aperto; f) complesso monumentale, un insieme formato da una pluralità di fabbricati edificati anche in epoche diverse, che con il tempo hanno acquisito, come insieme, una autonoma rilevanza artistica, storica o etnoantropologica.

3. Gli istituti ed i luoghi di cui al comma 1 che appartengono a soggetti pubblici sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico. 4. Le strutture espositive e di consultazione nonché i luoghi di cui al comma 1 che appartengono a soggetti privati e sono aperti al pubblico espletano un servizio privato di utilità sociale.

Il museo Il museo è un istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali* dell umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto. Seoul 2004 * I beni immateriali sono stati inseriti nella definizione di museo di ICOM nell'ottobre 2004 in occasione dell'assemblea Generale di Seoul.

Il valore d uso dei beni culturali Alla luce dei mutamenti politici, economici e sociali intervenuti nel dopoguerra, è stata avviata una profonda revisione della concezione patrimoniale dei beni di cultura, alla quale, ormai anche in sede legislativa, si è venuto sostituendo un sempre più forte riconoscimento di un primario valore d uso. In tal senso i beni di cultura sono passati dall essere beni di appartenenza a beni di fruizione ; ciò vale per tutti i beni culturali, ma anzitutto per quelli di proprietà pubblica.

La nozione di valorizzazione: definizione giuridica e competenze legislative e amministrative D.P.R. 3 dicembre 1975, n. 805 (Organizzazione del Ministero per i beni culturali ed ambientali) D. lgs 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59) Legge costituzionale n. 3 del 2001 (Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione) D. lgs 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio)

La valorizzazione consiste nell esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura, comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale. (art. 6) consiste nella costituzione ed organizzazione stabile di risorse, strutture o reti, ovvero nella messa a disposizione di competenze tecniche o risorse finanziarie o strumentali, finalizzate all esercizio delle funzioni ed al perseguimento delle finalità indicate dall articolo 6. A tali attività possono concorrere, cooperare o partecipare soggetti privati. (art. 111)

lo Stato, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali stipulano accordi per definire strategie ed obiettivi comuni di valorizzazione, nonché per elaborare i conseguenti piani strategici di sviluppo culturale e i programmi, relativamente ai beni culturali di pertinenza pubblica. Gli accordi possono essere conclusi su base regionale o subregionale, in rapporto ad ambiti territoriali definiti, e promuovono altresì l'integrazione, nel processo di valorizzazione concordato, delle infrastrutture e dei settori produttivi collegati. Gli accordi medesimi possono riguardare anche beni di proprietà privata, previo consenso degli interessati. Lo Stato stipula gli accordi per il tramite del Ministero, che opera direttamente ovvero d'intesa con le altre amministrazioni statali eventualmente competenti.

Aumento della domanda di cultura (dal dopoguerra all era postmoderna) Aumento dei redditi; scolarizzazione di massa; maggiore disponibilità di tempo libero; mutamento degli stili di vita e di consumo.

Mutamento della nozione di cultura L opinione recente, d impianto sistemico e funzionalista, ha individuato la cultura nel tutto integrato, l apparato strumentale organico in grado di fornire risposte alle necessità di adattamento all ambiente fisico e civile, così accostando il concetto di civiltà e dunque designando il complesso dei bisogni, delle risorse, delle attività e dei prodotti materiali e immateriali dell uomo sociale, ivi incluse le manifestazioni intangibili significative delle condizioni di esistenza. (Montella 2008)

Mutamento della domanda di beni culturali La domanda di cultura e di beni culturali non va più intesa esclusivamente come fruizione di opere d arte e collezioni, ma come esperienza più vasta, comprendente, in un accezione antropologicamente lata, ogni esperienza volta alla conoscenza della cultura di un luogo, ivi compreso il patrimonio culturale immateriale (gli usi, i costumi, le tradizioni, ma anche i saperi che si sono sedimentati e stratificati in un luogo nel corso del tempo) e quello produttivo (l enogastronomia e l artigianato).

Mutamento del turismo culturale Ad un sostanziale aumento della frequenza dei viaggi fa riscontro, infatti, una minore durata (si viaggia più spesso, ma per periodi più brevi). Cresce la domanda di turismo alternativo, connesso alla ricerca di esperienze uniche, autentiche, tese alla scoperta del nuovo, al di fuori di circuiti tradizionali e di massa (Pencarelli 2005, p. 6). Mutano le caratteristiche stesse del turismo culturale, che non si esaurisce nella sola visita alle città d arte, ma comprende ogni esperienza volta alla conoscenza della cultura di un luogo.

La scoperta dei pubblici: da stranieri ad ospiti ed utenti del museo (Zhava Doering 1999) Lo scenario odierno ci pone di fronte ad un pubblico allargato e più vario, in cerca di informazioni chiare e molteplici sull intero contesto di riferimento, che facilitino l esperienza di un luogo e la comprensione complessiva della sua storia e della sua cultura.

La Legge Ronchey (L. 14.01. 1993, n. 4) Conversione in legge, con modificazioni del decreto legge 14 novembre 1992, n. 433, recante misure urgenti per il funzionamento dei musei statali. Disposizioni in materia di biblioteche statali e di archivi di stato. Art. 4. 1. Presso gli istituti di cui all art. 3 sono istituiti i seguenti servizi aggiuntivi, offerti al pubblico a pagamento: a) servizio editoriale e di vendita riguardante le riproduzioni di beni culturali e la realizzazione di cataloghi ed altro materiale informativo; a-bis) servizi riguardanti i beni librari e archivistici per la fornitura di riproduzioni e il recapito nell ambito del prestito bibliotecario; b) servizi di caffetteria, di ristorante, di guardaroba e di vendita di altri beni correlati all informazione museale.

La comunicazione culturale Dovere delle istituzioni, sia pubbliche che private, proprietarie di luoghi e istituti culturali, è quello di garantire non solo l accessibilità fisica, ma anche l accessibilità intellettuale al patrimonio culturale.

Bisogna che i monumenti cantino. È necessario che essi generino un vocabolario, creino una relazione, contribuiscano a creare una società civile. La memoria storica, infatti, non è un fondo immobile in grado di comunicare comunque, bisogna sapere come farla riaffiorare, va continuamente rinarrata. Anche perché, se il patrimonio storico, culturale, non entra in relazione con la gente, declinando linguaggi diversi e parlando a tutti, rischia di morire, incapace di trasmettere senso e identità a una comunità. (Paul Valéry)