DECRETO N. 14 del

Documenti analoghi
ha conseguito il diploma di laurea in Medicina Veterinaria presso l Università degli studi di Sassari

REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO CACCIA E PESCA

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI

T B A. Tutela e Benessere Animale. A.A Corso integrato Strutture ed impianti per animali e allevamento Dott. Alfredo Di Domenicantonio

CENSIMENTO AMIANTO 2016

COMUNE DI NIBIONNO PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO COMUNALE PER L ATTUAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

Via n. - ( ) U.O.C. DI SANITA' ANIMALE

DELLA REGIONE SICILIANA

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento in materia ambientale

PARTE SECONDA. le procedure di gestione del Programma;

COMUNE DI MELILLI. Provincia di Siracusa DETERMINA DIRIGENZIALE N 823 DEL REGISTRO GENERALE * * * * *

14880 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

LA DIRIGENTE DELLA SEZIONE

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: POL.MIGR. INT.SOC. RAPP.IST. DI ASSIST. E BENEF.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RISORSE UMANE (Dott. Salvatore Cossu)

Con il patrocinio del Comune di Cosenza Assessorato alla Sostenibilità Ambientale ed Energie Rinnovabili

REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica

Ministero dello Sviluppo Economico

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICITÀ E LA TRASPARENZA DELLO STATO PATRIMONIALE DEI TITOLARI DI CARICHE PUBBLICHE ELETTIVE E DI GOVERNO

Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 127 del

REGOLAMENTO DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO

ADDENDUM ALL ACCORDO DI FINANZIAMENTO tra REGIONE CAMPANIA e SVILUPPO CAMPANIA SpA

COMUNE DI GIAVE PROVINCIA DI SASSARI

Gazzetta ufficiale L 189. dell Unione europea. Legislazione. Atti legislativi. 57 o anno 27 giugno Edizione in lingua italiana.

USMAF Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 17 ) Delibera N.371 del DIPARTIMENTO DIRITTO ALLA SALUTE E DELLE POLITICHE DI

Regolamento per la disciplina delle missioni e delle spese di viaggio e soggiorno degli Amministratori del Comune di Venezia

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Vigilanza, Sicurezza, SFEP e Servizi Sociali

Bollettino Ufficiale n. 10/I-II del 06/03/2012 / Amtsblatt Nr. 10/I-II vom 06/03/

RECAPITI DEL RESPONSABILE DEL INFORMAZIONI PER PROCEDIMENTI AD ISTANZA DI PARTE PROCEDIMENTO ondrio.

REGIONE PIEMONTE Assessorato alla Sanità Direzione Sanità Pubblica

REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI IL DIRIGENTE

Regolamento Comunale per la disciplina della Commissione Comunale di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo

Costi di conformità alle normative. sul costo totale del latte

/3/2001) PREMESSO

COMUNE DI CARBONE (Provincia di Potenza)

Dal prelievo alla diagnosi: Descrizione del percorso diagnostico

PIANO COMUNALE AMIANTO Art. 4, lettera b), L.R. n. 10 del Adottato giusta deliberazione di G.M. n. 29 del 22/02/2016

Galuppo Francesco Data di nascita 22/05/1970 Dirigente Veterinario I livello Area Sanità Animale

Comune di Santa Maria a Monte Provincia di Pisa

L Indennizzo degli animali

REGOLAMENTO (CE) N. 289/2008 DELLA COMMISSIONE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 14 DELIBERAZIONE 30 marzo 2015, n. 385

Bur 152 del 30/10/2014

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

A relazione dell'assessore Ferraris:

Il Direttore del Servizio Territoriale del Sassarese. VISTA la L.R. 8 agosto 2006, n. 13 Riforma degli enti agricoli e riordino delle funzioni in

(Art. 28 L.R n. 29 art. 13 legge n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE

COMUNE DI FOSCIANDORA Provincia di Lucca. UFFICIO RAGIONERIA n. 48 del Registro Servizio DETERMINAZIONE

P08 -FS-Vendita presso il domicilio dei consumatori - rev

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO RISORSE UMANE E AZIENDE SANITARIE 23 dicembre 2014, n. 222

ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI. (Ente Morale D.P.R. n del ) REGOLAMENTO

DELIBERAZIONE N. 46/24 DEL

COMUNE DI FONTANELLATO

Allegato 1 alla deliberazione della Giunta regionale n. 15 in data 10/01/2014

Interventi regionali in materia di sistemazione di bacini montani, opere idraulico-forestali, opere idrauliche di competenza regionale. Art. 1.

CIVICO OBITORIO DI TORINO

RISCHIO BIOLOGICO. Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO

ACCERTAMENTO DEI DANNI AL BESTIAME DOMESTICO IN PROVINCIA DI ROMA: CONTESTO E PROCEDURE

MODULO ENTI NON COMMERCIALI E ATTIVITÀ SOCIALI

PARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE DI TRASFERTA E DI MISSIONE AGLI AMMINISTRATORI LOCALI

DELIBERAZIONE N X / 2864 Seduta del 12/12/2014

Città di Pinerolo Provincia di Torino

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 18 DEL 18 APRILE 2006

DELIBERAZIONE n. 61 del

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Affidamento, per un periodo di anni 2, dell incarico di Medico Competente dell ARPAS (CIG )

COMUNE DI LEFFE PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE

Comune di Cattolica Provincia di Rimini

Art. 9 D.L. 78/2009, convertito in legge 102/2009. Adozione misure organizzative atte a garantire la tempestività di pagamenti da parte dell'ente

ASL TERAMO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSEMBLEA LEGISLATIVA. VIII Legislatura

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 736 del 07/07/2011

COMUNE DI PONTE NIZZA (PV)

COPIA TRATTA DAL SITO WEB ASLBAT.IT

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale

SERVIZIO VETERINARIO AREA A SANITÀ ANIMALE E ANAGRAFE ZOOTECNICA

AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA PROGR. COMUNITARIA, MONITORAGGIO E SVIL. RURALE DETERMINAZIONE

COMUNE DI MONTICELLO BRIANZA Provincia di Lecco

Deliberazione di Giunta Comunale numero 216 del

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale

Ministero della Salute

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale. Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l Innovazione. Servizio Ricerca e Competitività

REGIONE PIEMONTE BU51S2 18/12/2014

CONDIZIONI GENERALI DI ADESIONE AL SERVIZIO DI CONSULTAZIONE DEL CASSETTO

Regolamento per l effettuazione delle spese di rappresentanza e per le spese connesse al funzionamento degli organi di governo

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Direzione Generale

COMUNE DI ALCAMO *** 4 SETTORE SERVIZI TECNICI E MANUTENTIVI DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE. N del

L.R , n. 45 Norme per la gestione integrata dei rifiuti e s.m.i. Approvazione del 4 Rapporto sulle raccolte differenziate 2008

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012

PROTOCOLLO D INTESA. Alternanza Scuola lavoro

A relazione dell'assessore De Santis: Visto:

COPIA TRATTA DAL SITO WEB ASLBAT.IT

Transcript:

L Assessore DECRETO N. 14 del 25.02.2016 Oggetto: Piano di profilassi vaccinale obbligatoria contro la febbre catarrale degli ovini. Adempimenti anno 2016. lo Statuto Speciale della Sardegna e le relative norme di attuazione; il Testo Unico delle Leggi Sanitarie, approvato con Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265; il Regolamento di Polizia Veterinaria, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320 e ss.mm.ii; l articolo 32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833 e ss.mm.ii; VISTA la Legge 2 giugno 1988, n. 218; il Decreto Legislativo n. 502/92 e ss.mm.ii; VISTA la Legge Regionale 13 novembre 1998 n. 31; il Decreto Legislativo 22 maggio 1999, n. 196; VISTA VISTA VISTA il Decreto Legislativo n. 267/2000 e ss. mm. (Testo Unico sugli Enti Locali); la Direttiva 2000/75/CE del Consiglio che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini e ss.mm.ii.; il Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 225, di attuazione della Direttiva 2000/75/CE e ss.mm.ii.; il comma 349, dell articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) di modifica del decreto legislativo n. 225/2003; la Legge Regionale 28 luglio 2006, n. 10, su norme di riforma del Servizio Sanitario Regionale; il Regolamento (CE) N. 1266/2007 della Commissione del 26 ottobre 2007 relativo alle misure di applicazione della direttiva 2000/75/CE del Consiglio per quanto riguarda la lotta, il controllo, la vigilanza e le restrizioni dei movimenti di alcuni animali appartenenti a specie recettive alla febbre catarrale e ss.mm.ii.; la Deliberazione della Giunta Regionale del 14 novembre 2013, n. 47/27, inerente le fornitura di vaccini veterinari per la prevenzione della febbre catarrale degli ovini; 1/6

CONSIDERATA VISTE RITENUTO RITENUTO PRESO ATTO CONSIDERATO RITENUTO VALUTATO SENTITO il Dispositivo Dirigenziale prot. n. 5662 del 14 marzo 2014 che sostituisce il dispositivo dirigenziale prot. n. 19053 del 4 ottobre 2013 recante ulteriori misure di controllo ed eradicazione per contenere l eventuale diffusione del virus della Blue tongue sul territorio nazionale, e successive modifiche e integrazioni; la situazione dei territori sottoposti a restrizione per febbre catarrale degli ovini di cui al Sistema informativo della CE EUBTNET visualizzabile sul sito web DG-SANCO; le risultanze dell Unità di Crisi Regionale (UCR) sulla febbre catarrale degli ovini del 29 Settembre 2015; il documento tecnico elaborato dall Osservatorio Epidemiologico Regionale (OEVR) relativo alla strategia vaccinale da adottare in Sardegna, nei confronti della febbre catarrale degli ovini; necessario immunizzare contro i sierotipi circolanti tutto il patrimonio ovino e bovino del territorio regionale; necessario garantire la movimentazione intra ed extra regionale degli animali delle specie recettive alla Blue tongue tramite la vaccinazione per i sierotipi circolanti nel territorio d origine con i vaccini disponibili; che l ondata epidemica del 2013, ha interessato il territorio di tutte le Provincie della Regione Sardegna, con un numero accertato di 5777 focolai e 113727 animali morti; che alla luce della nuova situazione epidemiologica è necessario rivisitare la strategia vaccinale di cui al Decreto dell Assessore dell Igiene e Sanità e dell assistenza sociale (DAIS) n. 22/2014 al fine di garantire un maggiore livello di protezione immunitaria; di dover proteggere il patrimonio zootecnico regionale e le sue produzioni dal rischio di ulteriore diffusione della malattia in assenza di interventi specifici di profilassi; il rischio di possibilità di nuovi casi di malattia in Sardegna in assenza di ulteriori interventi specifici di profilassi e la necessità, quindi, di dover proteggere il patrimonio zootecnico regionale e le sue produzioni; il Ministero della Salute. DECRETA ART. 1 Obiettivi 1. I principali obiettivi della campagna vaccinale obbligatoria sono: a) proteggere dalla forma clinica il patrimonio ovi-caprino isolano dai danni derivanti dalla circolazione del virus della Blue tongue; b) limitare la possibilità di circolazione virale nel territorio isolano e i danni ad essa conseguenti; c) consentire la movimentazione intraregionale ed extraregionale degli animali delle specie recettive alla Blue tongue. 2/6

ART. 2 Misure di profilassi indiretta: programma di vaccinazione obbligatoria per l anno 2016. 1. Sono soggetti alla vaccinazione obbligatoria tutti gli ovini e i bovini sulla base del programma di vaccinazione di cui all Allegato 1, secondo le indicazioni contenute nelle schede tecniche dei vaccini da utilizzare durante la campagna vaccinale. 2. Le operazioni di vaccinazione sono registrate con l utilizzo della modulistica di cui all Allegato 2; 3. Gli animali delle specie recettive individuati come sentinelle per lo svolgimento del programma di sorveglianza sierologica nel Sistema Informativo Nazionale Blue Tongue sono esclusi dalla vaccinazione. ART. 3 Misure di profilassi diretta: lotta all insetto vettore e smaltimento delle carcasse degli animali. 1. In tutte le aziende zootecniche dovranno essere messe in atto, a cura degli allevatori, le misure di lotta all insetto vettore, e dovranno essere attuate tutte le azioni per migliorare la biosicurezza degli edifici e dei locali di ricovero degli animali, secondo quanto previsto dall Allegato 4 del presente decreto. 2. I Servizi veterinari delle AASSLL e i tecnici dell ARA (Associazione Regionale Allevatori) svolgono attività di educazione sanitaria illustrando le modalità di lotta all insetto vettore come sinteticamente riportato nell Allegato 4. 3. Gli enti coinvolti svolgono, ciascuno per quanto di competenza, le attività di controllo e prevenzione finalizzate alla lotta all insetto vettore. 4. Sono a carico dei Comuni le operazioni di smaltimento, secondo le norme vigenti, delle carcasse degli animali morti e/o abbattuti per la malattia. Le spese sostenute, qualora dichiarate ammissibili dalle competenti Autorità sanitarie, possono essere rimborsate previo inoltro della documentazione prevista a corredo della richiesta di rimborso ai sensi della Legge del 2-6-1988 n. 218 recante Misure per la lotta contro l'afta epizootica ed altre malattie epizootiche degli animali. Art. 4 Unità di Crisi Regionale per la Blue tongue 1. L'Unità di Crisi Regionale (U.C.R.), è istituita ai sensi dell allegato IV del D.P.R 17 maggio 1996, n. 362. 2. L U.C.R. presieduta e coordinata dal Direttore del Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare o da un suo delegato, è convocata di concerto con il Ministero della Salute, al fine di: a) coordinare tutte le misure di emergenza necessarie all eradicazione della malattia; b) coordinare le indagini epidemiologiche di pertinenza dei Servizi Veterinari competenti per territorio; c) dettare disposizioni atte a garantire l applicazione uniforme di tutte le procedure previste dalle norme sul territorio regionale. 3. L U.C.R., ha sede presso i locali dell Assessorato dell Igiene e della sanità e dell assistenza sociale, è composta almeno da: 3/6

a) Il Direttore del Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria e di Sicurezza Alimentare o suoi delegati; b) Un rappresentante del Ministero della Salute; c) Un rappresentante del CESME; d) Uno o più dirigenti dei Servizi veterinari delle ASL della Sardegna; e) Un rappresentante dell Assessorato dell Ambiente; f) Un rappresentante dell Assessorato all Agricoltura e Riforma Agropastorale; g) Un rappresentante dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna; h) Un rappresentante dell Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale; i) Un rappresentante del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell Università degli Studi di Sassari; j) Un funzionario amministrativo dell Assessorato con funzioni di segretario verbalizzante. 4. In ragione delle esigenze e delle argomentazioni legate all ordine del giorno, il Presidente dell UCR può integrare la stessa con dirigenti dei Servizi Veterinari delle tre aree funzionali delle ASL della Sardegna, dirigenti dei dipartimenti territoriali dell IZS della Sardegna o con altre figure che abbiano un ruolo tecnico o istituzionale, di cui si ritenga opportuna la partecipazione. 5. I rappresentanti di cui al comma 3 sono individuati a seguito della convocazione dell UCR, ad opera dei rispettivi Responsabili degli Enti coinvolti. ART. 5 Movimentazione intraregionale degli animali 1. Le movimentazioni degli animali delle specie sensibili alla Blue tongue, all interno delle aree sottoposte a vincolo per i sierotipi circolanti, sono consentite in ottemperanza con l art. 7 del Reg. CE n. 1266/2007 e ss.mm.ii.. 2. Gli animali della specie ovina e bovina che provengono da territori con infezione in atto, compresi nel raggio di 4 chilometri da un azienda presso la quale è stato individuato un caso sospetto o confermato di Blue tongue, possono essere movimentati verso territori liberi se debitamente vaccinati per i sierotipi circolanti individuati dal CESME. 3. È consentita la movimentazione degli agnelli e dei capretti destinati all immediata macellazione senza visita clinica in allevamento e senza compilazione del quadro E del modello IV, purché questi animali non provengano da territori con infezione in atto oppure provengano da allevamenti le cui madri siano state sottoposte a vaccinazione per la Blue tongue e che siano coperti da immunità passiva nei confronti del virus, come indicato nelle specifiche del vaccino. ART. 6 Movimentazione extraregionale degli animali 1. Le movimentazioni extraregionali degli animali delle specie sensibili alla Blue tongue, sono consentite nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale e delle circolari esplicative in materia. 4/6

ART. 7 Obblighi, adempimenti e indennizzi1. I proprietari o detentori degli animali recettivi debbono garantire la massima collaborazione per lo svolgimento delle operazioni di profilassi, in particolare provvedendo al contenimento degli animali. 2. I proprietari o detentori degli animali che non ottemperano alle disposizioni del presente decreto, e in particolare quelle previste all art. 2,comma 1, o che si siano sottratti all esecuzione dell intero Programma di vaccinazione, sono soggetti a sanzione cosi come previsto dal successivo art 10 e non hanno diritto al riconoscimento degli indennizzi previsti dalla legge per danni causati dal focolaio di malattia. ART. 8 Risorse 1. Per l effettuazione della campagna vaccinale di cui al presente Decreto la Regione potrà avvalersi, oltre che dei Servizi Veterinari delle ASL della Sardegna, anche di veterinari convenzionati o libero professionisti ovvero di medici veterinari all uopo individuati. 2. Le risorse finanziarie necessarie all applicazione delle presenti disposizioni saranno stanziate in tutto o in parte dalla Regione, sulla base dei fabbisogni di ogni ASL. 3. Le misure di profilassi diretta e indiretta sono soggette a continue verifiche e aggiornamenti a opera di questo Assessorato in relazione allo sviluppo delle conoscenze scientifiche. ART. 9 Flusso Dati 1. Il sospetto e la conferma dei focolai nonché l aggiornamento circa le situazioni dei singoli focolai devono essere opportunamente registrati sul SIMAN (Sistema Informativo Malattie Animali Nazionale). 2. La conferma del focolaio deve essere certificata per il tramite degli esami di laboratorio (PCR-RT) esclusivamente in occasione di focolai primari, intendendo come tali i primi focolai riscontrati in un comune fino a quel momento non interessato dall infezione. 3 Qualora il territorio comunale sia stato già interessato dall infezione e il sierotipo sia stato già individuato, in caso di successivi focolai dovranno essere confermati, così come previsto dalle norme vigenti, su base clinica ed epidemiologica, salvo ulteriori accertamenti di laboratorio disposti dal veterinario ufficiale che ne deve motivare la richiesta. 4. E onere del Responsabile del Servizio Veterinario delle ASL garantire il corretto caricamento dei flussi informativi relativi alla profilassi vaccinale di cui trattasi, attraverso il SANAN con cadenza settimanale. I direttori Generali devono inserire quale criterio di valutazione della produttività dei Dirigenti in parola l assolvimento delle suddette attività. 5. L Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale della Sardegna (OEVR), avrà cura di supportare le ASL per gli adempimenti inerenti il flusso dati Blue tongue. 6. E onere del Veterinario Ufficiale compilare, aggiornare e trasmettere all ASL di riferimento il registro di cui all allegato 6. ART. 10 Sanzioni amministrative 5/6

1. Nel caso in cui si verifichino le condizioni di cui al precedente art. 7, comma 2, documentate utilizzando il modulo di cui all Allegato 3 l autorità sanitaria competente richiederà al Sindaco, in qualità di Autorità Sanitaria Locale, l emanazione di apposita ordinanza contingibile e urgente, di cui all Allegato 5, al fine dell effettuazione coattiva della profilassi vaccinale. 2. Per le violazioni alle prescrizioni del presente Decreto si applicano le sanzioni del Regolamento di Polizia Veterinaria, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, i cui contravventori, salvo il fatto non costituisca reato, sono soggetti ai sensi dell art. 6, comma 3 della L. 218/88 a sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 258,23 ad un massimo 1.291,14. ART. 11 Disposizioni finali 1. Per tutte le fattispecie non previste dal presente Decreto concernenti le misure sanitarie da adottare in corso di epidemia o a seguito di sorveglianza sierologica, si rimanda alle norme del Manuale operativo e al Piano di emergenza di cui al D.L.vo n 225/2003 e sue modifiche, del Regolamento (CE) N. 1266/2007 della Commissione e successive modificazioni e integrazioni. 2. I Direttori Generali, i Sindaci, il Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria e di Sicurezza Alimentare regionale, i Servizi veterinari delle ASL, le forze dell Ordine e gli allevatori, ognuno per la parte di propria competenza, sono incaricati di rispettare e di far rispettare il presente decreto. 3 I singoli allegati, che fanno parte integrante del presente Decreto, possono essere modificati con Determinazione del Direttore del Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell Assessorato dell igiene e sanità e dell assistenza sociale su parere conforme dell Unità di Crisi Regionale per la Blue tongue in relazione ad eventuali modificazioni della normativa o a mutamenti della situazione epidemiologica ovvero qualora ciò si rendesse necessario; 4. Il presente Decreto, che sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna e nel sito internet www.regione.sardegna.it, entra in vigore dalla data di pubblicazione sul sito istituzionale della Regione ed ha validità fino al 31 dicembre 2016. A.M/ Serv.5 D.M./ Serv.5 R.S./Resp.5.2. DM/Dir.Serv.5 GMS/Dir.Gen. L Assessore Luigi Benedetto Arru 6/6