Estetica e tecnica, le due anime del pavimento sopraelevato

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Estetica e tecnica, le due anime del pavimento sopraelevato All apparenza nulla è cambiato anche se possono essere individuate aree di miglioramento per perfezionarne caratteristiche e prestazioni. In realtà il pavimento sopraelevato rappresenta un elemento strategico di connessione fra il mondo strettamente legato all edilizia e quello dell impiantistica in un ottica di progettazione integrata di Anna Gioia È sul valore che si fonda l evoluzione del pavimento sopraelevato: valore estetico ottenuto con nuovi formati e impiego di materiali pregiati come le pietre naturali e legno; valore tecnico dato dall integrazione di tecnologie impiantistiche e illuminazione che ne aumentano le prestazioni trasformandolo in strumento di comfort negli ambienti di lavoro. Due anime che lo rendono strategico sul mercato delle costruzioni di building del terziario, così come nelle ristrutturazioni di edifici esistenti. Ma il valore non può essere unicamente una qualità intrinseca del prodotto. Il valore deve essere mantenuto nel tempo, in tutte le fasi che vanno dalla posa in opera alla manutenzione. Per questo motivo è allo studio un progetto di norma UNI che contribuirà a fare chiarezza sui temi sensibili della realizzazione dell opera in cantiere e della corretta manutenzione per la conservazione delle caratteristiche prestazionali. Temi che non sono affrontati dalla norma di prodotto UNI EN 12825 che definisce unicamente le caratteristiche costruttive e i criteri di test del singolo componente. Il pavimento sopraelevato è un elemento di confine fra la struttura civile e l impiantistica che lo colloca in spazi di ambiguità contrattuali e tecnici. I costruttori riuniti nel Gruppo di lavoro Pavimenti sopraelevati della Commissione Prodotti, processi e sistemi per l organismo edilizio di UNI hanno quindi sentito il bisogno di regolare il processo di progettazione, installazione e manutenzione, redigendo regole valide in tutte le fasi e per tutte le figure coinvolte a garanzia di qualità e buona conservazione del sistema. L intento è quello di rendere strutturate, complete e consistenti le informazioni scambiate fra tutti gli interlocutori coinvolti, attraverso un linguaggio comune e un riferimento riconosciuto per tutti gli aspetti non sviluppati nel contratto. Nella norma sarà dedicato ampio spazio alle definizioni, in molti casi derivanti dalle norme esistenti, al fine di rendere comune e condivisa la terminologia utilizzata nei documenti contrattuali. Si vuole anche definire e valorizzare il ruolo di ciascun interlocutore: progettista, committente, direzione lavori, costruttore, posatore, utilizzatore finale. La mancanza o l imprecisione delle informazioni scambiate nelle varie fasi del processo generano infatti lacune e spazi di arbitrarietà che compromettono la qualità dell opera e la chiarezza degli obblighi a carico di ciascuna parte. La futura norma si propone quindi di rappresentare un autorevole fonte di risoluzione delle controversie. Verranno inoltre richiamate parti fondamentali di altre norme relative ai materiali utilizzati per la finitura, colmando eventuali lacune in riferimento a condizioni ambientali che possono alterare le caratteristiche del pavimento nelle fasi successive alla produzione, ovvero lo stoccaggio, la posa, l uso, la pulizia e la manutenzione. In considerazione dell ampiezza e multidisciplinarità dei temi trattati, i costruttori hanno aperto il gruppo di lavoro a esperti di materiali, di progettazione e di laboratorio e prevedono di collegarsi ad altri gruppi che operano all interno dello stesso organo tecnico UNI per garantire l armonizzazione delle rispettive attività. Un mercato in evoluzione Il mercato fa registrare nuovi scenari e opportunità. I produttori registrano un livello di professionalità lungo tutta la filiera delle costruzioni con importanti riflessi anche per il settore dei pavimenti sopraelevati. Le ragioni possono essere individuate in una serie di condizioni che hanno portato a una domanda più attenta ai requisiti tecnico-prestazionali del prodotto. Le nuove possibilità offerte a livello estetico e prestazionale hanno infatti catalizzato l interesse 54 Officelayout 157 aprile-giugno 2014

di interlocutori quali architetti, general contractor e utenti finali ai quali sempre più si rivolgono le aziende produttrici per sottrarsi alla logica del prezzo più basso. Cresce infatti, in grandi commesse, la tendenza di avvalersi di professionisti qualificati, project manager e architetti che possano gestire tutte le fasi della realizzazione. A causa della flessione del mercato dell edilizia spiega Alex Bertin, funzionario tecnico commerciale di Newfloor l impresa di costruzione non è più l interlocutore privilegiato del produttore di pavimenti sopraelevati in quanto c è stato uno spostamento verso società di general contractor che offrono il chiavi in mano e hanno tutto l interesse a rendere l ambiente realizzato confortevole e personalizzato e a utilizzare prodotti di fascia medio-alta. Anche la promozione verso gli studi di architettura è divenuta strategica perché in queste realtà c è una maggiore attenzione alla qualità del prodotto. Infine, nelle fasi di acquisto, il cliente finale assume un ruolo di crescente importanza; sempre più viene infatti appaltata alle imprese costruttrici l opera grezza che, da un certo punto in poi, viene seguita direttamente da chi occuperà gli spazi con il supporto del team di progettazione. In questo contesto è fondamentale la qualità del servizio offerto, che diventa la leva strategica per far fronte a una crescente concorrenza sul mercato nazionale e su quelli esteri dove si è riversato negli ultimi anni il bacino dei produttori italiani. La presa di coscienza dei plus offerti dal pavimento sopraelevato da parte di interlocutori qualificati ha portato le aziende produttrici ad ampliare la propria offerta e a strutturarsi per fornire soluzioni ad hoc in grado di risolvere le specificità del progetto puntualizza Giovan Battista Moncini, amministratore di Moncini. La nostra azienda ha investito sulla flessibilità, sulle soluzioni tecniche su misura, sulla praticità e l estetica in funzione di esigenze specifiche del cliente e delle richieste dei progettisti, offrendo la possibilità di applicare qualsiasi tipo di finitura. La qualità del prodotto rappresenta anche la leva strategica per approcciare i mercati esteri. L Italia rappresenta la culla di una tecnologia molto evoluta di pavimenti sopraelevati in particolare per la qualità delle finiture afferma Alberto Caporali, general manager di Uniflair Access Floor in Schneider Electric. Un primato che ci è riconosciuto soprattutto all estero dove ci sono mercati con grosse potenzialità, raggiungibili con prodotti avanzati che coniugano qualità estetica e la praticità intrinseca del pavimento sopraelevato. Aumentano quindi le possibilità di esportare per colmare il gap qualitativo esistente nei mercati che ancora non hanno raggiunto i livelli del nostro mercato. Un ulteriore fetta di mercato è rappresentata dalla ristrutturazione edilizia e dai progetti di riqualificazione. Prende infatti piede la consapevolezza che questa soluzione possa essere impiegata con successo anche in edifici di pregio storico e artistico dove permette riqualificare gli impianti, anche ai fini dell efficienza energetica, senza intervenire sulla struttura architettonica. Il sopraelevato diventa, inoltre, una grossa opportunità di collegamento fra il mondo dell architettura e quello dell impiantistica conciliandone le necessità, perché null altro come il pavimento è estetica sopra, e quindi parte forte del concept architettonico, e vano tecnico sotto che ospita gli impianti elettrici e dati che si ricollegano come i nervi a tutta la parte nascosta della gestione dell edificio. In questo senso, il pa- Il pavimento sopraelevato antisismico Four x Four di 2MR System si caratterizza per l elemento connettivo la testa della colonna di supporto e posto tra il pannello finito e avente il compito di connettere e bloccare i pannelli dando luogo a un pavimento stabile e monolitico Rivestimento in gres porcellanato effetto pietra basaltina della collezione e.motions di Caesar, disponibile in una vasta gamma di colori, formati e finiture. Gli spessori spaziano dai 4,8 mm della versione Aessential ai 20 mm di Aextra20, soluzione quest ultima dotata di finitura antiscivolo ideale per ambienti esterni Officelayout 157 aprile-giugno 2014 55

Estetica e tecnica, le due anime del pavimento sopraelevato Moncini, verso il futuro grazie al passato Con un esperienza di oltre cent anni maturata nella lavorazione delle pietre naturali, l azienda Moncini vanta un know-how che le permette di risolvere il problema della squadratura dei materiali più duri, come la pietra e il gres porcellanato, e di includere nelle finiture dei pavimenti sopraelevati materiali pregiati senza limitazioni di scelta. Alla produzione di pavimenti sopraelevati, pavimentazioni tradizionali, rivestimenti tecnici ed elementi di arredo urbano, l azienda affianca un servizio di progettazione per la realizzazione soluzioni ad hoc che permettono di coordinare, negli interni come negli esterni, il pavimento sopraelevato a quello tradizionale, giungendo alla realizzazione di elementi di arredo rivestiti in pietra naturale. 1 2 Nella realizzazione della sede della società Prisma, in provincia di Mantova (foto 1, 2) sono stati forniti 7.000 mq di pavimenti sopraelevati in gres porcellanato lappato su solfato di calcio e bordati in tinta Ral come il piano di calpestio della piastrella. La fornitura ha incluso anche pavimentazioni per esterno e pavimentazioni tradizionali al fine di garantire al cliente un unico committente su tutte le tipologie di pavimenti e rivestimenti. Per gli uffici del Gruppo Zunino a Sesto San Giovanni (foto 3), su progetto dello Studio Renzo Piano, Moncini ha fornito un pavimento in rovere naturale in doghe di formato rettangolare. I pannelli realizzati su misura, nelle dimensioni 185 190x75 40 cm, sono stati controbilanciati, squadrati e ribordati al fine di produrre elementi unici per comporre soglie intere e pezzi trapezoidali che riprendono la forma dell edificio. Pezzi speciali con feritoie ottenute intarsiando e lavorando i pannelli convogliano i flussi d aria a pavimento. 3 Rivista vimento tecnico è elemento strategico di connessione fra i due mondi, in un ottica di progetto integrato e ottimizzato. Quello che si nasconde nel sistema All apparenza nulla è cambiato. Essendo un prodotto maturo e consolidato sul mercato non ci sono state innovazioni sostanziali, anche se possono essere individuate interessanti aree di miglioramento per perfezionarne caratteristiche e prestazioni. In particolare per quanto riguarda la parte nascosta del sistema pavimento sopraelevato, costituita dalla struttura portante e pannelli, la ricerca dei produttori ha portato a soluzioni che velocizzano la posa in opera, la stabilità strutturale e le prestazioni acustiche e di resistenza ai carichi. La struttura portante con montanti e traversi è stata in molti casi sostituita da una struttura puntiforme, costituita da colonnine non collegate tra loro che lavorano in modo solidale con il pannello reso autoportante. Ne è un esempio il cosiddetto pannello incapsulato realizzato con un anima in truciolato o in solfato di calcio e rivestito da una lamiera che avvolge completamente il pannello rafforzandolo. Sono stati messi a punto sistemi di auto-livellamento delle colonnine che permettono di compensare automaticamente eventuali dislivelli come avviene ad esempio negli esterni dove non sempre si può contare su un fondo perfettamente complanare. Sul fronte pannelli la ricerca si è concentrata su composizioni materiche più ecologiche, ottenute mediante l impiego di colle meno impattanti sull ambiente. Rimangono comunque invariati i componenti di base utilizzati per la realizzazione dell anima del pannello che può essere in legno truciolare ad alta densità o in solfato di calcio. La prima consente di abbinare buone proprietà meccaniche a pesi contenuti, mentre la seconda coniuga proprietà meccaniche e di resistenza al fuoco a una ridotta sensibilità all umidità e un maggiore comfort acustico. Al fine di migliorare le caratteristiche meccaniche e aumentare la stabilità termo-igrometrica vi sono soluzioni in cui l anima del pannello viene rivestita inferiormente con fogli di laminato plastico ad alta densità, alluminio o acciaio galvanizzato, scelti in funzione del grado di resistenza e protezione desiderati. Non mancano nuove sperimentazioni come quella messa a punto da Newfloor con il pannello X-floor. Abbiamo cercato un alternativa ai materiali standard utilizzati per il cuore del pannello con l obiettivo di creare un prodotto economicamente vantaggioso e al tempo stesso prestazionale racconta Bertin. È stato quindi realizzato un pannello con l anima in gres, materiale che con spessori molto ridotti riesce a garantire caratteristiche meccaniche notevoli grazie all armatura interna in fibra di vetro che, in caso di 56 Officelayout 157 aprile-giugno 2014

rottura, garantisce una resistenza fino a oltre 700 kg di carico puntuale prima della rottura. Sono state inoltre migliorate le prestazioni al fuoco e la resistenza all umidità. Abbinando il pannello a un rivestimento in gres ceramico si ottiene un prodotto totalmente idrofugo ideale anche per l uso in esterni. Di forte attualità anche il tema dell acustica che ha richiesto ai produttori l adozione di accorgimenti che migliorano l abbattimento dei rumori da calpestio. In edifici in cui a livello progettuale non è stata posta la corretta attenzione all acustica si interviene sul pavimento sopraelevato inserendo un cuscinetto fonoassorbente tra la base del piedino e la soletta per limitare la trasmissione verticale delle onde sonore agli ambienti sottostanti. Le prestazioni di fonoassorbenza vengono invece migliorate intervenendo a livello del rivestimento superiore sul quale viene applicato sul lato superiore un velo acustico, che, oltre a garantire resistenza all abrasione, porta a un abbattimento del rumore. Il tema dell acustica è molto delicato afferma Moncini motivo per cui in molti casi le aziende produttrici scelgono di verificare con i tecnici acustici soluzioni in corso d opera al fine di garantire un miglioramento delle prestazioni acustiche del locale attraverso il pavimento sopraelevato. La resistenza ai carichi diventa fondamentale per applicazioni speciali come sale tecniche, data center, sale di controllo nelle quali il pavimento sopraelevato deve sopportare il peso delle attrezzature tecnologiche e deve anche garantire un vano tecnico di dimensioni adeguate a ospitare un elevata concentrazione impiantistica. In questi ambienti altamente tecnologici tutti gli elementi del pavimento, dai materiali impiegati per la realizzazione del pannello alla struttura, devono rispondere a specifiche esigenze prestazionali spiega Caporali. La portata del pavimento deve essere molto elevata per sostenere i server e le altre apparecchiature IT. C è quindi bisogno di una struttura robusta che abbia non solo elementi strutturali sovradimensionati rispetto a una struttura tradizionale, ma anche vincoli rigidi tra piedini e traversi che vengono imbullonati in modo da ottenere maggiore resistenza e solidità del sistema. Si impiegano inoltre traversi lunghi, che travalicano cioè il classico modulo da 60 cm, per garantire una resistenza per continuità ma anche per dare maggiore agibilità nel plenum del pavimento al fine di consentire il passaggio di canaline e condotti che in questi ambienti hanno ingombri molto importanti. Si possono inoltre prevedere rinforzi puntuali in punti specifici per irrobustire il pavimento in modo selettivo in corrispondenza di punti soggetti a carichi concentrati. Per valutare correttamente tutti i parametri del progetto, Schneider Electric ha sviluppato un sistema di calcolo con simulazione agli elementi finiti che permette di dimensionare gli elementi del pavimento sopraelevato in funzione delle dimensioni della stanza, del layout delle macchine, dei carichi di progetto. Il risultato è la verifica delle stabilità e la simulazione delle forze laterali che si scaricano sulle strutture perimetrali in caso di evento sismico. Non si possono poi trascurare aspetti quali per esempio l elevata variabilità di parametri quali la temperatura e l umidita che caratterizza questi ambienti, dove spesso si utilizzano sistemi di raffreddamento combinati con condizioni ambientali che possono variare rapidamente in un range molto ampio, con classi di umidità che vanno dall 8% al 90% e temperature variabili tra i 10 ai 55. Di conseguenza i materiali impiegati Twin Tech di Nesite unisce le caratteristiche dei sistemi radianti alla flessibilità dei pavimenti sopraelevati. L assenza di vincoli con lo strato radiante garantisce infatti l accessibilità al plenum su tutta la superficie del pavimento. I pannelli incapsulati Topfloor della serie GW vengono realizzati con rinforzo perimetrale ove è maggiore la tensione statica, caratteristica che garantisce una portata sensibilmente superiore in presenza di carichi statici e dinamici. GW viene proposto in abbinamento a una vasta gamma di rivestimenti autoposanti Officelayout 157 aprile-giugno 2014 57

Estetica e tecnica, le due anime del pavimento sopraelevato Freefloor M di Newfloor è il sistema autoposante con rivestimento Magnetic concepito per ambienti in cui è presente un piano di posa in metallo, come per esempio i pavimenti sopraelevati incapsulati. Con questa soluzione le piastrelle autoposanti si aggrappano alla superficie di posa grazie alla forza del magnete impedendo spostamenti accidentali tra le lastre Per la Sede Sky a San Donato Milanese Uniflair/Schneider Electric ha installato il sistema di condizionamento e 40000 mq di pavimento sopraelevato per sale regia, sale trasmissione televisivo/ radiofonica, sale registrazione, sale server e uffici, rispondendo di volta in volta a requisiti diversi e impiegando molteplici finiture quali laminato, gres porcellanato e gomma. Particolare attenzione è stata dedicata alle sale server per le quali sono state studiate apposite strutture di sostegno che assicurano la stabilità dei server e delle varie strumentazioni Rivista per la realizzazione del pannello devono essere in grado di sopportare sbalzi di temperatura e umidità mantenendo inalterate le caratteristiche dimensionali e prestazionali. Il pavimento sopraelevato è infine diventato l elemento di connessione fra il mondo strettamente legato all edilizia e quello dell impiantistica che, in un ottica di progettazione integrata, non possono più essere considerati disgiunti. Non è soltanto copertura del vano tecnico, ma diventa esso stesso parte del sistema impiantistico integrando sensori, elementi radianti, illuminazione il tutto in un ottica di comfort e praticità. Gli impianti spiega Caporali sono il sistema nervoso degli edifici moderni per i motivi che si possono sintetizzare in tre parole: potenza, controllo e sicurezza. Ovvero distribuzione elettrica, gestione degli impianti tecnologici e sicurezza dell edificio. Oggi, l innovazione spinge a trovare maggiori sinergie tra le aree impiantistiche per la gestione integrata dell edificio e il monitoraggio dei consumi. I riflessi sul pavimento sopraelevato sono molteplici, uno dei campi di ricerca su cui Schneider Electric sta lavorando è la realizzazione di pavimenti intelligenti che integrano elementi attivi, quali sonde e attuatori, in grado di rilevare le condizioni ambientali e di regolare, conseguentemente, la temperatura o la portata d aria dell impianto. Il secondo elemento di ricerca è finalizzato a ottenere una maggiore integrazione tra la struttura del pavimento e i sistemi di distribuzione impiantistica; facendo in modo che elementi quali canaline portacavi, condotti, ecc. si trasformino da elementi di interferenza a elementi di sinergia. Strategie che portano a cambiare il modello di business che vede la realizzazione architettonica e la realizzazione degli impianti come fasi disgiunte. Verrebbero così eliminate le aree di interferenza che si possono verificare in fase di progettazione e di posa in opera. e quel che si vede in superficie L attenzione all aspetto estetico del prodotto, ha portato ad ampliare la gamma dei materiali di finitura, estendendo le possibilità offerte al concept architettonico. Ai materiali tradizionali laminati plastici, gomme, PVC, linoleum e moquette si aggiungono materiali di pregio quali parquet, marmi, graniti, gres, pietre ricomposte e acciaio inox che, valorizzati da lavorazioni speciali, portano a estendere le applicazioni del sopraelevato in spazi di rappresentanza, del retail, spazi pubblici, hotel. Una valorizzazione estetica che in larga parte va ricondotta a una maggiore flessibilità nei formati. Il pavimento sopraelevato, nato nel modulo standard 60x60 cm, è oggi disponibile con misure che spaziano tra i 30 e i 120 cm, e strutture che consentono di accostare tra loro differenti moduli. Non solo, sempre di più i produttori offrono la possibilità di realizzare soluzioni personalizzate su richiesta del progettista. Tutto ciò che richiede soluzioni fuori dallo standard modulare spiega Moncini diventa una sfida e un opportunità. La forza della nostra azienda è di dialogare col progettista, di trovare la soluzione personalizzata dando un valore aggiunto al progetto. Abbiamo realizzato pavimenti sopraelevati in materiali come il marmo o la pietra, lavorati con intarsi e soluzioni fuori formato con progettazione ad hoc della sottostruttura nel rispetto dei carichi e delle prestazioni previste dalle normative. 58 Officelayout 157 aprile-giugno 2014

Viene inoltre data la possibilità di personalizzare il pavimento con loghi, scritte e percorsi luminosi che lo rendono strumento di comunicazione e segnaletica. Inoltre, il nostro apporto non si ferma al pavimento sopraelevato, ma continua con il rivestimento di pareti, arredi, e complementi coordinati. Si diffonde la finitura in versione autoposante, spinta dalle esigenze dei costruttori edili che realizzano edifici destinati alla locazione e ceduti a terzi. La prassi prevede, infatti, che il modulo nudo (pannello e struttura) venga posato da chi realizza l edificio, mentre la scelta della finitura avviene in un secondo momento sulla base delle esigenze di chi occuperà gli spazi. Questa soluzione che svincola la modularità delle piastrelle di rivestimento da quella della sottostruttura, è particolarmente vantaggiosa in caso di ristrutturazione perché consente di rinnovare il pavimento senza dover rimuovere il modulo nudo. Essendo svincolata dai pannelli sottostanti, il rivestimento del pavimento sopraelevato può essere realizzato nei formati e nei materiali più diversi, pur garantendo l ispezionabilità del vano sottostante. Il mercato richiede un prodotto che permetta di rinnovare i pavimenti esistenti in modo pratico ed economico pur utilizzando rivestimenti di livello medio alto afferma Bertin. A questa richiesta, Newfloor ha risposto con piastrelle autoposanti, in diversi formati, realizzate in gres porcellanato a secco con bordo protettivo in pvc e rivestimento inferiore in gomma con caratteristiche acustiche per un maggiore comfort. Vengono proposte anche versioni autoposanti in legno con spessori estremamente ridotti e notevole stabilità formale, caratteristica quest ultima fondamentale per un materiale vivo qual è il legno che nella versione autoposante, non essendo ancorato alla soletta, è maggiormente soggetto a deformazioni causate da sbalzi di umidità e temperatura. Un altra novità è la piastrella autoposante magnetica che permette di ancorare in modo stabile la lastra di finitura a pannelli incapsulati o rivestiti in acciaio, particolarmente diffusi nei mercati anglosassoni e ove presente un sottofondo trattato con resine caricate con ferrite. Pavimento sopraelevato Made in Italy Pavimenti Sopraelevati Costituita nel 1986, Newfloor si specializza nella produzione di pavimenti sopraelevati destinati all utilizzo in ambito industriale, commerciale e del terziario. Per oltre 15 anni svolge il compito di terzista per grandi marchi nazionali del sopraelevato e del settore ceramico, specializzandosi nella lavorazione di materiali lapidei e perfezionando la propria capacità tecnica e produttiva. Nel 2003, la società si propone al mercato nazionale e internazionale direttamente con il proprio marchio, distinguendosi per la capacità artigianale di confezionare soluzioni ad hoc, senza limiti di dimensione e di tipologia di rivestimento, garantendo la qualità artigianale e la professionalità industriale. The company has been founded in the 80 s by the owner Mr. Umberto Matterazzo. Since the beginning Newfloor was the partner of important national brands specializing in the manufacturing of hard stones in particular ceramic tiles. Since 2003 it started to commercialize its products promotiong them into the national and international markets with its own Brand capturing the attention of architects and interior designers looking for prestigious and customized products with different sizes and capable to satisfy the technical and aesthetical customer s demand. SCOPRI I PRODOTTI DI NEWFLOOR GARANZIA DI QUALITÀ! FREEFLOOR E X-FLOOR DUE PRODOTTI, INFINITE SOLUZIONI Newfloor srl - Via della Tecnica, 10 - Codevigo (PD) - Italy Tel. +39 049 97 50 100 www.newfloor.net - info@newfloor.net Officelayout 157 aprile-giugno 2014 59

Aesthetics and technique, the two souls of raised flooring It looks as if nothing has changed, though areas of improvement have been identified to perfect characteristics and performance. In practice, the raised floor is a strategic element of connection between the world of construction and that of physical plant in a perspective of integrated design The evolution of the raised floor is based on value: aesthetic value obtained with new formats and fine materials like natural stone and wood; technical value provided by the integration of physical plant technologies and lighting, to increase performance, transforming the floor into a tool for the comfort of workspaces. Two souls that make these floors a strategic factor on the market of construction of office buildings, as well as the restructuring of existing buildings. But value cannot be only an intrinsic product quality. It has to be conserved over time, in all the phases from installation to maintenance. This is why regulations are being developed to improve clarity on sensitive themes of worksite installation and correct maintenance for the conservation of performance features. Themes that are not covered by the UNI EN 12825 product standards, which only address the constructive characteristics and the testing criteria for individual components. The raised floor is a borderline element between civil structure and physical plant, located in spaces of contractual and technical ambiguity. Italian builders united in the Raised Floors Work Group of the UNI Commission have therefore felt the need to regulate the process of design, installation and maintenance, laying out valid rules for all the phases and all the figures involved, to guarantee the quality and optimal conservation of the system. The goal is to make the information exchanged between all the actors involved more structured, complete and consistent, through a shared language and a recognized reference for all the aspects not covered in the contract. The standard will devote a large space to definitions, in many cases taking from existing regulations, to make the terminology used in contractual documents uniform and shared. The project also sets out to define and give value to the role of each figure involved: designer, client, work supervisor, builder, installer, end user. The lack or lack of precision of the information exchanged in the various phases of the process generates gaps and blurred zones that can compromise the quality of the work and the clarity of the obligations assumed by all the parties. Fundamental parts of other standards will be referenced regarding the materials used for finishing, bridging certain gaps regarding the environmental conditions that can alter the characteristics of the floor in the phases following production, namely storage, installation, use, cleaning and maintenance. Considering the wide, multidisciplinary range of themes addressed, the builders have opened the work group to experts on materials, design and laboratory testing. An evolving market The market is displaying new scenarios and opportunities. Producers register a high level of professionalism along the entire supply chain of constructions, with important repercussions also in the sector of raised flooring. The reasons can be identified in a series of conditions that have led to demand side that pays closer attention to the technical and performance characteristics of products. The new possibilities offered on an aesthetic and a performance level have catalyzed the interest of counterparts like architects, general contractors and end users, to whom manufacturers are turning in order to get beyond the logic of the lowest price. In large projects, there is a growing tendency to work with qualified professionals, project managers and architects who can oversee all the phases. Due to the recession in the building market, construction companies are no longer the preferred contact for the producers of raised flooring, since there has been a shift toward general contractors that offer turnkey solutions and are interested in making spaces comfortable and personalized, using medium to high-end products. Promotion through architecture studios has also become strategic, because in these circles greater attention is paid to the quality of products. Finally, in the acquisition phase, the end client takes on a role of increasing importance; construction companies are often asked to deliver the work without finishing, and from a certain point on the interior design is handled with the support of a design team. In this context, the quality of the services offered is fundamental, and becomes the strategic key to approach increasing competition on national and foreign markets, where many Italian producers have been operating in recent years. Awareness of the advantages offered by raised flooring on the part of qualified counterparts has led manufacturers to expand their offerings and to gear up to provide custom solutions capable of addressing specific project issues, investing in flexibility, acoustics and aesthetics, including offformat solutions and high performance features in terms of mechanical strength and load-bearing resistance, all factors increasingly sought by designers, offering the possibility of applying any type of finish, in keeping with the rest of the interior design. Raised flooring can also become a great opportunity for connection between the world of architecture and that of physical plant systems, because nothing else like a raised floor is good looking above thus a part of the architectural concept while having a technical space below to contain electrical and data channels that are like the nervous system, hidden inside the building. So the raised floor is actually a strategic point of connection between two worlds, in a perspective of integrated design. What is hidden in the system Apparently nothing has changed. Since it is a mature, established product on the market, there have been no substantial innovations, though interesting areas of improvement to perfect characteristics and performance can be observed. In particular, when it comes to the hidden part of the raised floor system composed of the loadbearing structure and the panels, the research of producers has led to solutions that make installation quicker, improving structural stability, acoustics and load-bearing strength. In the area of the panels the research has focused on more ecological materic compositions, obtained by using cement-based glue that has less environmental impact than epoxy cements. To improve mechanical characteristics and increase thermo-hygrometric stability, there are new experiments like the one developed by Newfloor with the X-floor panel featuring a stoneware core, a material that in very thin formats still offers remarkable mechanical characteristics thanks to internal fiberglass reinforcement that guarantees load resistance up to 200 kg. 60 Officelayout 157 aprile-giugno 2014