OBIETTIVI DELLO STUDIO 2 Progetto di ricerca «Mappatura delle pratiche di riutilizzo degli imballaggi in Italia», finanziato da CONAI FASE 1: Identificazione delle tipologie di imballaggi riutilizzati sul territorio italiano ANALISI LCA DEL RIUTILIZZO DI ALCUNE TIPOLOGIE DI IMBALLAGGI NELL ECONOMIA CIRCOLARE Biganzoli L., Tua C., Grosso M., Rigamonti L. 1 2 Steel Aluminium Cardboard Wood Plastic Glass Business-to-business (B2B) or business-to-consumer (B2C) markets Valutazione delle principali caratteristiche qualitative (materiale, tipologia di mercato, gestione dell imballaggio, settore di utilizzo, processo di ricondizionamento) e quantificazione dei flussi Re-used as they are or reused following cleaning and/or repairing operations 1
OBIETTIVI DELLO STUDIO 3 CONFINI DEL SISTEMA 4 FASE 2: Valutazione degli impatti ambientali, tramite metodologia LCA (Life Cycle Assessment), associati al ciclo di vita di: cisternette multimateriale fusti in acciaio per prodotti chimici e petrolchimici cassette riutilizzabili in plastica a sponde abbattibili per il settore ortofrutticolo (RPCs) al variare del numero di utilizzi dell imballaggio (n) Confronto tra il sistema studiato in cui l imballaggio è riutilizzato ed un sistema equivalente improntato sul mono-uso Lo studio ha considerato: 1) La produzione dell imballaggio www.ecoplastarimballaggi.com 2) La rigenerazione dell imballaggio: (n-1) processi di rigenerazione https://www.polimerica.it 3) Il fine vita dell imballaggio dopo n utilizzi https://www.benfante.it 3 4 2
CONFINI DEL SISTEMA 5 CONFINI DEL SISTEMA 6 Il PROCESSO DI RIGENERAZIONE è specifico per ciascuna tipologia di imballaggio. Tuttavia si possono individuare alcuni aspetti comuni: La modellazione dei sistemi oggetto di studio (in particolar modo la fase di rigenerazione) è stata effettuata sulla base di dati primari, raccolti tramite questionari inviati alle aziende operanti nel settore di riferimento e/o visite tecniche presso gli impianti Fase di lavaggio con utilizzo di prodotti chimici (detergenti, solventi, disinfettanti) e acqua calda per rimuovere i residui presenti all interno dell imballaggio Fase di selezione (singola o multipla) per eliminare gli imballaggi danneggiati che non possono essere riutilizzati https://www.benfante.it 5 6 Si generano degli scarti che vanno smaltiti e vi è necessità di sostituire gli imballaggi scartati con altrettanti imballaggi di nuova produzione 3
CONFINI DEL SISTEMA: MULTIMATERIALE: 7 UNITA FUNZIONALE 8 Produzione HDPE Produzione detergenti e Produzione detergenti e additivi chimici, consumo di additivi chimici acqua, combustibile ed energia elettrica Produzione legno, acciaio, HDPE PRODUZIONE 100 Produzione additivi chimici 100 cisternette multimateriale da 1 m 3, con pallet in acciaio o in legno o in plastica, pronte per l ennesimo utilizzo, con n che varia da 1 a 5 PRODUZIONE DEI 25,5 OTRI SOSTITUITI Produzione legno, acciaio, HDPE PRODUZIONE 24 UTILIZZO 100 PROCESSO DI RIGENERAZIONE DI 100 76 RIGENERATE UTILIZZO DI 100 FINE VITA DELLE 100 TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI LAVAGGIO E FINE VITA DEI RESIDUI PRODOTTI (FANGHI E MORCHIE) FINE VITA DELLE 24 E DEI 25,5 OTRI SCARTATI DURANTE LA RIGENERAZIONE NB: Per risolvere i casi di multifunzionalità (associati alla produzione di prodotti utili nelle fasi di trattamento dei rifiuti) l approccio utilizzato consiste nell espansione dei confini del sistema, includendo al loro interno le produzioni primarie evitate grazie al recupero dei rifiuti 7 8 100 fusti in acciaio per prodotti chimici e petrolchimici aventi peso medio di 15,71 kg pronti per l ennesimo utilizzo, con n che varia da 1 a 10 100 cassette in plastica riutilizzabili a sponde abbattibili per prodotti ortofrutticoli aventi peso medio di 1,49 kg pronti per l ennesimo utilizzo, con n che varia da 1 a 125 4
10 8 6 - - Riscaldamento globale RISULTATI: IMPATTI AMBIENTALI DEL SISTEMA 9 BASATO SUL RIUTILIZZO Contributo percentuale delle fasi di vita produzione imballaggio, rigenerazione e fine vita imballaggio 100 cisternette con pallet 10 in legno 100 fusti (scenario SM-RE1-E2) 8 (scenario RE1) n=5 6 n=10 n=10 Assottigliamento della fascia di ozono Tossicità umana - effetti non cancerogeni Tossicità umana effetti cancerogeni Particolato Formazione fotochimica di ozono fine vita cisternetta rigenerazione produzione cisternetta Acidificazione Eutrofizzazione terrestre Eutrofizzazione delle acque dolci Eutrofizzazione marina Ecotossicità acquatica Consumo delle risorse minerali e fossili CED Consumo delle risorse idriche 10 8 6 - - -6 Riscaldamento globale Assottigliamento della fascia di ozono Tossicità umana - effetti non cancerogeni Tossicità umana effetti cancerogeni Particolato Formazione fotochimica di ozono Acidificazione fine vita fusto rigenerazione produzione fusto Eutrofizzazione terrestre Eutrofizzazione delle acque dolci Riscaldamento globale Eutrofizzazione marina Assottigliamento della fascia di ozono Tossicità umana - effetti non cancerogeni Tossicità umana - effetti cancerogeni Assunzione di materiale particolato Formazione fotochimica di ozono Acidificazione Eutrofizzazione terrestre Eutrofizzazione delle acque dolci Eutrofizzazione marina Ecotossicità acquatica Consumo delle risorse minerali e fossili CED Consumo delle risorse idriche - fine vita imballaggi rigenerazione produzione imballaggio Ecotossicità acquatica Consumo delle risorse minerali e fossili CED Consumo delle risorse idriche 10 8 6-100 cassette in plastica (scenario LE1- RE1) n=125 RISULTATI: PROCESSO DI RIGENERAZIONE Principali contributi agli impatti del processo di rigenerazione: dell imballaggio dall utilizzatore all impianto di rigenerazione per cisternette multimateriali e fusti, gestione degli scarti prodotti dalla rigenerazione (cisternette multimateriale: fine vita delle morchie e degli otri scartati e sostituzione con otri nuovi/ fusti: fine vita dei residui aspirati) per fusti e cassette in plastica, fase di lavaggio (utilizzo reagenti chimici, consumo di energia termica) e consumi elettrici dell impianto Analisi dei contributi della fase di rigenerazione delle cisternette multimateriale con pallet in legno (scenario M-RE2-E1) 10 8 6 - - riciclo otri scartati incenerimento morchie e fondi fondi e morchie a incenerimento otri scartati a riciclo cisternette a rigenerazione consumo elettrico produzione otri sostituiti lavaggio cisternette e depurazione acque reflue 10 9 10 5
RIUTILIZZO VS. MONOUSO 11 % % RIUTILIZZO VS. MONOUSO 12 Rapporto tra gli impatti associati allo scenario di riutilizzo e quelli associati allo scenario di mono-uso 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 n=2 n=3 n=4 n=5 % 90 80 70 60 50 40 30 cisternette con pallet in legno (scenario SM-RE1-E2) Rapporto tra gli impatti associati allo scenario di riutilizzo e quelli associati allo scenario di mono-uso 140 120 100 80 60 40 20 0 cassette in plastica (scenario LE1- RE1) 20 10 0 fusti (scenario RE1) n =2 n=3 n=4 n=5 n=6 n=7 n=8 n=9 n=10 N=2 N=3 N=4 N=5 N=6 N=7 N=8 N=20 N=30 N=40 N=50 N=60 N=70 N=80 N=90 N=100 N=110 N=120 N=125 Nota: La cassetta mono-uso pesa il 6 in meno di quella riutilizzabile 11 12 6
CONCLUSIONI 13 CONCLUSIONI 14 La rigenerazione ed il riutilizzo sono ambientalmente da preferirsi rispetto ad una situazione basata sulla pratica del monouso (ad eccezione del caso delle cassette in plastica per n=2) I principali impatti della fase di rigenerazione sono legati al dell imballaggio dall utilizzatore all impianto di rigenerazione e, nel caso di fusti e cisternette multimateriali, alla gestione dei residui contenuti I vantaggi del riutilizzo aumentano con il numero di utilizzi del singolo imballaggio Per fusti e cisternette, gli impatti della rigenerazione sono modesti rispetto a quelli associati alla produzione dell imballaggio. Per le cassette in plastica, il contributo della fase di rigenerazione agli impatti associati all intero ciclo di vita della cassetta aumenta con il numero di utilizzi. Per n=125, arriva, per alcuni indicatori, al 7 Per le cassette in plastica e per i fusti, anche il consumo elettrico dell impianto e la fase di lavaggio contribuiscono significativamente agli impatti del sistema analizzato Una diffusione capillare degli impianti sul territorio permetterebbe di ridurre le distanze e quindi gli impatti Nel caso di cisternette e fusti, gli utilizzatori dovrebbero evitare di conferire otri/fusti contenenti residui chimici allo stato solido/viscoso Nel caso delle cassette in plastica, il processo di lavaggio andrebbe ottimizzato riducendo i consumi energetici ed elettrici e/o utilizzando fonti di produzione di alternative per la produzione di energia elettrica e termica e utilizzando formulazioni alternative di detergente e disinfettante 13 14 7
PUBBLICAZIONI E SVILUPPI FUTURI 15 RINGRAZIAMENTI 16 Pubblicazioni: Biganzoli, L., Rigamonti, L., Grosso, M. (2018). INTERMEDIATE BULK CONTAINERS RE- USE IN THE CIRCULAR ECONOMY: AN LCA EVALUATION. Atti del convegno 25 th CIRP Life Cycle Engineering (LCE) Conference, 30 aprile- 2 maggio 2018, Copenhagen. Procedia CIRP 69 (2018), 827-832 Rigamonti, L., Biganzoli, L., Grosso, G. (2019). PACKAGING RE-USE: A STARTING POINT FOR ITS QUANTIFICATION. Journal of Material Cycles and Waste Management 21, 35-43 Biganzoli, L., Rigamonti, L., Grosso, M. (2019). LCA EVALUATION OF PACKAGING RE- USE: THE STEEL DRUMS CASE STUDY. Journal of material cycles and waste managment 21, 67-78 Si ringraziano tutti gli impianti che hanno fornito i dati e CONAI Grazie per l attenzione! laura.biganzoli@polimi.it Tua, C., Biganzoli, L., Grosso, M., Rigamonti, L. (submitted). LIFE CYCLE ASSESSMENT OF PACKAGING RE-USE: THE CASE OF PLASTIC CRATES IN ITALY. Submitted to Waste Management & Research Lo studio sta proseguendo con l analisi LCA delle bottiglie in vetro a rendere 15 16 8