Associazione Ali d Aquila ONLUS



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Transcript:

CHI SIAMO: L associazione Ali d aquila nasce il 16 luglio 2008 dall idea di alcuni adulti e giovani delle parrocchie di Peschiera Borromeo e di Castelletto di Senago, luoghi di nascita e di attività pastorale di don Paolo Pupillo, al fine di poter sostenere le parrocchie diocesane in Zambia e nei paesi in via di sviluppo. E stata riconosciuta ONLUS nel novembre del 2009 e abilitata al 5 per mille nel maggio 2010 Agli associati non sono richieste particolari caratteristiche né conoscenze: è sufficiente aderire ai principi contenuti nello statuto ( vedi sito) e sostenere/proporre, economicamente e/o con opere pratiche, le diverse attività promosse dall associazione stessa. I PRINCIPI DELL'ASSOCIAZIONE: Tutte le attività dell associazione Ali d aquila, si ispirano alla dottrina cristiana e agli insegnamenti di pastorale cattolica proposti dalla gerarchia ecclesiastica, favorendo l'impegno dei laici all'interno della società civile. L associazione persegue l esclusiva finalità di solidarietà sociale nei Paesi in via di sviluppo, senza alcun fine di lucro e indipendente da ogni corrente politica. Essa cerca di diffondere lo spirito e l opera educativa e solidale di Paolo Briani (caro amico di Don Paolo, scomparso prematuramente a soli 33 anni nel dicembre del 2007) mantenendo vivo il suo esempio di uomo di fede. I NOSTRI PROGETTI L'associazione "Ali d'aquila" vuole impegnare le proprie forze per garantire un futuro ai ragazzi di Siavonga. Di seguito le specifiche dei progetti: 1. Assistenza studio a distanza 2. Sviluppo strutture sociali 3. Sviluppo progetti di crescita sociale Crediamo che sia necessario creare un luogo adeguato alla preghiera. Per tanto vorremmo finanziare il rifacimento del tetto della chiesa di Simamba la quale, data la scarsa disponibilità di ambienti chiusi, viene spesso utilizzata anche come aula di scuola, luogo di riunioni e mensa. SIAVONGA Attualmente le nostre attenzioni sono rivolte al distretto di Siavonga, in Zambia, ove opera don Paolo Pupillo. Siavonga è uno dei tre distretti della Gwembe Valley, nella provincia del sud. Confina a sud e a est con lo Zimbabwe, a ovest con i distretti di Gwembe e Mazabuka, a nord con il distretto di Kafue. Ha una superficie totale di 3.600 chilometri quadrati, 536 dei quali coperti dall acqua del lago di Kariba. Il clima è generalmente caldo per tutto l anno, con temperature che vanno dai 15 ai 50 gradi. Il periodo delle piogge è breve e dura da fine Novembre all inizio di Marzo. Nel periodo delle piogge le precipitazioni (circa 650 mm/anno) in genere sono caratterizzate da periodi di siccità. Il terreno è collinare e alterna zone rocciose a boschi di miombo, mentre la parte pianeggiante è generalmente ricoperta da mopani. La maggior parte del distretto non è idonea per le coltivazioni in quanto il terreno arabile è circa il 15% del totale. Ci sono numerosi ruscelli che, a

causa della natura collinare dell area, scorrono molto velocemente durante il periodo di piena e, in genere, a conclusione della stagione delle piogge non lasciano significative riserve d acqua. Dai risultati del censimento del 2000 si stima che gli abitanti siano 69.000, il 69% dei quali risiede in area rurale. La crescita annuale della popolazione è del 3.5% e la densità è di 15 persone per chilometro quadrato. Le comunità, composte in media per il 51% da donne, sono concentrate sulla sponda del lago, vicino alle sorgenti d acqua e lungo la strada asfaltata che attraversa il distretto. In questo contesto si interverrà nel settore Sviluppo Economico e Commercio. Si possono trovare altre notizie utili su www.siavonga-zambia.com oppure sul sito dei volontari del CELIM www.celim.org oppure www.focsiv.org. La parrocchia di Siavonga si divide in 17 centri: 1 principale e 16 outstations. BACKGROUND DEL PROGETTO Sviluppo progetti di crescita sociale La realtà zambiana, e più ancora quella di Siavonga, dopo il conseguimento del grade 12 non offre opportunità di lavoro per il futuro; pochi sono coloro, infatti, che possono sperare in lavoro sicuro, già avviato. La maggior parte dei giovani vive di lavori occasionali, temporanei, che permettano loro di guadagnare dei soldi per un breve periodo. Anche coloro che hanno un sogno, un obbiettivo, un desiderio, sono costretti a rinunciarvi in quanto le possibilità di realizzarlo sono troppo distanti e dispendiose. Inoltre culturalmente è poco radicata l idea di realizzare se stessi attraverso un proprio progetto, bensì quella di vivere secondo quello che la vita offre giorno dopo giorno. Tutte queste persone, prive di speranza, passano le loro giornate in giro per il paese, gli uomini spesso passano le serate al bar ad ubriacarsi perché tanto non hanno nulla di meglio da fare e non hanno neanche la possibilità economica per passare il loro tempo in modo più proficuo o costruttivo; le donne, pur di guadagnarsi i soldi per la ricarica del cellulare o per un biglietto per un altra città, si vendono. La cultura zambiana non è tale per essere persone intraprendenti che si danno da fare e che credono nel domani, perché non ne sono molto abituati e perché credono che la fortuna sia solo per pochi, perché le malattie li portano via prima dato che non hanno i mezzi economici per potersi curare. Da qui nasce l esigenza di progetti concreti che tengano vivi nei ragazzi quei sogni, desideri, obbiettivi che hanno dentro di loro, ma soprattutto che diano loro l opportunità di realizzarli. Il nostro obiettivo è dunque quello di coltivare nei giovani la speranza e fargli toccare con mano la possibilità di crearsi una prospettiva di lavoro futuro. Abbiamo quindi pensato di creare delle attività lavorative parrocchiali all interno delle quali possano lavorare dei giovani. Dopo aver completato l avvio di quattro attività lavorative a Siavonga (lavanderia, libreria, coltivazione dell orto, squadra di muratori) attualmente autosostenute, avviamo ora la realizzazione di una casa da affittare, dando la possibilità a due ragazzi di lavorarvi come custodi. La parrocchia farebbe un investimento iniziale per costruire le strutture e comprare i materiali di lavoro. Il guadagno di tutti questi lavori entra nelle casse della parrocchia di Lusitu. Sarà la parrocchia stessa a fornire lo stipendio fisso ai giovani lavoratori. I ragazzi avranno così la possibilità di reinvestire i loro soldi in 3 modi diversi: - Coloro i quali non hanno passato il test di ammissione al college potranno pagarsi le ripetizioni per tentare nuovamente il test l anno successivo - Pagarsi alcune rate, il vitto e/o l alloggio del college (con l adozione a distanza infatti non è detto che si riesca a coprire interamente i costi di uno studente per 2-3-4 anni compreso il vitto, l alloggio e il costo vivo degli studi per tutti i ragazzi che avremo in carico) - Avere un budget iniziale con il quale avviare un attività economica/commerciale propria. Potranno quindi sia imparare un mestiere e poi farlo proprio, sia reinvestire il loro stipendio non per pagarsi il college ma per provare a crearsi un futuro con le proprie mani)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO Sviluppo progetti di crescita sociale Tutti i progetti da noi individuati dovrebbero diventare, nell arco di 2-3 anni, auto sostenibili: ogni attività produce un'entrata economica per la parrocchia e la parrocchia, con quei soldi, paga lo stipendio al giovane che ci lavora dentro. Il guadagno che ne ricava la parrocchia viene poi reinvestito per la stessa attività o per avviarne eventualmente altre. Dal 1 gennaio 2014 abbiamo iniziato a lavorare per la realizzazione di una struttura sul territorio di Siavonga (ma di proprietà di Lusitu) che possa essere affittata e permettere di conseguenze a due persone di avere un lavoro fisso nella gestione e mantenimento della stessa. I profitti di questa attività saranno reinvestiti in altre attività parrocchiali. Il lavoro: le due famiglie che vi alloggeranno dovranno pagare un affitto alla parrocchia di Lusito, con il quale sarà possibile pagare il lavoro di una-due persone incaricate di mantenere la struttura pulita e in ordine. Stato attuale: il terreno è stato comprato e sono stati acquisiti tutti i permessi per costruire. Attualmente sono state fatte le fondamenta, in modo che possano stabilizzarsi e consolidarsi durante la stagione delle piogge (il nostro inverno). Obiettivo: raccogliere offerte pari a 14.000 euro per la costruzione della struttura e di tutte le attrezzature necessarie. tempistiche stimate: 6 mesi per completare la raccolta fondi e iniziare i lavori; ulteriori 6 mesi per completare i lavori ed avere la casa pronta per essere affittata; 12 mesi (anno 2016) di monitoraggio dell andamento dei lavori e assicurarsi che sia economicamente autosufficiente. Vorremmo proporre queste attività ad alcune aziende del settore della zona di Peschiera e Castelletto al fine di garantirci un budget iniziale sul quale avviare le attività proposte. Le aziende interpellate potranno effettuare la donazione e riceveranno adeguata ricevuta per la detrazione fiscale. Ognuno potrà donare l ammontare di soldi che ritiene adeguata rispetto alla propria attività. Ci impegneremo a fornire un rapporto semestrale/annuale a tutti coloro che contribuiranno a tale donazione. Chiediamo alle aziende di garantirci, per quanto possibile, una donazione continuativa per 2-3 anni, in modo da poter progettare nel tempo le attività con un margine di sicurezza economica. Ogni azienda potrà inoltre decidere di: -sostenere in toto un attività economica -donare i soldi a questo progetto (offrendo pacchetti da 500 1000 1500 ogni anno con un impegno di 2-3 anni consecutivi) -destinare la propria donazione all acquisto del materiale di consumo del progetto prescelto

CHI E DON PAOLO PUPILLO Nasce a Milano il 1.9.1973 Sin da bambino manifesta una certa attenzione verso la figura del sacerdote, e in particolare ammira un amico di famiglia, missionario in Brasile, che nei periodi di riposo, è ospite presso la famiglia. Dopo le scuole medie esprime l intenzione di andare in Seminario a Venegono, ma il padre, prudentemente lo iscrive al Seminario di Crema, come studente esterno. Nel frattempo frequenta i corsi vocazionali nel seminario di corso Venezia a Milano. Terminato il ginnasio i genitori acconsentono la sua entrata nel seminario arcivescovile di Venegono. Frequenta dapprima il Liceo per poi gli studi teologici. Nel frattempo presta servizio presso la parrocchia di Abbiate Guazzone (per i fine settimana degli anni di liceo) ove collabora in Oratorio, successivamente compie esperienze presso il santuario di Saronno (VA) e dell oratorio annesso (per 2 anni) e per i successivi anni di teologia collabora con la parrocchia di Limbiate San Francesco (MI), Cascina Verde di Azzate (VA), parrocchia di Castronno (VA). Già nelle vacanze estive compie alcune esperienze all estero (a Chicago) e in Africa (in Zambia) Dopo la quinta Teologia chiede un anno di riflessione, che trascorre in Azione Cattolica a Milano e fa esperienza della Diocesi. Prende il Bacellerato in Teologia e presta servizio nella parrocchia di Ponte Lambro (Erba-CO) ove è ordinato Diacono (anno 1999-2000) Il 10 giugno 2000 è ordinato sacerdote per mano del Cardinale Carlo Maria Martini. Nello stesso anno è assegnato quale assistente dell oratorio di Castelletto di Senago ove svolge una intensa attività pastorale. Con i giovani si reca più volte in terra di missione (Bolivia, Kenia, Zambia, Perù) collaborando con l Ufficio Diocesano Missionario. Nel giugno 2007 gli viene proposto di partire come fidei donum per un periodo di circa 10 anni. Dopo un periodo di studio e preparazione Don Paolo parte per lo Zambia nel gennaio 2009 ed è assegnato alla parrocchia di Siavonga (Lago di Kariba)

Lettera di saluto dallo Zambia 14 Maggio 2009 ciao a tutti, dallo Zambia forse ho già raggiunto molti con videochiamate, telefonate o mail, per cui mi sento come se stessi parlando a gente che sa già molto di quello che sto vivendo, come prete, come amico, come studente, come neo parroco. Credo che l invito più bello e più vero in tutto quello che ho raccontato sia quello di guardare il cielo, imparare a guardare in alto, vedere le stelle cogliere pensieri e pezzi d infinito, gocce di Dio. Il cielo ci accomuna, anche se alcune delle stelle che vediamo sono differenti, siamo sotto la stessa luna, vediamo lo stesso sole ma qui sembra tutto più grande, forse per certi versi anche più difficile, sotto lo stesso cielo difficoltà che ci chiamano ad una responsabilità comune, quello di fratelli lontani che hanno voglia, bisogno e dovere di camminare insieme. Allora vi invito a stare su ali d aquila, farvi trasportare in alto, poi scendere in picchiata nei problemi profondi per condividerli, farli diventare anche i nostri e camminare in comunione ascoltando l insegnamento di Dio. Mando a tutti un abbraccio forte e una benedizione: che il Padre ci benedica, il Figlio ci indichi la via, lo Spirito ci sostenga! don Paolo p.s. vi aspetto tutti presto per vedere insieme le stelle!