bozza Una comunità in cammino verso l unità Iniziando in preghiera Invocazione allo Spirito (insieme) Un solo corpo e un solo spirito...



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Transcript:

Iniziando in preghiera Canto Invocazione allo Spirito (insieme) Spirito del Signore, Spirito di saggezza e discernimento, Spirito di Cristo, speranza di Dio, solo tu rischiari il nostro cammino. Spirito del Signore, Spirito di giustizia e di umiltà, Spirito di Cristo amico dei poveri, solo tu ispiri le nostre scelte. Spirito del Signore, Spirito di pace di unità, Spirito di cristo amico dei peccatori, solo tu converti le nostre vite. Spirito del Signore, Spirito di coraggio e di perseveranza, Spirito di Cristo, il testimone fedele, solo tu rendi saldi i nostri cuori. Spirito del Signore, Spirito di misericordia e di fuoco, Spirito di Cristo dolce e mite di cuore, solo tu fai di noi la dimora di Dio. Un solo corpo e un solo spirito... nona scheda Una comunità in cammino verso l unità Orazione (guida) Manda su di noi, o Padre, il tuo Spirito Santo, perché camminiamo rispondendo alla vocazione cristiana e offrendo al mondo la testimonianza della verità evangelica, divenendo costruttori di unità e pace. Per Cristo nostro Signore.

2 DALLA VITA Il Catechismo degli adulti (502) I carismi sono grazie speciali dello Spirito Santo, con le quali ogni fedele viene reso adatto e pronto ad assumere qualche compito e a svolgere qualche attività, in modo da giovare, direttamente o indirettamente, alla santità della Chiesa, alla sua vitalità apostolica, al bene delle persone e della società. Intesi in senso proprio, si distinguono dalle grazie concesse per la santificazione personale: sono dati a vantaggio degli altri. Tuttavia la capacità di contribuire al bene degli altri di solito è strettamente collegata alla qualità della propria vita spirituale. Non per niente nella Bibbia, quando Dio affida a qualcuno una missione, provoca anche un cambiamento radicale nel suo modo di vivere. Il primo dono da fare ai fratelli è la propria esistenza, la propria personalità. (504) Tutti i carismi sono preziosi; «devono essere accolti con gratitudine e consolazione»; vanno integrati e valorizzati in una pastorale di comunione. (458) All interno della diocesi ha grande importanza la parrocchia, comunità stabile di credenti idonea a celebrare l eucaristia, guidata da ministri ordinati in qualità di collaboratori del vescovo. È l espressione «più immediata e visibile» della comunione ecclesiale. Anch essa rappresenta «in certo modo la Chiesa visibile stabilita su tutta la terra». «È la Chiesa posta in mezzo alle case degli uomini... Vive ed opera profondamente inserita nella società umana e intimamente solidale con le sue aspirazioni e i suoi drammi». È chiamata a promuovere rapporti umani e fraterni, ad essere «la casa aperta a tutti e al servizio di tutti o, come amava dire il papa Giovanni XXIII, la fontana del villaggio, alla quale tutti ricorrono per la loro sete». Spetta «ad essa iniziare a raccogliere il popolo nella normale espressione della vita liturgica; ad essa conservare e ravvivare la fede della gente di oggi; ad essa fornirle la scuola della dottrina salvatrice di Cristo; ad essa praticare nel sentimento e nell opera l umile carità delle opere buone e fraterne». Perché non si riduca a una struttura di servizi religiosi, occorre sviluppare un clima fraterno di comunicazione e corresponsabilità intorno al parroco, rappresentante del vescovo e «vincolo gerarchico con tutta la Chiesa particolare». Occorre valorizzare i carismi personali e le esperienze associative, promuovendo i ministeri, sollecitando l interessamento e la partecipazione da parte di tutti. Alcune provocazioni per il confronto in gruppo (o in sottogruppi) Cosa significa per te carisma personale? Quali credi di avere? Riesci a mettere a servizio degli altri le tue capacità? Ognuno trova modo per esprimere nella tua comunità i suoi carismi? ALLA PAROLA... Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (4, 1-7; 11-13) Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell amore, avendo a cuore di conservare l unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. Commento biblico (può essere proposto dal sacerdote o da un laico) Dopo la riflessione sul mistero di Dio svelato in Cristo, la lettera agli Efesini, dal cap. 4 passa a considerare come questo mistero si compia nella vita dei credenti, ponendo in evidenza la comunione con Cristo, dalla quale deriva il mantenimento dell unità nella Chiesa. L Apostolo, in qualità di prigioniero di Cristo, cioè come ritratto vivo del Cristo crocifisso, esorta la comunità a perseguire sempre l unità. In ciò si compie un comportamento degno della chiamata cristiana. L unità da perseguire non si realizza in modo astratto, ma attraverso un cammino ispirato ad «ogni umiltà, dolcezza e magnanimità». La grandezza della vocazione ricevuta non può che suscitare un senso di umiltà, di rinuncia ad aggressività, 3

4 e spingere alla ricerca di una grandezza d animo ispirata alla magnanimità di Dio. E contro ogni idealizzazione dell amore, che lo astrae dall esperienza concreta, l Apostolo raccomanda una sopportazione vicendevole, l accettazione degli altrui limiti e dei propri. Tutto ciò concorre a «conservare l unità dello Spirito». L unità non è creata dagli uomini, ma è donata dallo Spirito di Dio. Spetta ai credenti custodire il dono ricevuto, e tale custodia si realizza mediante il vincolo della pace. Anche questa è dono dello Spirito e permette ai cristiani di conoscere il legame profondo che li unisce. Non è una pace come assenza di guerra o come resa al più forte, ma è la comunione con Cristo, perché lui stesso è pace, come ricorda Ef 2,14. Non si tratta dell unità dei sentimenti, delle emozioni soggettive, e della pace come benessere interiore, ma di quanto operato dallo Spirito Santo. Il testo prosegue mostrando la natura profonda di questa unità, riprendendo probabilmente delle formule battesimali, in cui spicca proprio il tratto dell unicità/unità. Bisogna custodire l unità per il fatto che la Chiesa è un solo corpo, al quale i credenti sono stati incorporati tramite il battesimo, e questo corpo appartiene al capo, che è il Cristo crocifisso e risorto: «[Dio] lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose» (Ef 1,22-23). L unità del corpo è realizzata dall unico Spirito di Dio, che edifica la Chiesa come casa di Dio (Ef 2,22) e rende possibile ai fedeli l accesso al Padre (Ef 2,18). In questo senso il corpo concreto della Chiesa preesiste ai singoli credenti. Essi non lo creano, ma devono custodirne l unità, ravvivando anzitutto l unica speranza. Infatti la vocazione cristiana è la chiamata ad un unica mèta e non a tanti destini difformi: è il diventare, tutti insieme, eredi della vita divina. «Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo». Se il Cristo è l unico Signore, costituito tale grazie al mistero pasquale, la fede che dà unità alla comunità è quella che confessa questa signoria e la riconosce nell atto concreto del battesimo. Fede e battesimo sono inscindibili quale mezzo per accedere al Kyrios, all unico Signore. In forza del battesimo i diversi diventano uno in Cristo. Ora, grazie al sacramento dell unità, al battesimo, i lontani si fanno vicini, fino a diventare «concittadini dei santi e familiari di Dio» (Ef 2,19). Dall unica Chiesa, attraverso l unico Signore, lo sguardo dell Apostolo giunge fino all unico Dio, al Padre che è il supremo e più intimo fondamento dell unità. Perciò non custodire l unità della Chiesa è misconoscere Dio quale unico e unificante, quale Padre di tutti gli uomini. Lo sguardo, dal fondamento dell unita che è Dio, torna poi di nuovo alla Chiesa, vista nella sua concretezza, anche nel suo tratto istituzionale e specificamente liturgico. Infatti vari dei carismi i ministeri che vengono elencati (apostoli, profeti, ecc.), hanno la loro attuazione piena nel ritrovarsi della comunità per celebrare il mistero di Cristo. Il servizio cui ognuno è chiamato deve essere fedele ed appassionato, perché è il contributo di ciascuno alla custodia dell unità, all edificazione di quell unico corpo che è la Chiesa....PER TORNARE ALLA VITA Papa Francesco afferma: Certamente Cristo non è stato diviso. Ma dobbiamo riconoscere sinceramente, con dolore, che le nostre comunità continuano a vivere divisioni che sono di scandalo. La divisione fra noi cristiani è uno scandalo, non c è un altra parola: uno scandalo! «Ciascuno di voi scriveva l Apostolo dice: Io sono di Paolo, Io invece sono di Apollo, E io sono di Cefa, E io sono di Cristo» (1Cor 1,12). Anche quelli che professavano Cristo come loro capo non sono applauditi da Paolo, perché usavano il nome di Cristo per separarsi dagli altri all interno della comunità cristiana. Ma il nome di Cristo crea comunione ed unità, non divisione! Lui è venuto per fare comunione tra noi, non per dividerci. Le divisioni invece indeboliscono la credibilità e l efficacia del nostro impegno di evangelizzazione e rischiano di svuotare la Croce della sua potenza (1Cor 1,17). È bello riconoscere la grazia con cui Dio ci benedice e, ancora di più, trovare in altri cristiani qualcosa di cui abbiamo bisogno, qualcosa che potremmo ricevere come un dono dai nostri fratelli e dalle nostre sorelle. Questo richiede qualcosa di più. Richiede molta preghiera, umiltà, riflessione e continua conversione. Andiamo avanti su questa strada pregando per l unità dei cristiani perché questo scandalo venga meno e non sia più fra noi. Altre provocazioni per il confronto di gruppo Senti che si è tutti inseriti nello stesso cammino di fede, che tutti si crede nell unico Signore? La tua comunità rispetta i diversi carismi, rende tutti responsabili, crea collaborazione tra tutti i fedeli? O esistono solo gruppetti e divisioni? Come vivi i momenti di divisione della tua comunità? In comunità si chiede aiuto a Dio e allo Spirito per essere costruttori di unità? 5

6 Impegno di vita Trascorri i prossimi giorni nella tua comunità parrocchiale e nella tua famiglia costruendo unità, rispettando i carismi, portando pace. Concludendo in preghiera Rit.: Dona alla Chiesa, unità e pace. Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto ; il tuo Spirito, Signore, ci ricordi che siamo chiamati a formare un solo corpo. Rit. Avendo a cuore di conservare l unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace ; il tuo Spirito, Signore, ci insegni a cercare più ciò che unisce di ciò che divide. Rit. Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo ; il tuo Spirito, Signore, orienti tutti i nostri sforzi nel costruire la fraternità e la concordia. Rit. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo ; il tuo Spirito, Signore, effonda su ciascuno la pienezza del dono di Cristo. Rit. Allo scopo di edificare il corpo di Cristo ; il tuo Spirito, Signore, accolto ed ascoltato, edifichi la comunità quale tempio di Dio. Rit. Preghiera (insieme) Oh Signore, fa di me uno strumento della tua pace dove è odio, fa che io porti l amore dove è offesa, che io porti il perdono, dove è discordia, che io porti l unione, dove è dubbio, che io porti la fede, dove è errore, che io porti la verità, dove è disperazione, che io porti la speranza, dove è tristezza, che io porti la gioia, dove sono le tenebre, che io porti la luce. Maestro, fa che io non cerchi tanto di essere consolato, quanto di consolare, di essere compreso, quanto di comprendere, di essere amato, quanto di amare. Perché è dando, che si riceve, perdonando, che si è perdonati, morendo, che si resuscita a vita eterna. San Francesco Padre nostro Orazione (guida) Signore Gesù, donami la grandezza d essere uno dei tuoi piccoli, la ricchezza della tua povertà, la semplicità nel rapporto con tutti; fammi essere sempre quello che sono, senza maschere o finzioni, contento d essere con gli altri fratelli figlio dello stesso Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Uno spunto cinematografico Lourdes di Jessica Hausner, Austria/Francia/Germania 2009, 99 Christine, da anni bloccata su di una sedia a rotelle, ha deciso di andare a Lourdes non per fede, ma solo per fare un viaggio, visto che nel suo stato i pellegrinaggi sono il modo più semplice di viaggiare. Incredibilmente, una mattina si sveglia ed è in grado di stare in piedi. Christine assapora appieno questa occasione di felicità e la sua guarigione suscita tanta ammirazione ma, purtroppo, anche tanta invidia. Tuttavia, la malattia è sempre in agguato. per il confronto Anche se Christine non è andata a Lourdes in cerca di un miracolo, quello che le accade mette in discussione una comunità in cui molte divisioni fanno sembrare l unità ancora un utopia. Un video sul tema All indirizzo: www.santalessandro.org è possibile scaricare un video per approfondire, dialogare e condividere il tema della scheda. 7

Un immagine per riflettere L immagine della Misericordia 8 Piero della Francesca, Polittico della Misericordia (part), 1444-1446 (Museo Civico di San Sepolcro) La comunità cristiana ha in sé un immagine corporea. Scrivendo ai cristiani di Corinto, Paolo dice chiaramente: Voi siete il corpo di Cristo (1Cor 12,27). La Madonna della Misericordia traduce per immagini quest asserto di una mistica identità corporea tra la Chiesa e Gesù. Maria accoglie sotto il suo manto steso un gruppo di donne e di uomini che a lei si rivolgono in preghiera. Maria, figura della Chiesa, è madre di Gesù e madre di quanti credono in lui: dal suo corpo nasce sia il corpo fisico del Figlio, sia quello mistico comunitario. Nel dipinto la figura sovradimensionata di Maria apre il mantello a proteggere quattro uomini e quattro donne, simbolo di tutti i cristiani. Il mantello, oltre ad essere simbolo di protezione, è segno di figliolanza: sotto il manto nuziale erano posti i figli legittimi. L immagine di Maria, madre della Chiesa e della Misericordia, dà forma al mistero della comunione ecclesiale, in cui i cristiani, figli nel Figlio, formano un solo corpo.