Progetto educativo 2008 2011



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Transcript:

Progetto educativo 2008 2011 Premessa La diffusione di questo documento ufficiale presso le famiglie ha l intento specifico di richiamare l attenzione sull importanza del coinvolgimento dei genitori nel percorso di crescita e di progressione personale del Lupetto, dell Esploratore e della Guida, del Rover e della Scolta. Il cammino di progressione personale che inizia in Branco, prosegue in Reparto per giungere all ultimo momento del Clan ovvero la Partenza, qualsiasi possa essere il tema o l obiettivo, tiene in considerazione alcuni aspetti che si possono riassumere in quattro ambiti: quello personale, il rapporto con Dio, la dimensione relazionale (amici e famigliari), lo scout e la società. Lo sforzo progettuale il cui obiettivo è la progressione personale di ogni scout del gruppo ci spinge ad avere uno sguardo verso il futuro dell uomo; nello stesso tempo tuttavia, è necessario essere pazienti come il seminatore che semina per raccogliere più tardi: è la nostra vocazione di Capi che ce lo chiede. Chi è l uomo? è la domanda che interessa ogni educatore per stimolare i suoi sforzi e fare dei suoi ragazzi degli adulti responsabili. L uomo è riflesso della Gloria di Dio, chiamato ad essere simile a Lui facendo delle scelte libere e responsabili per raggiungere la beata comunione e la felicità con il suo Creatore. Definito l uomo, specifichiamo meglio quello che invece è il nostro obiettivo di uomo, ovvero l uomo/la donna della Partenza: Tra i 20 e i 21 anni le scolte e i rover chiedono che i capi e l assistente ecclesiastico della comunità riconoscano che per essi è giunto il momento di abbandonare il Clan/Fuoco ed attuare al di fuori della Comunità R/S le proprie scelte di vita, rispondendo in tal modo alla propria vocazione. Se la scolta e il rover scelgono di giocare la propria vita secondo i valori dello scoutismo, di voler essere uomini e donne che indirizzano la loro volontà e tutte le loro capacità verso quello che hanno compreso come verità, il bene, il bello, di annunciare e testimoniare il Vangelo, di voler essere membri vivi della Chiesa, di voler attuare un proprio impegno di servizio, allora l uscita dal Clan/Fuoco prende il nome di Partenza. (art. 33 del Regolamento Metodologico R/S AGESCI) Chi è l uomo/la donna della Partenza e chi è l uomo/la donna che decide liberamente di mettersi al servizio come Capo Scout se non quella persona responsabile delle proprie scelte che ha i piedi per terra, la testa sulle spalle e gli occhi verso il cielo?: - i piedi per terra : significa essere inseriti nel proprio territorio per essere uomini concreti ed osservatori; - la testa sulle spalle : è l uomo/la donna responsabile, che sa fare delle scelte coraggiose controcorrente, staccandosi dal gregge delle pecore per percorrere la strada della propria vocazione. - gli occhi verso il cielo per guardare con Fede verso l Alto, cioè verso Dio, per trovare Luce e Forza per i propri passi! Progetto educativo - Gruppo scout AGESCI Saluzzo 1 - info@saluzzouno.it - http://www.saluzzouno.it/ pagina 1

Definizione di Progetto Educativo (PE) Il progetto educativo di gruppo elaborato dalla Comunità Capi assicura l unitarietà della proposta educativa dell Associazione tra le varie unità, la sua continuità tra le varie branche, il suo adattamento alle accertate necessità dell ambiente in cui il gruppo vive. Esso che assume forma scritta, [ ] è presentato ad ogni nuovo Capo che entra in Comunità Capi, illustrato alle famiglie dei ragazzi e periodicamente ridiscusso secondo le necessità. (art. 6 del Regolamento Metodologico InterBranca AGESCI) Analisi d Ambiente Analizzato il territorio dove il Saluzzo 1 svolge la sua azione educativa, prese in considerazione le vari situazioni socio-economiche, le altre agenzie educative, il gruppo dei pari, le istituzioni e gli altri enti abbiamo riscontrato una forte propensione a concetti quantitativi piuttosto che qualitativi, a privilegiare il risultato a dispetto del percorso attraverso il quale ci si arriva. Sempre nell ottica di privilegiare la qualità, abbiamo analizzato i talenti che questa Comunità di Capi può esprimere, chiedendo ad ogni capo l esplicito impegno di aderenza al Patto Associativo AGESCI e l impegno ad una costante Formazione Personale di tutti i capi e soprattutto per quanto concerne l Iter di Formazione Capi previsto e regolamentato dall Associazione stessa, per quei capi che ancora devono ottenere il Brevetto di Capo Scout, internazionalmente riconosciuto. Visti e analizzati ambiente e potenzialità dei Capi, precediamo scegliendo gli ambiti di intervento del Progetto stesso. L AMORE ed Educare all AMORE Abbiamo scelto di mettere al centro del nostro PE un valore base spesso troppo chiaro e semplice, ma che nasconde nelle sue varie declinazioni miriadi di significati, quasi tutti accettabili, ma spesso troppo personalistici e dettati dalle esperienze, a volte negative, che ognuno di noi ha vissuto. Ecco dunque la scelta dell Amore come strumento-valore da vivere nello stile scout, per offrire un occasione alternativa a quelle già presenti sul territorio. Abbiamo voluto sintetizzare qual è il significato del valore Amore con: Fare la nostra massima felicità facendo il mio massimo bene e quello degli altri Individuando gli ambiti di applicazione del valore Amore abbiamo ritenuto importante declinarlo su vari piani: IO Sotto questo aspetto è la volontà di fornire opportunità che vadano a costruire un atteggiamento positivo ed ottimista verso il proprio IO, saper riconoscere le proprie qualità, ma soprattutto saper accettare i propri difetti e limiti. Ogni persona deve poter trovare lo spazio e le occasioni per poter accettare se stesso, soprattutto all interno del gruppo, misurandosi sia fisicamente che intellettualmente, con prove ed attività utili a far comprendere quali sono i propri limiti ma soprattutto a valorizzare le capacità e le caratteristiche positive, occorre educare i giovani all autostima perché sappiano vedere quanto di positivo c è in loro. Emozioni positive e negative, come l aggressività, non vanno soffocate ma capite e gestite correttamente; ovviamente i percorsi devono differenziarsi per fascia d età ed essere costruiti tenendo in forte considerazione l ambito familiare d appartenenza. IO E DIO Partendo ognuno dal proprio percorso personale, viviamo la fede come un dono di Dio, non come un dato scontato che si possa pretendere per sé e dagli altri. Allo stesso tempo sperimentiamo la fede in Dio come un orizzonte necessario, verso cui mettersi in cammino con fiducia e con impegno costante. La verità della nostra fede si verifica nel modo che abbiamo di vivere l amore, avendo come punto di riferimento l esempio di Gesù Cristo. La volontà è quella fornire ad ogni persona le occasioni di scoprire la propria spiritualità, che è il seme, il progetto di Dio dentro ognuno di noi, che come un Amico silenzioso ci parla. Crediamo che tale percorso di fede si possa compiere grazie all aiuto della Comunità, porzione della Chiesa di cui facciamo parte. Progetto educativo - Gruppo scout AGESCI Saluzzo 1 - info@saluzzouno.it - http://www.saluzzouno.it/ pagina 2

IO E GLI ALTRI Vorremo iniziare con la scoperta delle caratteristiche positive e negative degli altri. Attenendoci al principio che vi è il 5% di buono anche nel peggiore individuo, il gioco sta nel trovare e valorizzare questo piccolo tesoro. Conoscendo chi ci circonda capiremo che l altro sono io cioè che potremmo essere noi nella sua stessa situazione quindi ci verrà più facile essere fiduciosi, leali e rispettare l altro. Tale rispetto però non deve essere passivo, ma deve contribuire al miglioramento della vita delle persone e delle cose. Altro valore fondamentale è la Carità Cristiana che può essere testimoniata attraverso il servizio come modo di interpretare l amore verso il prossimo, perché il servizio è gratuito, ci pone in atteggiamento di disponibilità, ci chiede di esser pronti, preparati, perché si svolge quando è necessario e non quando è comodo; si svolge verso chi è bisognoso, indifferentemente rispetto a simpatie, appartenenze a gruppi sociali, popoli, aggregazioni. Non solo vogliamo intendere gli altri come persone, ma anche gli altri come ambiente, natura e cose. Evidenziando tutto ciò che è esterno a noi e che ha il diritto di essere rispettato, si tenta di ri-valorizzare gli aspetti di semplicità, di sincerità, di cura ed essenzialità analizzando e ricercando le capacità e caratteristiche positive degli altri o dell ambiente esterno. La natura stessa non la ereditiamo dai nostri padri, ma l abbiamo in prestito dai nostri figli, a cui dovremo restituirla e quindi bisogna imparare a rispettarla e conservarla per riconsegnare questo patrimonio alle generazioni future un po migliore di come l abbiamo trovato! Consideriamo ogni cosa o luogo come patrimonio di tutti e non come cosa da consumare per il proprio interesse. Educare al rispetto dei beni comuni, di quello che ci circonda e che ci viene affidato, come anche il materiale di gruppo. IO CON GLI ALTRI IN DIO La scoperta della comunità e in questa scoperta saper vedere la mano di Dio. Saper vivere la cristianità come collante per i rapporti interpersonali. Fare in modo che il cammino individuale di fede sia contributo che arricchisce tutte le attività. E importante imparare a non vedere in modo pessimistico o malizioso le parole/azioni degli altri, e in ogni caso è necessario imparare a percorrere la via del perdono e la via della fiducia nel prossimo, sia esso uno Scout, un familiare, un amico, un estraneo. Gli Strumenti Metodologici privilegiati Non è possibile delineare gli strumenti metodologici che ogni Progetto/Programma di unità dovrà o potrà utilizzare, dato che l attività educativa non è standardizzabile come una produzione in catena di montaggio, ma una delle caratteristiche dell attività educativa, e in particolare nelle attività educative scout, è sicuramente l elasticità perché ogni persona è diversa dalle altre e la nostra volontà è quella di incontrare ogni persona nella sua diversità. Questo principio fondamentale si concretizza nel nostro metodo scout con il concetto dell auto-educazione. Noi crediamo che la sfida dell auto-educazione, in particolare nel nostro gruppo, debba essere coadiuvata con strumenti metodologici come: - L Arte del Capo/Il Sentiero Personale/Il Rapporto Capo-Ragazzo/Il Progetto del Capo - La Correzione Fraterna - La Coeducazione/La Cogestione/Il Protagonismo/L Autonomia - Concretezza e Manualità/L Essenzialità/Il Progettare - La Conoscenza della Parola di Dio e degli strumenti per testimoniarla/cura dell Interiorità e della Preghiera Progetto educativo - Gruppo scout AGESCI Saluzzo 1 - info@saluzzouno.it - http://www.saluzzouno.it/ pagina 3

Crediamo altresì che uno strumento non metodologico da utilizzare sia la capacità di analisi, sia in un ottica introspettiva sia al di fuori di sé, con lo scopo di meglio porsi in ambito Progettuale e di scoperta di sé, degli altri e di Dio, tale da risultare propedeutica all Auto-Educazione e svolgendo il cammino che porti al Sapere, al Saper Fare e al Saper Far Fare. Internazionalismo, Pacifismo e Non Violenza Crediamo che questi valori siano fortemente attinenti al valore dell Amore sopra delineato e di importanza fondamentale per una società sempre più multietnica dove gruppi omogenei sono in conflitto e mal sopportano la coabitazione di questa società. Pacifismo e Non Violenza diventano essenziali perchè testimoniano una profonda repulsione per qualunque soluzione non pacifica dei conflitti e per l uso della violenza in qualsiasi dissidio o controversia e per questo ci impegniamo affinché questi due elementi siano alla base dei nostri rapporti personali. Pacifismo e Non violenza sono caratteri fondamentali della nostra associazione: è dunque importante ribadire e supportare la posizione dell AGESCI rispetto ai conflitti in corso e più in generale affermare la disapprovazione di ogni guerra o conflitto. Internazionalismo e pacifismo sono direttamente dipendenti: paura del diverso, paura di essere privati dei privilegi spesso significano scontro sociale. Dobbiamo dunque evidenziare i vantaggi che la multietnicità porta con sé, analizzare esempi concreti nel mondo, fatto anche di persone che lottano per la pace. Puntare alla naturalezza dei rapporti umani fra individui eterogenei; non affrontare questi argomenti come fossero eventi isolati o tematiche da discutere, bensì fare in modo che diventino parte integrante di ognuno di noi. Gli Strumenti Metodologici privilegiati Oltre agli strumenti che abbiamo già citato, e che comunque permeano tutte le attività scout, ci sono da sottolineare momenti, occasioni e progetti offerti dall Associazione, nelle sue più varie incarnazioni come per esempio il Settore Pace, NonViolenza, Solidarietà che dà vita a molte esperienze interessanti. Gli Obiettivi del Progetto Educativo Questi piani e le azioni educative ad essi correlate, non possono essere né sporadiche né essere affrontati singolarmente solo con attività specifiche, ma devono essere integrate nei Progetti e nei Programmi di unità tenendo in considerazione la totalità della crescita di ogni persona del Gruppo Saluzzo 1. - La Comunità Capi verificherà i Progetti e i Programmi di unità affinché integrino obiettivi e attività attinenti a questo documento, nonché verificherà i Progetti del Capo, per garantire un percorso di crescita di ogni Capo/Educatore - I percorsi di Progressione Personale dei giovani dovranno ispirarsi a questo progetto e saranno verificati periodicamente, tenendo in conto l obiettivo finale ovvero l uomo/la donna della Partenza - Le unità verificheranno le singole attività costituenti il Programma di Unità e ne renderanno conto alla Comunità Capi, luogo di confronto, sintesi e crescita. Progetto educativo - Gruppo scout AGESCI Saluzzo 1 - info@saluzzouno.it - http://www.saluzzouno.it/ pagina 4

La proposta educativa dell'agesci Sintesi tratta dagli articoli 8-18 del Regolamento Metodologico InterBranca AGESCI AUTOEDUCAZIONE Aderendo liberamente alla proposta dello scoutismo si intraprende un cammino di autoeducazione che rende protagonisti il ragazzo e la ragazza della propria crescita. Tale percorso si sviluppa attraverso una graduale e consapevole progressione, favorita da esperienze e riflessioni critiche su di esse, nello spirito della Legge e della Promessa. EDUCAZIONE AL SERVIZIO L intera proposta educativa scout ha il suo fine nella scelta adulta di servire, conseguendo così la propria felicità procurandola agli altri, ad imitazione di Gesù. L educazione al servizio del prossimo si attua progressivamente lungo tutto il cammino scout, [...] per portare il ragazzo e la ragazza alla libera scelta di assumerlo, una volta adulti, come stile di vita [...] negli ambiti della comunità ecclesiale, della politica, del volontariato. Il ragazzo e la ragazza vengono così stimolati ad utilizzare le capacità acquisite in una costante testimonianza di attenzione agli altri e di tensione al cambiamento in ogni ambiente di vita. EDUCAZIONE ALLA FEDE [...] L annuncio di Gesù Cristo presente nella vita della Chiesa in cammino verso il Regno, caratterizza l itinerario di fede proposto ai ragazzi e alle ragazze attraverso le esperienze dell ascolto della Parola, della preghiera, della celebrazione del mistero, della testimonianza e del servizio. Tale itinerario [...] parte dalle concrete situazioni della vita dei ragazzi e delle ragazze dentro e fuori le attività scout, per portarli a comprendere come la Parola di Dio illumini tutte le realtà della vita per rivelarne il significato umano, religioso, cristiano. Inoltre esso si attua nelle tappe della progressione educativa scout attraverso la proposta di esperienze e la mediazione di simboli che facilitano l integrazione tra la fede e la vita [...]. EDUCAZIONE ALL AMORE E ALLA COEDUCAZIONE Il riconoscimento e la consapevolezza della diversità, della specificità ed originalità di ogni persona, anche in termini affettivo-sessuali, rende fondante e fondamentale la scelta della coeducazione, come valore e strumento, quale tensione educativa che coinvolge tutta la proposta scout. [...] L itinerario di crescita si articola in un cammino personale e specifico che partendo da sé, dalla conoscenza della propria identità e genere, porti alla scoperta e alla conoscenza dell altro per instaurare con esso un dialogo ricco, costruttivo, con cui rileggere e riflettere sul proprio modo di essere uomo o donna, superando ruoli o modelli precostituiti [...]. EDUCAZIONE POLITICA L educazione alla politica è presente in modo intrinseco nello scoutismo che, per la sua natura, abitua i ragazzi a vivere in comunità e li aiuta ad affrontare i problemi di rapporti e di gestione che ne derivano. I valori del metodo scout indirizzano inoltre verso la scelta della solidarietà, intesa ad affermare e difendere il primato assoluto della persona umana e della sua dignità.[...] Il ragazzo deve essere aiutato a rendersi consapevole dei diritti e dei doveri sociali che ha, attraverso azioni reali e concrete: di analisi critica delle situazioni alla sua portata di comprensione che lo vedono o lo possono vedere coinvolto; di progettazione, con l unità e con altre forze presenti sul territorio interessato, di soluzioni, adeguate alle sue capacità, risolutive del problema individuato; e di partecipazione personale e efficace per il raggiungimento delle soluzioni stesse. [...]. VITA ALL APERTO E EDUCAZIONE AMBIENTALE La vita all aperto, prevalentemente in ambienti naturali ma anche alla scoperta della città dell uomo, [...] offre la possibilità di scoprire le relazioni che legano gli elementi di un ambiente, del ruolo che in esso è chiamato a giocare l uomo e di riconoscere l uomo stesso come parte di un unico disegno di Dio Creatore. La vita all aperto risponde al bisogno di avventura, insegna la semplicità e l essenzialità, sviluppa il senso di solidarietà e mette alla prova la disponibilità all aiuto reciproco, è luogo di esperienza delle tecniche scout. [...]Questa abitudine a scoprire e a stabilire relazioni costituisce una scuola attiva per una presa di coscienza della propria personale corresponsabilità nell uso equilibrato delle risorse naturali e promuove comportamenti corretti orientati allo sviluppo sostenibile. EDUCAZIONE ALLA DIMENSIONE INTERNAZIONALE E ALLA PACE L educazione alla dimensione internazionale e alla pace è un aspetto essenziale della formazione scout che si basa sulla stessa dimensione sopranazionale del Movimento e sul senso di fraternità mondiale dello scoutismo e del guidismo, al di là di ogni differenza culturale, razziale, politica e religiosa. Essa ha per scopo lo sviluppo di personalità aperte verso gli altri popoli e culture, dotate di spirito di collaborazione, in grado di comprendere i punti di vista delle altre persone e disposte al dialogo e al cambiamento. Progetto educativo - Gruppo scout AGESCI Saluzzo 1 - info@saluzzouno.it - http://www.saluzzouno.it/ pagina 5