Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI RELATIVA AL CENTRO ECOLOGICO BAIONA

Documenti analoghi
NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA ESAURITA DI CÀ LEONA

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA DI MONTEFIORINO

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALL'IMPIANTO CHIMICO-FISICO RUSSI

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO IN LOCALITÀ TEBANO, FAENZA (RA)

Nota informativa dei Rischi Discarica S.Agostino

PAG. 1 DI 1 PUNTO DI RACCOLTA VIE DI FUGA

Nota informativa dei Rischi Discarica Tebano

Nota Informativa Rischi per la discarica di Montefiorino (MO)

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA AL COMPARTO DI RAVENNA KM 3,8

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA AL COMPARTO DI RAVENNA KM 3,8

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER LA PIATTAFORMA RIFIUTI DI FERRARA

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO DI TRE MONTI - BOLOGNA

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA DI ZOCCA

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA STAZIONE DI TRASFERIMENTO DI CERVIA

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA ESAURITA DI CASAGLIA (FE)

SISTEMA GESTIONE QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE Nota Informativa Rischi NIR.HS Argomento:

IL CENTRO ECOLOGICO. ECOLOGIA AMBIENTE S.r.l

Argomento: Nota Informativa rischi Discarica Firenzuola-Il Pago

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PRESENTI PRESSO LA DISCARICA ESAURITA DI BARICELLA

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA AL CHIMICO FISICO DI FORLÌ

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL CENTRO DI STOCCAGGIO DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA STAZIONE DI TRASFERIMENTO DI BELLARIA

Nota Informativa Rischi relativa alla discarica di Galliera

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO ITFI - Bologna

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI RELATIVA AL CENTRO ECOLOGICO BAIONA

Nota informativa rischi interferenziali Centro Ecologico Baiona

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO DI GALLIERA - BOLOGNA

Nota Informativa Rischi per la Discarica di Zocca (MO)

SISTEMA GESTIONE QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE NOTA INFORMATIVA RISCHI NIR-0014

Argomento: NOTA INFORMATIVA RISCHI IMPIANTO SELEZIONE E RECUPERO GRANAROLO (BO)

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA STAZIONE DI TRASFERIMENTO DI SASSUOLO

Nota informativa rischi interferenziali Centro Ecologico Baiona

SISTEMA GESTIONE QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE Nota Informativa Rischi NIR.HS.0002 ARGOMENTO

MODALITA DI ACCESSO ALL IMPIANTO

DISPOSIZIONI DI SICUREZZA PER L ACCESSO ALL IMPIANTO DI SELEZIONE DI MORARO LOC. GESIMIS 3

SISTEMA GESTIONE QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE Nota Informativa Rischi NIR.0038

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA STAZIONE DI TRASFERIMENTO DI CESENATICO

Argomento: Nota Informativa dei Rischi Discarica di Sommacampagna

- Prescrizioni e Limitazioni - Gestione del servizio pulizie negli ambienti a rischio.

NORME AMBIENTALI PER FORNITORI DI SERVIZI PRESSO IMPIANTI

Nota Informativa Rischi - discarica di Sommacampagna (VR)

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA DI BENTIVOGLIO APPENDICE A1 RISCHI PRESENTI NELLE AREE DELLA DISCARICA ESAURITA DI BENTIVOGLIO

Complesso Impiantistico Ozzano

Documento Informativo della Sicurezza Scheda di rischio

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO SS 309 ROMEA KM 2,6 - RAVENNA

ALLEGATO 2 Parte A DOCUMENTO INFORMATIVO SUI RISCHI E MISURE DI COORDINAMENTO PER I TRASPORTATORI CON ACCESSO ALL IMPIANTO AGRINORD SRL

Termovalorizzatore di Coriano

Argomento: NIR Impianto Castiglione delle Stiviere

Nota Informativa rischi ambientali e interferenziali Sito Via Grigioni Forli

Nota Informativa rischi Impianto di compostaggio Ostellato

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER RIDURRE LE INTERFERENZE ART. 26 D.LGS. 81/2008 (CONTRATTO DI APPALTO O CONTRATTO D'OPERA) SOMMARIO

Argomento: Nota informativa dei Rischi Discarica Loria

VOL. 6 COMUNE DI CALVI RISORTA. PROVINCIA di CASERTA PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO FEBBRAIO 2016

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA AL COMPLESSO DI AREA 2 A MODENA

IMPIANTO DI PIANO REGIONALE PER LO SMALTIMENTO FINALE DI RIFIUTI NON PERICOLOSI C.DA MATERANO COMUNI DI SICULIANA E MONTALLEGRO (AG)

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO AREA 3 VIA CARUSO MODENA

Nota Informativi rischi specifici Complesso Impiantistico Coriano

I M P I A N TO D I R E C U P E R O ACIDI SOLFORICI Reflui pericolosi e non pericolosi

Premessa Dati del Committente Dati dell Appaltatore Rischi specifici e norme generali di comportamento... 5

CITTA DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA AL COMPLESSO STRADELLI GUELFI

Nota Informativa Rischi - discarica di Loria (TV)

SISTEMA GESTIONE QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE Nota Informativa Rischi NIR.0040 APPENDICE A1

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA AL COMPLESSO CÀ BALDACCI

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO VIA GRIGIONI 19-28

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO VIA GRIGIONI 19

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZIALE

APPENDICE A RISCHI PRESENTI NELLE AREE DELLE DISCARICHE PER RIFIUTI NON PERICOLOSI

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPARTO DI VOLTANA

Il centro è strutturato secondo quattro linee di trattamento:

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE CAMPANIA AZIENDA OSPEDALIERA DI RILIEVO NAZIONALE Antonio CARDARELLI

Comune di Città di Castello DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI

Art.26 c.3 D.L.vo 81/08 (DUVRI)

TERMO VALORIZZATORE CORTEOLONA

APPENDICE A1 NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALLA DISCARICA DI MONTEFIORINO INDICE

INDICE 1 Metodologia di valutazione del rischio 2 Cenni di legislazione sull incenerimento 3 Cicli di trattamento n. 5 4 Rischi professionali

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALL'IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO OZZANO DELL'EMILIA (BO)

SISTEMA GESTIONE QUALITÀ SICUREZZA AMBIENTE NOTA INFORMATIVA RISCHI NIR-0014

MOVIMENTAZIONE E CARICO RIFIUTI NELL'AREA SOVVALLI CDR IN CAPO A DITTE TERZE

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALL'IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI OSTELLATO

Comune di Gabicce Mare DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE

TERMO VALORIZZATORE FILAGO

DEPURATORE DI SONDRIO

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER L IMPIANTO DISIDRAT AREA DI COMPETENZA SIMAM. (Centro Ecologico Romea)

- PIANO DI RIPRISTINO -

DISPOSIZIONI DI SICUREZZA PER L ACCESSO ALL INTERNO DELL IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI MORARO LOC. GESIMIS 5

Procedura di carico e scarico fanghi biologici per ditte terze e indicazione dei rischi presenti

NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI PER IL COMPLESSO IMPIANTISTICO AREA 3 VIA CARUSO MODENA

Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI RELATIVA ALL'IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI OSTELLATO

ACCESSO E CONFERIMENTO RIFIUTI PRESSO LA PIATTAFORMA DI STOCCAGGIO PER RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI DI FERRARA

DOCUMENTO UNICO di VALUTAZIONE dei RISCHI da INTERFERENZE (DUVRI)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE E DI COORDINAMENTO (art. 26, comma 3, D. Lgs 81/2008)

DESCRIZIONE CICLO ACQUE RAFFINERIA DI TARANTO

Transcript:

PAG. 1 DI 19 Argomento: NOTA INFORMATIVA SUI RISCHI AMBIENTALI E INTERFERENZIALI RELATIVA AL CENTRO ECOLOGICO BAIONA Termodistruzione Sfiati Clorurati F2 (4) Termodistruzione Sfiati Non Clorurati FIS (4) Termovalorizzatore F3 (4) Trattamento Acque di Scarico TAS (4) Manutenzione Impianti Rifiuti Industriali (3) Documenti di riferimento: CAMPO DI APPLICAZIONE Rev. Sintetico modifiche 0 Approvazione Stato Funzione Firma Creato Sicurezza Raffaella Baroncelli Redatto Qualità Sicurezza e Ambiente Nicoletta Lorenzi Verifica 1 Verifica 1 Esercizio Manutenzione Impianti Rifiuti Industriali Raoul Chiaruzzi Christian Preti Verifica 2 Impianti Rifiuti Industriali Stefano Tondini Approvato Direzione Mercato Giancarlo Ravaioli

PAG. 2 DI 19 Documento di Sicurezza per Ditte Terze - Centro Baiona Herambiente.

PAG. 3 DI 19 INDICE Premessa...4 1 Descrizione del Complesso impiantistico...5 2 Norme comportamentali... 13 2.1 Norme comportamentali generali... 13 2.2 Norme per la gestione degli accessi e della viabilità... 14 2.3 Norme aggiuntive per i soggetti conferenti rifiuti (trasportatori)... 14 2.4 Norme aggiuntive per fornitori/appaltatori... 16 2.5 Norme aggiuntive per visitatori... 16 2.6 Norme di rispetto ambientale... 17 2.7 Collaborazione con i lavoratori del committente... 17 3 Norme comportamentali in caso di emergenza... 18 4 Pericoli e rischi presenti nel Complesso... 18 5 Misure di prevenzione e protezione... 19 ELENCO APPENDICI APPENDICE A.1 APPENDICE B.1 APPENDICE C.1 Rischi presenti nelle aree del Forno di Incenerimento Sfiati (FIS) Rischi presenti nelle aree del Forno di Incenerimento Sfiati contenenti Cloro (F2) Rischi presenti nelle aree del Forno di Incenerimento Rifiuti (F3) - Ricezione, stoccaggio, preparazione ed alimentazione rifiuti al forno APPENDICE C.2 Rischi presenti nelle aree del Forno di Incenerimento Rifiuti (F3) - Termodistruzione rifiuti APPENDICE C.3 Rischi presenti nelle aree del Forno di Incenerimento Rifiuti (F3) - Recupero energetico APPENDICE C.4 Rischi presenti nelle aree del Forno di Incenerimento Rifiuti (F3) - Depurazione fumi APPENDICE C.5 Rischi presenti nelle aree del Forno di Incenerimento Rifiuti (F3) - Trattamento chimico-fisico delle acque di scarico APPENDICE D.1 APPENDICE E.1 Rischi presenti nelle aree dell Impianto TAS Rischi presenti nelle aree comuni - Facilities d impianto ELENCO ALLEGATI ALLEGATO 1 Planimetria delle aree pericolose

PAG. 4 DI 19 Premessa Nel seguito vengono riportate informazioni, istruzioni e disposizioni rivolte alle Imprese che per ragioni di lavoro impegnano personale ed attrezzature all interno delle aree di pertinenza del complesso impiantistico denominato Centro Ecologico Baiona della società HERAMBIENTE S.p.A. ubicato a Ravenna, in via Baiona n. 182. Le informazioni riportate illustrano i rischi presenti negli impianti del Centro Ecologico Baiona ed integrano le norme di sicurezza previste all interno del Documento Ditte Terze del Centro Baiona, che è accompagnato dalla presente Nota Informativa sui Rischi. Esse rappresentano precise esigenze del Complesso in quanto costituiscono completamento delle norme di legge e delle norme specifiche riportate nei singoli ordini/contratti/capitolati e devono essere applicate rigorosamente. Rientra nei principi di HERAMBIENTE il perseguimento dell'obiettivo di garantire la sicurezza e la salute di tutti i lavoratori, la salvaguardia dell'ambiente e la tutela dell'incolumità pubblica. Si fa pertanto affidamento alla massima collaborazione delle Imprese operanti all'interno dello stabilimento, dei loro Responsabili e delle figure preposte alla vigilanza sulla conduzione delle attività in sicurezza, affinché, con opera di preventiva formazione del personale dipendente, con un accurata organizzazione tecnica qualificata e con un adeguata e continua vigilanza, vengano evitati incidenti ed infortuni sul lavoro. Sugli impianti i lavori vengono eseguiti solo se autorizzati da Permesso di Lavoro sul quale sono evidenziati i rischi individuati, le azioni di prevenzione da attuare ed i DPI che il personale esecutore dovrà utilizzare. L'Impresa riconosce di sua esclusiva pertinenza e responsabilità l'osservanza di tutte le norme in materia di sicurezza, salute e ambiente, la predisposizione e l'applicazione di tutte le cautele antinfortunistiche necessarie nonché la necessità di formare i propri dipendenti sulla base delle informazioni fornite da HERAMBIENTE SPA relativamente ai rischi presenti in stabilimento, prima che questi siano ammessi all'interno dello stabilimento stesso.

PAG. 5 DI 19 1 Descrizione del Complesso impiantistico SOCIETA SEDE LEGALE DATORE DI LAVORO RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Herambiente SpA Viale C. Berti Pichat 2/4, Bologna Ing. Claudio Galli Dott.ssa Nicoletta Lorenzi A. Forno di Incenerimento sfiati FIS IMPIANTI HERAMBIENTE COMPRESI NEL COMPLESSO B. Forno di Incenerimento sfiati clorurati F2 C. Forno di Incenerimento F3 per rifiuti urbani e speciali, anche pericolosi D. Impianto di Trattamento Acque di Scarico (TAS) SEDE DEL COMPLESSO via Baiona n. 182, Ravenna 48123 Il Complesso Impiantistico del Centro Ecologico Baiona presenta due differenti ingressi, di cui il primo ubicato in corrispondenza dell impianto TAS e per l accesso agli uffici del Centro, ed il secondo per l accesso al Forno F3 e agli uffici di direzione. Di seguito si riporta un estratto planimetrico con individuazione degli impianti presenti nel sito.

PAG. 6 DI 19

PAG. 7 DI 19 All interno del Centro Ecologico Baiona sono presenti le seguenti strutture/impianti a complemento delle attività principali descritte nel seguito: uffici di direzione, ubicati al primo piano di una palazzina prefabbricata situata nell area Torri Biologiche, raggiungibili dall accesso Forno F3; uffici di manutenzione, situati al piano terra della palazzina di direzione, raggiungibili dall accesso Forno F3; uffici di esercizio raggiungibili dall Accesso al TAS, con disponibilità di un piazzale per il parcheggio degli automezzi di dipendenti, visitatori e ditte terze; spogliatoi, ubicati nello stesso fabbricato degli ufficio dell esercizio; officina elettrostrumentale, nella quale vengono saltuariamente svolte operazioni di piccola manutenzione, ubicata in un prefabbricato adibito in zona Torri Biologiche, raggiungibili dall accesso Forno F3; aree di stoccaggio materie prime e materiali, ubicati in vari punti del complesso; area di cantiere recintata e dotata di servizi riservata alle ditte terze per l esecuzione di lavori fuori opera e ad uso deposito e uffici, ubicata nella zona delle Torri Biologiche, raggiungibili dall accesso Forno F3; Laboratorio analisi gestito con propria autorizzazione da Hera S.p.A. Divisione distribuzione fluidi ed ubicato in un fabbricato nei pressi degli uffici del Centro Ecologico in area TAS. Per i rischi associati alle facilities elencate si rimanda all Appendice E.1. A. FORNO DI INCENERIMENTO SFIATI FIS Il Forno di Incenerimento Sfiati (FIS) tratta mediante termodistruzione gli sfiati gassosi di processo non alogenati provenienti dagli impianti insediati nello Stabilimento Petrolchimico di Ravenna. Tali effluenti gassosi vengono convogliati ad una guardia idraulica, la quale raccoglie eventuali trascinamenti di condensa ed evita che avvengano ritorni di fiamma. Dalla guardia idraulica gli sfiati gassosi vengono alimentati tramite due soffianti di rilancio al bruciatore della camera di combustione. Le acque di scarico provenienti dalla guardia idraulica vengono inviate a trattamento all impianto di trattamento acque di scarico TAS del Centro Ecologico Baiona. La camera ove avviene la combustione degli sfiati gassosi è rivestita internamente con idoneo materiale refrattario. I fumi della combustione escono dalla camera di combustione ad una temperatura variabile tra gli 850 ed i 1000 C, vengono evacuati all atmosfera mediante un camino con rivestimento refrattario posto sulla sommità della camera di combustione e collegato ad essa mediante un opportuno cono di raccordo. Il camino, di tipo autoportante, ha un altezza di circa 14 metri e permette l evacuazione dei fumi di combustione ad una quota di 30 metri dal suolo. Sul camino sono presenti un adeguato numero di prese di aria ambiente per raffreddare i fumi in emissione ad una temperatura

PAG. 8 DI 19 A. FORNO DI INCENERIMENTO SFIATI FIS variabile tra i 600-750 C. B. FORNO DI INCENERIMENTO SFIATI CLORURATI F2 Il forno inceneritore F2 è di tipo a camera statica con postcombustore ed è adibito ad incenerire la corrente gassosa clorurata proveniente dall impianto PVCS di Vinyls Italia. La camera di combustione è costituita da un cilindro verticale in acciaio con doppio mantello, rivestito internamente in materiale refrattario idoneo. Gli sfiati da incenerire sono introdotti all interno del forno di combustione tramite una lancia, ove vengono inceneriti con l apporto di metano. I gas generati dalla combustione che presentano una temperatura superiore ai 950 C passano attraverso una sezione di quench per il raffreddamento e quindi ad una torre di lavaggio ed assorbimento. I fumi depurati vengono infine riscaldati e rilasciati in atmosfera mediante apposito camino avente un altezza di 50 metri. C. FORNO DI INCENERIMENTO RIFIUTI F3 Il forno inceneritore F3 smaltisce rifiuti solidi sfusi, in fusti e cartoni, fanghi disidratati, fanghi fluidi, reflui liquidi organici e reflui liquidi inorganici. Il forno F3 è costituito dalle seguenti sezioni di impianto: ricezione e stoccaggio dei rifiuti ed alimentazione al forno; termodistruzione rifiuti; recupero energetico e produzione energia elettrica; depurazione fumi; trattamento chimico-fisico delle acque di scarico. Ricezione e stoccaggio dei rifiuti ed alimentazione al forno I rifiuti solidi, conferiti mediante autocarri o container, vengono scaricati e stoccati in apposite fosse, mantenute in depressione per evitare odori molesti mediante un sistema di aspirazione, la cui aria viene utilizzata come aria di combustione nel forno. L accesso alla fossa avviene tramite portoni ad impaccamento rapido. La fossa ha un volume complessivo di circa 1200 m 3, ed è suddivisa in: circa 1000 m 3 per ricevimento e stoccaggio rifiuti; circa 200 m 3 per il settore carica omogenea di rifiuti solidi pronti per essere alimentati al forno. I rifiuti liquidi, conferiti mediante autobotti, vengono invece inviati a serbatoi di stoccaggio appropriati per le loro caratteristiche.

PAG. 9 DI 19 C. FORNO DI INCENERIMENTO RIFIUTI F3 I rifiuti solidi vengono prelevati dai vari comparti della fossa di stoccaggio mediante un sistema carroponte/benna per essere omogeneizzati in un settore apposito della fossa. La carica omogenea viene presa dalla benna e caricata nella tramoggia di alimentazione al forno. I liquidi organici vengono invece prelevati dai serbatoi di stoccaggio ed inviati a serbatoi per la preparazione di una carica omogenea da alimentare ai bruciatori posti sulla testata del tamburo e nella camera statica. I reflui inorganici e le soluzioni saline, prelevati dai serbatoi di stoccaggio, vengono direttamente alimentati ad apposite lance. L impianto è dotato inoltre di sistemi idonei per l alimentazione al forno di rifiuti confezionati in fusti e scatole. Termodistruzione rifiuti La sezione di termodistruzione è composta dal forno a tamburo rotante e dalla camera statica. Il forno è costituito da un tamburo rotante orizzontale opportunamente rivestivo in materiale refrattario, utilizzato per la termodistruzione di rifiuti solidi, fusti, fanghi e rifiuti liquidi, e una camera statica, dotata di tre bruciatori per liquidi ed un bruciatore ausiliario a metano il cui funzionamento è asservito, in automatico, al controllore della temperatura dei fumi in uscita dalla stessa. Recupero energetico e produzione energia elettrica I fumi in uscita dalla camera di postcombustione vengono raffreddati sino a 240-280 C in una caldaia a recupero con produzione di vapore surriscaldato a 350 C e 30 bar. Il vapore surriscaldato prodotto in caldaia è alimentato ad un gruppo turboalternatore per la produzione di energia elettrica. La turbina è del tipo a doppio stadio, a condensazione, con spillamento intermedio di vapore a bassa pressione per usi interni. L energia elettrica prodotta dall alternatore è utilizzata per alimentare l impianto e la sezione di trattamento biologico del TAS. L eccedenza è ceduta alla rete nazionale. Depurazione fumi L impianto è dotato di un sistema di abbattimento degli NOx di tipo non catalitico per la riduzione degli NOx mediante l iniezione di una soluzione di urea. Successivamente è presente un filtro elettrostatico costituito da 2 campi elettrici in serie. Di seguito al filtro elettrostatico è presente una colonna di lavaggio fumi, divisa in 3 sezioni: nella sezione inferiore (sezione acida ) si ha il raffreddamento e la saturazione dei fumi con l assorbimento dei gas acidi alogenati (HCl, HF, HBr); nella sezione intermedia (sezione di sottoraffreddamento ) si ha il sottoraffreddamento dei fumi, per l abbattimento dei metalli pesanti volatili (in particolare l Hg) e dei microinquinanti organoalogenati (PCDD e PCDF); nella sezione superiore (sezione basica ) si ha l assorbimento della SO 2 e della SO 3, nonché

PAG. 10 DI 19 C. FORNO DI INCENERIMENTO RIFIUTI F3 la neutralizzazione delle tracce residue di gas acidi alogenati. Successivamente i fumi vengono ulteriormente filtrati in un filtro a maniche sulla cui alimentazione viene dosata una corrente di reattivo in polvere costituito da carbone attivo e calce idrata, il cui scopo è l abbattimento di polveri, diossine, metalli pesanti e gas acidi residui. I fumi depurati vengono rilasciati in atmosfera mediante apposito camino di altezza 60 m. Trattamento chimico-fisico delle acque di scarico E presente un apposita sezione dedicata al pretrattamento chimico-fisico degli spurghi della colonna di lavaggio fumi. Il trattamento comprende le seguenti fasi: correzione del ph tramite dosaggio di una soluzione di latte di calce; precipitazione dei metalli pesanti tramite dosaggio di un complessate; flocculazione, tramite dosaggio di soluzioni di cloruro ferrico e di polielettrolita; chiarificazione e separazione dei fanghi dalle acque in chiarificatori a pacchi lamellari; condizionamento del fango separato mediante ispessimento e successiva centrifugazione; filtrazione a due stadi su sabbia e carbone attivo delle acque che sfiorano dal chiarificatore. Le acque filtrate vengono rinviate in testa all impianto TAS. Le restanti acque di processo dell impianto vengono inviate alla sezione di pretrattamento chimico-fisico della sezione di trattamento delle acque di processo organiche (TAPO). D. IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE DI SCARICO (TAS) L impianto di Trattamento Acque di Scarico (TAS) comprende le seguenti sezioni di impianto: a. sezione di trattamento acque di processo organiche (TAPO), suddivisa nelle seguenti unità: stoccaggio rifiuti liquidi conferiti tramite autobotti; pretrattamento chimico-fisico acque con elevato contenuto di metalli pesanti; trattamento primario; trattamento biologico; filtrazione; b. sezione di trattamento acque di processo inorganiche e meteoriche (TAPI), costituita dalle seguenti unità: vasca di accumulo e sedimentazione; chiarificatori accelerati per il trattamento di chiariflocculazione. c. trattamento terziario, ove vengono effettuate l aerazione finale e l eventuale clorazione delle acque trattate sia dal TAPO che dal TAPI; d. sezione di trattamento fanghi costituito dalle seguenti unità:

PAG. 11 DI 19 D. IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE DI SCARICO (TAS) ispessimento; centrifugazione; essiccamento; addensamento con calce. Sezione di trattamento acque industriali di processo (TAPO) L unità di pretrattamento chimico-fisico a doppio stadio, situata all interno dell area d impianto del forno F3, riceve e depura dai metalli pesanti le acque residue di processo del forno F3. In questa unità sono dosate le acque conferite con autobotti da terzi che richiedono un trattamento specifico prima di essere avviate al trattamento biologico a causa della presenza di metalli pesanti. La stazione di ricezione rifiuti è composta da due postazioni parallele per lo scarico contemporaneo di due autobotti, a servizio di apposito parco serbatoi per lo stoccaggio dei rifiuti prima del loro avvio a trattamento. L unità di trattamento primario riceve e tratta le acque reflue di processo organiche ed acque di processo azotate affluenti dagli impianti dello Stabilimento Petrolchimico, dalla Società Polynt e da conferitori terzi (attraverso i serbatoi sopra citati). Vengono inoltre inviati a questa unità le acque provenienti dall impianto TCF di Herambiente di via Romea Nord km 2,6, la corrente di spurgo proveniente dalla guardia idraulica del forno di incenerimento sfiati FIS, la corrente neutralizzata di spurgo della colonna di lavaggio fumi del forno F2 e le acque meteoriche e di processo (queste ultime pretrattate) del forno F3. Il trattamento comprende le fasi di flocculazione, chiarificazione e flottazione e effettua l abbattimento dei solidi sospesi e di del carico organico. Il trattamento biologico, per l abbattimento delle sostanze organiche biodegradabili disciolte, comprende le fasi di: predenitrificazione/nitrificazione/denitrificazione che avviene nelle due torri biologiche costituite da un cilindro centrale anossico e da una corona circolare esterna aerobica; post denitrificazione e post aerazione in una vasca adibita della corrente uscente dalle torri biologiche; sedimentazione in tre bacini di decantazione; filtrazione in 6 filtri a gravità a doppio strato di sabbia ed antracite. Trattamento acque di processo inorganiche e meteoriche (TAPI) La sezione di trattamento delle acque di processo inorganiche e meteoriche abbatte i solidi sospesi delle acque affluenti via tubo dagli impianti dello Stabilimento Petrolchimico e dalle Società Polynt ed Evonik. In tale sezione sono recapitate sia le acque industriali che non vengono in contatto con fluidi di processo, sia le acque di dilavamento provenienti dalle aree pavimentate non critiche. Le acque di processo inorganiche affluenti sono alimentate ad una vasca di sedimentazione

PAG. 12 DI 19 D. IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE DI SCARICO (TAS) naturale che permette l accumulo del fango sul fondo della vasca, successivamente estratto tramite pompe. L acqua in uscita dal sedimentatore viene rilanciata mediante pompe ad un pozzetto di distribuzione dove vengono dosati agenti flocculant (Policloruro di Alluminio e polielettrolita), e per gravità arriva a due chiarificatori accelerati, in cui avviene un ulteriore sedimentazione dei solidi sospesi. Il fango formato nei due chiarificatori accelerati viene estratto ed inviato alla sezione trattamento fanghi, mentre l acqua depurata è trasferita al trattamento terziario. Trattamento terziario Le acque provenienti dal TAPO e dal TAPI, prima dello scarico finale in Canale Candiano, subiscono il trattamento terziario comune costituito da: trattamento di ossidazione finale mediante un aeratore; trattamento di clorazione mediante dosaggio di ipoclorito di sodio. Trattamento fanghi I fanghi prodotti dalla sezione TAPO e dalla sedimentazione naturale e dalla chiarificazione della sezione TAPI vengono trattati in due ispessitori. Il fango ispessito proveniente dal TAPO e dal TAPI sono rilanciati assieme al fango di supero proveniente dai chiarificatori secondari ad una delle due centrifughe presenti, previo dosaggio di polielettrolita cationico. Una parte del fango disidratato è inviata all essiccamento, la restante è inviata all addensamento. I fanghi destinati all essiccamento sono alimentati da una coclea dosatrice ad un turboessiccatore, all interno del quale vengono centrifugati da una turbina contro la parete interna del tamburo ove si essiccano grazie ad uno scambio di calore con un fluido caldo. Il fango essiccato scaricato, dal ciclone dell essiccatore fanghi mediante coclee, viene utilizzato per l addensamento della quota parte di fango, non essiccata, proveniente dalla centrifugazione. Il fango così addensato viene avviato allo smaltimento in discarica.

PAG. 13 DI 19 2 Norme comportamentali 2.1 Norme comportamentali generali 1. Chiunque acceda/esca dagli impianti deve rispettare le procedure aziendali di riconoscimento e registrazione. 2. In caso di sosta prolungata per l accesso agli impianti si invitano i conducenti dei mezzi a spegnere il motore. 3. Accedere solo ed esclusivamente alle aree a cui si è stati autorizzati; non allontanarsi dall area assegnata. 4. Rispettare le indicazioni provenienti dalla segnaletica fissa presente sull impianto, dai dispositivi luminosi e acustici dei mezzi e dagli operatori del reparto. 5. Rispettare le regole della viabilità. 6. Indossare i dispositivi di protezione individuale idonei alle operazioni da svolgere ed in particolare indumenti ad alta visibilità qualora si transiti a piedi nelle aree di circolazione interna. 7. Rispettare le procedure e la segnaletica Herambiente relative alla circolazione interna. 8. La velocità massima consentita a tutti i mezzi è di 20 km/ora (salvo condizioni più restrittive opportunamente segnalate). 9. Segnalare immediatamente al personale tecnico Herambiente la presenza di rischi imprevisti, l impossibilità di operare seguendo la presente procedura, la mancata collaborazione da parte di operatori dell impianto. 10. In caso di emergenza seguire le istruzioni impartite dal personale Herambiente o dall altoparlante. 11. Rispettare le istruzioni consegnate (PASS-CARD). 12. Seguire scrupolosamente quanto indicato nel corso della riunione di coordinamento e nel relativo verbale. Divieti: 13. E vietato fumare o assumere cibi o bevande al di fuori degli specifici spazi presenti e segnalati. 14. E vietato accendere fiamme libere e altre potenziali fonti di innesco se non debitamente autorizzati con Permesso di Lavoro. 15. E vietato introdurre armi da fuoco, materiale esplosivo, apparecchi cine-fotografici e bevande alcoliche. 16. E vietato ostruire con materiale, automezzi o altro le strade ed i parcheggi senza autorizzazione e senza le necessarie segnalazioni. 17. È vietato parcheggiare il mezzo in prossimità degli ingressi e delle uscite agli impianti e agli edifici e comunque in modo che possano in qualche modo intralciare il traffico. 18. E vietato appropriarsi senza averne titolo di qualsiasi bene naturale o manufatto lungo tutti i percorsi o le aree all interno dell impianto. 19. E vietato intrattenersi all interno dell area oltre il tempo strettamente necessario allo svolgimento dei compiti o delle operazioni per le quali si è ottenuto il permesso di accesso e/o di transito.

PAG. 14 DI 19 20. I lavoratori di ditte esterne non possono utilizzare attrezzature di lavoro di proprietà di Herambiente se non dopo essere stati preventivamente autorizzati da Herambiente o in sede di contratto o, per l esecuzione di particolari attività non preventivate, dal Responsabile impianto. 21. È vietato rimuovere o danneggiare i presidi antincendio ed antinfortunistici o ingombrare le aree circostanti ad esso. 22. È vietato prelevare acqua dagli idranti antincendio. 23. E vietato fare la cernita o prelevare qualsiasi cosa considerata rifiuto, presente nell impianto anche se tale rifiuto risulta conferito dalla persona autorizzata allo scarico/smaltimento. 24. È vietato introdurre in fognatura qualsiasi tipo di sostanza liquida. 25. È vietato abbandonare rifiuti presso il sito. 2.2 Norme per la gestione degli accessi e della viabilità In sito è presente idonea cartellonistica verticale ed orizzontale che disciplina la viabilità interna; tale cartellonistica deve essere rigorosamente rispettata. 2.3 Norme aggiuntive per i soggetti conferenti rifiuti (trasportatori) 1. Il trasportatore è responsabile civilmente e penalmente di qualsiasi danno possa essere arrecato a persone o cose di Herambiente o di terzi, durante le operazioni effettuate all interno dell impianto Herambiente, che si ritiene pertanto sollevata da ogni responsabilità al riguardo. 2. Il trasportatore deve attenersi a quanto previsto dal codice della strada (divieto di sovraccarico) ed utilizzare mezzi idonei al servizio svolto. 3. Il trasportatore è responsabile dei rischi propri dell arte o mestiere che esercita, nonché della propria e dell altrui sicurezza relativa all impiego di idonei mezzi di lavoro e all appropriato uso dei mezzi di protezione personale. 4. Entrati nel perimetro dell impianto, gli automezzi che devono effettuare operazioni di scarico/carico rifiuti devono fermarsi sulla piattaforma della pesa ed attendere la pesatura e registrazione nel rispetto delle apposite procedure di accettazione. 5. Il trasportatore è obbligato ad indossare i particolari indumenti o mezzi protettivi in relazione alla natura delle operazioni da svolgere. In particolare nel caso sia necessario scendere dal mezzo è necessario indossare: indumento/gilet ad alta visibilità; scarpe di sicurezza; casco protettivo; altri DPI previsti nella segnaletica d'obbligo del sito. In caso di discesa dal mezzo accertarsi che non siano presenti veicoli in transito nelle vicinanze; è fatto divieto di allontanarsi dal mezzo stesso (se non indicato diversamente dal responsabile unità o suo delegato o in caso di emergenza). 6. Il trasportatore è obbligato ad avere a disposizione il tesserino di riconoscimento. 7. Il trasportatore, per recarsi dalla pesa alla zona di scarico deve effettuare esclusivamente il percorso consentito senza deviazioni o soste intermedie. In caso di impedimenti che comportano variazioni di percorsi, al momento dell ingresso al sito saranno fornite al conferitore tutte le informazioni necessarie.

PAG. 15 DI 19 8. Il trasportatore è autorizzato ad accedere solo alle aree di scarico/carico rifiuti; per lo scarico c/o impianti con fossa rifiuti si veda quanto previsto dalle istruzioni specifiche di impianto. 9. Per lo scarico attenersi alle istruzioni ricevute da Herambiente (istruzioni operative specifiche / indicazioni dell operatore addetto allo scarico ove presente) ed alla cartellonistica presente in sito, verificando costantemente che nessun operatore si trovi, o si avvicini, all area interessata alla manovra di scarico. Qualora mezzi e personale si avvicinino, l'operatore provveda ad arrestare il mezzo ed astenersi da manovre fino a che il personale terzo si sia allontanato. 10. Completato lo scarico/carico allontanarsi dal piazzale di scarico/carico rispettando le procedure relative alla circolazione dell impianto, provvedere al lavaggio ruote presso lo specifico impianto (se previsto) e nel caso di sversamenti provvedere alla pulizia delle parti interessate quindi avviarsi alla piattaforma di pesatura. 11. L eventuale rimozione di residui di rifiuti dal cassone, dai predellini e dai parafanghi deve essere effettuata nell area di scarico. 12. Ultimate le operazioni di registrazione allontanarsi dall impianto. 13. Nel caso in cui il conducente sia accompagnato da altro operatore dell azienda conferente, questo ultimo può svolgere le attività a terra previste dalla presente a carico del conducente. In ogni caso un solo operatore della conferente è autorizzato a scendere dal mezzo, salvo diverse disposizioni riportate nelle procedure aziendali, per svolgere le operazioni di scarico dei rifiuti. 14. Tutte le operazioni che non rientrano in quanto precedentemente indicato devono ottenere autorizzazione dal Responsabile dell impianto. 15. Per qualsiasi situazione di sospetto pericolo di qualsiasi natura il trasportatore dovrà sospendere immediatamente il lavoro e rivolgersi al personale che gestisce l impianto. 16. In caso di AVARIA sulla viabilità dell impianto, il conducente del mezzo deve attuare tutte le attività previste dal codice della strada per casi analoghi (posizionare il triangolo di segnalazione, attivare i lampeggiatori di emergenza, ecc.) e contattare gli operatori Herambiente. E vietato: 17. L accesso agli impianti con mezzi non idonei al servizio svolto e non idonei alle tipologie di carico/scarico presenti nel sito. 18. Accedere all impianto e scaricare mezzi in sovraccarico. 19. Lanciare o scaricare a terra dall alto materiale vario. 20. Parcheggiare i mezzi ove non diversamente indicato. 21. Trasportare persone su predellini o parafanghi o cassoni di mezzi in movimento. 22. Salire sui rifiuti caricati nei cassoni degli automezzi. 23. Usufruire di qualsiasi servizio (acqua, gas, corrente elettrica, telefono, ecc.) ad eccezione del servizio igienico ad uso pubblico. Resta inteso che eventuali gravi infrazioni alle disposizioni e divieti elencati saranno motivo di immediato allontanamento dalle aree di proprietà di Herambiente e saranno sospese le autorizzazioni di conferimento, fatto salve eventuali azioni legali a carico dei trasgressori.

PAG. 16 DI 19 2.4 Norme aggiuntive per fornitori/appaltatori Per tutti i fornitori/appaltatori operanti presso gli impianti di Herambiente è fatto obbligo di: 1. Segnalare la propria presenza al personale dell impianto con le modalità previste dalle procedure in essere.. 2. Indossare i dispositivi di protezione individuale previsti per il tipo di lavorazione in corso. Rendere visibile il cartellino identificativo della ditta con il proprio nominativo. 3. Osservare scrupolosamente le norme comportamentali, le norme di sicurezza e le disposizioni particolari contenute nei Permessi di Lavoro. 4. Non usare o rimuovere gli impianti e i dispositivi di sicurezza (idranti, estintori, ecc). 5. Segnalare immediatamente al personale dell impianto eventuali condizioni di pericolo di cui venissero a conoscenza. 6. In caso di emergenza incendio il personale si attiene alle disposizioni impartite dal personale Herambiente addetto all emergenza. 7. Adottare misure atte al contenimento degli aspetti ambientali legati e alla prevenzione di eventuali impatti ambientali legati allo svolgimento delle proprie attività. In particolare si veda quanto riportato nella tabella seguente. 2.5 Norme aggiuntive per visitatori 1. I visitatori possono accedere presso gli impianti solo se accompagnati. 2. Le attività dei visitatori non devono interferire per alcun motivo con le attività produttive dell area impiantistica. 3. I visitatori che accedono agli impianti possono percorrere autonomamente, dopo essere stati autorizzati e avere effettuato la registrazione, solo i tratti tra la portineria e le zone uffici. Eventuali accessi agli impianti o alle zone operative possono avvenire solo se accompagnati da personale Herambiente, o altri da questi autorizzati, e muniti dei prescritti DPI per le zone a cui si accede. 4. Il caso di emergenza gli accompagnatori dei gruppi scolastici o aziendali sono tenuti a verificare che tutte le persone entrate siano presenti nel punto di raccolta, segnalando al responsabile della squadra di emergenza eventuali assenze. I gruppi scolastici e i visitatori potranno lasciare il luogo sicuro solo a seguito dell autorizzazione del responsabile della squadra di emergenza.

PAG. 17 DI 19 2.6 Norme di rispetto ambientale Aspetto Ambientale Emissioni atmosferiche Scarichi Idrici Rumore Sostanze pericolose Gestione Rifiuti Gestione risorse idriche ed energetiche Norme comportamentali È responsabilità della ditta: - garantire che le emissioni dei propri automezzi siano periodicamente verificate secondo quanto previsto dalla normativa vigente; - comunicare al Responsabile Impianto eventuali emissioni prodotte durante la lavorazione (es utilizzo di gruppi elettrogeni) ed utilizzare le apparecchiature solo dopo specifica autorizzazione. È vietato: - introdurre sostanze in fognatura: tutti i reflui delle lavorazioni devono essere raccolti e trasportati presso impianti autorizzati allo smaltimento a cura della ditta stessa. In caso di sversamento accidentale di sostanze, al fine di prevenire eventuali inquinamenti degli scarichi idrici, la ditta è tenuta a tamponare tempestivamente lo sversamento anche utilizzando il materiale assorbente disposto presso il sito e a darne segnalazione al Responsabile Impianto. La ditta è responsabile delle emissioni di rumore generate all interno del Sito: deve garantire il rispetto delle normative, soprattutto nel caso di apparecchiature particolarmente rumorose. La ditta deve: - Comunicare preventivamente l impiego di eventuali sostanze pericolose nelle lavorazioni e comunicare al Responsabile Impianto le aree di stoccaggio provvisorio di tali sostanze per il tempo strettamente necessario alla esecuzione dei lavori. Le sostanze e le aree di stoccaggio andranno utilizzate solo previa autorizzazione. - Osservare nelle fasi di trasporto e scarico all interno del Sito tutte le precauzioni necessarie ad evitare qualsiasi rischio per le persone e per l ambiente. - Tutte le sostanze pericolose devono essere adeguatamente etichettate ai sensi delle vigenti norme, manipolate e stoccate secondo le modalità previste nell etichetta stessa. - In caso di sversamento accidentale di sostanze pericolose la ditta è tenuta a procedere come indicato nelle schede di sicurezza e a tamponare tempestivamente lo sversamento anche utilizzando il materiale assorbente disposto presso il sito e a darne segnalazione al Responsabile Impianto. - La gestione dei rifiuti prodotti durante le attività della ditta esterna deve essere svolta come previsto nel capitolato di appalto o contratto. - È fatto divieto assoluto di introdurre rifiuti all interno delle aree di stoccaggio di pertinenza di Herambiente, (ad esempio fossa di stoccaggio rifiuti, aree di deposito temporaneo, ecc..). - In nessun caso i rifiuti prodotti dalla ditta potranno venire abbandonati all interno del sito. - Per l utilizzo di risorse del sito, la ditta deve obbligatoriamente richiedere autorizzazione al Responsabile Impianto. - La ditta è comunque tenuta ad ottimizzare l utilizzo di tali risorse. 2.7 Collaborazione con i lavoratori del committente I lavoratori esterni possono richiedere un appoggio operativo agli addetti Herambiente solo previo accordo con il Responsabile Impianto.

PAG. 18 DI 19 3 Norme comportamentali in caso di emergenza In caso di emergenza tutto il personale presente nel sito in oggetto, sia interno che esterno, opera secondo quanto previsto dal Piano di Emergenza Interno Centro Ecologico Baiona. Il Documento di sicurezza ditte terze che viene fornito alle ditte operanti nel complesso ne contiene un estratto. 4 Pericoli e rischi presenti nel Complesso Nella presente sezione si forniscono informazioni riguardanti i pericoli e i potenziali rischi che caratterizzano il complesso impiantistico in oggetto. Dette informazioni sono state estratte dal Documento di Valutazione di Rischi predisposto in ossequio all art. 28 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Sono state predisposte specifiche schede di riepilogo dei pericoli/rischi di pertinenza dei diversi impianti compresi all interno del complesso impiantistico in esame, cui si rimanda interamente, riportate in Appendice al presente documento. Per quanto riguarda le aree comuni del complesso impiantistico, si indicano i seguenti rischi potenziali: rischio generale di potenziale presenza sulla pavimentazione delle zone di lavoro di sostanze scivolose (rifiuti, oli, grassi, ecc.); rischio associato alla viabilità interna del Complesso per la circolazione di automezzi di Herambiente, dei mezzi pesanti per il conferimento/trasporto dei rifiuti ed anche eventualmente di altri mezzi di ditte esterne per attività di manutenzione; rischio di investimento del personale durante la movimentazione dei mezzi operanti sul piazzale di conferimento rifiuti; rischio da agenti atmosferici (neve, ghiaccio, pioggia, nebbia, ecc.). Parte dei rischi citati possono essere ricondotti anche ai rischi di natura interferenziale di cui all art. 26 del D. Lgs. 81/2008, derivanti ad esempio dalla contemporaneità di attività svolte dal personale di Herambiente o di altre imprese. Detti rischi sono valutati e limitati all interno del Documento Unico di Valutazione dei Rischi di Interferenza (DUVRI). Eventuali approfondimenti specifici per la mitigazione di tale tipologia di rischio possono poi essere gestiti negli impianti Herambiente attraverso l adozione della procedura dei Permessi di lavoro.

PAG. 19 DI 19 5 Misure di prevenzione e protezione Gli impianti ed i luoghi di lavoro del sito in oggetto sono conformi a quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 e sono attuate diverse misure di prevenzione organizzative ed impiantistiche che limitano i rischi presenti ai livelli di rischio illustrati nel paragrafo 4 del presente documento. Le lavorazioni svolte sono regolamentate da Istruzioni Operative che vengono redatte con la consultazione dei Responsabili di reparto e distribuite, oltre che al personale interno, al Referente Operativo delle ditte esterne che operano negli Impianti. Tutti coloro che effettuano attività d impianto o di servizio soggette a rischi generici devono indossare gli indumenti di lavoro. All ingresso di ogni area di lavoro sono installati cartelli segnaletici che individuano i D.P.I. standard obbligatori da indossare (elmetto protettivo, scarpe di sicurezza, giubbotto ad alta visibilità, occhiali, maschera scappa-scappa) in quell area. Il personale impegnato in attività che comportano rischi specifici deve fare uso dei D.P.I. prescritti sul Permesso di Lavoro o da specifiche procedure operative. In generale i D.P.I. a disposizione del personale Herambiente che opera in stabilimento sono costituiti da: elmetto protettivo; scarpe antinfortunistiche; giubbino ad alta visibilità; guanti, per la protezione dal rischio di esposizione ad agenti chimici per contatto e per la protezione da colpi/tagli; facciale filtrante con protezione almeno ABEK; facciale filtrante antipolvere classe filtrante FFP2 otoprottetori, per la protezione dall esposizione al rumore; occhiali protettivi; visiera pienofacciale; In merito alle misure di prevenzione e protezione prese al fine di ridurre i rischi di investimento del personale nel piazzale di scarico rifiuti si rimanda alle indicazioni fornite al capitolo 2.3. Le specifiche misure di prevenzione e protezione adottate per ridurre i rischi presenti nelle diverse aree del sito sono infine riportate nelle Appendici del presente documento.