SULLA PRESENZA DELL OVIRUPTOR IN CETONIA AURATA PISANA Heer, 1841 (Coleoptera, Cetoniidae, Cetoniinae) 1

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MORENO DUTTO * SULLA PRESENZA DELL OVIRUPTOR IN CETONIA AURATA PISANA Heer, 1841 (Coleoptera, Cetoniidae, Cetoniinae) 1 ABSTRACT - The presence of an oviruptor in Cetonia aurata pisana Heer, 1841 has been observed. This structure is used by the first instar larva to break the chorion during the hatching. RIASSUNTO - Nel presente lavoro si evidenzia la presenza, nelle larve di Cetonia aurata pisana Heer, 1841, di un oviruptor, struttura atta alla rottura del corion per facilitare l uscita della larva dall uovo al momento della schiusa. INTRODUZIONE Durante gli allevamenti effettuati in laboratorio ai fini di studiare la biologia di alcune specie di Cetoniidae, ho spesso potuto assistere alla schiusa delle uova. Osservando tale fenomeno si è notato come, a favorire la rottura del corion, non fosse solo la pressione esercitata dalla larva sulla parete interna dell uovo, ma anche l intervento di apposite strutture anatomiche. Allo scopo di poter meglio comprendere le strutture che intervenivano per favorire la schiusa, si è provveduto a intraprendere una serie di ricerche di laboratorio e bibliografiche. In merito ai soli Cetoniidae si sono reperite pochissime informazioni; le informazioni bibliografiche sono per lo più poco precise, frammentarie e generalizzate agli Scarabaeoidea o agli Scarabaeoidea Pleurosticta. Si sono * Collaboratore del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, Torino, Italy. E- mail: dutto.moreno@tiscali.it 1 Ricerca realizzata con il contributo economico della S.A.MED, servizi avanzati in medicina, Cuneo, Italy. E-mail: samed@samed-sas.it 333

Sulla presenza dell oviruptor in Cetonia aurata pisana Heer, 1841 reperite invece informazioni più dettagliate su altre famiglie di Scarabaeoidea, come i Rutelidae e i Lucanidae. Emden (1946) cita la presenza di strutture oviruptorie dislocate sul metatorace nei pleurosticti; Grandi (1951) riprende quanto detto dall autore precedente. In Lucanus cervus (Linné, 1758) (Coleoptera, Lucanidae), ad esempio, l azione di rottura del corion non viene praticata con l ausilio di strutture particolari, ma avviene servendosi delle mandibole (Franciscolo, 1997), che in tal caso assumono la funzione di oviruptor. Strutture oviruptorie si possono riscontrare anche nei Rutelidae appartenenti al genere Anomala Samouelle, 1819 (Paulian & Baraud, 1982). MATERIALI E METODI Per comprendere quali strutture intervenissero a lacerare il corion al fine di favorire l uscita della larva neonata dall uovo, ho dovuto trovare il modo di far schiudere le uova in un ambiente facilmente ispezionabile e soprattutto di evitare che la larva, una volta uscita dall uovo, si infossasse nel substrato. Infatti l infossamento nel substrato avrebbe potuto determinare l usura di eventuali strutture che avevano concorso alla lacerazione del corion, falsando di conseguenza i risultati della ricerca. Per ottenere le uova ho allevato 12 coppie di Cetonia aurata pisana Heer, 1841 (specie scelta per la semplicità di reperimento e per la sua abbondanza) provenienti da 6 regioni dell Italia settentrionale (Piemonte, Lombardia, Valle d Aosta, Liguria, Emilia Romagna e Veneto). Gli adulti sono stati messi in un terrario con substrato di humus e alimentati con frutta matura; dal giorno in cui sono stati osservati gli accoppiamenti, ogni 48 ore veniva ispezionato il substrato per la ricerca delle uova. Le uova raccolte (circa 200) sono state inserite ognuna in una microcapsula di plastica dal diametro di 8 mm; in seguito le microcapsule sono state inserite in più capsule Petri del diametro di 10 cm, sul cui era posizionato un foglio di carta assorbente inumidita. Per evitare il disidratarsi delle uova all interno delle capsule Petri si è mantenuta sempre costante un umidità pari al 55-60%, con una temperatura di 28 C di giorno e 20 C di notte. Le uova venivano osservate ogni 24 ore; dopo 15 giorni sono avvenute le prime schiuse; successivamente le larve neonate sono state prelevate e osservate attentamente allo stereomicroscopio. 334

In seguito all esame visivo le larve sono state alloggiate all interno di vaschette di 5 cm di lato e 4 cm di profondità con un substrato ricco di sostanza organica (75% s.o.) e osservate ogni 24 ore fino alla prima muta; successivamente con cadenza settimanale. RISULTATI La presente ricerca, oltre ad aver fornito dati inediti inerenti la biologia di C. aurata pisana Heer, 1841, ha dato la possibilità di individuare le strutture morfologiche della larva o meglio dell embrione maturo che intervengono durante la schiusa dell uovo. Quando l embrione raggiunge la maturità (è pertanto già una larva completamente formata) inizia ad esercitare delle pressioni con il dorso sulla parete interna del corion fino a lacerarla. Le strutture anatomiche che in qualche modo favoriscono la lacerazione del corion sono le mandibole e 2 processi spiniformi presenti sul metatorace. Si è potuto osservare che le mandibole non vengono utilizzate da tutti gli esemplari per la lacerazione iniziale, mentre è determinante la presenza delle strutture oviruptorie sul lato pleurale del metatorace che, grazie a Fig. 1- Disposizione dell oviruptor nel metatorace di una larva di prima età. 335

Sulla presenza dell oviruptor in Cetonia aurata pisana Heer, 1841 movimenti pressori, perforano-lacerano il corion. In seguito alle perforazioni-lacerazioni provocate dai due oviruptor, che indeboliscono la struttura del guscio dell uovo, la larva si aiuta, per lacerare definitivamente il guscio (corion), con le mandibole e con movimenti del capo e del corpo fino a creare una apertura adeguata. Generalmente, in linea di massima, si crea una lacerazione estesa ai due emisferi passante in corrispondenza delle perforazioni-lacerazioni iniziali (punti di indebolimento) indotti dagli oviruptor. La larva possiede due oviruptor dislocati simmetricamente nelle aree pleurali del metatorace (fig. 1). L oviruptor consiste in una placca sclerificata sulla quale è inserito un processo spiniforme anch esso fortemente sclerificato (figg. 2-3). Tale struttura è facilmente osservabile nelle larve appena schiuse e tende a consumarsi con il tempo considerato l intenso sfregamento del corpo con il substrato circostante. I processi spiniformi oviruptori vengono completamente persi con la prima muta. Durante le schiuse nelle microcapsule, inoltre, ho potuto osservare come le larve, in assenza di altro pabulum, divorassero avidamente i resti del corion, comportamento che avviene anche in natura ma in modo meno spiccato, com è stato dimostrato da osservazioni in allevamenti effettuati in ampi terrari con substrato humifero. Fig. 2-3- Conformazione dell oviruptor. 336

RINGRAZIAMENTI L autore desidera ringraziare in modo particolare Luca Bartolozzi (Museo di Storia Naturale dell Università, Sezione di Zoologia La Specola, Firenze) per la rilettura critica del manoscritto, Gianfranco Curletti (Dipartimento di Entomologia del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, Torino) per gli utili consigli e Piergiuseppe Chiado Fiorio (Biblioteca Museo Regionale Scienze Naturali, Torino, Italy) per l aiuto prestatomi nella ricerca della bibliografia. BIBLIOGRAFIA EMDEN F.I. VAN, 1946 Egg-bursters in some more families of polyphagous beetles and some general remarks on egg-bursters. Proocedings Royal Entomological Society London, (A) 21: 89-97. FRANCISCOLO M.E., 1997 Fauna d Italia vol. XXXV. Coleoptera Lucanidae. Ed. Calderini, Bologna, 228 pp. GRANDI G., 1951 Introduzione allo studio dell entomologia. Vol. I. Bologna, 950 pp. PAULIAN R. & BARAUD J., 1982 Faune des Coléoptères de France. Vol. II, Lucanoidea et Scarabaeoidea. Ed. Lechevalier, Paris, 477 pp. 337