RANGO (TN) La Storia. Riepilogo



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Transcript:

RANGO (TN) Il toponimo Rango deriva dal celtico randa che significa limite : infatti il borgo, oltre ad essere il limite della Pieve del Bleggio, era l ultima frazione abitata prima del passo Durone. Invece Bleggio Blec nel dialetto locale deriva da blese, termine prelatino che significa pendio erboso. La Storia Il borgo di Rango è la perla dell altopiano del Bleggio, il suo nome deriva dal celtico "randa" che significa "limite". Rango infatti, appartato nelle valli Giudicarie ad una quarantina di km da Trento, è il limite della Pieve del Bleggio, soprannominato così perchè è l'ultima frazione abitata prima del passo Durone. La storia di Rango risale al 2300 a.c., grazie alla scoperta di alcuni reperti attribuiti a quell'epoca ma la sua anima è rimasta incredibilmente intatta nei secoli. Le tipiche case rurali del Borgo di Rango, solide e massicce, allineate in un unico blocco plurifamiliare, sono impreziosite da grandi portali, loggiati e rastrelliere in legno dove si praticava un tempo l'essicazione dei prodotti coltivati. Le caratteristiche tipiche delle case di Rango permettevano alle antiche famiglie contadine di sfruttare l'abitazione come residenza e come rustico: sotto un unico tetto abitavano più famiglie con i loro preziosi animali. Passeggiando per Rango è facile scorgere le caratteristiche aie, dove si usava tenere la legna, battere la biada e far scorazzare i bambini. Le abitazioni tipiche, l una attaccata all altra, comunicano tra di loro attraverso un fitto sistema di cunicoli, corti interne e passaggi coperti. I viandanti di un tempo potevano passare per il paese attraverso gli androni e i cunicoli senza uscire all aria aperta, evitando così di esporsi al freddo, alla pioggia o alla neve. Il tempo ha preservato questo prezioso patrimonio storico e architettonico e non solo, con il passare dei decenni il Borgo di Rango è stato ampiamente valorizzato, tanto da meritarsi un posto di prestigio nella classifica dei 100 borghi più belli d'italia. Riepilogo

2300 a.c., datano a quest epoca i più antichi reperti del villaggio di palafitte di Fiavè. 199 a.c., i Romani sottomettono i popoli delle Alpi. 864, si ha la prima notizia della Pieve de Blezio. 1004, le valli del Sarca, come l intero Trentino, trovano collocazione nel Sacro Romano Impero germanico come giurisdizione dipendente direttamente dal Vescovo di Trento, al quale resteranno fino al 1803. 1155, la soluzione di una controversia tra la comunità del Bleggio e quella di Rendena è affidata dal vescovo Eberardo al giudizio di Dio, cioè a un duello, vinto dal rappresentante del Bleggio. Le lotte tra comuni per i diritti riguardanti passaggi, monti e pascoli durano per tutto il Medioevo. 1525, scoppia la guerra rustica : i contadini si rivoltano contro nobili e preti incendiando castelli, conventi e chiese. 1579, scoppia la guerra delle noci quando il Vescovo di Trento impone ai giudicariesi il rispetto delle compattate, antiche regole che favorivano il Conte di Tirolo e vessavano ulteriormente la popolazione. 1703, il Bleggio scampa miracolosamente il pericolo dell invasione francese, per questo fa voto della processione sul Monte S. Martino. 1796, l esercito di Napoleone invade il Trentino; nel 1803 cessa sulle valli la dominazione del Principe Vescovo di Trento. 1815, con il Congresso di Vienna il Trentino passa all Austria. 1848, il Risorgimento arriva in Trentino; l 11 aprile a Tione viene issato il tricolore e formato un governo provvisorio ma la rivolta viene duramente repressa dagli austriaci. 1918, con la fine della prima guerra mondiale, la regione è annessa all Italia. Sotto vòlti e androni che conservano il tepore del passato. Rango è il gioiello dell altopiano del Bleggio e della Val Giudicarie, che domina fiera dall alto. Salendo lungo i tornanti della valle, questo piccolo borgo compare alla vista praticamente all improvviso, immerso in un silenzio quasi sacrale, rustico e compatto, scolpito nella montagna come una minuta e insieme raffinatissima opera d arte. Con le sue antiche dimore addossate le une alle altre e collegate da portici, androni e corti interne, sembra un abitato fortificato, perfettamente conservato nella sua architettura tradizionale che ha pochi eguali in Trentino. Tra le antiche case e i portici rivive ancora il placido sapore di un tempo, ancora incontaminato dalla frenesia dei nostri giorni. L anima di questo borgo è rimasta intatta nei secoli. Dalla splendida bifora rinascimentale che vi accoglie all entrata, eredità dell epoca

rinascimentale perfettamente coniugata con l architettura tipica contadina del posto e abbellita da una magnifica meridiana, all intreccio di edifici rurali, ai pont che conducevano all aia, ai tipici androni (vòlt), al fitto sistema di cunicoli, corti interne (portec) e passaggi coperti per ripararsi dalle intemperie questo magico pugno di case rurali parla ancora di un passato popolato di pellegrini, pastori, mercanti e viaggiatori solitari che qui usavano sostare e riposare. Le tipiche case rurali erano di grandi dimensioni, solide e massicce, spesso allineate in un unico blocco plurifamiliare sotto un unico tetto. Le abbellivano grandi portali, loggiati e le rastrelliere in legno per l essicazione dei prodotti. Queste case unitarie spesso mescolavano funzioni residenziali e rustiche: sotto un unico tetto più famiglie ma anche i loro preziosissimi animali. Accanto agli appartamenti, dunque, anche le stalle, ricovero del bestiame ma anche stanze calde e quindi luogo di aggregazione e teatro in inverno del filò, quando le donne filavano appunto la lana e gli uomini intrattenevano i piccoli con fiabe e racconti. Camminando a Rango è facile scorgere le caratteristiche aie, dove si usala tenere la legna, battere la biada e far scorazzare i bambini; i freschi avvolti, che erano usati come stalle e gli ampi solai, dove si depositavano fieno e granoturco. Ancora oggi gli antichi vòlt si aprono ai visitatori in occasione dei mercatini di Natale. Tra luci, colori e profumi di festa, passeggiando lungo le vie e sotto gli androni, i visitatori scopriranno bancarelle con le prelibatezze enogastronomiche tipiche della valle e gli oggetti artigianali di esclusiva produzione locale. Nella piazza del borgo, abbellita da finestre e balconi adornati di fiori e pannocchie, trovate la grande fontana in granito, di forma quadrata, un tempo abbeveratoio delle greggi, oggi placido ritrovo per conversare. La testimonianza della funzione di passaggio del borgo si ritrova proprio nella complessa e armonica struttura architettonica del borgo: gli edifici si snodano l uno attaccato all altro, senza soluzione di continuità e comunicano tra di loro attraverso un fitto sistema di cunicoli, corti interne e passaggi coperti. I viandanti potevano passare per il paese attraverso gli androni e i cunicoli senza uscire all aria aperta, evitando così di esporsi al freddo, alla pioggia o alla neve. Il tempo non ha intaccato questo prezioso

patrimonio storico e architettonico che, anzi, con il passare dei decenni è stato ampiamente valorizzato. Ne è riprova l antica strada romanica che collegava Riva del Garda con il passo Durone passando per Rango. Uno dei più antichi e suggestivi percorsi del Bleggio, delimitato da muri a secco e da laste in granito e tonalite infisse verticalmente e ombreggiato di vecchi noci. Decenni fa Rango ha rischiato di spegnersi, soffocato da un emigrazione massiccia. Negli anni Sessanta e Settanta il paese ha vissuto un periodo buio di completo abbandono. Oggi a Rango ci sono circa 150 abitanti, un numero che rimane più o meno stabile, nonostante l inarrestabile invecchiamento della popolazione. Passeggiando nelle strette viuzze selciate si coglie ancora lo spirito della difficile vita contadina, tanto dura da spingere gli uomini ad emigrare per imparare a svolgere lavori oggi abbandonati o quantomeno in disuso come il moleta (arrotino), ombrelèr (ombrellaio), el carègheta (impagliatore di sedie) o il calièr (calzolaio). Nel borgo vi è anche un piccolo Museo della Scuola. Un esperienza inedita e originalissima dove sono conservati gli oggetti e il materiale didattico della prima metà del novecento, utilizzati nelle scuole dei dintorni. Un viaggio nella memoria per ritrovarsi nella scuola del tempo passato. Da vedere, nel territorio comunale, sono anche il villaggio di Balbido, paese dipinto, con i suoi murales colorano l ambiente e raccontano momenti di vita contadina, antiche leggende e vecchi mestieri; la chiesa di Santa Croce nell omonimo borgo, sede dell antica Pieve del Bleggio e raro esempio, per il Trentino, di edificio sacro in stile rinascimentale. In questa chiesa di ammirano la Cappella di Santa Croce (1640) con lo splendido altare barocco di legno dorato che custodisce dal 1624 la Croce taumaturga, lo sfarzoso altare maggiore in marmo (1740) e la cripta romanica con frammenti di scultura dei secoli VIII e IX e tracce di affreschi anteriori al 1303. I prodotti tipici Le noci del Bleggio, coltivate sull altipiano fin da metà 500, si distinguono per gusto gradevole e nota speziata, guscio sottile e facile da rompere, dimensioni ridotte e forma allungata. La raccolta comincia nella seconda metà di settembre e si esegue ancora a mano. Le noci si acquistano direttamente dai contadini, che ne valorizzano il gusto trasformandole in profumate torte, pane tipico, robusto liquore nocino (foto) e nel raro salame alle noci. I piatti tipici Se la noce del Bleggio è l indiscussa protagonista della cucina locale, la vallata compresa nella Strada del Vino e dei Sapori dal Lago di Garda alle Dolomiti di Brenta è ricca di altre proposte, quali la ciuìga (foto), gustoso salame di antica origine contadina, confezionato con maiale e rape cotte e oggi presidio Slow Food;

e inoltre le saporite patate di montagna, i formaggi di malga e del caseificio Fiavè Pinzolo, tra cui la Spressa delle Giudicarie Dop, la luganega e in genere tutta la carne di maiale e di manzo, ottima nel Bleggio grazie alla lavorazione artigianale. Sagre e Manifestazioni da non perdere MERCATINI DI NATALE Rango Bleggio Superiore (TN) Tutti i week end di Dicembre. A dicembre nel borgo trentino di Rango va in scena la magia del bel tempo che fu. È qui che rivive la suggestione dei Mercatini di Natale con luci, colori, profumi della festa e bancarelle di prelibatezze e di artigianato locali. Nei weekend di dicembre sull'antico borgo di fiaba gioiello trentino tra "I Borghi più Belli d'italia" calano le atmosfere calde e avvolgenti del Natale. Tra i vicoli e sulle piazze sfavillanti di luci, si diffondono gli aromi delle feste e risuonano jingle e antiche note, colonna sonora dei Mercatini di Natale. Non le solite bancarelle, ma artigiani, artisti e maestri del gusto rigorosamente locali, radunati nelle corti, nelle cantine e sotto portici di un borgo immutato nel tempo. Il 23 dicembre tocca a "Il Natale dei Bambini". Negli hotel speciale pacchetto di soggiorno tra gola e nostalgia. Nell'antico borgo cameo di Rango incastonato nell'altopiano del Bleggio, alle spalle del Garda e ai piedi delle Dolomiti di Brenta, e gioiello prezioso dello scrigno de "I Borghi più Belli d'italia" a dicembre si alza il sipario sul Natale più autentico, quello di un tempo. Qui, dove il tempo sembra essersi fermato, a regnare sovrana è ancora la tradizione, che aggiunge la magia pura del Natale e un pizzico di nostalgia all'incanto di questo piccolo borgo silente, le cui pietre antiche trasudano atmosfera tutto l'anno ma ora vibrano di emozioni uniche. In un tratto di Trentino mite e bellissimo, Rango stretto pugno di case addossate le une alle altre e collegate dai tipici vòlt (androni) come vuole l'antica architettura rurale delle Giudicare è ancora custode di storie e umanità perdute, che nel periodo natalizio si scaldano di un nuovo tepore. Stretti vicoli in salita, ampi androni, vecchie legnaie, piazzette inattese, cortiletti e porticati si accendono delle luci del Natale e si impregnano dei profumi della festa. Tornano i tradizionali mercatini di Natale, con le loro prelibatezze enogastronomiche della Strada del Vino e dei Sapori dal Garda alle Dolomiti e l'artigianato di esclusiva produzione locale. Niente casette di legno, stand o gazebo ma tavoli colmi di sorprese, "nascosti" sotto i vòlt, nelle cantine, in legnaia, nei cortili, nelle stalle...

Per l'occasione sono in programma il presepe vivente e una suggestiva fiaccolata con partenza da Cavrasto e arrivo in piazza a Rango, dove verranno distribuiti tè e biscotti. Confermato il richiestissimo "Natale dei Bambini", in calendario domenica 23 e dedicato quest'anno interamente a Babbo Natale. Il borgo diventa il suo villaggio, con tanto di officina, ufficio postale, piazza delle fiabe e piazza dei dolci. Un villaggio rumorosamente popolato di giullari, musici e giocolieri, tutti pronti ad accogliere i più piccoli con favole, spettacoli itineranti e micro magie. Il padrone di casa, Babbo Natale, accoglie i piccoli, raccoglie le loro letterine, distribuisce dolcetti e rilascia l'attestato di bravo bambino. Per i bimbi lontani e meno fortunati, grande raccolta per Mato Grosso di materiale per la scuola, da inviare in Perù. Durante tutto il periodo nelle Osterie del Borgo si degustano specialità genuine e piatti tipici. Da non perdere nemmeno le leccornie proposte dalle Donne Rurali: caffè d'orz, vin brulé e dolci tipici, prima fra tutte la torta di noci. Tappa consigliata anche alla "Locanda dei Bambini": un pittoresco vòlt gestito dai piccoli in autonomia per offrire a tutti una cioccolata calda e qualche bel racconto. Bus navetta gratuito dai parcheggi al borgo. Possibilità di optare per trasporto in trenino, a pagamento. Area sosta per camper al campo sportivo in località Cavrasto, con collegamento diretto ai mercatini in bus navetta. Per un altro tuffo nella magia delle feste, appena scavalcato il non lontano Passo del Ballino, in direzione del Garda, ecco un'altra bolla sospesa nel tempo: l'antico borgo di Canale di Tenno, i cui mercatini in programma nelle stesse date sono gemellati con quelli di Rango. A chi li visiterà entrambi è riservato un regalo. Dove mangiamo? Ristorante Il Catenaccio Cappelletti Claudia Frazione Rango 38071 Bleggio Superiore, Italia. Tel: +39 (0465) 779317 Cell. +39 3333014372 email ristorantecatenaccio@wifi.e4a.it Dove sostare Aree Attrezzate Punti Sosta Camping Service :

Al momento non sono segnalate, in questo Borgo, strutture idonee ad accogliere il turismo itinerante. Camping/Agricampeggi/Agriturismi nel Borgo e dintorni : Agritur Cornasest (Agriturismo) VIA MEZZANE 195 Cell: 339 7748813 BONDO (TN) dista 9.81 Km da RANGO Agritur Tenno Bio Natura (Agriturismo) Via dei Laghi 53 Tel. Fisso: 0464 506142 TENNO (TN) dista 11.01 Km da RANGO Agritur La Cort (Agriturismo) via passirone 29 Tel. Fisso: 0464 567095 ARCO (TN) dista 13.81 Km da RANGO Info Turistiche Azienda per il Turismo Terme di Comano Dolomiti di Brenta, Ponte Arche, via C. Battisti 38, tel. 0465 702626. www.visitacomano.it info@visitacomano.it Associazione Culturale Valorizzazione www.rango.info associazione@rango.info fax 0465 779133 Comune di Bleggio Superiore loc. S. Croce 40, tel. 0465 779550, c.bleggiosuperiore@comuni.infotn.it Fonti Borghi d Italia Agriturismionline Comune di Bleggio Superiore Eventi e Sagre.