Studio finalizzato ad una microzonazione sismica del Comune di Brescia

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Studio finalizzato ad una microzonazione sismica del Comune di Brescia Sono di seguito riportati i primi due paragrafi del documento Studio finalizzato ad una microzonazione sismica di Brescia 1, redatto dalla Dott.a Geol. Carola Di Alessandro e dall Ing. Sergio Tropenscovino, unitamente ad una relazione sull argomento (convegno del 28 febbraio 2003 Concetti base relativi alle metodologie per la valutazione del rischio sismico e studi finalizzati alla microzonazione sismica della città di Brescia 2.) «1. INTRODUZIONE Le attività descritte nel presente studio riportano il contributo della Dott.ssa Geol. Carola Di Alessandro e dell Ing. Sergio Tropenscovino, incaricati nel mese di Giugno del 2002 dalla Protezione Civile del Comune di Brescia per uno studio preliminare finalizzato ad una microzonazione sismica. A tale scopo è stato necessario eseguire uno studio della risposta sismica locale (RSL) del territorio comunale; per RSL si intende l azione di filtro e d amplificatore esercitata localmente dagli strati più superficiali del terreno sovrapposti ad un basamento roccioso. Infatti tali strati possono modificare l effetto del moto sismico sulle costruzioni che vi insistono e portare di conseguenza, a parità di altre condizioni, a maggiori danneggiamenti rispetto ad altri edifici localizzati su formazioni geologiche diverse. Ai fini della riduzione del rischio sismico è importante, quindi, individuare le aree di una determinata regione caratterizzate da una stessa risposta di sito, in cui si possono riscontrare analoghe ampiezze e frequenze (o periodi) di oscillazioni del suolo. A tale scopo, possono distinguersi diversi approcci al problema in esame, rispettivamente basati: - su misurazioni dirette in situ della risposta sismica locale (registrazioni strumentali); - sulla stima di quest ultima mediante modellazioni teoriche (codici di simulazione numerica). Nel presente lavoro, quindi, al fine di valutare preliminarmente la RSL è stata effettuata un analisi integrata mediante l utilizzo del codice di simulazione numerica SHAKE e di misurazioni dirette attraverso registrazioni strumentali dei microtremori utilizzando la tecnica di Nakamura. In particolare, lo studio eseguito è finalizzato alla stima quantitativa delle caratteristiche, in termini di periodo/frequenza ed ampiezza, dello scuotimento sismico atteso in superficie. Il piano generale delle attività prevede: - Identificazione dei periodi predominanti del deposito superficiale; - determinazione di un fattore di amplificazione del moto sismico. Il prodotto finale è costituito da carte in cui sono individuate zone alle quali vengono attribuite indicazioni finalizzate ad una microzonazione sismica, da utilizzare nella pianificazione urbanistica e nella progettazione di manufatti. 1 Lo studio, redatto dalla Dott.ssa Geol. Carola Di Alessandro e dall Ing. Sergio Tropenscovino, è depositato presso il Servizio Protezione Civile del Comune. 2 Il convegno è stato organizzato dal Comune di Brescia Settore Sicurezza Urbana e Protezione Civile in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile Ufficio Servizio Sismico Nazionale e L Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia.

2. SINTESI DEI RISULTATI Si presenta un sintetico quadro dei risultati, rimandando per ogni tema al capitolo corrispondente. a) Assetto geologico (Cap. 3) Su un substrato carbonatico in rapido approfondimento sotto il centro della città si appoggiano delle argille pleistoceniche e una successione di depositi alluvionali più o meno cementati. Depositi di versante e detriti chiudono la successione. Tra i depositi alluvionali di particolare interesse sono i conglomerati che, in base alla consistenza e la profondità, possono condizionare i fattori di amplificazione del moto sismico e i periodi predominanti. b) Periodi predominanti e loro amplificazione (Cap. 4) Il territorio comunale risulta suddiviso nelle seguenti aree: - il centro storico della città in cui i periodi predominanti sono compresi tra 0,5-1 presentando medi-alti livelli di amplificazione; - l'area a ridosso dei rilievi che presenta elevati valori d'amplificazione per ampi range di periodi; - la zona settentrionale del comune che risulta interessata da fenomeni di accentuata amplificazione con periodi predominanti compresi tra 0,3-2 secondi; - la parte meridionale in cui non si rilevano fenomeni di amplificazione consistenti, caratterizzata da bassi valori del periodo predominante. c) Fattori di amplificazione del moto sismico (Cap. 5) La modellazione numerica effettuata ha fornito una valutazione quantitativa dell amplificazione del moto sismico in superficie (fattore di amplificazione F A ). Per i siti modellati, gli F A calcolati evidenziano le seguenti situazioni: - zone di raccordo tra rilievi e pianura, contraddistinte da valori da alti a medio alti; - aree settentrionali del Comune, caratterizzate da valori da alti a medi; - porzioni comunali meridionali, contraddistinte da valori da medi a bassi.» 2

Elementi per uno studio di microzonazione sismica (Convegno del 28 febbraio 2003 Brescia - «Concetti base relativi alle metodologie per la valutazione del rischio sismico e studi finalizzati alla microzonazione sismica della città di Brescia»). 3

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