F.A.Q - Frequently Asked Questions

Documenti analoghi
il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante: Codice dei contratti pubblici e successive modificazioni ed in particolare l articolo 23;

Durata 33 ore online. Corso di preparazione alla figura di BIM MANAGER BASE. Svolgimento. a cosa prepara. A chi si rivolge

INTRODUZIONE AL BIM. LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTAZIONE TECNOLOGICA E. Quaquero

SCHEDA PRESENTAZIONE INIZIATIVA FORMATIVA. Il BIM per l'architettura

DECRETO Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 1 dicembre 2017 n.560 SCHEMA DI DECRETO

CAPITOLATO INFORMATIVO (Employers Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE PER L OFFERTA DI GESTIONE INFORMATIVA

Lo scenario, il BIM, gli obiettivi del progetto e i risultati attesi. Ph.D. Domenico Tripodi Project Manager GREENBIM

SEGRETARIATO GENERALE STRUTTURA DI MISSIONE PER GLI ANNIVERSARI DI INTERESSE NAZIONALE

Appendice al capitolato prestazionale. CAPITOLATO INFORMATIVO (Employer s Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE

IL BIM E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE UN PERCORSO NECESSARIO

Corso di INFORMATICA GRAFICA. Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani. Introduzione al Building Information Modeling

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

UNI11337:2017: LA NECESSITÀ DI STANDARD COMUNI PER L ESECUZIONE DI UNA GARA BIM

Adriano Castagnone INTEROPERABILITA E STANDARD IFC

Direzione Regionale Campania

SEGRETARIATO GENERALE STRUTTURA DI MISSIONE PER GLI ANNIVERSARI DI INTERESSE NAZIONALE

Introduzione al BIM: gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni

Nuovo Codice degli Appalti D.Lgs.n. 50/2016

Piattaforme digitali per il BIM e la direzione dei lavori

IL BUILDING INFORMATION MODELING (BIM) NELLA GESTIONE DEI PROGETTI DELL INGEGNERIA CIVILE

16/06/2017 OFFERTA DI GESTIONE INFORMATIVA CLAUDIO CORBO MICHELANGELO DE PASQUALE-PIGRECO S.R.L.

CAPITOLATO INFORMATIVO (Employers Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

Arena 2 Il BIM ITALIANO facile e per tutti By ACCA SOFTWARE

CAPITOLATO INFORMATIVO (Employers Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

La filosofia BIM: quali cambiamenti porta il BUILDING INFORMATION MODELING tra i professionisti della filiera edile

BIM. Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Ingegneria strutturale e geotecnica

La Stazione Appaltante e la Gestione Digitale dei Processi Informativi

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Esperienze di utilizzo del BIM in Agenzia del Demanio

Arch. Mauro Cattaneo BIM implementation manager. Milano 13 Maggio 2018

Capitolo 1 - Modelli, oggetti ed elaborati 2D e 3D... 1

Riflessioni sull attuazione del DM 560/2017

AGENZIA DEL DEMANIO LA RIVOLUZIONE DEL BIM E DEL BMS NELLA PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA

ALLEGATO IX CAPITOLATO INFORMATIVO (EIR - Employer Information Requirement)

BIM Building Information Modeling

METODI, TECNOLOGIE E PROCESSI: ADOTTARE IL BIM, COME? Ing. Paolo Sattamino Direttore Settore BIM Strutturale e Infrastrutturale - Harpaceas

PRESENTAZIONE ASSOBIM

Rilevazione APR e metodologia BIM: sinergie per il settore delle costruzioni Il BIM nella Fase Esecutiva

Esperienze di utilizzo del BIM in Agenzia del Demanio. Dott. Massimo Gambardella Direttore DSP- Direzione Servizi al Patrimonio

IL CAPITOLATO INFORMATIVO

WE EMBRACE THE GREEN CHANGE

Adriano Castagnone. BIM: l interoperabilità per il calcolo strutturale

IL BIM E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE UN PERCORSO NECESSARIO

BIM Coordinator. Programma didattico 2018/2019. Corso Base Online

Rivoluzione digitale e nuova occupazione: Pietro Baratono Presidente della Commissione Digitalizzazione Appalti Pubblici

CAPITOLATO INFORMATIVO

Soluzioni gestionali a supporto dei processi della PA. Ing. Paola Giordani

STR Vision Teamwork. SUITE Common Data Environment

BUILDING INFORMATION MODELING (BIM) E GEOGRAPHIC INFORMATION SYSTEM (GIS) A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE URBANISTICA E TERRITORIALE

Il BIM per la gestione della commessa. Ing. Antonio Ianniello

PROGETTO DI UN EDIFICIO IN CEMENTO ARMATO CON LA METODOLOGIA BIM

PIANO DI GESTIONE INFORMATIVA SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

CAPITOLATO INFORMATIVO SPECIFICHE TECNICHE PER L OFFERTA DI GESTIONE INFORMATIVA

NUOVI SCENARI DI MERCATO

Linee guida per la corretta compilazione della SEZIONE TECNICA del CAPITOLATO INFORMATIVO - formato file LINEE GUIDA

INTEROPERABILITA E STANDARD IFC

Paola RIZZO L evoluzione del modello base di computazione: sistemi BIM applicati al settore della prefabbricazione in legno.

Approccio metodologico per la progettazione delle opere a verde su infrastruttura ferroviaria in BIM

CORSI DI APPROFONDIMENTO IN COLLABORAZIONE CON LE AZIENDE Autodesk Revit MEP

COMUNE DI SAN DONACI PROVINCIA DI BRINDISI Piazza Pompilio Faggiano San Donaci (BR) Tel Fax:

Salerno, 11 Aprile Il BIM per l Edilizia 4.0. Francesco Semeraro

BIM PER LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE OPERATIVITÀ E VANTAGGI

Ing. G. G. Amaro. Bari, 4 ottobre media partner

CORSI DI APPROFONDIMENTO IN COLLABORAZIONE CON LE AZIENDE

Building Information Modeling:

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale del Veneto (SFMR) 3 a fase di attuazione

Gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare mediante il BIM

Progettare gli impianti per il miglioramento della performance energetica utilizzando il BIM: Un applicazione alla scuola delle energie dell ENEA.

«L'uso delle linee guida nell'implementazione del BIM all'interno della P.A.»

BIM (Building Information Modelling) Corso di Aggiornamento e Formazione Professionale

ALLPLAN: 2 FORUM INTERNAZIONALE OICE SUL BIM. Flavio Andreatta. allplan.com

SEMINARIO INTRODUTTIVO BIM

LA DIGITALIZZAZIONE E UN NUOVO SISTEMA DI GESTIONE DEI PROCESSI DI APPALTO:

IL NUOVO OSPEDALE DI PORDENONE DAL PROGETTO AL CANTIERE PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI DEL NUOVO OSPEDALE ING. PAOLO MURATORI

CORSO SUL BUILDING INFORMATION MODELING

IL BIM E LA COSTRUZIONE IN ACCIAIO UTILIZZO, VANTAGGI ED ESEMPI APPLICATIVI

Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia

Certificazione delle competenze

Università degli Studi di Napoli Federico II

GENOVA, 16 MAGGIO Ing. G. Giuseppe Amaro

Percorso BIM Strutturale

Master di II livello 2017/18 in BIM & PROGETTAZIONE INTEGRATA SOSTENIBILE

Implenia Svizzera SA - Buildings

UDB0318 Ex Caserma Cavarzerani San Gottardo Via Cividale Udine (UD) Ipotesi di Razionalizzazione

INTRODUZIONE AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI (D.LGS. 50/2016), DECRETI ATTUATIVI E LINEE GUIDA ANAC L analisi e l attività del RUP

ll BIM, quale strumento dell'economia Circolare, per progettare, realizzare e gestire un edificio energeticamente efficiente.

Udine 3D Forum 16 novembre 2018 Dal BIM al Facility Management

Il BIM per la progettazione impiantistica Ordine degli Ingegneri di Pistoia 04 Aprile 2017

Costruzioni Metalliche

Il BIM per il progetto ergotecnico e la sicurezza del cantiere: Co.S.I.M.

Adriano Castagnone INTEROPERABILITA E STANDARD IFC

CAPITOLATO INFORMATIVO (Employers Information Requirements) SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA

Transcript:

F.A.Q - Frequently Asked Questions PREMESSA Nell ambito delle attività proposte dalla Commissione Speciale BIM connesse alla divulgazione del tema Building Information Modeling (BIM), si intende implementare una sezione di F.A.Q. (Frequently Asked Questions) specifica per il BIM all interno del portale istituzionale dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. Tali F.A.Q. hanno l obiettivo di chiarire alcuni concetti base della metodologia e saranno a disposizione degli iscritti per la consultazione. F.A.Q- B.I.M. 1

F.A.Q. - Building Information Modeling (BIM) 1. In cosa consiste la metodologia BIM? Il Building Information Modeling (BIM) è una metodologia di progettazione e gestione di un opera civile durante l intero ciclo di vita. Il BIM interessa tutte le fasi di un processo edilizio, dalla progettazione all esecuzione fino alla gestione della manutenzione e della dismissione di un opera. Tale processo si sviluppa mediante la realizzazione di modelli tridimensionali interoperabili e parametrici di ogni singola disciplina progettuale (ad. es. architettura, strutture ed impianti). Tali modelli permettono la condivisione e la gestione dei dati di progetto e di manutenzione attraverso piattaforme collaborative utilizzate da diversi attori della filiera delle costruzioni. L utilizzo di tale metodologia è finalizzata a: Miglior controllo e qualità del progetto grazie all ottimizzazione dei flussi di lavoro; Stima più attendibile dei costi e tempi di realizzazione dell opera grazie all affidabilità e precisione dei dati; Migliore gestione in fase di manutenzione dell opera grazie alla maggiore reperibilità del dato. 2. Quali sono le normative di riferimento? 1. D.Lgs. 50/2016 Codice degli appalti, art.23: Introduzione del BIM nell ambito del codice dei contratti pubblici 2. D.M. 560/2017 Decreto BIM attuativo dell art.23 del D.Lgs 50/2016 e definisce: Modalità di inserimento di tali metodi e strumenti; Tempi di progressiva introduzione dell obbligatorietà; Tipologia di opere da affidare; Individuazione delle strategie di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche e del settore delle costruzioni Adempimenti preliminari per le stazioni appaltanti 3. UNI 11337:Edilizia e opere di ingegneria civile gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni Linee guida Italiane 4. PAS 1192 Linee guida inglesi 3. Con quale obbligatorietà entrerà in vigore il BIM negli appalti pubblici? Secondo quanto definito dal decreto 560/2017, l articolo 6, definisce i seguenti scaglioni. 2

Per i lavori complessi relativi ad opere di importo base gara pari o superiore a 100 milioni di euro, a decorrere dal 1 gennaio 2019 Per i lavori complessi relativi ad opere di importo base gara pari o superiore a 50 milioni di euro, a decorrere dal 1 gennaio 2020 Per i lavori complessi relativi ad opere di importo base gara pari o superiore a 15 milioni di euro, a decorrere dal 1 gennaio 2021 Per le opere di importo a base gara pari o superiore alla soglia di cui all. art. 35 del codice dei contratti pubblici, a decorrere dal 1 gennaio 2022 Per i lavori relativi ad opere di importo base gara pari o superiore a 1 milione di euro, a decorrere dal 1 gennaio 2023 Per i lavori relativi ad opere di importo base gara pari o inferiore a 1 milione di euro, a decorrere dal 1 gennaio 2025 Quindi in definitiva, a partire dal 1/1/2019 risulta obbligatorio applicare (in ottemperanza al art. 23 del DM 50/2016) la metodologia BIM a tutti gli appalti pubblici superiori ai 100 MLn. Adempimenti preliminari della Stazione Appaltante Interoperabilità Art.3, c.1, lettera a) Art.3, c.1, lettera b) Art.3, c.1, lettera c) Art. 4, c.1 Art. 4, c.2 Piano di formazione del personale della Stazione Appaltante Piano di acquisizione o manutenzione degli strumenti hardware e software di gestione digitale dei processi decisionali e informativi. Atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, il gestore del dato e la gestione dei conflitti. Le SA utilizzano piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari e tutti i dati devo essere connessi al modello tridimensionale e devo essere richiamabili in qualsiasi fase di progetto e da ogni attore durante il processo di progettazione, costruzione e gestione dell intervento I flussi informativi che riguardano la stazione appaltante si svolgono in un ambiente di condivisione dati dove avviene la gestione digitale dei processi informativi. 3

Un corrispondente quadro è riportato nella norma UNI 11337-parte 1. 4. Cosa si intende per dimensioni del BIM? Per descrivere i principali obiettivi che si intendono perseguire mediante l utilizzo del BIM sono state definite diverse dimensioni di un modello: 3D: Modello Geometrico di tutte le discipline di progetto. 4D: Tempi Consente la gestione temporale del progetto. 5D: Costi Consente l analisi dei costi. 6D: Facility Management Migliora i processi legati all uso, gestione e manutenzione dell opera 5. Che si intende per Ambiente di Condivisione Dati in ambito BIM? L ambiente di condivisione dati (ACDat), anche detto Common Data Environment (CDE), si può definire come un Ecosistema digitale ove i dati sono caricati, raccolti e condivisi secondo precise regole contrattuali. In merito si rinvia alla UNI 11337 parte 1. 6. Cosa si intende con l acronimo LOD e quali corrispondenze ci sono con le fasi della progettazione? Il livello di sviluppo degli oggetti digitali che compongono i modelli (LOD), definisce quantità e qualità del loro contenuto informativo ed è funzionale al raggiungimento degli obiettivi delle fasi (e stadi) del processo e degli usi ed obiettivi del modello cui si riferiscono. Nella tabella, di seguito riportata, si rappresenta la scala dei LOD sia per le linee guida Americane (AIA LOD Specification) che italiane (UNI 11337 parte 4): Sistema Americano LOD 100 LOD 200 LOD 300 LOD A LOD B LOD C Sistema Italiano- UNI 11337-4 attraverso un sistema generico simbolico od una raffigurazione di genere presa a riferimento senza vincolo di geometria. le entità sono rappresentate graficamente come un sistema geometrico generico o una geometria d ingombro. come un sistema geometrico definito Fase di progettazione D.Lgs 50/2016 Concept 1 Progetto di fattibilità tecnica ed economica Definitivo LOD 350 LOD D come un sistema geometrico dettagliato Esecutivo 1 Fase non prevista dal D.Lgs 50/2016 ma di uso comune nella progettazione. 4

LOD 400 LOD E come un sistema geometrico specifico Costruttivo LOD 500 LOD F Gli oggetti esprimono la virtualizzazione verificata sul luogo dello specifico sistema produttivo eseguito/costruito. As-Built - LOD G Gli oggetti esprimono la virtualizzazione aggiornata dello stato di fatto di una entità in un tema definito. Rappresentazione storicizzata dello scorrere della vita utile di uno specifico sistema produttivo aggiornato rispetto a quanto originariamente eseguito/costruito o installato. Manutenzione e gestione In merito si rinvia alla UNI 11337 parte 4. 7. Come si definisce l'interoperabilità, e cosa è l'ifc? L interoperabilità si definisce come la capacità di condividere e scambiare rapidamente e accuratamente i dati e le informazioni di prodotti e di processi tra i sistemi utilizzati dal team di progettazione migliorando l efficacia e l efficienza del processo edilizio. L interoperabilità permette di creare un modello intelligente innescando un meccanismo di collaborazione e di interazione tra diverse figure professionali. E possibile lavorare in maniera interoperabile sul fronte architettonico, strutturale, impiantistico ed energetico intervenendo su un solo modello analitico digitale che rispecchia dettagliatamente e parametricamente quello che sarà poi l intervento reale. IFC (Industry Fondation Classes) è un formato dati aperto non proprietario ovvero basato su sintassi di dominio pubblico e non appartenente ad una specifica casa software. È paragonabile all estensione di formati aperti tipo txt, dxf e pdf. Per fare un esempio pratico: un file con estensione txt = file di formato aperto un file con estensione doc = file creato con software proprietario Microsoft Si osserva che l'ifc è un formato ancora in fase di ottimizzazione e pertanto non si adatta a tutte le tipologie di opere; in alcuni casi possono essere preferiti altri formati aperti non proprietari. 5

8. Che cos è il Capitolato Informativo? Il capitolato informativo ("CI" UNI 11337 parte 5) anche detto Employer Information Requirement (EIR PAS1192-2: 2013) è il documento che redige l ente appaltante per poter definire: gli obiettivi del modello gli usi del modello il contenuto informativo minimo del modello (LOD) requisiti minimi tecnici e strumentali dell affidatario strutturazione e organizzazione della modellazione 9. Cosa significano gli acronimi ogi e pgi? L offerta della gestione informativa (ogi UNI 11337 parte 5) anche detto Precontract BIM Execution Plan (Pre Bep PAS 1192 parte 2 e BS 1192:2007) è un documento attraverso il quale gli operatori economici specificano le modalità di gestione informativa che intendono adottare in risposta alle richieste formulate dal committente nel CI. Il piano di gestione informativa (pgi Uni 11337 parte 5) anche detto Bim Execution Plan (Bep PAS 1192 parte 2) definisce gli aspetti fondamentali di un progetto gestito in BIM rispettando ciò che è stato preliminarmente stabilito nel documento ogi. A valle dell aggiudicazione, l affidatario incaricato dell intervento approfondisce, definendola nei dettagli e, se necessario, revisionandola (di comune accordo con il committente e fatti salvi i principi vincolanti d offerta e di aggiudicazione), la propria offerta per la gestione informativa, emettendo il proprio piano per la gestione informativa (pgi). Il piano per la gestione informativa deve garantire la soddisfazione delle esigenze espresse nel capitolato informativo nonché il rispetto dei requisiti richiesti nei limiti di tolleranza accordati dal committente. 10. Cos è l acronimo AIM? L Asset Information Model (modello informativo dell opera) è il modello informativo dell opera così come realizzata e corrisponde, volendo fare un paragone, al fascicolo dell opera. 6