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MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L ABRUZZO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DANTE ALIGHIERI - L AQUILA Via Acquasanta,4 67100 Tel. 0862/64350 - Fax 0862/422747 Codice Fiscale N. 80006670667 - C.M. AQMM001007 e-mail istituzionale: aqmm001007@istruzione.it p.e.c. aqmm001007@pec.istruzione.it AL COLLEGIO DEI DOCENTI 14 Ottobre 2015 E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ALBO SITO WEB ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA 2015/2016 E TRIENNIO 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019. (EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015). IL DIRIGENTE SCOLASTICO - VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; - VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l autonomia scolastica; - VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni - VISTA la Legge n. 107 del 13.07.2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; - PRESO ATTO che l art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le Istituzioni Scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d ora in poi: Piano); 2) il Piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il Piano è approvato dal Consiglio d Istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell USR per accertarne la compatibilità con i limiti d organico assegnato e, all esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; 1

ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107; EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione le seguenti linee di indirizzo generali per l a.s. 2015-16 e per il Piano Triennale in ordine alle azioni da promuovere, alle attività e scelte da realizzare con l obiettivo di delineare un quadro generale condiviso del servizio scolastico della Scuola Secondaria di I grado Dante Alighieri. Il presente documento è suddiviso nei capitoli: 1.L Istituto: dati generali. 2.Dati rilevati dal Rapporto di autovalutazione. 3.Indicazioni sul Piano dell offerta formativa contenute nella Legge 107/2015 4.Linee di indirizzo del POF. Cap. 1 L ISTITUTO: DATI GENERALI La Scuola è organizzata su tre sedi: Sede Centrale Dante Alighieri : CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE 7 7 8 Sede Carducci: CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE 6 4 4 Sede Celestino V-Paganica: CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE 4 3 3 Per un totale di 46 classi e 993 alunni: Gli alunni diversamente abili sono 35 così inseriti: 25 Sede Centrale 1 Sede Carducci 8 Sede Celestino V- Paganica Gli alunni con cittadinanza non italiana sono complessivamente n. 116 così distribuiti: 56 Sede Centrale 2

14 Sede Carducci 46 Sede Celestino V- Paganica Cap. 2 DATI RILEVATI DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Da febbraio 2015 ad oggi il personale è stato coinvolto nella redazione del Rapporto di autovalutazione, redatto nello specifico dal Nucleo di Autovalutazione e condiviso in alcuni focus group e in Collegio dei docenti a giugno 2015. I dati in sintesi sono stati presentati al Consiglio di Istituto per condividere le aree di miglioramento già indicate dal Collegio. Vengono valutate come prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del Rapporto di Autovalutazione, nonché dell indice ragionato predisposto dal Dirigente Scolastico sugli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti. ESITI PRIORITÀ TRAGUARDI Risultati nelle prove 1) Alzare il punteggio 1) Rientrare nella media standardizzate medio della prova regionale (+1,8) ed Nazionale di eventualmente Matematica superarla. 2) Assicurare 2)Controllare i omogeneità di livelli fenomeni di cheating. tra le sedi. MOTIVAZIONE PRIORITÀ: Il punteggio medio della prova nazionale di italiano (65,2) è superiore alla media provinciale(61,2), regionale (57,3) e nazionale (61,4).Il punteggio medio della prova nazionale di matematica (57,3), è in linea con la media nazionale (57,3) e regionale (59,1). 5 classi terze su 16, concentrate nella stessa sede, presentano gravi difficoltà in matematica o fenomeni di cheating. Nelle stesse classi si riscontrano dislivelli tra i risultati in italiano e quelli in matematica. AREA DI PROCESSO 1) Curricolo, progettazione e valutazione. OBIETTIVO 1) Creare dipartimenti per la progettazione didattica 2) Effettuare una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari 3) Utilizzare prove strutturate di matematica per le classi terze con comuni criteri di correzione. CONTRIBUTO DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO: Creare dipartimenti per la progettazione didattica; effettuare una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari; utilizzare prove strutturate di matematica per le classi terze con comuni criteri di correzione può: educare i docenti alla programmazione per obiettivi comuni; far emergere le oggettive difficoltà cognitive delle classi; individuare le strategie per superarle; educare gli alunni alla tipologia di prove autentiche; favorire la capacità di autovalutazione. Cap. 3 3

Indicazioni sul Piano dell offerta formativa contenute nella Legge 107/2015 Le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, mirano alla valorizzazione dell autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del pianodell offerta formativa triennale. Tali novità, prevedono, che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del POf perl anno 2015-16 e del Piano Triennale dell Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19. Gli indirizzi del Piano vengono definiti dal dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti c on i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; il Collegio deidocenti lo elabora; il Consiglio di istituto lo approva. Il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre. Per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel Piano dell Offerta Formativa le istituzioni scolastiche si possono avvalere di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività didattiche e di coordinamento. Il Piano deve prevedere: 1.Piano offerta formativa su plessi con tempi scuola specifici ( c. 14) 2.Piano risorse docenti su numeri attribuiti controllata dal USR (c. 13 e 14): posti comuni e sostegno, fabbisogno per il potenziamento 3.Piano risorse ATA (c. 14) 4.Piano della formazione docenti (c.12) redatto in coerenza con PTOF c.124 5.Piano della formazione Ata (c.12) 6.Piano miglioramento RAV (c.14.3) 7.Piano fabbisogno infrastrutture e materiali (14.3) 8.Azioni piano nazionale scuola digitale (c.57 e c.59) Cap 4 LINEE DI INDIRIZZO PER IL POF 2015-16 E PER IL TRIENNIO SUCCESSIVO Tenendo conto del Rapporto di Autovalutazione, delle verifiche di fine anno scolastico 2015-16, dei contributi dei genitori attraverso gli organi collegialila Dirigente definisce sinteticamente le seguenti linee guida generali per il presente anno scolastico tutte tese a sostenere l impegno prioritario nel processo di formazione ed istruzionedi base con un arricchimento dell Offerta Formativa: AREA DEL CURRICOLO Completamento della pianificazione curricolare introducendo standard di valutazione, prove comuni di Istituto, il curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali (tra cui competenze di cittadinanza, competenze digitali), l adozione del certificato delle competenze come previsto dal modello ministeriale, la promozione dell innovazione didattico educativa e della didattica per competenze così come indicata nelle Indicazioni nazionali per il curricolo. Potenziamento delle strategie per consolidare le competenze linguistiche (italiano e lingue straniere) e le competenze logico-matematiche. Individuazione di percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica nelle due aree delle competenze comunicativo-relazionali e dei comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale. 4

SUCCESSO FORMATIVO E INCLUSIONE Definizione di azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni sia adottando forme di didattica innovativa o alternativa all interno del Curricolo, che integrando attività oltre l orario curricolare. Potenziamento dell inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali. Nell ottica di rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del bambino e del ragazzo si collocano le attività di prevenzione alla violenza e alle discriminazioni, promozione del benessere, della salute della persona e dello starebene insieme a scuola. FLESSIBILITA ORGANIZZATIVA Introduzione di elementi di flessibilità didattica ed organizzativa finalizzati ad una valorizzazione delle risorse professionali e ad una maggiore sostenibilità del Pof nel suo insieme. La valutazione dei vari progetti e dell utilizzo della flessibilità deve tener conto della sostenibilità dei progetti pro posti oltre ai contenuti indicati nel Curricolo di Istituto, sia in orario curricolare che in quello extracurricolare. AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Elaborazione di proposte riconducibili alle aree di miglioramento agli elementi di priorità definiti nel piano di miglioramento, collegate alla programmazione didattica o di potenziamento anche nell orario extracurricolare. DOTAZIONI STRUMENTALI e INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Ampliamento della dotazione tecnologica e dell offerta di formazione nell ambito delle tecnologie digitali per la promozione dell uso delle tecnologie nella didattica quotidiana e nell organizzazione degli uffici, finalizzata anche alla dematerializzazione già prevista dalla norma. Supportare l innovazione tecnologica con azioni mirate e l adesione ai progetti PON. Innovazione didattica con acquisto ed utilizzo delle LIM, dei laboratori di informatica ed altri supporti anche grazie all attivazione del percorso relativo alla Classe2. FORMAZIONE Definizione di proposte di formazione collegate al piano di miglioramento, alle aree di priorità tra cui l approfondimento del tema della valutazione, lo sviluppo della didattica per competenze, in particolare per l elaborazione del curricolo relativo a competenze trasversali (ed. alla cittadinanza ed ed. digitale). Snellimento delle modalità di comunicazione interna tra plessi e personale utilizzando tutte le potenzialità del sito: Albo pubblico, Parte relativa all Amministrazione Trasparente, modulistica a disposizione, diffusione circolari, parte riservata al personale. ORGANICO POTENZIATO E ORGANICO DELL AUTONOMIA L organico potenziato dovrà essere richiesto per le finalità previste dalla legge n. 107/2015, e tenendo conto in particolare delle priorità del RAV Nel Piano dell Offerta formativa vanno indicate le priorità rispetto agli ambiti di insegnamento o classi di concorso del personale identificato per l organico potenziato dell anno 2015/16 e per l organico dell autonomia del triennio successivo. PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE DEL PON Predisporre progetti per accedere ai fondi del PON per la Programmazione 2014-2020, mediante la predisposizione di Piano di Miglioramento definito collegialmente, sulla base dell autovalutazione 5

dei propri bisogni, integrato al piano dell offerta formativa. Esso sarà fondato su un autodiagnosi de i fattori di maggiore criticità (contesto scolastico,familiare e culturale) e costituito dall insieme delle proposte di azioni (sia FSE che FESR) con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento. F.to Il dirigente scolastico Prof.ssa Antonella Conio 6