REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

Documenti analoghi
Conferenza dei Sindaci dell ULSS n.1

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr)

ORIGINALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 634 del 13/07/2017

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

ORIGINALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 178 del 09/03/2017

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

DIREZIONE POLITICHE SOCIALI Proposta di Deliberazione N DL-197 del 25/06/2014

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

COMUNE DI VILLANTERIO Provincia di Pavia DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 15

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

Accordo di programma per la gestione del Piano di Zona 2011/2015

CITTA' DI RONCADE Provincia di Treviso

Le politiche sociosanitarie in Italia: realtà attuali e prospettive. La rete delle elette nelle Autonomie Locali del Polesine

Struttura Organizzativa: SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE GENERALE Dirigente: PURCARO ANTONIO SEBASTIANO

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 422 del O G G E T T O

Zona distrettuale socio-sanitaria di Ravenna ACCORDO DI PROGRAMMA

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N. 540 /Reg. D.G. Bassano del Grappa, 10/04/2019

Comune di Quartu Sant Elena Provincia di Cagliari

Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 8 BERICA Viale F. Rodolfi n VICENZA DELIBERAZIONE. n del

Struttura Organizzativa: SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE GENERALE Dirigente: PURCARO ANTONIO SEBASTIANO

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

COMUNE DI FIORENZUOLA D'ARDA Provincia di Piacenza ******

CITTA DI GORGONZOLA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. N. 2 del 08/01/2014

C O M U N E D I T U R R I PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO Piazza Sandro Pertini, TURRI

Servizio Sociale dei Comuni Ambito Distrettuale 6.2

ORIGINALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 326 del 30/05/2019

Il Nuovo Circondario Imolese. L Azienda USL di Imola Distretto di Imola. Premesso che

consorzio di bonifica OGLIO MELLA

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se

COMUNE DI LAVIANO Provincia di Salerno

DECRETO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO

C O M U N E D I I S C H I A

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N /Reg. del D.G. Bassano del Grappa, 01/12/2017

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 736 del O G G E T T O

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009)

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n Verona - tel. 045/ Fax 045/

CITTÀ METROPOLITANA DI GENOVA Proposta di deliberazione del Consiglio metropolitano Direzione Ambiente

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N. 455 /Reg. D.G. Bassano del Grappa, 27/03/2019

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51 DELIBERAZIONE 5 dicembre 2016, n. 1261

Struttura Organizzativa: SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PROGRAMMAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE Dirigente: DE VITA EMILIO

DECRETO DEL SINDACO METROPOLITANO. del Rep. Gen. n. 249/2018 Atti n /9.5/2016/41 IL SINDACO METROPOLITANO

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

COMUNE DI CAVEDAGO PROVINCIA DI TRENTO VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 18

COMUNE DI ALBANO S.ALESSANDRO PROVINCIA DI BERGAMO CODICE Comune 10003

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 779 del O G G E T T O

COMUNE DI VEDANO OLONA Provincia di Varese

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE

DGR del 5/10/2009

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 DOLOMITI ~~~~~~~~~~~~~~~~

UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 01/03/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 17

P.G DEL 01/04/2009

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 7 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N 587 DEL 08/06/2018. Il Direttore Generale, Dott. Enrico Desideri. su proposta della struttura aziendale

UNIONE RUBICONE E MARE Provincia di Forlì-Cesena

COMUNE DI CENTO PROVINCIA DI FERRARA

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

COMUNE DI CASTELLO D'ARGILE

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

Comune di Mozzecane (VR). Piano di Assetto del Territorio (PAT), ratifica ai sensi dell'art.15, comma 6, L.R. 11/2004.

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N. 756 /Reg. D.G. Bassano del Grappa, 29/05/2019

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N /Reg. D.G. Bassano del Grappa, 21/08/2019

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n Verona - tel. 045/ Fax 045/

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 19/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 57

AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Monaldi-Cotugno-CTO Sede: Via Leonardo Bianchi NAPOLI

Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta (L.r.15/2015) già Provincia Regionale di Caltanissetta

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. DEL

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N /Reg. D.G. Bassano del Grappa, 01/08/2019

Comune di Casalromano

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 29/01/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 9

Struttura Organizzativa: SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE GENERALE Dirigente: PURCARO ANTONIO SEBASTIANO

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N /Reg. D.G. Bassano del Grappa, 28/12/2018

Comune di Palau Provincia di Sassari Zona Omogenea Olbia Tempio

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n Verona - tel. 045/ Fax 045/

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. N. 66 del 03/03/2016

Città di Rivoli Corso Francia Rivoli (To) Tel P.IVA

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE

Comune di Cambiago Provincia di Milano

INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2017 DEL DISTRETTO N.

ORIGINALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N del 28/12/2017

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

COMUNE DI CAPPELLA CANTONE PROVINCIA DI CREMONA Copia

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N /Reg. D.G. Bassano del Grappa, 12/12/2018

PARTE I LEGGI, REGOLAMENTI ED ATTI DELLA REGIONE ATTI DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE

Via dei Lotti, n Bassano del Grappa (VI) Codice fiscale e partita IVA N. 865 /Reg. D.G. Bassano del Grappa, 12/06/2019

giunta regionale X Legislatura

DELIBERAZIONE N IX / 3398 Seduta del 09/05/2012

COMUNE DI QUALIANO PROVINCIA DI NAPOLI Settore 1 Affari Generali

Struttura Organizzativa: SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PROGRAMMAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE Dirigente: DE VITA EMILIO

IL DIRETTORE GENERALE nella persona della Dott.ssa Paola Lattuada

Transcript:

Deliberazione n. 1164 del 25 novembre 2010 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Oggetto: Approvazione e sottoscrizione dell Accordo di Programma tra ULSS n.1 e Conferenza dei Sindaci avente per oggetto il Piano di Zona 2011-2015. IL DIRETTORE GENERALE Premesso che la Regione Veneto: - con D.G.R. n.157 del 26 gennaio 2010 Approvazione delle Linee Guida Regionali sui Piani di Zona (L. n.328/2000, L.L.R.R. n.56/1994, n.5/1996, n.11/2001, DGR n.1764/2004, DGR n.1560/2006, DGR n.3702/2006, DGR n. 1809/2009) ha definito, con il documento di cui all Allegato A del medesimo provvedimento di cui costituisce parte integrante, le Linee Guida per la predisposizione dei Piani di Zona prevedendo in anni cinque la durata del Piano di Zona con monitoraggio e ri-pianificazione annuale degli interventi in esso previsti (punto n.5.2.1); - con D.G.R. n.2082 del 3 agosto 2010 ha approvato il documento di indirizzo regionale contenente gli obiettivi generali della programmazione sociale e socio-sanitaria e specifici per singola area di intervento (Allegato A) previsto dalle Linee Guida Regionali per la predisposizione dei Piani di Zona di cui alla citata DGR n.157/2010 e il documento recante le indicazioni per la stesura del documento Piano di Zona 2011-2015 (Allegato B); - con il suddetto provvedimento n.2082/2010 ha, altresì, stabilito nella data del 30 novembre 2010 il termine per l adozione, da parte della Conferenza dei Sindaci di concerto con l Azienda Ulss n.1, del Piano di Zona 2011-2015; Preso atto che la Conferenza dei Sindaci dell'u.l.s.s n.1, è convocata, in seduta plenaria il giorno 23 novembre 2010, in ottemperanza alle direttive regionali impartite con DGR n.157 del 26.1.2010 e DGR n.2082 del 3.8.2010, ha discusso ed approvato con deliberazione n. 3 del 23/11/2010, l'accordo di Programma Comuni/ULSS avente per oggetto il Piano di Zona 2011-2015; Atto n.. del Pag. 1 di 8

Preso, altresì, atto che, la Conferenza dei Sindaci dell Ulss n.1, con provvedimento n.2 del 1.3.2010: ha formalmente avviato il procedimento di elaborazione del Piano di Zona 2011-2015; ha costituito l Organo di Governo Politico cui è stata affidata la direzione politico/istituzionale del suddetto procedimento; ha insediato il Gruppo di Coordinamento Tecnico costituito dai Gruppi di Lavoro tematici per aree di intervento ( Tavoli Tematici ) e dall Ufficio di Piano, ridefinendone composizione, incarichi di responsabilità, compiti e funzioni; Atteso che: - ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento locale" il Comune è l'ente titolare delle funzioni amministrative relative ai settori organici dei Servizi alla Persona e alla Comunità; - la L.R. n. 56 del 14 settembre 1994 avente ad oggetto: "Norme e principi per il riordino del Servizio Sanitario Regionale in attuazione del D.Lgs. 30.12.1992 n. 502" definisce la partecipazione dei Comuni compresi nell'ambito territoriale dell'azienda sanitaria, affidando alla Conferenza dei Sindaci l'elaborazione e l'approvazione del Piano di Zona dei Servizi Sociali quale principale strumento di integrazione delle politiche sanitarie e sociali sul territorio; - la L.R. n. 5 del 3 febbraio 1996 che ha approvato il Piano Socio Sanitario Regionale per il triennio 1996/1998 all'art. 4 ribadisce la necessità della realizzazione di un sistema integrato di erogazione dei servizi sociali e ad elevata integrazione sociosanitaria attraverso la gestione unitaria dei servizi in ambiti territoriali omogenei mediante la delega da parte dei Comuni della gestione dei servizi stessi all'unità Locale Socio-Sanitaria o, alternativamente, con la stipula di accordi di programma tra gli enti interessati; - l'unità Locale Socio-Sanitaria, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della Legge Regionale del 14 settembre 1994, n.56, recepisce i contenuti del piano di zona, all'interno del piano attuativo locale di cui all'articolo 6, comma 3, della stessa legge, definendo gli interventi di propria competenza nei servizi ad elevata integrazione socio-sanitaria anche rispetto all'individuazione degli oneri finanziari all'interno dei rispettivi livelli di assistenza, nonchè nel Piano delle Attività Territoriali di cui all'art.3 quater del D.Lgs. 502/92, e successive modificazioni ed integrazioni, inteso quale strumento operativo di programmazione dell'attività dei Distretti Socio-Sanitari; Atto n.. del Pag. 2 di 8

- la Legge 08.11.2000 n. 328, denominata "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali" prevede all'art.19 che i Comuni associati, d'intesa con le Aziende Unità Sanitarie Locali, a tutela dei diritti della popolazione, nell'ambito delle risorse disponibili, provvedono a definire il Piano di Zona per gli interventi sociali e socio sanitari, mediante lo strumento dell'accordo di programma, individuando : a) gli obiettivi strategici e le priorità di intervento nonché gli strumenti e i mezzi per la relativa realizzazione; b) le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità; c) le forme di rilevazione dei dati nell'ambito del sistema informativo; d) le modalità per garantire l'integrazione tra servizi e prestazioni; e) le modalità per realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all'amministrazione penitenziaria e della giustizia; f) le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell'ambito della solidarietà sociale a livello locale e con le altre risorse della comunità; g) le forme di concertazione con l'azienda Unità Sanitaria Locale e con i soggetti del terzo settore (di cui all'art. 1, comma 4 della L.328/2000); - la L.R. n.11 del 13 aprile 2001 recante "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112" dispone all'art. 128 che i Comuni e le Province svolgono i propri compiti di progettazione, realizzazione e gestione della rete dei servizi sociali in recepimento del principio di sussidiarietà e in armonia con la programmazione regionale che persegue l'obiettivo dell'integrazione sociosanitaria assicurata nel territorio dalle UU.LL.SS.SS., precisando che il piano di zona, si cui all articolo 8 della legge regionale n. 56/1994 e agli articoli 4 e 5 della legge regionale 3 febbraio 1996, n. 5, nonché previsto dall articolo 19 della legge n. 328/2000, è lo strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali e dell integrazione sociosanitaria (art.128, comma 5) e stabilendo che la Giunta regionale individua le procedure e fissa i termini per la presentazione agli uffici regionali del piano di zona da parte della Conferenza dei Sindaci ed in caso di mancata elaborazione, approvazione e presentazione nei termini stabiliti, trascorsi inutilmente i predetti termini, la Giunta Regionale interviene Atto n.. del Pag. 3 di 8

nominando in via sostitutiva un commissario ad acta per la realizzazione di tali adempimenti (art. 128, comma 7); - ai sensi dell'art.132 della L.R. 11/2001, con particolare riferimento alla previsione di cui al 3 comma del citato articolo e dell'art. 3 septies del D.Lgs. 502/92, le ULSS, organizzate ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, intervengono nel processo di fornitura delle prestazioni socio-assistenziali, anche attraverso la programmazione, progettazione e gestione dei servizi delegati dagli enti locali e sulla base degli indirizzi espressi dalla Conferenza dei Sindaci; - l'art. 8 della L.R. n. 56/1994 favorisce la promozione della delega della gestione dei servizi sociali da parte dei Comuni in favore delle aziende sanitarie secondo le modalità previste dal Piano Regionale Socio-Sanitario; - i soggetti di cui al comma 4 dell'articolo 1 della Legge n. 328/2000, dotati di propria potestà decisionale, patrimoniale ed organizzativa, concorrono alla programmazione, realizzazione e gestione della rete dei servizi sociali, attraverso l'accreditamento o altre specifiche forme di concertazione; - il D.P.C.M. 29 novembre 2001 "Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza" allegato 1 c) LEA Socio Sanitari e la successiva D.G.R. n. 2227 del 09.08.2002 allegato 5, come modificata dalla D.G.R. n.3972 del 30.12.2002 hanno individuato i livelli essenziali che devono essere garantiti a tutti gli assistiti del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale; - la parte 7 la procedura di costruzione e gestione del Piano di Zona dell Allegato A della DGR n.157 del 26 gennaio 2010 prevede, al punto 7 del sotto paragrafo 7.2 l adozione del Piano di Zona da parte della Conferenza dei Sindaci e del Direttore Generale dell Azienda Ulss attraverso l Accordo di Programma (art. n.19 della L.328/200 e art. n.34 del D.L.vo n.267/2000); l Accordo di Programma deve essere sottoscritto dal Presidente della Conferenza dei Sindaci, per espresso mandato della Conferenza dei Sindaci, dal Direttore dell Azienda Ulss e da eventuali istituzioni pubbliche interessate ; Sottolineato che la procedura di elaborazione del Piano di Zona si è sviluppata attraverso una serie articolata di approfondimenti istruttori, i quali hanno visto non solo la trattazione delle singole questioni nell'ambito di incontri tra gli EELL e soggetti pubblici, ma anche il loro confronto con i rappresentanti dei soggetti privati di cui al comma 4 dell'art.1 della Legge n. 328/2000 e di altri soggetti della comunità ; Segnalato come tale processo si sia sviluppato: Atto n.. del Pag. 4 di 8

sulla base di plurime sessioni di studio e di ricerca e tramite l attivazione di appositi gruppi di lavoro tematici, per area specifica di intervento, collegati all Ufficio di Piano; sulla base di conferenze istituzionali (Organo di Governo Politico, Comitati dei Sindaci, ecc.), mirate in particolare alla definizione del quadro procedurale e programmatorio di riferimento ; Constatato, che tale ampio processo di programmazione partecipata risulta comprovato dalla documentazione in atti e constatato, a tal riguardo, che il coinvolgimento degli Enti interessati ha riguardato - per le materie di comune interesse - la stessa Amministrazione Provinciale di Belluno direttamente rappresentata nel Organo di Governo Politico, individuato dall Esecutivo della Conferenza dei Sindaci nella seduta del 15.2.2010 e confermato dalla Conferenza dei Sindaci con provvedimento n.2 del 1.3.2010; Rilevato, inoltre, che l'istruttoria di Piano ha conosciuto un ampio e diffuso svolgimento a livello locale, precipuamente per mezzo dei Comitati di Distretto all'uopo convocati, rispettivamente nelle date del 11.11.2010 Distretto n.1 - Cadore, del 9.11.2010 Distretto n.2 - Agordo e del 10.11.2010 Distretto n.3 - Belluno; Rilevato, altresì, che gli organismi del Terzo Settore sono stati del pari partecipi alle fasi di programmazione e stesura dell'impianto pianificatorio e che tale partecipazione si è, proceduralmente, realizzata mediante trasmissione in forma scritta alla Conferenza dei Sindaci di specifica manifestazione di interesse e dichiarazione di impegno a concorrere, anche con risorse proprie, alla realizzazione degli obiettivi del Piano di Zona; Precisato, pure sulla scorta degli apporti partecipativi così acquisiti, che il Piano di Zona contiene una esaustiva definizione della rete locale dei servizi sociali, essendo indubbia da un lato la sua valenza pianificatoria e, dall'altro lato, il suo carattere spiccatamente esecutivo poichè esso prefigura le strutture, i servizi e le modalità attuative mediante le quali saranno raggiunti sul territorio gli obiettivi stabiliti dalla programmazione di materia; Richiamata la deliberazione n.406 del 27.04.2007 Approvazione e sottoscrizione dell'accordo di Programma tra ULSS n. 1 e Conferenza dei Sindaci avente per oggetto il Piano di Zona 2007-2009 ; Ribadito come la cennata disciplina di settore disponga, con particolare riferimento all art. 128 della LR 11/01 e al punto 7 del sottoparagrafo 7.2 della parte 7 Atto n.. del Pag. 5 di 8

dell Allegato A della DGR 157 del 26.1.2010, che il Piano costituisca oggetto di puntuale Accordo di Programma sottoscritto dal Direttore Generale dell Azienda ULSS e dal Presidente della Conferenza dei Sindaci da quest ultima delegato, con conseguente impegno alla sua osservanza da parte delle singole Amministrazioni interessate; Considerato che il rispetto dell iter procedurale indicato dalla normativa vigente per la stipulazione dell Accordo Programma assicura una forma di programmazione negoziata del tutto consentanea alle modalità partecipative che, in ossequio al principio di sussidiarietà, hanno contraddistinto la fase di elaborazione del piano; Valutato come ulteriori considerazioni circa l'opportunità politico-amministrativa di una tale scelta e circa la sua congruità tecnico-giuridico siano comunque rinvenibili nel parere sulla procedura di approvazione del Piano di Zona dei servizi alla persona e sulla vincolatività dell accordo di programma per i Comuni compresi nell ambito dell U.L.S.S. N.1 trasmesso dall avv. Enrico Gaz in data 26.03.2007, rif. nota ns. prot n. 10254/D.Soc. del 29.03.2007, e disponibile in atti d ufficio, nonché nel testo dell Accordo di Programma per quanto occorra da intendersi qui richiamato a completa giustificazione della presente deliberazione; Appurato che la totalità degli elaborati di cui si compone il Piano di Zona risulta depositata su supporto cartaceo in atti della Conferenza dei Sindaci e che dette allegazioni costituiscono la documentazione ufficiale che la Conferenza medesima e la Direzione Strategica di questa ULSS n.1 hanno visionato (benchè la notevole mole quantitativa ne imponga, in vista di una trasmissione ad ogni altro soggetto e/o ente interessato, di renderne disponibile, soprattutto, la sola versione informatica); Attestata dal Direttore dei Servizi Sociali l'avvenuta regolare istruttoria del presente atto in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale; Acquisito il parere favorevole del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario; Con i poteri conferitigli dall'art. 3, comma 6, del decreto legislativo 30.12.1992, n. 502, e successive modificazioni ed integrazioni; d e l i b e r a 1. Di fare proprie le considerazioni espresse nella narrativa di premessa e, per l'effetto, di approvare, nel testo allegato al presente provvedimento, l'accordo di Programma tra la Conferenza dei Sindaci dell'ulss n. 1 e l'azienda ULSS n. 1 - Belluno avente per oggetto il Piano di Zona 2011-2015; Atto n.. del Pag. 6 di 8

2. Di procedere alla sottoscrizione del suddetto Accordo di Programma acquisita, formalmente, l analoga deliberazione n. 3 del 23/11/2010 della Conferenza dei Sindaci dell'ulss n. 1; 3. Di trasmettere, ai fini dell acquisizione del visto di congruità, alla Regione Veneto, d'intesa con la Conferenza dei Sindaci, il presente provvedimento, l'allegato Accordo di Programma e gli elaborati del Piano di Zona 2011-2015. IL DIRETTORE GENERALE Dr. Fernando Antonio COMPOSTELLA CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La presente deliberazione è stata pubblicata in copia all Albo di questa U.L.S.S. n. 1 per 15 giorni consecutivi dal.. IL SEGRETARIO Copia composta di n. Ufficio. Belluno, lì fogli, conforme all originale depositata agli atti di questo IL SEGRETARIO Trasmessa per l esecuzione a: Coordinamento dei Servizi Distrettuali Atto n.. del Pag. 7 di 8

Atto n.. del Pag. 8 di 8