Premessa I materiali ed i prodotti per uso strutturale utilizzati devono rispondere ai requisiti minimi indicati dalla documentazione di progetto e riportati nella presente relazione. Tali materiali e prodotti devono essere inoltre: identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili; qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili; accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione. Per i materiali e prodotti recanti la Marcatura CE sarà onere del Direttore dei lavori, in fase di accettazione, accertarsi del possesso della marcatura stessa e richiedere ad ogni fornitore, per ogni diverso prodotto, il Certificato ovvero Dichiarazione di Conformità alla parte armonizzata della specifica norma europea ovvero allo specifico Benestare Tecnico Europeo, per quanto applicabile. Sarà inoltre onere del Direttore dei lavori verificare che tali prodotti rientrino nelle tipologie, classi e/o famiglie previsti nella detta documentazione. Per i prodotti non recanti la Marcatura CE, il Direttore dei lavori dovrà accertarsi del possesso e del regime di validità dell Attestato di Qualificazione o del Certificato di Idoneità Tecnica all impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Le prove su materiali e prodotti, a seconda delle specifiche procedure applicabili, devono generalmente essere effettuate da: a) laboratori di prova notificati a i sensi dell art. 18 della Direttiva n. 89/106/CEE; b) laboratori di cui all art. 59 del DPR n. 380/2001; c) altri laboratori, dotati di adeguata competenza ed idonee attrezzature, appositamente abilitati dal Servizio Tecnico Centrale. I Produttori di materiali, devono dotarsi di adeguate procedure di controllo di produzione di fabbrica (FPC): Controllo permanente della produzione effettuato dal Fabbricante. 1
A) Calcestruzzo In conformità con quanto previsto dalle Linee Guida sul calcestruzzo preconfezionato elaborate dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP, nonché dalla UNI 11104 e dalla EN 206-1, a cui rimandano le attuali Norme Tecniche per le Costruzioni emanate con il D.M. 14 Gennaio 2008 e Circolare esplicativa n. 617 del 2 febbraio 2009, si riportano di seguito le prescrizioni per le miscele di calcestruzzi oggetto del presente progetto ed i valori del copriferro da rispettare in fase d esecuzione: SOPPALCO LOCALE EX MATTATOIO STUTTURA DI SUPPORTO CDZ-1 STRUTTURA DI SUPPORTO RIC-1 STRUTTURA DI SUPPORTO GF-1 STRUTTURE IN FONDAZIONE: - Classe di calcestruzzo: C25/30 Rck = 300 kg/cmq; - Classe di consistenza: S4 (fluida - da 160 a 210 mm di abbassamento); - Classe di esposizione: XC2; - Rapporto acqua/cemento 0,6; - Minimo contenuto di cemento: 300 kg/mc; - Massimo diametro dell aggregato: 25 mm; - Copriferro: 3,5 cm; - Additivi: per gli impasti cementizi è consentito l uso di additivi conformi alla norma UNI 7101. NUOVA PORZIONE DI SOLAIO CALCESTRUZZO PER SOLETTA - Classe di calcestruzzo: C28/35 Rck = 350 kg/cmq; - Classe di consistenza: S4 (fluida - da 160 a 210 mm di abbassamento); - Classe di esposizione: XC3; - Rapporto acqua/cemento 0,55; - Minimo contenuto di cemento: 320 kg/mc; - Massimo diametro dell aggregato: 25 mm; 2
- Copriferro: 3,5 cm; - Additivi: per gli impasti cementizi è consentito l uso di additivi conformi alla norma UNI 7101. Aggregati Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, artificiali, ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leggeri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055-1. Leganti Nelle opere oggetto delle presenti norme devono impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti dalle disposizioni vigenti in materia, dotati di certificato di conformità - rilasciato da un organismo europeo notificato - ad una norma armonizzata della serie UNI EN 197 ovvero ad uno specifico Benestare Tecnico Europeo (ETA), purchè idonei all impiego previsto nonchè, per quanto non in contrasto, conformi alle prescrizioni di cui alla Legge 26/05/1965 n.595. Acqua di impasto L acqua di impasto, ivi compresa l acqua di riciclo, dovrà essere conforme alla norma UNI EN 1008: 2003. Messa in opera Ai fini della messa in opera del calcestruzzo strutturale vanno rispettati tutti i dettami contenuti nelle Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito mediante prove non distruttive emanate dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. B) Acciaio per opere in c.a. 3
L acciaio impiegato è del tipo B450C, caratterizzato dai seguenti valori nominali delle tensioni caratteristiche di snervamento e rottura utilizzati nei calcoli: - fy nom = 450 N/mm 2 - ft nom = 540 N/mm 2 Inoltre deve rispettare i requisiti indicati nella tabella di seguito riportata: C) Acciaio per carpenteria metallica Le seguenti prescrizioni sono relative a tutte le strutture in acciaio da carpenteria metallica previste in progetto. Ea = 210000 N/mm 2 G = Ea / [2(1+ν)] N/mm 2 ν = 0,3 α = 1,2 10-5 per C -1 ρ = 78,50 kn/m 3 As 20% ftk / fyk> 1,20 Modulo elastico Modulo elasticità trasversale Coefficiente di Poisson Coefficiente di espansione termica lineare Densità Allungamento a rottura Altre caratteristiche Acciaio laminato per tutte le strutture in elevazione: 4
Tipo S275JR EN - 10025 fyk = 275 N/mm 2 (per t 40mm) ftk = 430 N/mm 2 (per t 40mm) Acciaio per grigliato: Tipo S235JR EN - 10025 fyk = 235 N/mm 2 (per t 40mm) ftk = 360 N/mm 2 (per t 40mm) Bulloni (non precaricati): Vite classe 8.8 fyb = 649 N/mm 2 ftb = 800 N/mm 2 Tirafondi: Vite classe 8.8 fyb = 649 N/mm 2 ftb = 800 N/mm 2 - Le strutture devono essere fabbricate e montate nel rispetto delle tolleranze essenziali di cui alle tabelle D.1 della UNI EN 1090-1, e delle tolleranze funzionali di cui alle tabelle D.2 della stessa norma. Al fine di evitare problemi di allentamento, prevedere rondelle elastiche (grower UNI 1751, dentellate UNI 8842, dadi autobloccanti o controdadi). Controllo delle saldature Tutte le saldature saranno realizzate con procedimento manuale utilizzando elettrodi a rivestimento basico. Per i giunti in officina è ammesso il procedimento semiautomatico con protezione di gas. Eventuali saldature in fase di montaggio saranno tassativamente 5
eseguite soltanto con elettrodi a rivestimento basico. Tutte le saldature di testa a completa penetrazione saranno eseguite con elettrodi a rivestimento basico sia esse fatte in officina che all esterno. Le saldature saranno controllate in ottemperanza delle normative vigenti. Trattamenti Superficiali I manufatti in acciaio saranno sottoposti a zincatura a caldo per la protezione contro la corrosione mediante immersione in vasche contenenti zinco fuso alla temperatura di circa 450 C, previo decappaggio, lavaggio, ecc, e quanto altro necessario per ottenere un prodotto finito secondo le specificazioni UNI-EN-ISO 1461. 6