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Transcript:

VIDEO VOCE 1960 Produzione della Voce La laringe vibrante Ecco lʼorgano che è visto nello specchio laringeo è una struttura di cartilagini posta in cima alla trachea Dobbiamo avere un concetto chiaro di queste cartilagini e muscoli 02:25 questa è una laringe di maschio sospesa per lʼosso ioide e sulla cima di un tratto della trachea Le cartilagini più importanti sono la cartilagine tiroidea cricoidea le due c. aritnoidee epiglottide Costruiamo una laringe pezzo dopo pezzo per studiarne la struttura e le funzioni 2:47 qui abbiamo una sezione della trachea è composta da anelli cartilaginei che la mantengono aperta per il passaggio dellʼaria, tuttavia è flessibile ed estensibile, ed inoltre gli anelli cartilaginei sono incompleti nel retro e sono chiusi da tessuti muscolari e mebranosi 3:10 metteremo questa sezione di trachea su questo supporto tindow??? 3:19 questa è la cartilaginea cricoidea: è lʼunica cartilagine laringea che è un anello completamente chiuso nella parte posteriore Ha la forma di un anello con sigillo essendo piccolo nella parte anteriore avendo una larga piastra posteriore Il suo bordo superiore ha forma ovale. La cartilagine cricoidea si trova in cima alla trachea 3:43 abbiamo attaccato la cartilagine cricoidea al supporto con due graffe Notate che vi sono 4 sfaccettature per lʼarticolazione di altre cartilagini 3:52 due sono concave: queste sono per la cartilagini tiroidee 4:06 due sono convesse: queste sono per le cartilagini aritnoidee 4:24 questa è la cartilagine aritnoidea sinistra: ha una forma approssimativamente piramidale con tre proiezioni: quella in cima è detta apice quella larga sul lato è chiamata processo muscolare e vedremo che vari muscoli sono attaccati ad essa questa più piccola e flessibile che si protende nella parte anteriore è detta processo vocale perché i muscoli vocali ed i legamenti sono completamenti attaccati ad essa 5:00 sullʼaltro lato del processo muscolare cʼè una sfaccettatura concava quasi cilindrica, per lʼarticolazione con la c. cricoidea; si noti che è qui sotto il processo muscolare 5:12 mettiamola in posizione: essa ha due possibilità di movimento che chiameremo rocking (basculamento) e gliding (scivolamento) essa è mantenuta in posizione in modo flessibile da una capsula di legamenti che è specialmente forte qui (5:31) il legamento ancora la c. aritenoidea alla c. cricoidea qui nel mezzo 5:38 questo è il movimento di basculamento, cʼè anche un movimento di scivolamento lungo la pendenza dellʼintera parte superiore sagomata del cricoide 5:50 naturalmente le aritenoide sono appaiate, e quindi mettiamo anche la destra al suo postoora le due cartilaginei aritnoidee sono unite con i due processi vocali rivolti verso la parte anteriore 6:03 e i processi muscolari posizionati nelle sfaccettature convesse sulla bordo superiore curvo della lamina cricoidea i ligamenti li sostengono in modo libero e flessibile 1/8

6:15 ecco i muscoli che muovono le aritenoidi i vari modi i muscoli posteriori crico-aritenoidei sono questi larghi, che coprono la maggior parte del sigillo della cartilaginee tiroidea, sono chiamati posteriori perché sono sul retro, e sono chiamati crico-aritenoidei, perché hanno origine dalla cartilagine cricoidea e sono inseriti nella cartilagini aritenoidee. Attaccando dei fili noi possiamo simulare lʼazione di questi muscoli. Faremo la stessa cosa con tutti gli altri muscoli 6:51 quando i muscoli posteriori crico-aritenoidei si contraggono, essi separano le c. aritenoidee con un complesso movimento, in prevalenza di basculamento 7:05 vi sono 3 muscoli inter-aritenoidei che congiungono le 2 c. aritenoidee: in superficie ci sono 2 minuscoli muscoli che si incrociano lʼun lʼaltro, che formano la lettera X, e sono chiamati m aritenoidei obliqui sotto questi muscoli, esteso da parte a parte, cʼè un muscolo più grande e più potente detto m aritenoideo traverso 7:26 quando questi m si contraggono essi attraggano le c. aritenoidee lʼuna verso lʼaltra 7:41 ora possiamo vedere i m. crico-aritenoidei laterali: essi sono chiamati laterali perché sono posizionati sul lato della laringe e crico-aritenoidei perche essi hanno origine qui dalla c. cricoidea e si estendono lungo il bordo superiore di questa cartilagine, per inserirsi nelle c. aritenoidee notate che questi muscoli si attaccano ai processi muscolari delle c. aritenoidee 8:05 quando i m. crico-aritenoidei laterali si contraggono i processi muscolari sono tirati in avanti, questo fa sì che si crei un interessante aggiustamento dei processi vocali, che vedremo meglio in un altra posizione 8:26 noi guarderemo dentro a queste parti nella stessa direzione, così come sono visti in uno specchio laringeo osserviamo il movimento delle c. aritenoidee quando ogni paio di muscoli si contrae ed esercita la sua tensione i muscoli posteriori crico-aritenoidei separano le c. aritenoidee con un movimento di basculamento e i m. inter-aritenoidei le riconducono lʼuna verso lʼaltra di nuovo con un movimento di basculamento e di scivolamento verso lʼalto così che gli apici possono incontrarsi i m. crico-aritenoidei laterali fanno questo: basculamento e scivolamento, il movimento di scivolamento può avere una componente rotatoria, attorno allʼangolo superiore o inferiore delle sfaccettature della c. cricoidea notiamo che i processi muscolari sono tirati in avanti e i processi vocali si toccano lʼun lʼaltro quando entrambi i m. laterali e i m inter-aritenoidei si contraggono cʼè un deciso contatto tra le cartilagini interaritenoidee come mostrato. 9:33 questi movimenti diventeranno maggiormente significativi, quando vedremo le corde vocali mese in posizione: per far questo abbiamo bisogno della cartilagine tiroidea 9:45 ecco la cartilagine tiroidea: essa ha 2 ali fuse nella parte anteriore, completamente nella parte inferiore mentre cʼè una tacca (incisione nella parte superiore) sono aperte nella parte posteriore, e ogni ala ha un corno superiore ed uno inferiore il corno inferiore si articola alle sfaccettature della c. cricoidea abbiamo visto che le c. aritenoidee sono attaccate alla c. cricoidea con una articolazione di basculamento e scivolamento 10:14 questo è vero anche per lʼarticolazione tiro-cricoridea: la c.tiroidea può basculare attorno ad un punto centrale come appare e scivolare un poco 10:30 questo è il legamento crico-tiroideo impedisce alla cartilagini di muoversi troppo lontano lʼuna rispetto allʼaltra, nella parte frontale 10:42 qui sono i m. crico-tiroidei, chiamati così perché hanno origine dalla c. cricoidea nella parte frontale e si irradiano verso il retro, per poi inserirsi nel bordo inferiore della c. tiroidea

quando i m. crico-tiroidei si contraggono cʼè una combinazione sia del basculamento che dello scivolamento della c. tiroidea: essi tirano parzialmente verso il basso (basculamento) e parzialmente in avanti (scivolamento) 11:20 questi nastri bianchi sono chiamati legamenti vocale e si estendono dallʼangolo della c. tiroidea alle c.aritenoidee un legamento è attaccato a ogni processo vocale 11:36 quando i m. crico-tiroidei sono rilassati i legamenti vocali sono laschi quando i m. crico-tiroidei si contraggono i legamenti vocali sono rigidi, in queste condizioni, in note molto acute, i legamenti vocali funzionano in modo abbastanza indipendente dai muscoli vocali, abbastanza come fossero corde 11:58 notiamo che lʼazione dei m. crico-tiroidei tendono i legamenti ma non li adducono questi sono i muscoli tiro-aritenoidei: essi hanno origine dalla c.tiroidea e si inseriscono nelle c. aritenoidee, essi sono complessi e sono composti da vari fasci di fibre muscolari. 12:20 i fasci situati accanto ai legamenti vocali e che sono leggermente connessi ad essi, sono detti m.tiroaritenoideii interni essi sono in parte attaccati ai processi vocali e si estendo verso i processi muscolari e formano il corpo delle corde vocali i m.tiro-aritenoideii interni sono anche chiamati muscoli vocali 12:46 in modo più colloquiale, queste strutture che consistono in muscolo vocale processi vocali e legamenti vocali sono chiamati corde vocali vere 12:58 posizionati accanto ai m.tiro-aritenoidei interni si trovano i m.tiro-aritenoidei esterni, parte dei quali sono stati rimossi e non sono mostrati nelle nostre immagini in questo momento; essi si attaccano al processi muscolari e tutto lungo il bordo esteriore delle cartilagini aritenoidee fino agli apici. 13:21 osserviamo il funzionamento dei muscoli regolatori in relazione alle corde vocali: lʼallontanamento delle corde dal centro è detto ABDUZIONE lʼavvicinamento verso la linea mediana è detto ADDUZIONE 13:39 quando i muscoli posteriori crico-aritenoidei si contraggono le c. aritenoidee sono separate e lo spazio tra le corde vocali è largo: questo spazio si chiama GLOTTIDE, nella respirazione la glottide è aperta i muscoli posteriori crico-aritenoidei sono i principali muscoli ABDUTTORI dʼaltro canto i m. inter-aritenoidei sono muscoli ADDUTTORI: quando si contraggono, gli apici delle c. aritenoidee sono attratti lʼuno verso lʼaltro m. posteriori crico-aritenoidei inter-aritenoidei 14:18 m. crico-aritenoidei laterali portano i processi vocali verso la linea mediana: questo è ciò che accade quando lavorano da soli: vediamo che i m. crico-aritenoidei laterali esercitano una azione (leverage?) così che i processi vocali sono pressati lʼuno contro lʼaltro, chiameremo questa azione compressione mediana ma per chiudere completamente la glottide, dobbiamo contrarre sia m. crico-aritenoidei laterali che i m. interaritenoidei m. posteriori crico-aritenoidei m. crico-aritenoidei laterali m. inter-aritenoidei 15:10 quando i m.tiro-aritenoidei si contraggono essi riducono la distanza tra lʼangolo della c. tiroidea e le c. aritenoidee e i legamenti vocali sono allentati 3/8

dʼaltro canto quando la c. tiroidea si muove in avanti, lontano dalle c. aritenoidee i legamenti vocali vengono tirati, questa azione è compiuta dai m. crico-tiroidei : questa azione allunga le corde vocali, chiameremo questa azione tensione longitudinale 15:39 ci potremmo aspettare che la tensione longitudinale chiuda la glottide, ma invece risulta in una apertura ridotta, anche se i m. inter-aritenoidei si stanno contraendo un adeguata compressione mediale chiuderà questo fessura 15:58 qui abbiamo una sezione (visione interna) della laringe: la cartilagine tiroidea è stata tagliata qui, qui la parte anteriore della c. cricoidea anchʼessa sezionata, e qui il sigillo. Eʼ stato necessario graffare le cartilagini queste sono l c. aritenoidee Questo è ciò che accade quando m. posteriori crico-aritenoidei si contraggono ora i m. crico-aritenoidei laterali posteriori laterali 16:36 questo è il legamento vocale: è il bordo superiore ispessito di una membrana che rinforza la parte inferiore dei m.tiro-aritenoidei, questa membrana è chiamata cono elastico: il suo bordo inferiore si attacca al bordo superiore della cartilagine cricoidea ed include il legamento crico-tiroideo. 16:57 nel modo in cui stiamo osservando il esemplare (laringeo), non cʼè tensione longitudinale, cosicché le corde vocali sono lasche e spesse (forma delle corde vocali): la sezione trasversale delle corde vocali è determinata dallo spessore del m. vocale quando la tensione longitudinale è molto bassa Noi chiameremo il TONO prodotto da questo tipo di regolazione: voce di petto 17:14 Ora, quando la tensione longitudinale viene applicata, notate come le corde vocali si assottiglino, questo bordo sottile è proprio il legamento vocale: quando la tensione longitudinale è grande, la forma delle corde vocali è largamente determinata dal legamento vocale Noi chiameremo questo tipo di regolazione: falsetto 17:34 (la posizione della laringe) per convenienza lʼazione dei m. crico-tiroidei è usualmente supposta di produrre un basculamento della c.tiroidea sopra alla c.cricoidea Eʼ mostrato così nel nostro filmato 17:48 Tuttavia se la c. tiroidea è mantenuta senza movimento, la c. cricoide deve basculare: così Questo è approssimativamente ciò che succede nella vita reale, tuttavia per i TONI più acuti della voce,quando i muscoli della gola alzano la laringe, la laringe come un tuttʼuno è inclinata le corde vocali sono allungate in ogni caso, ma lʼimmagine nello specchio laringeo è differente. Per i toni bassi quando i m. crico-tiroidei non sono contratti le c. aritenoidee oscurano la visione della parte posteriore delle corde 18:26 questa posizione dà la visione migliore 18:32 apcorderemo ora aria al nostro esemplare e osserveremo le vibrazioni delle corde vocali. Sarà necessario rimuovere le corna della c. tiroidea per evitare interferenza con le nostri lacci non cʼè tensione longitudinale, in questo modo le corde vocali sono lasche e spesse, e il suono sarà quello della voce di petto la glottide si apre per la contrazione dei m. posteriori crico-aritenoidei ora m. posteriori crico-aritenoidei si rilassano 19:02 ascoltate il TONO quando i m. inter-aritenoidei e i m. crico-aritenoidei laterali si contraggono eʼ necessario usare un microfono a contatto così ci sono piccole differenze in volume e qualità tra il nostro tracciato sonoro (soundtrack) e quello del flusso dellʼaria (airborne track) eʼ possibile abbassare apparentemente queste frequenze mediante una luce stroboscopica e un generatore DELTAf, così che un ciclo di vibrazioni durerà allʼincirca un secondo sullo schermo: questo renderà a noi possibile osservare in dettaglio la configurazione vibrazionale della voce di petto.

19:45 VOCE DI PETTO CONDIZIONI notiamo alcune delle caratteristiche distintive. abbiamo già notato che questa configurazione vibrazionale è il risultato di avere una tensione longitudinale molto piccola o nulla e quindi una trascurabile elongazione delle corde vocali 20:12 CONSEGUENZE i legamenti vocali sono laschi e le corde vocali sono spesse 20:19 CARATTERISTICHE le ampiezze delle vibrazioni sono grandi, ovvero le corde vocali si allontanano abbastanza dalla linea mediana e la glottide si apre abbastanza ampiamente ogni volta a causa dello spessore delle corde, la glottide chiude fermamente e resta chiusa per una durata apprezzabile in ogni vibrazione, così che la pressione dellʼaria cresce nella regione sottostante e praticamente esplode fuori ogni scoppio di aria apre la glottide in modo quasi esplosivo DIFFERENZA DI FASE VERTICALE lʼaria le separa dapprima nella parte inferiore e gorgoglia verso la parte alta allo stesso modo la glottide si chiude dapprima nella zona bassa e poi in quella alta: questa è chiamata una differenza di fase verticale 21:06 Tutte queste caratteristiche fanno la voce di petto adatta alle basse frequenze, abbastanza sonora e ricche di armoniche parziali ascoltiamole ancora: varieremo un fattore alla volta lasciando gli altri costanti Dapprima solo i m. inter-aritenoidei si contraggono: non osserviamo vibrazioni, ma appena applichiamo un poco di aria esse inizieranno ora facciamo contrarre solo i m. crico-aritenoidei laterali 22:02 il tono è abbastanza arioso (breathy) perché lʼaria scappa attraverso le 2 c. aritenoidee lʼazione m. inter-aritenoidei chiuderà questa fessura 22:21 con lʼaumento dellʼefficienza della glottide noi possiamo ridurre il flusso di aria ora con i m. inter-aritenoidei fermamente contratti 1) aumentiamo la compressione mediana, mantenendo gli altri fattori costanti 23:06 ora riduciamo la compressione mediana e 2) aumentiamo il flusso di aria, mantenendo gli altri fattori costanti 22:27 ora riduciamo il flusso di aria e 3) aumentiamo la tensione longitudinale, mantenendo gli altri fattori costanti 23:36 osserviamo che intensificando ogni fattore, mantenendo gli altri fattori costanti, produce un aumento dellʼaltezza del suono e del volume, tuttavia a meno che la la compressione mediana non aumenti nello stesso tempo, è impossibile aumentare di molto la tensione longitudinale, nella voce di petto 23:57 teniamo a mente lo spessore delle corde vocale, noi abbiamo osservato il loro comportamento, quando sono così... ma ora applichiamo la tensione longitudinale: le corde vocali diventano sottili e tese; il suono che esse produrranno è il tono di falsetto ad alti gradi di tensione longitudinale ci possiamo aspettare piccole ampiezze di movimento, è difficile spostare i legamenti vocali lontano dalla linea mediana 24:24 applichiamo una adeguata compressione mediana e aria e osserviamo le vibrazioni con una luce normale 24:41 questo è ciò che mostra lo stroboscopio: sembra essere allo stessa frequenza della voce di petto, ma questo è lʼeffetto del generatore deltaf, in verità siamo a più di 2 ottave sopra alla voce di petto 5/8

25:05 VOCE DI FALSETTO queste sono le caratteristiche distintive CONDIZIONI ci deve essere una grande tensione longitudinale e con essa è necessaria la compressione mediana: la tensione longitudinale allunga le corde vocali, CONSEGUENZE di conseguenza i legamenti vocali verranno tesi, anche maggior tensione può essere aggiunta in questo registro, dopo che i legamenti vocali sono stati tirati alla massima lunghezza le corde vocali come abbiamo visto sono sottili 25:34 CARATTERISTICHE (piccole ampiezze) a causa della grande tensione le ampiezze sono piccole, ovvero la glottide non si apre così ampiamente come nella voce di petto (imperfetta chiusura glottica) inoltre la glottide non è fermamente chiusa in ogni vibrazione spesso nel falsetto la glottide non si chiude completamente 25:50 (differenza di fase verticale trascurabile) poiché le corde vocali sono sottili, la differenza di fase verticale è trascurabile, ovvero non esiste il fenomeno per cui la glottide apre dapprima nella zona inferiore e poi nella parte superiore ascoltiamo di nuovo 26:14 dapprima solo m. inter-aritenoidei si contraggono, non osserviamo vibrazioni anche se diamo un improvviso flusso di aria ora contraiamo solo i m. crico-aritenoidei laterali ora aggiungiamo la contrazione m. inter-aritenoidei osserviamo che per ottenere il miglior falsetto sia la contrazione dei m. crico-aritenoidei laterali che la compressione mediana sono necessarie 26:54 ora abbiamo solo m. inter-aritenoidei contratti e aggiungiamo gradualmente la compressione mediana, fino a che il tono non comincia e aumenta in volume e cresce in altezza 27:19 ora riduciamo la compressione mediana e aumentiamo il flusso di aria, mantenendo gli altri fattori costanti 27:38 ora riduciamo il flusso di aria, poi tenendola costante aumentiamo ancora di più la tensione longitudinale, che è già molto grade 28:30 REGOLAZIONI INTERMEDIE tra queste due regolazioni estreme, petto e falsetto, possiamo produrre tipi intermedi di vibrazioni che corrispondono a gradi intermedi di tensione longitudinali, essi possono essere visti nellʼesemplare qui e nella laringe reale. 28:45 ora con una adeguate compressione mediana, partiamo dalla parte alta del registro di petto e aumentiamo la tensione longitudinale 29:14 (break) ora ritorniamo giù 29:42 (break) 29:58 prima di osservare una vera laringe tuttavia, doppiamo familiarizzare con qualche altra parte della laringe il nostro studio finora ha riguardato le strutture più importanti della fonazione trachea cricoidea c. tiroidea muscoli crico-tiroidei aritenoidee posteriori crico-aritenoidei inter-aritenoidei crico-aritenoidei laterali

30:31 m. tiro-aritenoidei interni (o muscolo vocale) ed esterni 30:46 vi sono strutture al di sopra, che sono meno importanti di queste nella fonazione, sebbene esse assolvano ad altri scopi 30:51 noi le aggiungeremo i m. tiro-aritenoidei esterni si estendono verso lʼaltro, un poʼ più in alto degli interni, e alcune delle fibre relative si trovano in una plica di tessuto soprastante, sospesa al di sopra i m. tiro-aritenoidei interni, e forma una tasca su ogni lato: queste tasche sono chiamate i ventricoli laringei di Morgagni (pliche ventricolari) o colloquialmente FALSE CORDE VOCALI 31:22 cʼè una cartilagine superiore a forma di foglia, chiamata epiglottide, è attaccata alla c. tiroidea nella tacca frontale ed è uno schermo per la glottide essa è spinta verso la glottide quando uno inghiotte, questo movimento è causato dallʼazione di muscoli che si estendono tra la epiglottide e la c. aritenoidea 31:48 questo è detto il collare della laringe ed è formato dallʼepiglottide nella parte frontale e dalle c. aritenoidee nella parte posteriore, congiunte dalle pliche ariepiglottiche che contengono fibre muscolari, in verità queste fibre muscolari sono la continuazione dei muscoli aritenoidei obliqui 32:09 nellʼinsieme noi abbiamo un effetto chiusura a borsetta (?) per chiudere la parte alta della laringe per impedire a corpi estranei di entrare nel canale aereo 32.21 qui nelle pliche ariepiglottiche e vicino alle c. aritenodee, ci sono due cartilagini minori, che non hanno una funzione specifica se non quella forse di irrigidire il collare: esse sono chiamate c. cuneiformi di Wisberg 32:49 qui abbiamo la sezione interna del nostro esemplare, così comʼè ora: lʼepiglottide è stata sezionata e qui ci sono le pliche ariepiglottiche che contengono le c. cuneiformi di Wisberg; qui ci sono le pliche ventricolari e sotto i ventricoli di Morgagni 33:07 congiunge tutte queste parti una membrana che contiene un certo numero di ghiandole per lubrificare la laringe, essa è chiamata membrana quadrangolare, nome che approssimativamente descrive la sua forma 33:21 al disopra delle cartilagini che abbiamo considerato si trova lʼosso ioide, è un osso a forma di U che ha un corpo centrale e due corni per ogni lato esso è chiamato lʼosso della lingua, perché la lingua ha origine da esso 33:37 esso è sospeso dalla base del cranio e della mandibola da numerosi muscoli e altri muscoli si estendono da esso verso le ossa della cassa toracica e verso altre inserzioni sotto la laringe 33:51 questi muscoli posizionano lʼosso ioide nella gola: alto, basso, avanti, o indietro e poiché la laringe è sospesa allʼosso ioide, questi muscoli che muovono lʼosso ioide, possono in alcune circostanze esercitare delle tensioni sulla laringe e sulle corde vocale in essa contenute 34:08 la laringe è sospesa allʼosso ioide in questo modo: cʼè un legamento nella parte anteriore detto legamento ioido-tiroideo, ci sono dei muscoli abbastanza estesi su ogni lato, detti muscoli ioido-tiroidei e tra lʼosso ioide e la c. tiroidea cʼè una membrana, detta membrana ioido-tiroidea 34:29 INNERVAZIONE su entrambi i lati vi sono 2 nervi principali che innervano la laringe ed entrambi procedono dal nervo vago quello di sopra è chiamato il nervo laringeo superiore e quello inferiore è detto nervo laringeo inferiore il nervo laringeo superiore si dipana in un duplice fascio di nervi, uno interno ed uno esterno su ogni lato 34:50 gli esterni innervano i m. crico.tiroidei gli interni si moltiplicano in altri piccoli fasci che passano attraverso la membrana ioido-tiroidea 7/8

essi contengono la maggior parte di fibre sensitive che terminano nella membrana mucosa superiore della laringe 35:06 il nervo laringeo inferiore è la terminazione superiore di una ramificazione importante del nervo vago, detto nervo ricorrente; ce nʼè uno in ogni parte, che viene verso lʼalto scorrendo lungo la trachea, ramificandosi nuovamente per attivare ogni muscolo della laringe, eccetto i m. crico.tiroidei 35:23 anche questi nervi portano fibre sensoriali cʼè una connessione tra il nervo laringeo superiore e quello inferiore 35:46 immagini con specchio laringeo noi ora vedremo la laringe di un cantante esperto questo è ciò che mostra lo specchio laringeo qui vi sono le corde vocali, i cui estremi sono i legamenti vocali nella parte anteriore e i processi vocali nella parte posteriore 36:06 parallelamente alle corde vocali sono le pliche ventricolari, qui e qui la parte superiore che forma il collare sarà la più vicina alla camera, questo fa sì che le sue strutture risulteranno grandi e non perfettamente a fuoco questa è una degli apici delle c.aritenoidee e questa è lʼaltra lʼescrescenza sul bordo del collare su ogni lato, qui e qui, sono costituiti dalle cartilagini cuneiformi di Wisberg 36:33 qui cʼè lʼepiglottide e sopra di lei la base della lingua osserviamo voce di petto e centro 36:42 immagini di un cantante educato 38:11 e ora alcune immagini di un soggetto non educato, con vibrazioni asimmetriche 38:52 ma ora ancora il cantante educato