Incontro dei Ministri del Lavoro e dell'occupazione del G 20 Conclusioni Parigi, settembre 2011

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Incontro dei Ministri del Lavoro e dell'occupazione del G 20 Conclusioni Parigi, 26 27 settembre 2011 27 settembre 2011 (1) Il mondo sta vivendo un momento difficile, con il rischio di una nuova crisi e lgravi conseguenze per i mercati del lavoro. Siamo fermamente convinti che l'occupazione debba essere la nostra priorità assoluta. Ci impegniamo a rinnovare i nostri sforzi per promuovere la creazione di posti di lavoro dignitosi e per sostenere i lavoratori e le famiglie colpite dalla disoccupazione e dalla precarietà. Mentre i mercati del lavoro di alcuni paesi hanno reagito abbastanza bene, in molti paesi del G20 il ritmo della crescita durante la ripresa dalla crisi finanziaria non è stato sufficiente a ridurre gli alti livelli di disoccupazione e di sottoccupazione accumulati durante la recessione. Più preoccupante, i dati recenti indicano che la crescita è incerta in molte economie avanzate del G20 e c'è stata qualche decelerazione della rapida crescita nelle economie emergenti. (2) Nella riunione a Pittsburg nel settembre 2009, i nostri leader hanno concordato un Quadro per promuovere una crescita forte, sostenibile ed equilibrata che metta i posti di lavoro di qualità al cuore della ripresa. Qui a Parigi, ribadiamo pienamente le nostre raccomandazioni di Washington (aprile 2010), e la dichiarazione dei leader del Vertice di Toronto (giugno 2010) e del Vertice di Seul (novembre 2010). Riconosciamo che il lavoro dignitoso deve essere al centro di una ripresa forte, sostenibile ed equilibrata, ci impegniamo a promuovere politiche che favoriscano la creazione di occupazione e migliorino la qualità dei posti di lavoro, rafforzando, allo stesso tempo, i sistemi di protezione sociale, il rispetto dei principi e dei diritti fondamentali del lavoro e promuovendo una maggiore coerenza fra politica economica e sociale. (3) Intendiamo anche sottolineare il ruolo essenziale del dialogo sociale per contribuire ad affrontare queste sfide attraverso le consultazioni con le parti sociali che abbiamo incontrato poco prima del nostro incontro. Condividiamo il senso di pericolo riguardo alla situazione dell'economia mondiale e alle sue implicazioni sociali, in particolare la disoccupazione di lungo periodo. Invitiamo, pertanto, i rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro a contribuire su questi temi, a fare proposte e, laddove necessario, a coordinare i loro sforzi. Prendiamo atto che le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro si incontreranno nel Labour 20 (L20) e Business 20 (B20) che avrà luogo accanto al Vertice del G20 a Cannes. Per raggiungere questi obiettivi, chiediamo ai nostri leader di prendere in considerazione le seguenti raccomandazioni politiche: I. Migliorare le politiche attive del lavoro, in particolare per i giovani e gli altri gruppi vulnerabili (4) L'occupazione è la nostra priorità principale. Tutti i nostri paesi devono affrontare la questione dell'occupazione anche se le nostre situazioni economiche, sociali e demografiche sono molto diverse. I mercati del lavoro sono esposti a frequenti aggiustamenti economici che conducono ad alti tassi di distruzione e creazione di 1

occupazione. (5) In particolare, i giovani e altri gruppi vulnerabili sono stati colpiti maggiormente dalla perdita di posti di lavoro e da una lenta crescita di posti di lavoro. In alcuni paesi c'è stato un aumento della disoccupazione di lungo periodo e della occupazione informale. Condividiamo la stessa preoccupazione di facilitare la transizione da scuola, formazione permanete e formazione professionale verso posti di lavoro dignitosi. Come è stato esposto nella G20 Training Strategy (Strategia di Formazione del G20) presentata ai leader nel Vertice di Toronto (giugno 2010), colmare le distanze tra il mondo dell'apprendimento e il mondo del lavoro rimane una priorità. Prendiamo atto, inoltre, della riunione di alto livello degli esperti sull'occupazione tenuta a Parigi il 7 aprile 2011 e ringraziamo il governo argentino per aver organizzato a Buenos Aires, il 12 luglio 2011, un seminario sul lavoro, sull'occupazione e sulle politiche macroeconomiche. (6) Ci impegniamo a promuovere politiche e istituzioni che migliorino il contenuto del lavoro della crescita economica e contribuiscano a creare lavori di qualità di cui ha bisogno il nostro popolo. Devono essere ulteriormente esplorate al riguardo le interazioni tra crescita economica, occupazione e protezione sociale. (7) Raggiungere il nostro obiettivo di occupazione produttiva e di lavoro dignitoso per tutti in condizioni di crescita economica forte, sostenibile ed equilibrata richiede una combinazione delle politiche macro e microeconomiche. Le riforme strutturali devono essere combinate con politiche attive del mercato del lavoro e con istituzioni del lavoro efficaci che forniscano incentivi per aumentare l'occupazione formale e di qualità. I governi svolgono un importante ruolo in questo senso assicurando la giusta combinazione di incentivi, sostegno e sviluppo delle competenze, specialmente per quanto riguarda i gruppi vulnerabili e i disoccupati di lungo periodo. La costruzione di partenariati più forti e complementari tra i governi, i datori di lavoro, i lavoratori, i formatori e gli individui sarà importante per aiutare le economie a dare una risposta efficace e ad adeguarsi alle nuove competenze richieste. Di conseguenza, siamo d'accordo sulle seguenti raccomandazioni: (8) Consolidare l'occupazione come una priorità di politica economica Chiediamo ai nostri leader di riaffermare l'occupazione come un obiettivo chiave della politica economica e del quadro di crescita forte, sostenibile ed equilibrato; e di facilitare in tal senso il dialogo e la cooperazione tra i diversi ministri competenti. (9) Preparare i nostri giovani a trovare posti di lavoro dignitosi Concordiamo che i sistemi formativi basati sull'apprendimento duale o sull'apprendistato, che alternano aula e azienda, sono particolarmente efficaci. Ci impegniamo a promuovere l'apprendistato, la formazione professionale e sistemi di apprendimento sul lavoro, nonché la creazione del partenariato pubblico-privato a questo scopo. Concordiamo di continuare lo scambio di conoscenze e di esperienze e di impostare iniziative complementari, che includono la cooperazione triangolare e la cooperazione Sud Sud. In particolare, ci impegniamo ad aumentare la nostra cooperazione sulle esperienze di successo dei meccanismi e delle strategie di coordinamento istituzionale per collegare l'istruzione e la formazione al lavoro. A tal fine, raccomandiamo la creazione di una task force intergovernativa 2

sull'occupazione, composta da rappresentanti del G20, con il contributo di organizzazioni internazionali competenti e la consulenza delle parti sociali, laddove appropriato. La task force fornirà il contributo alla riunione dei ministri del Lavoro e dell'occupazione del G20 che si terrà sotto la presidenza messicana nel 2012. I suoi obiettivi e il suo mandato sono indicati nell'allegato. (10) Le politiche del mercato del lavoro per una migliore inclusione sociale e un accesso al lavoro Avendo tratto insegnamenti dalla crisi, raccomandiamo una più forte coerenza delle nostre politiche del mercato del lavoro con altre politiche pubbliche per sostenere la crescita forte, equilibrata e sostenibile a vantaggio dei nostri cittadini. Raccomandiamo, in particolare, che le indennità di disoccupazione, laddove esistono, e altri dispositivi di protezione sociale siano sempre associati a misure destinate ad agevolare il ritorno celere a lavoro. Concordiamo sullo scambio di ulteriori informazioni sulla varietà dei meccanismi e pratiche disponibili per facilitare una larga corrispondenza tra offerta e domanda di lavoro. Incoraggiamo anche lo scambio di esperienze di approcci innovativi tra i nostri paesi, soprattutto per quanto riguarda la promozione della mobilità del lavoro. Ci impegniamo a rafforzare le politiche che sostengono le piccole e medie imprese, specialmente per formalizzare la loro mano d'opera e migliorare le condizioni di lavoro. Sottolineiamo anche l'importanza di sviluppare l'imprenditorialità, tra cui l'imprenditorialità femminile. (11) Politiche per l'occupazione improntate al contributo delle competenti organizzazioni internazionali Chiediamo all'oil, così come all'ocse, laddove appropriato, e con la partecipazione di altre organizzazioni competenti, come il FMI: di approfondire l'analisi delle prospettive di medio termine dei livelli di occupazione globale e valutare le implicazioni delle risposte politiche, contribuire ad una più vasta intesa delle interazioni tra la creazione di occupazione, crescita economica e protezione sociale, sostenere i paesi, che ne facciano richiesta, per migliorare l'identificazione dei gruppi maggiormente vulnerabili, le difficoltà che si trovano ad affrontare e i mezzi da utilizzare per aiutarli ad integrare più rapidamente di lavori di qualità, stabilire una piattaforma di condivisione della conoscenza per promuovere lo sviluppo delle competenze in linea con il G20 Training Strategy. II. Rafforzare la protezione sociale attraverso la definizione di zoccoli di protezione sociale adeguati a ciascun paese (12) Investire nella protezione sociale significa investire nella giustizia sociale, nella stabilità e nello sviluppo dell'economia e dei mercati del lavoro. I benefici della protezione sociale, della sicurezza sociale e della protezione del lavoro, sono ampiamente riconosciuti. Migliora la salute e il benessere della popolazione e consolida la coesione sociale. Efficaci sistemi di protezione sociale contribuiscono a costruire la capacità di recupero delle turbolenze economiche, a mitigare l'impatto della crisi e a riequilibrare la crescita di lungo termine. Riconosciamo che i sistemi di protezione sociale hanno svolto un ruolo importante come stabilizzatore automatico in tempo di crisi e di calamità naturali. Collegare la protezione sociale e 3

l'occupazione alle politiche attive del mercato del lavoro è la chiave per la crescita inclusiva. (13) A tale riguardo, accogliamo favorevolmente le conclusioni sulla protezione sociale adottate dalla Conferenza Internazionale del Lavoro del 17 giugno 2011 e prendiamo atto delle raccomandazioni del Social Protection Floor Advisory Group, presieduto da Michelle Bachelet. Accogliamo favorevolmente anche il lavoro svolto nel gruppo di lavoro del G20 per lo sviluppo. Prendiamo atto della dichiarazione fatta a Brasilia il 10 maggio 2011 sul Social Protection Floor. Riconosciamo anche l'importanza di tener conto della Convenzione OIL n 102 (Sicurezza Sociale, norme minime). (14) Il concetto dello zoccolo di protezione sociale si riferisce ad una strategia per l'estensione della sicurezza sociale, che comprende una serie di garanzie sociali su base universale e l'attuazione graduale di standard più elevati. Spetta a ciascun governo agire con piena sovranità per stabilire la natura del suo zoccolo di protezione sociale nazionale e il ritmo della sua attuazione o del suo miglioramento, conformemente alle sue priorità nazionali e alle sue più ampie strategie sociali, economiche e occupazionali. In particolare, è importante che siano trovati i mezzi per l'attuazione degli zoccoli di protezione sociale nei paesi in via di sviluppo. Di conseguenza, conveniamo sulle seguenti raccomandazioni: (15) Sviluppare gli zoccoli di protezione sociale definiti a livello nazionale al fine di raggiungere una crescita economica forte, sostenibile ed equilibrata e la coesione sociale Consapevoli dell'importanza di avere una protezione sociale che sia adeguata allo sviluppo economico e sociale delle nostre società e delle nostre economie, raccomandiamo di lavorare per ampliare e migliorare i nostri sistemi e per renderli ancora finanziariamente più solidi, efficaci e sostenibili. Ci impegniamo a compiere progressi graduali verso l'attuazione di zoccoli nazionali di protezione sociale, che comprendono, tra l'altro, l'accesso all'assistenza sanitaria, la sicurezza del reddito per le persone anziane e con disabilità, assegni familiari e reddito sicuro per i disoccupati e i lavoratori poveri, associati, laddove appropriato, a programmi di aiuto pubblico per il ritorno al lavoro, conformemente al livello di sviluppo di ogni paese. Sottolineiamo anche l'importanza di appropriate capacità amministrative e di risorse umane adeguate a tale fine. Dobbiamo sforzarci di estendere la protezione sociale a tutta la popolazione, specialmente ai gruppi vulnerabili. (16) Incoraggiare le organizzazioni internazionali a coordinare le loro azioni in modo più efficace per aiutare i paesi a sviluppare zoccoli di protezione sociale definiti a livello nazionale Il concetto di zoccolo di protezione sociale dovrebbe meglio integrarsi nelle priorità delle organizzazioni internazionali. A tale scopo, raccomandiamo che tutte le organizzazioni internazionali e regionali interessate rafforzino la loro coerenza politica e il loro coordinamento sugli zoccoli di protezione sociale e mobilitino il loro Know-how e le loro risorse per sostenere le azioni nazionali in modo coordinato. Ne quadro della loro cooperazione, raccomandiamo che le organizzazioni internazionali pertinenti sostengano, a seconda dei casi, i paesi in via di 4

sviluppo ad elaborare i loro indicatori, conformemente ai diversi livelli di sviluppo economico, in modo da tracciare una mappa dei progressi verso la realizzazione di zoccoli di protezione sociale. Chiediamo di rafforzare la cooperazione triangolare e multi bilaterale Nord Sud e Sud Sud per condividere le conoscenze e la capacity building in materia di protezione sociale. Raccomandiamo ulteriori scambi e analisi delle interrelazioni esistenti tra la protezione sociale e l'occupazione, anche per quanto riguarda il finanziamento della protezione sociale, al fine di migliorare le opportunità di lavoro e la competitività aziendale e di garantire la sostenibilità dei sistemi di protezione sociale. (17) Garantire un efficace finanziamento per l'attuazione di zoccoli di protezione sociale definiti a livello nazionale Raccomandiamo che ogni risorsa appropriata di finanziamento sia utilizzata per attuare gli zoccoli nazionali di protezione sociale in ogni paese. Invitiamo i donatori privati e le organizzazioni non governative a contribuire in tal senso. Raccomandiamo la comunità internazionale a suggerire nuove vie per integrare i meccanismi di solidarietà internazionale al fine di attuare zoccoli di protezione sociale in tutto il mondo. Raccomandiamo all'oil e al FMI, in collaborazione con altre istituzioni internazionali, di rafforzare la loro cooperazione al fine di aiutare i governi, laddove appropriato, a definire le politiche fiscali necessarie e a svolgere il loro ruolo, contribuendo all'attuazione graduale degli zoccoli di protezione sociale, secondo le esigenze e le circostanze nazionali. III. Promuovere l' effettiva applicazione dei diritti sociali e del lavoro (18) I nostri leader si sono impegnati a Pittsburg ad attuare le politiche coerenti con i principi e i diritti fondamentali sul lavoro dell'oil. Tuttavia, c'è ancora molto da fare per realizzare l'applicazione universale ed effettiva dei Principi e dei Diritti Fondamentali del Lavoro. Ci impegnano ad accelerare i nostri sforzi per incoraggiarne l'effettiva applicazione in collaborazione con l'oil e sottolineiamo il ruolo determinante delle parti sociali al riguardo. (19) Come è stato ricordato nel Patto Globale per il Lavoro adottato dall'oil nel 2009, noi riconosciamo il ruolo e l'importanza continua delle norme internazionali del lavoro, e che il dialogo sociale deve facilitare e sostenere la loro applicazione. Ricordiamo anche l'importanza di promuovere il lavoro dignitoso per tutti e di aumentare i lavori di qualità, anche attraverso misure volte a garantire la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché le relazioni di lavoro basate su un effettivo dialogo sociale. (20) Sottolineiamo il valore degli esperimenti realizzati sul campo, specialmente quelli che combinano il rispetto dei Principi, dei diritti fondamentali del lavoro e la legislazione nazionale con un miglioramento del benessere del lavoratore e una maggiore produttività sul lavoro. Di conseguenza, concordiamo sulle seguenti raccomandazioni: (21) Assicurare il rispetto del Principi e dei Diritti Fondamentali del Lavoro 5

Raccomandiamo ai nostri leader di garantire il pieno rispetto dei Principi e dei Diritti Fondamentali del Lavoro, come enunciati nella Dichiarazione dell'oil del 1998. Nel realizzare le nostre politiche nazionali per promuovere lo sviluppo e la crescita, intendiamo promuovere posti di lavoro dignitosi che rispettino i Principi e i Diritti Fondamentali del Lavoro dell'oil. Accogliamo favorevolmente l'azione dell'oil e incoraggiamo a continuare a promuovere la ratifica e l'attuazione delle otto convenzioni fondamentali e a continuare gli sforzi diretti a sostenere e monitorare il seguito nell'attuazione dei Principi e dei Diritti Fondamentali del Lavoro da parte di tutti i suoi stati membri. (22) Promuovere le norme internazionali del lavoro Ribadiamo l'importanza di avere capacità nazionali efficaci per assicurare il rispetto delle norme internazionali del lavoro e sottolineiamo il ruolo cruciale dei sistemi efficaci di amministrazione e di ispezione del lavoro al riguardo. Raccomandiamo che, laddove vi sia comune accordo, i paesi si assistano reciprocamente per rafforzare le loro capacità nazionali al fine di assicurare un maggiore rispetto dei diritti fondamentali sul lavoro e delle legislazioni nazionali del lavoro, attraverso scambi di assistenza tecnica e la replica di strategie di successo che migliorino il benessere del lavoratore, aumentando nel contempo la produttività e la creazione di occupazione. IV. Rafforzare la coerenza delle politiche economiche e sociali (23) Il rafforzamento della coerenza politica è essenziale per affrontare la dimensione sociale della globalizzazione. In particolare, rappresenta la chiave per raggiungere i nostri obiettivi politici in termini di occupazione, protezione sociale e diritti del lavoro. (24) Sottolineiamo l'importanza di un maggiore coordinamento all'interno di ciascun paese, soprattutto al fine di garantire una maggiore coerenza degli obiettivi economici e sociali nell'ambito delle organizzazioni internazionali. (25) Accogliamo favorevolmente le pratiche esistenti in materia di collaborazione tra le organizzazioni internazionali e le incoraggiamo a spingersi oltre, rafforzando la coerenza delle politiche tra di loro. Di conseguenza, concordiamo sulle seguenti raccomandazioni: (26) Piena attuazione della Dichiarazione del 2008 sulla Giustizia Sociale per un'equa Globalizzazione Raccomandiamo ai nostri leader di sottolineare il loro sostegno alla piena attuazione della Dichiarazione OIL del 2008 che pone le basi per una maggiore coerenza tra l'oil, le altre organizzazioni internazionali e gli stati, e stabilisce che nessun legittimo vantaggio comparativo può essere basato su una violazione dei diritti fondamentali e che le norme del lavoro non possono essere utilizzate per fini protezionistici. 6

(27) Rafforzare la coerenza delle nostre politiche Noi raccomandiamo ai nostri leader di continuare ad esaminare le questioni del lavoro e dell'occupazione, assieme alle questioni economiche, monetarie e finanziarie al fine di migliorare il coordinamento e la coerenza delle nostre politiche economiche e sociali e di rafforzare la dimensione sociale della globalizzazione. Accogliamo favorevolmente a tale scopo il contributo dell'oil al Quadro per una Crescita forte, sostenibile ed equilibrata. Ci impegniamo ugualmente a rafforzare la nostra coerenza interna e la cooperazione intergovernativa. (28) Rafforzare il coordinamento tra le organizzazioni internazionali Raccomandiamo i nostri leader di sostenere una maggiore coerenza tra le organizzazioni internazionali pertinenti, specialmente attraverso consultazioni sulle questioni di reciproca competenza e un migliore coordinamento delle loro attività di ricerca, di analisi e di cooperazione sul campo. Fatte salve le competenze dei loro organi direttivi in materia, questo potrebbe assumere la forma di accordi di cooperazione o di qualsiasi altra intesa pratica e istituzionale. Raccomandiamo che le organizzazioni multilaterali con mandato in materia occupazionale e sociale siano consultate, laddove appropriato, per valutare l'impatto sociale delle politiche economiche e finanziarie auspicate da altre organizzazioni internazionali. (29) Abbiamo concordato che la nostra prossima riunione nel 2012 si terrà sotto la presidenza del Messico. Accogliamo favorevolmente questa decisione e ringraziamo il Messico Allegato La Task Force del G20 sull'occupazione La task force intergovernativa sarà il forum per lo scambio di esperienze reciproche, delle migliori pratiche e delle risposte politiche alle sfide che i paesi del G20 hanno di fronte in materia di occupazione. La task force intergovernativa sarà dotata del seguente mandato: La task force intergovernativa fornirà, in particolare, un contributo concreto alle discussioni nel corso della riunione dei ministri del G20 del Lavoro e dell'occupazione che si terrà sotto la presidenza del Messico nel 2012. Il primo argomento da affrontare sarà l'occupazione giovanile. La task force riferirà ai ministri del Lavoro e dell'occupazione. Sarà composta da rappresentanti dei governi del G20. Potrà comunque consultare le organizzazioni internazionali competenti, in particolare l'oil e l'ocse, e le parti sociali e secondo una procedura che sarà decisa dai membri della task force. La task force sarà presieduta da una co-presidenza, la presidenza uscente del G20 e la presidenza successiva del G20. Sarà stabilita su basi sperimentali per un anno senza automatico rinnovo; spetterà 7

ai ministri del Lavoro e dell'occupazione decidere se estenderla. In tal caso, la riunione dei ministri del lavoro e dell'occupazione sarà l'occasione per valutare la pertinenza della task force e per decidere il suo compito del periodo successivo. (traduzione a cura di Maria Teresa Polico) 8