DICHIARAZIONE DEI MINISTRI DEL LAVORO DEL G20. Mosca, luglio 2013
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1 DICHIARAZIONE DEI MINISTRI DEL LAVORO DEL G20 Mosca, luglio ) Noi, Ministri del Lavoro dei paesi appartenenti al G20, ci siamo incontrati a Mosca nei giorni 18 e 19 luglio 2013 per discutere della situazione del mercato del lavoro globale e delle difficoltà che i nostri paesi si trovano ad affrontare. Promuovere l'occupazione è al centro degli obiettivi del G20, per poter realizzare una crescita forte, sostenibile ed equilibrata. 2) A partire dal 2012, l'economia globale ha visto qualche miglioramento, ma la ripresa dalla crisi continua a rimanere discontinua. La crescita economica mondiale è stata troppo debole per favorire una creazione di posti di lavoro sufficiente e ridurre la disoccupazione a livello globale. La disoccupazione ha cominciato a diminuire in alcuni paesi, ma in altri rimane molto vicina, se non addirittura uguale, al suo picco dopo-crisi e considerevolmente più elevata dei livelli pre-crisi. Alcuni paesi sono caratterizzati da un basso livello di disoccupazione, ma hanno un ampio settore informale; mentre in altre economie il numero dei disoccupati continua a crescere. 3) Il lavoro è di fondamentale importanza per il benessere delle persone e per la crescita economica. Promuovere la creazione di posti di lavoro e affrontare le conseguenze economiche e sociali della disoccupazione, della sottoccupazione e prevenire l'esclusione sociale, rappresentano una priorità per tutti i nostri paesi. 4) Raccomandiamo ai nostri Leader di mobilitare tutte le loro politiche nazionali (macroeconomiche, finanziarie, fiscali, formazione, sviluppo delle competenze, innovazione, occupazione, protezione sociale) per promuovere posti di lavoro per tutti. Benché i paesi del G20 siano su differenti stadi di sviluppo e non esista una politica del mercato del lavoro che vada bene per tutti, i paesi del G20 trarranno beneficio da politiche pubbliche ben concepite, integrate e coerenti. 5) Ci impegnamo a garantire il pieno rispetto dei Principi e dei Diritti Fondamentali del Lavoro, così come formulati nella Dichiarazione dell'oil del Riconosciamo sia il contributo del dialogo sociale che la partecipazione attiva delle parti sociali nella progettazione e nella realizzazione di politiche del lavoro e dell'occupazione e notiamo, sia in generale che nell'ambito del G20 (B20 e L20), i benefici della consultazione con imprenditori e organizzazioni dei lavoratori. Abbiamo incorporato le loro competenze nei nostri dibattiti, attraverso procedimenti appropriati e, quindi, arricchito le nostre conclusioni. 6) La condivisione di informazioni sulle politiche occupazionali, tra cui la creazione di posti di lavoro e misure di attivazione del lavoro, facilita i nostri sforzi tesi a sviluppare politiche efficaci per il rafforzamento dei mercati del lavoro, pur tenendo conto della situazione di ciascun paese. Accogliamo con favore il sostegno di organizzazioni internazionali (OIL, OCSE, Banca Mondiale) nella preparazione di un rapporto sulle migliori pratiche. CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO 7) La creazione di un maggior numero di posti di lavoro migliori è una priorità sempre presente per tutti i paesi del G20. Un ambiente macroeconomico, finanziario e fiscale, profondamente stabile e ben regolato, rappresenta la chiave per favorire investimenti produttivi, stimolare la creazione di posti di lavoro qualificati e condurre ad una forte, inclusiva e sostenibile crescita economica, nel presente e nel futuro. 8) Il settore privato è una fonte importante di nuovi posti di lavoro. È, pertanto, importante riunire governi, datori di lavoro, sindacati, il settore educativo ed altri soggetti interessati per condividere idee, preoccupazioni e prospettive sul mercato del lavoro, tra cui divari e carenze nelle competenze, e trovare soluzioni.
2 9) Vi è una serie di misure per rafforzare la domanda di lavoro e favorire la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro, che dipendono dalle specifiche situazioni di ogni paese. Raccomandiamo ai nostri Leader di prendere in considerazione le seguenti misure: 9a. Realizzare politiche fiscali e monetarie che promuovano una crescita inclusiva e la fiducia e sostengano una domanda aggregata; 9b. Sviluppare un ambiente commerciale che assicuri una giusta competizione, accesso ai finanziamenti, soprattutto per le piccole e medie imprese, e incoraggi l'imprenditoria, anche i giovanile, l'innovazione e gli investimenti; 9c. Investire in infrastrutture per incrementare crescita, produttività ed occupazione; 9d. Promuovere attività di lavoro formale, aumentando le competenze e la produttività dei lavoratori nel settore informale e rafforzando le ispezioni sul lavoro e la protezione sociale per migliorare la qualità dell'occupazione; 9e. Migliorare la corrispondenza tra le qualifiche e le opportunità di lavoro, tramite una migliore informazione sul mercato del lavoro e servizi per l'impiego efficienti, e sostenere adeguamenti strutturali nell'occupazione, rendendo la mobilità dei lavoratori più sicura; 9f. Continuare a modernizzare e rafforzare i sistemi di protezione sociale per migliorare la loro efficacia, efficienza, copertura, adeguatezza e sostenibilità sociali, anche sviluppando l'accesso per tutti agli zoccoli nazionali di protezione sociale (national social protection floors); 9g. Un migliore allineamento e monitoraggio del rapporto tra la crescita della produttività, l'occupazione e i salari, compreso tutto ciò che è stato stabilito tramite specifiche istituzioni e meccanismi nazionali di dialogo sociale, inclusa alla contrattazione collettiva; 9h. Rafforzare il livello e la copertura dei salari minimi, nel rispetto dei meccanismi nazionali di determinazione dei salari, in modo da far fronte alla povertà e alla disuguaglianza dei lavoratori, contribuendo, allo stesso tempo, alla domanda interna; 9i. Assicurare adeguate condizioni lavorative di salute e e sicurezza per tutti i lavoratori; 9j. Promuovere mercati del lavoro inclusivi consentendo molteplici forme di lavoro per coloro che lo desiderano, garantendo, nel contempo, il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori e l'accesso alla protezione sociale. 10) Ci impegniamo ad investire in programmi per il capitale umano, istruzione, formazione professionale, sviluppo delle competenze e capacity building che incontrino le richieste di competenze per lavori di alta qualità da parte dei datori di lavoro. Misure didattiche e formative ben progettate possono migliorare l'occupabilità e facilitare il passaggio ad una nuova occupazione di chi cerca un posto di lavoro, in modo particolare i giovani. La formazione permanente per tutti sarà un ulteriore passo nell'aiutare le persone ad adattare le loro competenze ai settori di domanda del mercato del lavoro. ATTIVAZIONE DEL LAVORO, EQUITA' E INCLUSIONE 11) Ci impegniamo a sviluppare politiche che incrementino l'attivazione del lavoro e
3 l'inclusione, per migliorare l'offerta di lavoro attraverso un adeguato insieme di incentivi, sostegni e obblighi per coloro che cercano lavoro e i potenziali membri della forza lavoro. Le politiche attive del mercato del lavoro sono particolarmente importanti durante i periodi di crescita economica lenta o di recessione, nei quali aumenta il pericolo di sconnessione e persino di esclusione dal mercato del lavoro per alcuni gruppi vulnerabili. Dovremmo pensare a politiche attive del mercato del lavoro, efficaci, ben mirate e coordinate, per incoraggiare ed assistere le persone disoccupate e inattive a collegarsi o restare collegate al mercato del lavoro e approfittare delle nuove opportunità, con lo sviluppo delle competenze, come parte importante di questa strategia. La priorità va data alle categorie scarsamente qualificate, ai disoccupati di lungo termine, ai disabili, alle donne, ai giovani e agli anziani. Anche in periodi di ristrettezze di bilancio, faremo ogni sforzo per assicurare sufficienti risorse alle politiche di attivazione. A seconda delle differenti situazioni di ogni paese, si dovrebbero prendere in considerazione una serie di misure per migliorare l'attivazione del lavoro e l'inclusione: 11a. Guidare scelte di istruzione e professione attarverso sistemi di apprendimento e informazione sul mercato del lavoro specifici, tempestivi ed affidabili che possano contribuire ad un riuscito incontro di competenze ed affrontino e prevengano carenze di professionalità presenti e future. Per promuovere l'incontro delle competenze, gli indicatori del mercato del lavoro possono essere meglio utilizzati. Incoraggiare una migliore collaborazione tra le scuole secondarie e gli istituti superiori, i sistemi di guida all'istruzione e alla carriera scolastica, i servizi pubblici e privati per l'impiego, gli istituti di formazione professionale, i sistemi di apprendistato, le autorità locali, le parti sociali ed imprenditoriali, per preparare i diplomati ad entrare nella forza lavoro, per anticipare cambiamenti economici/settoriali, per contribuire al giusto incontro di competenze e qualifiche con le richieste occupazionali presenti e future; 11b. Provvedere una seconda opportunità di formazione, apprendistato, programmi di formazione sul lavoro, formazione permanente e altri programmi di apprendimento, che aumentino le opportunità sul mercato del lavoro e l'occupabilità dei gruppi vulnerabili; 11c. Migliorare i servizi pubblici per l'impiego, la misura delle competenze richieste, i metodi di formazione e l'accesso alla formazione permanente per occupati e disoccupati, per sviluppare ed aumentare le loro competenze, in modo da contribuire ad una maggiore produttività ed una maggiore occupabilità. Incoraggiare una maggiore consapevolezza e rispetto nei confronti dell'acquisizione di competenze; 11d. Continuare con l'attuazione della Strategia Formativa del G20 e incoraggiare le organizzazioni internazionali specifiche a continuare nel loro appoggio ai paesi per sviluppare quelle competenze professionali che coincidano con le richieste del mercato del lavoro; 11e. Rafforzare il legame tra le misure di assistenza sociale e di attivazione del lavoro attraverso, ad esempio, servizi più personalizzati e indennità di disoccupazione limitate nel tempo o condizionate alla ricerca del lavoro in modo da migliorare la crescita di opportunità per i gruppi vulnerabili; 11f. In alcuni paesi, sostenere ben disegnati programmi di impiego pubblico (lavori pubblici) o programmi di workfare per provvedere indennità sociali essenziali ben finalizzate e mantenere il rapporto con il mercato del lavoro, così come trasferimenti monetari
4 condizionati all'effettivo abbattimento della povertà strutturale legando il ricevimento dei benefici alla partecipazione in un vasto campo di misure e programmi di attivazione ed integrazione; 11g. Aggiungere agli incentivi per la creazione di posti lavoro al settore privato politiche mirate di creazione d'impiego, che rimangono una strategia in alcuni paesi, così come sussidi all'occupazione e crediti d'imposta e altri incentivi per imprenditori e lavoratori, che possano essere particolarmenmte efficaci nell'aiuto a gruppi vulnerabili. 12) Concordiamo che le politiche sociali sono un investimento che può contribuire alla coesione sociale, alla stabilizzazione sociale e alla crescita di medio e lungo termine. Politiche di protezione sociale per gruppi vulnerabili dovrebbero essere combinate con misure mirate di attivazione del lavoro per aiutare ed incoraggiare quelli che sono abili al lavoro ad avere accesso al mercato del lavoro. Sistemi di protezione sociale definiti a livello nazionale non solo provvedono sicurezza per tutti i gruppi vulnerabili, ma incentivano anche i beneficiari ad avantaggiarsi delle opportunità economiche. I governi possono attuare misure speciali di attivazione del lavoro finalizzate ai gruppi vulnerabili attraverso aziende private o servizi pubblici all'impiego diffusi a livello nazionale. 13) Siamo impegnati a continuare lo sviluppo e il rafforzamento di programmi che migliorino l'integrazione nel mercato del lavoro dei seguenti gruppi, secondo le circostanze di ciascun paese: - Giovani: rafforzare ed espandere i programmi di apprendistato di qualità e altri programmi di esperienza di lavoro per facilitare la transizione scuola-lavoro. Migliorare le opportunità di occupazione attraverso incentivi alle assunzioni o riducendo il costo del lavoro per le basse qualifiche. Buoni programmi per una seconda occasione possono anche migliorare l'occupabilità dei giovani privi di competenze di base. Facilitare il trasferimento di competenze tra i lavoratori più anziani ed esperti e i lavoratori più giovani sul mercato del lavoro può essere di grande beneficio, specialmente per quei giovani che decidano di creare nuove start-up e mancano dell'esperienza professionale per avviare un'impresa; - Donne: rafforzare ragazze e donne attraverso l'accesso paritario all'istruzione di qualità e alle opportunità di lavoro. Misure di protezione sociale per le donne in famiglie povere possono permettere loro di partecipare al mercato del lavoro. L'accesso a servizi di cura dei bambini accessibili e di buona qualità, così come congedi parentali e adeguate condizioni e orari di lavoro hanno un ruolo importante da giocare nel sostegno alla partecipazione femminile; - Disoccupati di lungo termine: incoraggiare la ricerca attiva del lavoro e la partecipazione in programmi mirati di re-impiego, compresi la consulenza vocazionale, lo sviluppo di competenze e la formazione professionale, aiuto alla ricollocazione e incentivi all'assunzione. Intensificare il sostegno durante il periodo di disoccupazione può aiutare a mantenere la ricerca attiva del lavoro e la motivazione. Un pronto intervento può anche prevenire la disoccupazione di lungo termine inclusa la riduzione della perdita di posti di lavoro attraverso schemi di riduzione dell'orario; - Disabili: Assicurare che le persone con disabilità che possono e vogliono siano aiutate nell'ingresso al mercato del lavoro. Questo può comprendere misure che migliorino la loro partecipazione attraverso la reintegrazione progressiva e sussidi all'integrazione, sostegni all'occupazione in prova, sostegno formativo, creazione di posti di lavoro idonei, e assistenza alla sistemazione dei posti di lavoro per i bisogni delle persone disabili. E' anche importante, per quanto possibile, provvedere sostegno per i lavoratori con problemi di salute allo stato iniziale, in modo da aiutarli a stare al lavoro e a non ritirarsi permanentemente a causa della inabilità; - Lavoratori anziani: incoraggiare la partecipazione attiva dei lavoratori anziani nel mercato del
5 lavoro è cruciale in tutti i nostri paesi. Le politiche dovrebbero essere disegnate per consentire una maggiore scelta nel lavoro e nelle deisioni di pensionamento e facilitare l'occupazione e l'occupabilità in età anziana. L'accesso all'assistenza nella ricerca del lavoro e nella formazione deve essere fornito ai lavoratori anziani e a quelli in cerca di lavoro. 14) E' essenziale investire nei servizi per l'impiego e nelle politiche attive del mercato del lavoro. Specialmente nel contesto dell'attuale debole domada di lavoro, deve essere accresciuta la loro efficacia attraverso una serie di metodi, inclusi incentivi mirati alle assunzioni, fornitura di sostegno individule alla ricerca di lavoro, programmi di formazione e ri-aggiornamento, possibilmente combinati ad esperienze lavorative. Per fare questo in maniera efficace, è importante per i governi rafforzare le funzioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso l'integrazione delle diverse misure. In aggiunta a tutte le nostre politiche, la valutazione dei programmi e degli interventi sono fondamentali e i risultati delle valutazioni sono importanti per identificare cosa funziona, dove e perchè aiutare a migliorare le politiche sulla base delle evidenze e assicurare ritorni migliori degli investimenti in tempi di budget problematici. MONITORAGGIO DEI PROGRESSI FATTI DAI PAESI NELL'IMPLEMENTAZIONE DELL'AGENDA SULL'OCCUPAZIONE ADOTTATA DAI LEADER DEL G20 E DEGLI IMPEGNI DELLE NOSTRE DICHIARAZIONI 15) Abbiamo rivisto le buone pratiche e i progressi fatti nell'implementazione degli impegni dei Leader del G20. Questi forniscono un'utile risorsa mentre continuiamo ad affronatre le sfide occupazionali nei nostri paesi. Riconosciamo gli sforzi fatti dai paesi del G20 per migliorare la creazione di lavoro e sostenere i disoccupati in difficili ambienti nazionali e globali. L'assistenza delle organizzazioni internazionali nell'identificazione e nello scambio delle migliori pratiche è stata inestimabile. 16) Riconosciamo il lavoro della task Force sull'occupazione in associazione con le parti sociali sull'apprendistato di qualità. Notiamo con interesse lo sviluppo degli approcci sulla garanzia per i giovani che ha lo scopo di fornire ai giovani disoccupati e a quelli che laciano il percorso educativo ulteriore istruzione, formazione, apprendistato o posti di lavoro. 17) Abbiamo discusso dei progressi fatti dai paesi del G20 nella reintegrazione nel mercato del lavoro di quelli colpiti dalla disocuppazione. La revisione da parte della Task Force sull'occupazione, con le organizzazioni internazionali, ha indicato i benefici delle politiche attive del mercato del lavoro, particolarmente per i gruppi vulnerabili. Comunque, sono richiesti ulteriori passi per migliorare la creazione di lavoro e l'attivazione del lavoro. Continueremo a rivedere i progressi in queste questioni urgenti. 18) Sosteniamo un rapporto sui progressi riguardanti l'implementazione degli impegni presi nel Piano d'azione per la Crescita e il Lavoro di Los Cabos rilevanti nell'agenda del lavoro e dell'occupazione. Incoraggiamo la prossima presidenza a sviluppare ulteriormente questo processo in connessione con la Task Force sull'occupazione e con le organizzazioni internazionali. I PROSSIMI PASSI 19) Presenteremo alla considerazione dei Capi di Stato e di Governo la nostra Dichiarazione, e raccomanderemo loro di sostenere i nostri impegni a sviluppare un approccio di politiche pubbliche integrate e complessive per la creazione di posti di lavoro, l'attivazione del lavoro e il monitoraggio dei risultati, come sottolineato in questa Dichiarazione. Rimaniamo impegnati a implementare strategie efficaci del mercato del lavoro necessarie per rafforzare la crescita e la
6 creazione di posti di lavoro. 20) Dato il contributo fornito dalla Task Force sull'occupazione nel 2013, consideriamo che questa debba continuare ad esplorare le questioni collegate alle politcihe economiche e del lavoro e occupazione. Raccomandiamo che i nostri Leader sostengano la proroga della Task Force sull'occupazione per un altro anno e considerino che il suo mandato possa essere definito sotto la guida della presidenza australiana nel ) Apprezziamo gli input delle organizzazioni internazionali (OIL, OCSE, Banca Mondiale-BM), a sostegno del Quadro del G20 per una crescita sostenibile ed equilibrata e la creazione di lavoro. Inoltre, riconosciamo la valida assitenza che OIL, OCSE e BM hanno fornito nella preparazione delle nostre riunioni e li invitiamo a continuare il loro sostegno al nostro lavoro, dove appropriato. 22) Riconosciamo il ruolo essenziale del dialogo sociale tra imprenditori e lavoratori nel corso della presidenza russa del G20. A questo proposito, accogliamo positivamente la collaborazione tra la Task Force sull'occupazione del G20 e i sindacati L20 e gli imprenditori B20. Apprezziamo anche il rapporto tra la presidenza russa e la società civile. Continueremo consultazioni regolari con le parti sociali come parte del processo di ogni incontro dei Ministri del Lavoro e dell'occupazione del G20. 23) Acciogliamo positivamente l'opportunità di incontro con i Ministri delle Finanze sotto la presidenza russa come un'opportunità importante e benvenuta per il G20 di discutere la connessione e l'integrazione tra le politiche economiche e finanziarie e le politiche dell'occupazione, del lavoro e sociali. Abbiamo l'obiettivo di rafforzare questa collaborazione in vista di meglio integrare le dimensioni dell'occupazione, del lavoro e sociale nel più ampio lavoro del G20. Ci congratuliamo con la presidenza russa per questa innovazione e sosteniamo la considerazione di organizzare incontri simili in futuro. (traduzione di Alida Di Marzio)
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