In particolare, nella predetta nota prot. E , è stato previsto quanto segue:

Documenti analoghi
Cosa fare dopo la terza media? L offerta dei corsi triennali di qualifica negli Enti di Formazione Professionale

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Lunedì 20 agosto 2012

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

Istruzione Professionale

Corsi triennali di QUALIFICA di Istruzione e Formazione Professionale Esami 2016

Corsi triennali di QUALIFICA di Istruzione e Formazione Professionale Esami 2012

Seminario DALLA SCUOLA ALL IMPRESA

SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE E ISTRUZIONE O.P.I. ATTESTATI DI QUALIFICA PROFESSIONALE TRIENNALE

Iscrizioni per tipologia di Istituto

SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE E ISTRUZIONE O.P.I. ATTESTATI DI QUALIFICA PROFESSIONALE TRIENNALE

Iscrizioni al II ciclo per l a.s. 2011/12 in provincia di Varese

(omissis) IL DIRETTORE (omissis) determina

SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE E ISTRUZIONE O.P.I. ATTESTATI DI QUALIFICA PROFESSIONALE TRIENNALE

a cura di VALERIA ANNONI Referente per la progettazione formativa presso AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE

L OFFERTA FORMATIVA DI SECONDO CICLO IN PROVINCIA DI CREMONA

I Nuovi Istituti Professionali

MONITORAGGIO IeFP 2013/14 30 gennaio 2015

Anno scolastico e formativo 2011/2012

201 La regolamentazione dell obbligo di istruzione/diritto-dovere

FOCUS Esami di Maturità e di Qualifica. Anno scolastico e formativo

NUOVO IMPIANTO ORGANIZZATIVO SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO MIRIAM CORNARA - UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE LECCO

Il sistema toscano di Istruzione e Formazione Professionale: lo stato dell'arte e le prospettive di sviluppo

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

DECRETO N Del 20/12/2016

I CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

FOCUS Esami di Maturità e di Qualifica. Anno scolastico e formativo

DECRETO N Del 19/12/2017

Il Direttore del Servizio formazione

di istruzione e formazione professionale per la prima attuazione dei percorsi integrati Accordo Dr. ssa Mafalda Camponeschi

Indice degli Istituti

ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE NELLE ISTITUZIONI FORMATIVE DELLA PROVINCIA DI VARESE

Settore Formazione Professionale - Istruzione - Lavoro Servizio Istruzione

FOCUS sulle iscrizioni alle CLASSI PRIME degli ISTITUTI SUPERIORI e dei CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE nella Provincia di Lecco

FOCUS sulle iscrizioni alle CLASSI PRIME degli ISTITUTI SUPERIORI e dei CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE nella Provincia di Lecco

ESPOSITORI "Matching Alternanza" 16 e 17 ottobre 2019

Il Direttore del Servizio programmazione e gestione interventi formativi

IL MODELLO FORMATIVO ANNUALITA ORE I 20 II (30 AULA/LABORATORIO + 72 STAGE) 16 ORE ESAME DI QUALIFICA

Allegato - Andamento iscrizioni e Analisi occupazionale post Qualifica e Diploma

Cosa fare dopo la terza media? La nuova offerta dei corsi triennali di formazione professionale

Linee guida per la realizzazione dei percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale

Il Direttore del Servizio programmazione e gestione interventi formativi

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

Settore Formazione Professionale - Istruzione - Lavoro Servizio Istruzione

DEFINIZIONE OFFERTA FORMATIVA 2017/2018 Sintesi di alcuni dati significati con brevi commenti

FOCUS sulle iscrizioni alle CLASSI PRIME degli ISTITUTI SUPERIORI e dei CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE nella Provincia di Lecco

Indice degli Istituti

ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE DOPO LA TERZA MEDIA. Costruisci il tuo futuro con un esperienza interessante

L OFFERTA TECNICA E PROFESSIONALE IN PROVINCIA DI CREMONA PER L A.S. 2012/2013 AREA AMMINISTRATIVA. Servizi Informativi Aziendali

DECRETO N Del 21/11/2018

Questionario riguardante la situazione dei percorsi IeFP negli Istituti Associati

Direzione Coesione sociale Settore Standard Formativi e Orientamento professionale

Tavole sinottiche Percorsi triennali, quadriennali e di quarto anno di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e Titoli di Qualifica

Monitoraggio dei percorsi di IeFP nell'ambito del diritto-dovere (A.F ) Scheda di rilevazione

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

Cosa fare dopo la terza media? L offerta dei corsi triennali di qualifica della Formazione Professionale

Attività connesse all organizzazione Provinciale della rete scolastica e alla definizione dell offerta formativa a. s. 2019/2020

DECRETO N. 348 Del 22/01/2016

Iscrizioni alle classi prime

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E CULTURA

SEMINARI TERRITORIALI NOVEMBRE - DICEMBRE 2012

Anno scolastico e formativo 2012/2013

Cagliari 4 ottobre Prime indicazioni metodologiche per la realizzazione delle linee di attività 1, 2 e 3

OGGETTO: Iscrizioni ai percorsi triennali di istruzione e formazione per il conseguimento di qualifiche professionali per l anno formativo 2014/2015.

ListaQualifiche Based on Riepilogo Offerta Formativa

1. BUONO SCUOLA Percorsi di istruzione

DOMANDA DI ISCRIZIONE ALLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO CHIEDE. alla classe 1 di codesto istituto (indirizzo di studio) per l a.s.

Classi e Studenti - anno formativo 2016/2017

In coda al documento è allegata una tabella contenente un elenco dei corsi professionali attivati dai vari enti formativi.

OGGETTO: Iscrizioni ai percorsi triennali di istruzione e formazione per il conseguimento di qualifiche professionali per l anno formativo 2013/2014.

INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DELL OFFERTA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE I NUOVI INDIRIZZI PER IL TRIENNIO

SCUOLE SUPERIORI STATALI ISCRIZIONI CLASSI PRIME e SECONDE - SITUAZIONE LUGLIO 2011

SCEGLI IL TUO PERCORSO DOPO LA TERZA MEDIA. realizzato con il sostegno

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

Istruzione e formazione professionale in Regione Lombardia. Valentina Aprea

FOCUS sulle iscrizioni alle CLASSI PRIME degli ISTITUTI SUPERIORI e dei CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE nella Provincia di Lecco

Promuovere le scelte

ESITI ESAMI DI MATURITA' E DI QUALIFICA A.S. 2013/2014 DATI DI RIEPILOGO

Esami 2014 Corsi triennali di QUALIFICA di Istruzione e Formazione Professionale ISTITUZIONE FORMATIVA/SCOLASTICA AGRICOLA

Indicatore reddituale Primaria Secondaria I grado Secondaria II grado

AREA 6 ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE O.P.I. DIPLOMATI IV ANNO SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI STATALI DELLA PROVINCIA DI VARESE - CORSI IeFP

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

I percorsi dopo la scuola secondaria di 1 grado

Diritto Dovere Istruzione e Formazione

L'OFFERTA TECNICA E PROFESSIONALE IN PROVINCIA DI CREMONA PER L'A.S. 2013/2014

PROVINCIA DI CREMONA PROGRAMMAZIONE OFFERTA FORMATIVA ISTITUZIONI SCOLASTICHE A.S AMBITO CREMONESE

PROVINCIA DI MANTOVA. COD. AUTONOMIA NOME SCUOLA Tipo scuola INDIRIZZO Articolazione. Classico. liceo. Linguistico. liceo. Scientifico. liceo.

APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA PROFESSIONALE ASPETTI FORMATIVI DEL CONTRATTO

ESPOSITORI "Matching Alternanza" - 25 e 26 ottobre 2018 Camera di Commercio di Varese (sala Campiotti)

REGIONE MOLISE DIREZIONE GENERALE DELLA GIUNTA - AREA TERZA

IeFP - Istruzione e Formazione Professionale

DECRETO N Del 31/07/2015

L OFFERTA FORMATIVA DI SECONDO CICLO IN PROVINCIA DI CREMONA AMBITO CREMASCO

ISCRIZIONI ALLE CLASSI PRIME 2017/2018

senza qualifica e con un titolo di Scuola Media Secondaria di Primo Grado.

ISCRIZIONI SCUOLE SUPERIORI: TUTTI I DATI

Transcript:

Allegato A Programmazione dell offerta formativa nel secondo ciclo in provincia di Varese per i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale nelle sedi degli Operatori accreditati presso la Regione Lombardia A.F. 2011/12 Premessa A seguito dell approvazione della Legge Regionale 19 del 6 agosto 2007, il ruolo e le modalità di programmazione delle attività triennali di qualifica per adolescenti, ai sensi degli artt. 6 e 7 della stessa, sono di anno in anno mutati e per il 2011/12 è stato previsto un inedito meccanismo di predefinizione, per ogni sede operativa accreditata, delle qualifiche attivabili e, ove del caso, dello specifico profilo. Le indicazioni relative al compito affidato alla Provincia, preannunciate in un incontro con gli Assessori in Regione del 12 novembre u.s. ed illustrate in una riunione tecnica avvenuta il lunedì successivo, sono state formulate con una nota del 19/11 del Direttore della competente D.G. regionale, che ha altresì fornito indicazioni operative agli Enti accreditati con ulteriore separata comunicazione, assegnando alle Province il termine ultimo del 10 dicembre per trasmettere le proprie proposte programmatorie. In particolare, nella predetta nota prot. E1.2010.0833360, è stato previsto quanto segue: Per quanto riguarda l offerta dei percorsi di IFP da parte delle istituzioni formative accreditate, allo scopo di realizzare l auspicata offerta unitaria, da questo anno si è condiviso che le Amministrazioni provinciali assolvano all attività programmatoria in analogia a quanto già avviene per i percorsi di istruzione. Pare utile sottolineare come solo all interno dei percorsi di offerta programmata dalle Province potrà essere riconosciuta l apposita dote regionale di frequenza ai corsi in questione. Le modalità di assegnazione delle doti verranno stabilite con apposito atto regionale sulla base di elementi di semplificazione e di garanzia per le famiglie e gli stessi enti di formazione secondo quanto già illustrato in occasione degli incontri di cui in premessa. Si chiede quindi alle Province di esercitare un ruolo di programmazione dell offerta del sistema dell IFP tenendo conto, in primo luogo, di ciò che storicamente gli enti di formazione hanno sempre garantito in questi anni, garantendo quindi la continuità dell offerta e valutando le eventuali richieste di attivazione di nuovi indirizzi sulla base dell offerta analoga prevista sul territorio da altre istituzioni scolastiche o formative, in relazione ai fabbisogni. Di conseguenza il piano provinciale provvederà all individuazione anche per le istituzioni formative dei soli indirizzi, ed eventuali loro articolazioni, per ogni sede accreditata di erogazione del servizio. 1

Pertanto, le proposte programmatorie formulate dalla Provincia non saranno relative all effettivo numero di gruppi classe e la verifica di congruità tra offerta e caratteristiche/capienza delle sedi verrà effettuata direttamente a livello regionale. In base alle predette indicazioni regionali, si terrà conto innanzitutto di tre elementi: garantire la continuità dell offerta da parte degli Enti, sulla scorta del consolidato 2010/11; evitare fenomeni di sovrapposizione a livello generale e, in particolare, sub-territoriale; valutare eventuali nuove proposte, con riferimento ai predetti principi ed al fabbisogno degli specifici ambiti territoriali di riferimento. La situazione 2010/11 I dati, esposti in dettaglio nella tabella a seguire, si riferiscono all insieme delle attività triennali di Istruzione e Formazione Professionale in corso, in relazione sia agli Enti di Formazione accreditati dalla Regione Lombardia che agli Istituti Scolastici statali che, proprio dal 2010/11, hanno potuto inserire i percorsi per il conseguimento dell Attestato di Qualifica di 2 livello come specifica offerta ordinamentale, essendo state eliminate, a seguito della riforma Gelmini, le attività con durata pari a tre anni nell Istruzione Professionale. Si sottolinea che, per i corsi realizzati a livello scolastico, almeno per questa prima annualità, non è stato sempre possibile garantire una piena rispondenza all articolazione ed al programma definiti a livello regionale (e comunque recepiti nell ambito della Conferenza Stato-Regioni del 29 aprile 2010 successivamente oggetto di un Decreto Interministeriale del 15 giugno 2010); ciò in quanto, a livello di definizione di cattedre ed incarichi, il riferimento ministeriale è rimasto quello dell ordinamento dei nuovi quinquennali di Istruzione Professionale (in particolare, le discrepanze riguardano le attività laboratoriali, ridotte rispetto allo standard dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale). L avvio dei nuovi percorsi (nuovi appunto nel mondo della scuola, pur a fronte di una pregressa sperimentazione attivata però solo in tre Istituti della provincia di Varese) non è stato, come in tutti i casi di novità, del tutto facile e ben accolto. Se da un lato non vi è stata talvolta una piena adesione da parte dei Consigli d Istituto, anche a causa del contemporaneo sovrapporsi di due novità (ordinamento solo quinquennale dell Istruzione Professionale e apertura all IeFP), d altro canto anche la risposta dell utenza è stata in molti casi inferiore alle aspettative teoriche. Di fatto, circa i due terzi delle attività autorizzate da parte provinciale non ha trovato concreto avvio per carenza di iscrizioni, anche se invece, in qualche caso, la richiesta dei nuovi triennali si è esplicitata a posteriori, quando non era più possibile prevederne l inserimento nel piano dell offerta. 2

A.S. 2010/11 - Numero di corsi attivati e allievi iscritti nei percorsi di IeFP triennali e quadriennali in provincia di Varese Qualifica Operatore agricolo Operatore della trasformazione agroalimentare Indirizzi / Profili Coltivazioni arboree, erbacee, ortofloricole Addetto alla panificazione e pasticceria ENTI DI FORMAZIONE N. classi N. iscritti N. classi N. iscritti 2 40 ISTITUTI SCOLASTICI 3 76 2 52 Operatore della ristorazione Preparazione pasti 4 90 1 27 Operatore della ristorazione Servizi di sala bar 3 58 Operatore delle lavorazioni artistiche Operatore delle lavorazioni artistiche Addetto alla lavorazione dei metalli (orafo) Addetto alla realizzazione e decorazione di oggetti 1 20 1 11 Operatore ai servizi di vendita 6 134 1 16 Operatore grafico Stampa e allestimento 3 73 Tecnico della comunicazione audio-video 1 22 (4 anni) Operatore elettrico 5 124 3 83 Operatore elettrico Installatore manutentore di impianti solari e fotovoltaici 1 20 Operatore del benessere Acconciatura 7 163 Operatore del benessere Trattamenti estetici 5 109 Operatore del legno 1 14 Operatore di impianti termoidraulici 1 25 2 48 Operatore alla riparazione di veicoli a motore Riparazione di sistemi del veicolo 2 51 3 78 Operatore meccanico 7 140 2 45 Operatore amministrativo segretariale 2 42 Operatore dell'abbigliamento Addetto alle confezioni industriali Operatore dell'abbigliamento Sarto - modellista 1 23 1 22 Operatore ai servizi di promozione e accoglienza Tecnico dei servizi di animazione turisticosportiva e del tempo libero (4 anni) 1 25 2 40 T O T A L E 56 1.235 18 436 di cui con disabilità 131 28 3

La programmazione provinciale relativa agli Istituti Scolastici statali per il 2011/12 La Giunta Provinciale, con Deliberazione PV 503 del 16 novembre 2010, ha già provveduto ad approvare gli indirizzi per le attività realizzabili negli Istituti Scolastici statali, nell ambito dei quali sono già state previste le seguenti attività di IeFP triennale: A.S. 2011/12 - Programmazione provinciale corsi di IeFP in Istituti Scolastici statali Qualifica Indirizzi / Profili N. autorizzazioni (*) Operatore della trasformazione agroalimentare Addetto alla panificazione e pasticceria 1 Operatore della ristorazione Preparazione pasti 1 Operatore delle produzioni chimiche 2 Operatore ai servizi di vendita 1 Operatore dei sistemi e dei servizi logistici 1 Operatore elettrico 4 Operatore elettronico 1 Operatore di impianti termoidraulici 3 Operatore alla riparazione di veicoli a motore Riparazione di sistemi del veicolo 2 Operatore meccanico 3 Operatore amministrativo segretariale 2 Operatore dell'abbigliamento Addetto alle confezioni industriali 1 Operatore ai servizi di promozione e accoglienza Servizi turistici 2 Tecnico dei servizi di animazione turistico-sportiva e del tempo libero (4 anni) 1 T O T A L E 25 (*) Riferito al numero di Istituti presso i quali è stata autorizzata l'attivazione del percorso, indipendentemente dal numero di classi attivabili in base alle iscrizioni che verranno raccolte A titolo informativo si precisa che sono state 36 le autorizzazioni relative alle attività quinquennali di Istruzione Professionale, di cui 9 serali. 4

Le indicazioni pervenute dagli Operatori accreditati A seguito delle informazioni emerse in occasione dell incontro tecnico del 15 novembre in sede regionale, gli uffici dell Assessorato hanno provveduto a fornire una sintetica informazione agli Operatori già titolari di prime annualità nel 2010/11, chiedendo informazioni quantitative sulle attività in corso ed invitandoli a comunicare con urgenza eventuali proposte integrative o modificative rispetto alla propria precedente offerta. Non appena pervenuta la circolare attuativa da parte della competente Direzione Generale della Regione Lombardia, la stessa è stata inviata ai predetti Operatori, nonché agli altri non titolari di percorsi, ma comunque accreditati in sezione A (caratteristica necessaria per i corsi di IeFP); per ovvia correttezza, anche questi ultimi sono stati invitati a formulare eventuali proposte di intervento. Si precisa che, successivamente all avvio della procedura di definizione della programmazione provinciale, in data 2 dicembre 2010 è stato approvato il Decreto regionale 1611, relativo ad un nuovo Repertorio dell offerta, cui attenersi per il 2011/12: tale provvedimento, peraltro mai preannunciato, non vede particolari modifiche o novità rispetto alla precedente elencazione di qualifiche e profili, se non in relazione al Tecnico audio video, di cui oltre 1. Si elencano di seguito le comunicazioni pervenute, le relative osservazioni e le conseguenti decisioni adottate: Istituto paritario Prealpi di Saronno, che non ha sinora operato nell ambito specifico della IeFP: richiede 2 percorsi di Operatore della ristorazione : Preparazione pasti e Servizi di sala bar, in aggiunta/sostituzione ad analoghi corsi di Istruzione Professionale già da tempo attivati. Si ritiene di assentire solo per l indirizzo dei Servizi di sala bar, al fine di evitare sovrapposizioni a livello territoriale con la consolidata offerta dello Ial Cisl Lombardia di Saronno per il profilo Preparazione pasti ; Enaip di Varese: chiede l aggiunta di una qualifica di Operatore elettrico relativa al profilo di Installatore/manutentore di impianti solari e fotovoltaici. Considerato che presso tale sede sono già state attivate nel 2010/11 2 classi per Operatore elettrico e tenuto conto della nascente richiesta di mercato per la specifica attività nel relativo settore, si ritiene di poter accogliere la proposta; Agenzia Formativa della Provincia di Varese Sede di Tradate: viene richiesta la qualifica di Operatore dell abbigliamento Sartoria. La proposta è motivata dall intenzione di offrire una ulteriore opportunità all utenza femminile, tenendo anche conto delle richieste in tale ambito emerse in relazione sia allo stage che all inserimento 1 Negli altri casi, si tratta di modifiche prettamente lessicali e non di sostanza 5

lavorativo connessi al percorso di Operatore ai servizi di vendita, con riferimento alle numerose attività commerciali di abbigliamento e pelletteria, nelle quali risulterebbe utile e vantaggiosa una specifica formazione a livello sartoriale. Inoltre, il nuovo percorso non andrebbe a sovrapporsi all altra offerta presente nella specifica area territoriale di riferimento, nell ambito della quale la sede di Tradate dell Agenzia Formativa della Provincia di Varese rappresenta l unica istituzione che effettua percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. In base alle predette osservazioni, si ritiene di assentire alla richiesta, ritenendo opportuno ampliare le possibilità formative principalmente rivolte all utenza femminile; Agenzia Formativa della Provincia di Varese Sede di Luino: viene richiesto di aggiungere la qualifica di Operatore agricolo Coltivazioni arboree, erbacee, ortofloricole, che verrebbe a rappresentare l ottava diversa proposta presso la stessa sede, ritenuta comunque opportuna, anche in relazione allo specifico contesto della zona in cui il Centro è inserito. Da un punto di vista meramente formale, con riferimento alle disposizioni regionali in termini di capienza delle sedi operative (di cui all Allegato 1 al Decreto n. 5808 dell 8 giugno 2010), la richiesta apparirebbe incompatibile con la dotazione teorica prevista di 32 spazi per 8 diverse classi. In termini concreti, il Centro in questione, in relazione al proprio specifico posizionamento territoriale ed al fine di garantire una vasta gamma di offerta ai propri utenti evitando problemi connessi ad una non sempre facile mobilità, ha da sempre attivato gruppi classe afferenti a più indirizzi di qualifica, raggruppando gli allievi in un unica classe per le discipline relative alle competenze di base ed utilizzando invece spazi ad hoc per quanto concerne gli apprendimenti tecnico-laboratoriali. Le 7 qualifiche già attive nel corrente anno formativo, di fatto pertanto con un assenso regionale al meccanismo didattico-funzionale messo in campo, danno luogo ad una distribuzione su 4 gruppi classe e quindi l aggiunta di un ulteriore gruppo per la nuova qualifica proposta risulta appieno compatibile con gli spazi effettivi disponibili in termini di aule di teoria e specialistiche, nonché di laboratori e relative dotazioni e di spazi comuni. Per il corso dell area Agricola è già presente una serra che, dopo l effettuazione di specifici interventi di ripristino e adeguamento con oneri a carico esclusivo dell Azienda speciale interessata, consentirà in maniera idonea lo svolgimento delle esercitazioni pratiche, realizzabili anche nell ambito dell area a verde presente presso la sede in questione. In base alle predette considerazioni, la richiesta appare accoglibile, ovviamente a condizione che non venga superato il numero massimo di gruppi classe ammissibile in base a quanto indicato nella normativa in tema di accreditamento; A.C.O.F. di Busto Arsizio: richiede la sostituzione del percorso quadriennale di Tecnico audio video con quello triennale di Operatore grafico Multimedia. Il corso in questione, attivato dall Ente, in base ad una propria originale progettazione, dal 2002/03 con la denominazione di Operatore del digital imaging, è stato poi trasformato nella prima versione triennale del 2004/05 in Operatore della comunicazione e dello 6

spettacolo Addetto audio video. Dopo ulteriori modifiche ad opera regionale, per il 2010/11 è stato improvvisamente promosso a percorso solo quadriennale di Tecnico audio video e come tale attivato. Nel nuovo repertorio approvato con decreto regionale 12564 il 2 dicembre u.s. compare ancora con tale ultima denominazione quale diploma professionale ma con una specifica annotazione relativa al mancato inserimento del profilo nell Accordo Stato-Regioni recepito con D.M. del 15 giugno 2010 e la precisazione in merito alla possibilità di rilascio solo di un attestato di competenza regionale, salvo ipotetica integrazione dell elenco dei profili del predetto Accordo. Per tale motivo l Ente chiede di attivare, in luogo del percorso quadriennale, quello di Operatore grafico Multimedia, le cui specifiche appaiono sostanzialmente corrispondenti alla figura originaria progettata. Si prende pertanto atto della proposta, assentendo alla modifica richiesta; Ial Cisl Lombardia Saronno: si prende atto della volontà espressa dall Ente di non attivare il percorso triennale dell area dell Artigianato artistico per allievi in situazioni di svantaggio/disabilità gestito per conto del Servizio Intercomunale di F.P. del Comune di Saronno, ripiegando invece sullo strumento dei percorsi individualizzati destinati agli utenti disabili, in stretto raccordo con i Servizi Sociali dei Comuni della zona. Sulla scorta di quanto sopra esposto ed in considerazione del già richiamato principio di garantire la continuità dell offerta da parte degli Enti, con riferimento al consolidato 2010/11, viene pertanto definita la programmazione provinciale 2011/12 in termini di qualifiche/profili attivabili presso le sedi operative degli Operatori accreditati, come in dettaglio esposto nell Allegato B. A livello riassuntivo, la proposta di offerta risulta articolata come dalla tabella a seguire. 7

A.F. 2011/12 - Programmazione offerta di IeFP negli Enti di Formazione accreditati in provincia di Varese QUALIFICHE - PROFILI PREVISTI PER DISTRETTO SCOLASTICO DISTRETTI SCOLASTICI (*) QUALIFICA PROFESSIONALE PROFILI 1. Luino 2. Cittiglio 3. Varese 4. Viggiù 6. Gallarate 7. Tradate 8. Busto A. 9. Saronno Operatore agricolo Operatore della trasformazione agroalimentare Coltivazioni arboree, erbacee, ortofloricole Panificazione e pasticceria Operatore della ristorazione Preparazione pasti Operatore della ristorazione Servizi di sala bar Operatore delle lavorazioni artistiche Metalli Operatore ai servizi di vendita Operatore grafico Multimedia Operatore grafico Stampa e allestimento Operatore elettrico Operatore elettrico Installatore / manutentore impianti solari e fotovoltaici Operatore del benessere Acconciatura Operatore del benessere Trattamenti estetici Operatore del legno Operatore di impianti termoidraulici Operatore alla riparazione di veicoli a motore Riparazione di sistemi del veicolo Operatore meccanico Operatore amministrativo segretariale Operatore dell'abbigliamento Sartoria (*) Non sono presenti Operatori accreditati nel territorio del Distretto n. 5 - Sesto Calende 8

Nodi critici In base alle indicazioni formulate a livello regionale, emergono almeno tre ambiti problematici, soprattutto in relazione all esercizio di un pieno diritto di scelta da parte degli utenti. Allievi con disabilità E opportuna una breve sintesi dell evoluzione dei percorsi destinati agli allievi con disabilità la cui oggettiva situazione non consente in modo proficuo un inserimento in corsi di formazione ordinari, nell ambito dei quali le condizioni di finanziamento consentono solo un limitato intervento di sostegno. Per circa 20 anni le attività formative per soggetti con disabilità, nello spirito di quanto previsto dalla Legge 104 del 5 febbraio 1992 Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, sono state garantite in Lombardia, e con particolare attenzione nell ambito territoriale della provincia di Varese, da appositi percorsi triennali o quadriennali di Formazione al Lavoro Allievi Disabili (FLAD), la cui finanziabilità è progressivamente venuta meno a partire dal 2002/03, con la definitiva sostituzione con un meccanismo di percorsi individualizzati a partire dal 2008/09. Nel lasso di tempo intercorrente tra le annualità citate, gli Enti che avevano tradizionalmente garantito tale formazione hanno dovuto adattare le proprie attività, pur con evidenti forzature, ai percorsi sperimentali di qualifica di durata triennale. Nel 2008/09 la possibilità di attivare nuovi corsi destinati esclusivamente ad allievi disabili è stata limitata ai soli Centri che svolgono anche attività riabilitative; dal successivo anno formativo tale opportunità è stata esclusa anche per la predetta specifica casistica, definendo appunto quale unico meccanismo di finanziamento quello dei percorsi individualizzati della durata massima di 3 anni. Per il 2010/11 le iscrizioni ai corsi triennali ordinari ed ai predetti percorsi individualizzati sono state aperte nello stesso periodo, mentre per il 2011/12 non sono state ancora fornite indicazioni operative per gli allievi con disabilità che non possono accedere ad attività ordinarie e pare difficile che venga garantita la contemporaneità di iscrizione. Al di là del giudizio di forte dubbio in merito alla eliminazione degli ormai collaudati, consolidati e positivi Flad, è evidente come un disallineamento temporale nella fase principale di accesso ai percorsi successivi alla scuola secondaria di 1 grado rappresenti un elemento di difficoltà ulteriore e penalizzazione nei confronti di famiglie in cui sono presenti gravi situazioni di oggettivo disagio. 9

Iscrizioni di allievi con precedenti insuccessi scolastici Come evidenziato nel già citato incontro con i funzionari della competente Direzione Generale della Regione Lombardia ed indicato, peraltro in termini generici, nella Circolare regionale indirizzata agli Enti di formazione accreditati, nella prima fase di iscrizione, sarà possibile accettare solo le richieste provenienti dai frequentanti l ultimo anno di Istituti Secondari di 1 grado (Scuole Medie). Successivamente, tra giugno e settembre, i Centri potranno accogliere altre richieste, ovviamente relative in via principale a casi di bocciatura al 1 anno di Secondaria di 2 grado, solo però in proporzione agli iscritti. Tale meccanismo che limita la possibilità numerica di accoglimento dei cosiddetti drop-out in base alle iscrizioni raccolte nella prima fase dalla terza media, rischia di mettere seriamente in difficoltà anche e soprattutto gli Enti con un minor numero di corsi, ovvero tutte quelle attività che, in prima battuta, hanno caratteristiche intrinseche di scarso richiamo nei confronti degli adolescenti. E un dato consolidato (e che rappresenta un indubbio pregio dei Centri di Formazione) che in determinate situazioni territoriali o per alcune aree (prima fra tutte la Meccanica) il raggiungimento di un numero utile di allievi per l avvio delle attività avvenga solo dopo gli scrutini di giugno nelle Scuole Superiori. Non si ritiene affatto che tale elemento possa essere valutato negativamente, liquidandolo semplicemente quale incapacità degli Enti ad attirare l interesse degli utenti a livello di prima scelta; tale aspetto caratterizzante l attività della Formazione Professionale (e ora della Istruzione e Formazione Professionale) rappresenta invece un valore aggiunto in termini sia prettamente educativi che di valenza sociale, quale prezioso e indispensabile elemento di contrasto della dispersione scolastica. Occorre, a tale proposito, ricordare che non si può neppure genericamente parlare di un facile atteggiamento di respingimento dei propri bocciati da parte delle Scuole, a fronte del fatto che la percentuale di inserimento nelle prime annualità di allievi reduci da insuccessi nello stesso anno e nello stesso Istituto ammonta complessivamente, per tutti gli ordini di Istituzioni Scolastiche pubbliche e paritarie, al 12,1% del totale iscritti, con un 20,2% per quanto riguarda l Istruzione Professionale statale (dati riferiti alle iscrizioni in prima dell A.S. 2009/10). Per il 2010/11 i ripetenti della 1 a annualità dello stesso Istituto Scolastico rappresentano poi il 25,7% dei 436 iscritti ai primi anni di percorsi di IeFP; tale ultimo dato è peraltro superiore all ultimo disponibile con riferimento agli Enti di Formazione per i quali nel 2007/08 gli iscritti al 1 anno a seguito di una bocciatura scolastica rappresentavano il 21,5% del totale. Sgombrato pertanto il campo da timori di ghettizzazione dei percorsi degli Operatori accreditati per la formazione a causa di espulsioni scolastiche, resta forte la preoccupazione sulla effettiva possibilità di avvio dei corsi nei casi, storicamente ricorrenti, di scarse iscrizioni dirette dopo la terza media. 10

Appare effettivo, ove venga attivato il previsto meccanismo regionale di limitazione delle iscrizioni dei drop-out, il rischio di diminuzione dell offerta in alcuni ambiti territoriali e di difficoltà a carico di coloro che potrebbero essere non accolti per insufficiente numero di adesioni iniziali. Si sottolinea altresì che da diverso tempo non sono stati garantiti sufficienti finanziamenti per i cosiddetti percorsi non ordinamentali destinati per l appunto ai drop-out e finalizzati ad un loro reinserimento scolastico-formativo; oltretutto, qualora si decidesse di potenziare tali attività anche in base alle indicazioni normative vigenti, appare poco probabile che le stesse possano consentire il rilascio di qualifica con percorsi abbreviati e pertanto sarebbe necessario disporre di idonei corsi attivi cui indirizzare gli adolescenti dopo una fase di orientamento/recupero. Si ritiene, in sintesi, che l applicazione di meccanismi di limitazione all accoglimento di allievi dopo la prima fase di iscrizioni comporti due fattori di estrema negatività per gli utenti: una limitazione alla possibilità di libera scelta ed il rischio che l attivazione di classi con numero molto ridotto di allievi con dote comporti un abbassamento del livello qualitativo delle attività formative. Iscrizioni ai percorsi dell area del Benessere (Trattamenti estetici e Acconciatura) Anche per questa area di intervento, nell ambito della quale la domanda è da sempre superiore all offerta e che non soffre di concorrenza da parte degli Istituti scolastici, vi sono preoccupazioni in merito alla effettiva possibilità di mantenere il livello attuale di attività, a causa delle indicazioni generiche circa i meccanismi di limitazione preannunciati da parte regionale. Giova ricordare che nel complesso tale area è quella che ha avuto il maggior incremento a seguito dell introduzione del meccanismo dotale, sia nell ambito varesino che nelle altre province. Si ritiene comunque di poter affermare che l aumento del numero di attività nella nostra provincia sia stato più contenuto rispetto a quello di altre realtà e che il livello dell offerta, in relazione alla diffusione territoriale, abbia raggiunto un giusto e sufficiente equilibrio con l aggiunta, nel 2010/11, di percorsi in zone prima scoperte (Estetica a Busto Arsizio, che si affianca al corso per Acconciatori di Castellanza e Acconciatura a Saronno, dove l assenza di attività dava facile spazio ad iniziative private slegate dall assolvimento sia dell obbligo di istruzione che di quello formativo). Ferma restando la condivisione del principio regionale di contingentamento delle attività in tale area, preoccupa la generica affermazione si provvederà a riconoscere il numero di doti 11

per ogni sede corsuale in proporzione al numero di iscritti, a fronte del mantenimento di una specifica limitazione. Poiché le modalità di applicazione di tale meccanismo non sono state a priori definite ed i sistemi di calcolo possono essere diversi e con diversi risultati conseguenti, si evidenzia come, anche in questo caso, non sia possibile dare certezze né innanzitutto agli utenti, né agli Operatori, in termini di numero effettivo di classi attivabili presso ogni sede. Non appare pretenzioso sostenere che, proprio a fronte della necessità di porre limitazioni ai corsi specifici, sarebbe stato meglio consentire alle Province di formulare anche indicazioni in merito al numero di corsi da realizzare in ogni sede sulla scorta del consolidato 2010/11, al fine di garantire un equilibrio a livello sia territoriale, che in termini di corretta distribuzione tra i vari Operatori già in grado di effettuare le specifiche attività. 12