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Piani e Progetti Urbanistici Area Cultura e Rapporti con l'università Dipartimento Riqualificazione Urbana P.G. N.: 370602/2017 N. O.d.G.: 377/2017 N. Archivio: 95 Data Seduta Giunta : 17/10/2017 Data Seduta Consiglio : 30/10/2017 Data Pubblicazione : 01/11/2017 Data Esecutività : 30/10/2017 Immediatamente Esecutivo Oggetto: VARIANTE NORMATIVA ALL 'ART. 32 COMMA 3 DEL REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO VIGENTE (RUE) PER IL RAFFORZAMENTO DELLE NORME A TUTELA DELL 'ESERCIZIO CINEMATOGRAFICO. ADOZIONE. - Delibera di Consiglio - Informazioni Iter Sottoscrizioni e Pareri Contabilità Commissioni Dati di Lavoro Timbro Digitale della Delibera Timbro Digitale del Parere La Giunta propone al Consiglio la seguente deliberazione : Premesso che IL CONSIGLIO con la L.R. 22 luglio 2006, n.12 - "Disciplina della diffusione dell'esercizio cinematografico" la Regione Emilia Romagna ha definito i principi di riferimento per l azione amministrativa in materia di autorizzazione allo svolgimento delle attività cinematografiche, principi che possono essere così sintetizzati: a) centralità dello spettatore, affinché possa contare su una rete di sale e arene efficiente, diversificata, capillare sul territorio e tecnologicamente avanzata; b) pluralismo ed equilibrio tra le diverse tipologie di strutture e attività cinematografiche; c) valorizzazione della funzione dell esercizio cinematografico per la qualità sociale delle città e del territorio; lo sviluppo e l innovazione della rete di sale e arene cinematografiche sono finalità esplicite della legge regionale, la quale, all art. 3, individua gli indirizzi generali che orientano l azione amministrativa e di programmazione della Regione, delle Province e dei Comuni. Gli indirizzi generali sono così definiti: a) favorire l'offerta in relazione alle diversificate esigenze dei cittadini, con particolare riguardo all'integrazione delle sale nel contesto sociale e ambientale e in relazione alle caratteristiche del sistema delle infrastrutture e della mobilità ; b) favorire la crescita di attività che promuovano la qualità urbana nonché la riqualificazione di aree urbanizzate e il riuso di contenitori dismessi, al fine di

migliorare la vivibilità e la sicurezza delle aree di insediamento ; c) salvaguardare i centri storici, favorendo un'adeguata presenza, la riqualificazione e l'ammodernamento degli esercizi; d) salvaguardare e riqualificare il sistema dell'offerta nelle zone montane, nei comuni minori, nelle frazioni e nelle aree svantaggiate; e) favorire un equilibrato sviluppo delle diverse tipologie di esercizio ; f) programmare gli insediamenti delle attività cinematografiche, in stretto raccordo con il processo di pianificazione territoriale e urbanistica, al fine di assicurare la loro sostenibilità territoriale e ambientale; tali obiettivi sono coerenti con quanto previsto dalla L.R. 20/2014 "Norme in materia di cinema ed audiovisivo" con cui la Regione ai fini della crescita del sistema degli esercizi cinematografici ha inteso sostenere lo sviluppo di una rete di esercizi cinematografici diffusa, concorrenziale e di qualità, in coerenza con i principi sopra richiamati e presenti nella L.R. 12/2006, e sostenere altresì l'esercizio cinematografico riconoscendone l'importante ruolo di aggregazione sociale e di interesse pubblico, per garantire allo spettatore una diversificata e qualificata offerta, con particolare attenzione ai centri storici ed alle aree svantaggiate ; l'attenzione al "cinema", dalla produzione alla distribuzione all'esercizio delle sale, ha portato il legislatore statale ad approvare la Legge 220 del 14 novembre 2016 che prevede misure strutturali, tra cui il credito d'imposta per gli investimenti nella realizzazione di nuove sale o nella ristrutturazione/adeguamento/innovazione tecnologica delle sale esistenti, nonché un Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche; Il Comune di Bologna, dagli anni Sessanta in avanti, ha maturato un'attenzione crescente verso il cinema e ha promosso una serie di politiche, nell'ambito delle quali fra i vari interventi ha dato vita a e sostenuto un ente come la Cineteca di Bologna, che nel tempo ha molto investito sulla formazione del pubblico, dei nuovi pubblici e sulla promozione dell'attività cinematografica in ottica diffusa accessibile a tutti; l'amministrazione comunale ha intrapreso da tempo diverse azioni per la promozione della cultura cinematografica a Bologna ed il mantenimento e la qualificazione della rete cinematografica esistente, sottoscrivendo anche, in data 7 ottobre 2008 Rep. n. 206395, un Protocollo d'intesa con ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema Sezione regionale dell'emilia Romagna) per la tutela delle sale cinematografiche del centro storico e delle monosale della periferia, successivamente rinnovato a seguito della deliberazione di Giunta P.G. n. 240032/2012 Progr. n. 222 del 16 ottobre 2012; oggi, grazie alle politiche intraprese ed un tessuto ricettivo di operatori, si può affermare che, nonostante il contesto critico del comparto a livello generale e di calo tendenziale del pubblico, Bologna può vantare un tessuto di esercizio cinematografico attivo, diffuso e capace di una proposta di programmazione eterogenea e di qualità; Atteso che l unico limite amministrativo all apertura di sale e arene che non siano di interesse sovracomunale è da individuare, ai sensi della L.R. 12/2006, negli strumenti di pianificazione urbanistica comunale e che la stessa legge assegna ai

Comuni il compito di favorire la riapertura di sale dismesse o la trasformazione delle sale esistenti nei centri storici, il Comune di Bologna ha nel tempo adottato diverse misure di pianificazione sin dalla variante al PRG vigente dal 2007 che vietava il cambio di destinazione d'uso degli esercizi cinematografici di interesse comunale ; Dato atto che la disciplina di tutela dei cinematografi è oggi dettata dall'art. 32 comma 3 "Esercizio cinematografico" del RUE approvato con deliberazione consiliare O.d.G. n. 137 del 20 aprile 2009 P.G.n. 83079/2009 come successivamente integrata con la variante normativa approvata con deliberazione consiliare OdG n. 201 del 20 aprile 2015 P.G.n. 78340/2015 al fine di rafforzarne l'efficacia, sia relativamente ai parziali cambi di destinazione d'uso consentiti, che in relazione alla minore dotazione di parcheggi pertinenziali richiesta, per favorire l'accessibilità sostenibile ai cinema; Rilevato che si rende opportuno rafforzare la tutela finalizzata al permanere delle attività di esercizio di sale cinematografiche nella città di Bologna, nella convinzione che la diminuzione della capacità di attrazione delle sale più inserite nel tessuto urbano, peraltro capaci di offrire programmazioni di significativa qualità, non solo impoverisce la qualità dell'offerta culturale cittadina, ma anche contribuisce al declino di funzioni e luoghi legati alla tradizione di aggregazione sociale e di consumo culturale della città, con il rischio di degrado della stessa; Ritenuto pertanto opportuno, al fine di evitare speculazioni immobiliari basate su una interpretazione della norma elusiva della ratio che la sorregge, precisare ed integrare che: -il divieto di cambio d'uso globale è da intendersi riferito agli immobili che avessero destinazione d'uso corrispondente ad "esercizio cinematografico" alla data di entrata in vigore del RUE ( 20 maggio 2009), - sono sempre consentite modifiche della destinazione d'uso fino al 10% della superficie per l'introduzione di altri usi pertinenti e connessi con l'attività principale quali servizi ricreativi, attività commerciali in strutture di vicinato, pubblici esercizi e uffici; - sono consentite modifiche della destinazione d 'uso solo fino al 50% della superficie delle sale esistenti, senza limitazioni agli usi consentiti nell'ambito territoriale all'interno del quale è compreso l'immobile, previa sottoscrizione di una convenzione con il Comune (in particolare con la struttura competente per le attività culturali) volta a garantire che le nuove attività inserite consentano la permanenza e la sostenibilità gestionale dell'attività cinematografica; - nel caso si voglia procedere al parziale cambio d'uso verso la categoria funzionale commerciale, lo studio unitario a supporto della convenzione dovrà contenere altresì le indicazioni di carattere gestionale che configurino l'iniziativa come integrazione e arricchimento funzionale dell'attività cinematografica principale, che mantiene il suo ruolo preminente; Valutato che si rende necessario ed opportuno apportare al comma 3 dell'art. 32 "Esercizio cinematografico" del Rue le modifiche sopra indicate e meglio descritte e motivate nella Relazione tecnica illustrativa a firma del Direttore del Settore Piani e Progetti Urbanistici, Arch. Francesco Evangelisti, responsabile del procedimento, allegata quale parte integrante alla presente deliberazione, alla quale si rinvia; Dato atto che le modifiche al testo del corpo normativo sono state rappresentate nel

testo con diverse colorazioni secondo la legenda riportata ; Richiamato l'art. 33 della L.R. 20/2000 che disciplina il procedimento di approvazione del RUE e sue varianti; Vista la L.R. 20/2000 ed il vigente Regolamento Urbanistico Edilizio; Dato atto che: - il responsabile del procedimento è individuato nella persona del Direttore del Settore Piani e Progetti Urbanistici, Arch. Francesco Evangelisti; - é stato acquisita l'attestazione di conformità prevista dall'art. 19 della LR 20/000 come modificata dalla LR 15/2013 "Carta Unica e tavola dei vincoli", espressa dal Responsabile del Settore Piani e Progetti Urbanistici ; - a termini del Regolamento sul Decentramento sul presente provvedimento non è obbligatorio acquisire il parere dei Quartieri, trattandosi di modifica normativa di carattere definitorio, senza ricadute ulteriori sul territorio rispetto a quanto già disciplinato dal RUE vigente e su quale i Quartieri si sono già espressi nel relativo iter di approvazione, e di ciò è stata data informativa in sede di Conferenza dei Presidenti; - ai sensi dell'art. 39 del D.Lgs 33/2013, la presente deliberazione è pubblicata sul sito web del Settore Piani e Progetti Urbanistici all'indirizzo http://www.comune.bologna.it/urbanisticaedilizia nella sezione Amministrazione Trasparente - Pianificazione e Governo del Territorio; - la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico- finanziaria o sul patrimonio dell'ente; Preso atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, così come modificato dal D.L. n. 174/2012, dei pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica espressi rispettivamente dal Responsabile del Settore Piani e Progetti Urbanistici, dal Responsabile dell'area Cultura e Rapporti con l'università e dal Responsabile del Dipartimento Riqualificazione Urbana, e della dichiarazione del Responsabile dell'area Risorse Finanziarie che il parere in ordine alla regolarità contabile non è dovuto; Su proposta del Settore Piani e Progetti Urbanistici, congiuntamente al Dipartimento Riqualificazione Urbana, dell'area Cultura e Rapporti con l'università e del Dipartimento Riqualificazione Urbana; Sentite le competenti Commissioni consiliari; D E L I B E R A 1. 2. DI ADOTTARE, ai sensi dell art. 33 della Legge regionale n. 20/2000 e successive modificazioni, la variante all'art. 32 comma 3 "Esercizio cinematografico" del Regolamento Urbanistico Edilizio (Rue), così come definito nel documento coordinato con evidenza delle abrogazioni, sostituzioni e modifiche che costituisce parte integrante della presente deliberazione unitamente alla relazione illustrativa parimenti allegata, DI DARE ATTO che è posto in atti al presente provvedimento il testo integrato dell'art. 32 comma 3 del RUE con le modifiche di cui al punto precedente (Rue consolidato),

3. DI DARE ATTO che si procederà alle forme di pubblicazione e alle acquisizioni dei pareri richiesti per legge, 4. DI DARE ATTO che dalla data di adozione della presente variante opera il regime di salvaguardia di cui all'art. 12 comma 1 della L.R. 20/2000. Infine, con votazione separata, D E L I B E R A DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D. Lgs. 18/8/2000 n. 267 al fine di rendere pienamente efficace la misura di tutela applicando quanto prima le misure di salvaguardia di cui all'art. 12 comma 1 L.R. 20/2000. Il Capo Dipartimento Marika Milani Il Direttore del Settore Francesco Evangelisti Il Capo Area Francesca Bruni Documenti allegati (parte integrante ): VarianteRUE_art32cinema_testo coordinato.pdf VarianteRUE_art32cinema_relazione.pdf Documenti in atti : VarianteRUE_art32cinema_testo consolidato.pdf